| inviato il 08 Novembre 2019 ore 7:47
“ Mirkopetrovic questo vecchiaccio mi passava davanti in continuazione, stufo l'ho fotografato per dispetto! a volte un click sostituisce un colpo di pistola, è tanto liberatorio „ Il più delle volte basta chiedere gentilmente, forse non si è accorto che disturbava. |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 6:50
In compagnia è divertente, qualche scatto due chiacchiere, una birra ma bisogna in mettere in conto che si torna a casa con foto simili. |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 8:32
«La lettura è solitudine. Si legge da soli anche quando si è in due.»?Italo Calvino penso che questo aforisma del buon Calvino sia valido anche per la fotografia e risponde al post ogni tanto nelle mie foto solitarie mi fa piacere avere un compagno con cui conversare...ma nel momento esatto in cui scattiamo una foto...in quel momento siamo soli...noi la fotocamera e il soggetto non ascoltiamo nessuno se non noi stessi |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 16:30
Leggere in due sarebbe un casino a differenza della fotografia che pur se sei in compagnia nel momento dello scatto sei sempre tu a decidere cosa, come è quando scattare. Nostante ci si possa ritrovare con foto simili nessuna sarà uguale all'altra. Sul campo nasce uno scambio di opinioni totalmente diverso da quello virtuale, puoi imparare o insegnare trucchi molto utili per affinare la tecnica. |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 21:02
Insomma non sono io il solito sociopatico, io li guardo brutti (ma proprio brutti) quando mi si avvicinano a fare i simpaticoni, sopratutto alle sei del mattino quando ancora non ho preso il caffè. Io preferisco di gran lunga da solo, dopo aver scattato tantissime volte in compagnia, per tutti i motivi che avete già scritto qui. |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 21:22
Anch'io, ma di tanto in tanto un'uscita in compagnia è piacevole...poi dipende se sei con una banda di matti o di fissati. |
| inviato il 10 Novembre 2019 ore 21:24
''Di matti o di fissati'' E qual'è la differenza? Ma soprattutto chi sono i matti o i fissati? Noi che abbiamo la passione o gli amici che non gliene può frega' de meno della fotografia? Ciao Vincenzo |
| inviato il 11 Novembre 2019 ore 5:52
I fissati son quelli che parlano di attrezzatura tecnica ma scattano poco è cose poco interessanti se non scontate, i matti scattano anch'essi poco ma mirati è senza pippe mentali tra una chiacchiera è l'altra accompagnata da una birretta o un caffè. L'importante è divertirsi senza prendersi sul serio. |
| inviato il 11 Novembre 2019 ore 7:43
Dipende dai Generi anche. Per esempio in Urbex secondo me 2 è il numero perfetto. In Street essere soli é molto meglio, si dà meno nell'occhio. |
| inviato il 11 Novembre 2019 ore 9:38
È vero dipende dai generi, in street se hai un minimo di esperienza non vai nell'occhio, se non ne hai è sei in buona compagnia lo puoi imparare...dipende anche cosa viene intesa come street. |
| inviato il 11 Novembre 2019 ore 9:41
.......comunque, se parliamo di fotografia, vale sempre e solo quello che si porta a casa che uno sia solo in mezzo al deserto, in mezzo ad una mandria di buoi o martedì grasso in piazza san Marco (che è al stessa cosa).  |
| inviato il 11 Novembre 2019 ore 10:22
Verissimo!!!...meglio non portare niente a casa che scattare a vanvera. |
| inviato il 12 Novembre 2019 ore 1:10
Premetto che sono alle prime armi e che sono solamente un fotoamatore...quando scatto generalmente? Ai rally, quindi in compagnia, ma in questo caso son foto dove il soggetto non lo cerchi, arriva da solo...oppure nei viaggi di vacanza, allora sono in compagnia della mia dolce metà, o in montagna, andavo solo ma adesso vado con la mia dolce metà, quasi tutte le volte che vado per boschi con il mio furetto o i cagnetti e la mia dolce metà...cosa preferisco? Forse andar solo perché la mia dolce metà ha più o meno la pazienza del "hai finito? Dai su, andiamo!" ...ad ogni modo alla fine me ne frego abbastanza e scatto, ma è impensabile portarmi un tre piede e piazzarmi li ad attendere una luce giusta...però, qualche settimana fa abbiamo partecipato ad un'uscita fotografica sulle Langhe con il gruppo di appassionati con cui avevamo fatto il corso di fotografia (si, l'ha fatto anche la mia dolce metà, le ho regalato una piccola reflex e no, non l'ha praticamente mai usata...l'ho usata io dopo aver bruciato la mia e prima che mi compri il corpo nuovo) e devo dire che essere con gente capace che ti spiega e ti corregge è stato molto utile e se posso dire anche divertente, credo che lo rifarò appena possibile! |
| inviato il 12 Novembre 2019 ore 7:06
Spero, senza la dolce metà... |
user81826 | inviato il 12 Novembre 2019 ore 7:26
Tema interessante, e sorprendentemente le risposte in generale mi sembrano abbastanza allineate. Trovo che fondamentale sia l'avere il giusto stato d'animo e sgomberare la mente quando si fa fotografia naturalistica, ed ovviamente prendersi i tempi che servono per legare con il soggetto. Essere soli con le proprie sensazioni ed i propri pensieri è per me una componente molto importante, per fotografare e più in generale per immergermi in natura. Ci sono ovviamente delle eccezioni e dipende in sostanza da quanto questa sorta di meditazione fotografica viene distolta quando si esce in compagnia di altri. Per certo quando si è in compagnia (fotografi o meno) può essere molto divertente, però l'aspetto della concentrazione fotografica viene facilmente compromesso; tutto dipende dall'affinità con la propria compagna (mi sento fortunato!) o dalle persone con cui si esce, e dalla propria capacità di isolarsi in certi momenti. Uscire con altri fotografi è spesso di scarsa riuscita. |
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