| inviato il 19 Novembre 2019 ore 0:41
Anche se la tua Sony ne dovrebbe fare di meno, visto che ha il filtro 'star eating' per esposizioni oltre i 4 secondi |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 0:43
Sì, sono veramente pochi. Comunque lo "star eating" è molto sopravvalutato sulle ultime Sony, ne mangia davvero poche. Quasi a digiuno. Se non ricordo male invece la D850 - le prime - avevano proprio un problema di hotpixel poi risolto con un firmware, giusto? o era un'altra nikon? |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 0:47
Io ho comprato una delle prime arrivate e ricordo che il problema di firmware era sul NR lunghe esposizioni. Mai utilizzato. Comunque sulle sony mi sembra hai anche il sensore di temperatura del sensore, quindi puoi anche vedere se hai scaldato e quanto, corretto? |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 2:54
Sì, anche se sinceramente ancora non ho mai usato la funzione...mi capitò una volta con la a9 che indicò, dopo oltre mezz'ora di video, una eccessiva temperatura. |
user81826 | inviato il 19 Novembre 2019 ore 7:36
Per esposizioni molto lunghe conviene fare dark frame in manuale, a meno che non si tratti di foto singola e allora la riduzione. Considerate comunque che è un tipo di rumore che si elimina davvero facilmente in post, e normalmente senza compromettere la qualità della foto. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 8:18
@Alberto stai sicuro che non mi riferivo a te... |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 10:01
boh io trovo che oggi la sottrazione del rumore fatta con la LENR (che raddoppia ogni singola lunga esposizione) per esposizioni attorno ai 2 3 minuti (anche 4 direi) tutto sommato sia inutile. Preferisco ritoccarmi qualche hotpixel al caldo ed al comodo che congelare per 20 minuti in più e fare le 2 di notte, ai fini del rumore complessivo è molto più importante cercare di stare sulla destra dell'istogramma, magari facendo 4 scatti da 60" da mediare intervallati da qualche decina di secondi piuttosto che uno da 2 minuti continuo seguito da altri 2 per il darkframe che alla fine risulta sottoesposto nelle zone scure. Per quei tempi lì è lo shot noise il vero nemico. Poi chiaro che uno può decidere di fare anche 4 minuti +4 di DarkFrame, la mia personale scelta è stata che preferisco fare un'altra inquadratura risparmiando quei 4 minuti. @Valgrassi: ciao Vale, mi sopravvaluti, , davanti alle trasformate di Fourier mi arrendo. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 10:29
Io il NR su lunghe esposizioni non lo uso mai, togliere qualche hot pixel non è certo un problema |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 10:39
Non so ragazzi, io ho l'impressione che il dark frame rimanga comunque un metodo più "scientifico" (anche se di scientifico ha poco in effetti), perchè in linea teorica il sensore replica abbastanza fedelmente il rumore dovuto alle lunghe esposizioni. Poi bisogna anche considerare che non è necessario fare un dark frame per ogni singolo scatto ma uno per durata... se in una sessione (nella quale si presume le condizioni non cambino drasticamente) si fanno 10 scatti da 4 minuti, dovrebbe bastare un dark frame da 4 minuti. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 14:28
Anche io preferisco la seconda esposizione con il darkframe, il risultato è comunque migliore e preferisco uno scatto in meno ma con la massima qualità. Quello che sto apprezzando sono i jpeg on camera, nel taglio da 15 e 26mpx: nel primo, sono gestite benissimo le più alte sensibilità, il secondo mi consente spesso di non passare dallo sviluppo raw mentenendo IQ e dettaglio elevatissimi. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 15:55
Il dark frame serve solo ed esclusivamente ad eliminare il rumore quando presenta un pattern, se invece è distribuito casualmente non deve a una cippa sottrarre il dark frame. Dalle ultime prove che io avevo fatto non trovavo alcuna apprezzabile differenza tra lo scatto normale e quello con LENR (a 2 minuti se non ricordo male). Ho provato anche a fare due dark frame in successione e guardarli attentamente: Il rumore nel primo e nel secondo dark frame non evidenziava un pattern e sottraendo uno dall'altro non si notava miglioramento sostanziale: Ergo ho deciso di risparmiare tempo con la Canon 5D, se mai allungo l'esposizione (diminuendo lo shot noise), o ne faccio due un po' più corte da mediare, oppure faccio bracketing degli ISO perché altra cosa che ho notato è che la 5DmkIV in realtà non è del tutto ISO invariante. Ma son pronto a rimettere tutto in discussione se altri cin la 5D han fatto esperienza diversa. |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 16:01
Tra parentesi mi pare che la sottrazione del dark frame andrebbe effettuata sul raw file non demosaicizzato, farla su tiff in Photoshop ha meno efficacia e senso, mi pare ma magari qualcuno può smentirmi. Chi fa astrofotografia seriamente i dark frame li sottrae con software dedicati non con Photoshop su file demosaicizzati |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 16:07
Io faccio sempre in-camera sui dng. |
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