| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:04
Antonio concordo, pensare di usare un rullo da 120mm su un c@esso di fotocamera o su materiale anteguerra con lenti annebbiate non ne comprendo la fatica. Oggi l'analogico e' una scelta per ricchi |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:04
Antonio, se scatti più di un paio di rullini tanto per provare, ti do pienamente ragione. Sennò sono comunque soldi sprecati. Da che pulpito... Io compro macchine analogiche per non usarle nemmeno |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:06
L'analogico è una scelta per ricchi se spari 800 foto in un pomeriggio, ma ciò in genere non avviene. |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:13
Io ritengo che le medio formato analogiche non siano per le uscite di ogni giorno ma per uscite ponderate e pianificate. Personalmente lo ritengo ovvio |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:20
Se fai 800 scatti in analogica in un giorno scatta l'accertamento della guardia di finanza |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 22:33
800 scatti sono 22 rullini in 24x36 e 66 rullini in 6x6. È pura follia, mentre che in digitale sparare 800 foto in un pomeriggio... beh, c'è chi lo fa. |
user120016 | inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:04
“ Oggi l'analogico e' una scelta per ricchi „ Se l'alternativa digitale è una apsc entry level con ottica in kit, scheda economica e scatto in JPEG come esce dalla macchina, allora ti do ragione. Ma se già parliamo di full frame di qualità medio alta con ottiche all'altezza e schede altrettanto, e magari un abbonamento Adobe per ps e lightroom, ed ovviamente un buon PC per fare girare il software ed altrettanto ovviamente un buon monitor calibrato e magari qualche sistema di archiviazione delle tonnellate di GB di foto prodotte... siamo sicuri che si spenda tanto di meno rispetto alla pellicola? Considerando che si tratta comunque di roba soggetta ad obsolescenza programmata. E parlo con cognizione di causa perché mia moglie scatta in digitale con roba non certo economica e non è che spenda meno di me... Anzi... |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:14
Che bello, i due sistemi sotto lo stesso tetto |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:18
In diverse uscite fotografiche con alcuni miei amici abbiamo portato con noi dalle FF alle medio formato digitali e contemporaneamente ci siamo sparati qualche Velvia 50 su medio formato analogico. Per me il rumore dello scatto e del trascinamento della pellicola è qualcosa di bellissimo. Per me DEVONO convivere. Chi si perde l'analogico o il digitale si perde parte del piacere (mia opinione). |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:22
L'analogico non è per ricchi. Puoi tranquillamente comprare una reflex a 50 euro con obiettivo ed un rullo da 4 euro. Sviluppi a casa oppure per 4 euro lo fai fare dal laboratorio. Tutta questa spesa non la vedo a fronte di 2.000 euro per una digitale apsc solo corpo. Poi.... ovviamente...sono punti di vista, sia tecnici ed economici. Ciao |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:24
Per conto mio, l'esperienza più "diversa" la si fa con una biottica. È un altro mondo. È tutto diverso, dalla A alla Z. Non solo la pellicola, ma anche il modo di inquadrare, la posizione, il punto di vista, e per finire il formato quadrato, del quale si parla qui www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3703009 |
| inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:37
si pero' quando metti giu una luce e guardi sul vetro smerigliato...
 ti passa la voglia di digitale... |
user120016 | inviato il 06 Settembre 2020 ore 23:53
“ Per me DEVONO convivere. Chi si perde l'analogico o il digitale si perde parte del piacere (mia opinione). „ Rispetto la tua opinione e so che in tanti fanno convivere felicemente i due sistemi per me la convivenza... No, grazie. Ed avendo provato più volte il digitale, so di non perdermi alcun piacere. |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 7:14
si un rullo 120 a 4€ e uno sviluppo a 4€ e poi dicono che il digitale e migliore |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 8:26
Riguardo alle biottiche, di cui ho una discreta esperienza: 1) evitate la Lubitel, si trova a poco ma vale veramente poco, meno di qualche rullo 120 2) il rullo 220, era identico al 120 ma aveva la carta sul retro solo all'inizio ed alla fine, questo permetteva di raddoppiare l'autonomia (24 invece di 12 foto), ma richiedeva una diversa regolazione della camma che guidava l'avanzamento e del posizionamento del pressa pellicola. Le macchine che potevano montarlo avevano in genere un selettore 120 220 e la possibilità di ruotare il pressa pellicola per compensare il diverso spessore della pellicola. Le mono obiettivo in genere avevano magazzini pellicola adatti all'uno o altro tipo di pellicola. Piuttosto fare attenzione alle (rare) macchine con il rullo 127, più piccolo, che permetteva un formato 4x4, e che credo sia morto e sepolto da tempo. 3) Alcune 6x6 molto vecchie, montavano il 620, formato della pellicola identico al 120, ma rocchetto con l'anima più sottile. Se si hanno a disposizione dei rocchetti 620 è possibile, al buio, riavvolgerci la pellicola 120, ma è un discreto sbattimento. Esistevano altri formati più antichi con rocchetti di legno. 4) fate attenzione particolarmente alle biottiche più antiche, specie le Rollei, perché nonostante la solidità teutonica, hanno sulle spalle moltissimi anni di uso, e molte di loro sono state usate per centinaia di matrimoni e servizi vari, e potrebbero essere alla frutta. La regina, delle biottiche è la Rollei con il Planar (meglio il 3,5 del 2,8), ma anche quella "economica" con il Tessar si difende bene. Interessante la Yashica 124 G, leggermente inferiore otticamente alla Rollei con il Tessar, ma comunque una buona macchina. Se ne sopportate il peso, ottime le Mamiya ad ottica intercambiabile 220 e 330, la prima da prendere in considerazione solo se non interessano le foto a distanza ravvicinata, perché manca della correzione della parallasse. |
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