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Sony a7R IV ISO Nativi 100 e 320. Come mai così vicini?


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avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 16:57

Alessandro, dopo aver letto tutti gli interventi che hai scritto oggi inizio a capire di aver probabilmente perso un sacco di tempo.
Visto il tempo che hai dedicato rispondo comunque, ma ti chiedo gentilmente di leggere quel che ti viene scritto, per non rispondere a mele con pere, così concludiamo questa larga parentesi.

La, situazione è disastrosa, molto peggio di quella a iso 6400 (difficile da credere vero?) dal punto di vista dell' snr e apparentemente anche da quello della gd.

Perchè difficile da credere? Hai esposto alla stessa luce una scena buia, in un caso hai amplificato analogicamente e nell'altro digitalmente, è un risultato scontato. Non c'è nulla di strano, è che nella realtà a ISO 100 avresti fatto entrare 64 volte più luce, non capisco la pertinenza del discorso.

Ciò che cambia dalla prima a F 7.1 1/160" iso 100 e quella a F 7.1 1/160" iso 6400 è che il segnale che arriva al convertitore ha un gain 64x. Questo ha il vantaggio di rendere ininfluenti gli altri disturbi elettrici, in primis quelli del convertitore stesso.
È il vero motivo per cui si amplifica il segnale: ridurre i problemi del read-noise.

Il motivo per cui si amplifica il segnale è poter modificare tempi e diaframmi in base alle necessità, ottenendo comunque una foto esposta correttamente, non è che hanno introdotto questa possibilità per ridurre il read noise, quello è un effetto secondario teniamo i piedi per terra.

... sotto al segnale prodotto dalla torcia la fotocamera ha registrato segnali fino a 512 volte (semplifico a - 9 ev) quello che utilizza al grigio medio.

Non ZERO! La gd è una relazione tra segnale massimo e minimo.

Certo che non sono zero... qual'è il punto? Perchè specificare (e in grassetto pure...) che non sono zero?
Poi quel che succede è che di quei possibili 512 valori diversi il rumore ti confonde il segnale di quelli più bassi, che quindi si perdono comunque nonostante siano potenzialmente registrabili.

Caro Leonardo, se il segnale minimo fosse zero e quello massimo lo amplifichi a piacimento potresti ottenere 30 ev di gd da un sensore 1/2,5" semplicemente amplificandolo. Capirai bene che è qualcosa di fantascientifico.

Che vuol dire? Se un segnale nella realtà avesse il minimo a zero la gamma dinamica reale sarebbe infinita, puoi amplificarlo quanto vuoi, salvo il rumore introdotto non ne alteri la gamma dinamica (a patto che l'amplificatore sia in grado di erogare il segnale massimo amplificato). È il range operativo del tuo ADC nel quale devi far rientrare il segnale che puoi convertire e registrare (unitamente al rumore) a imporre il limite della gamma dinamica della fotocamera, non c'entra nulla la fantascienza.

Paragoniamo il segnale analogico ad un elastico, che può essere allungato uniformemente a piacere. Ipotizziamo che sia lungo 10cm e colmo di tantissime linee parallele che costituiscono ciascuna in altezza il segnale di ogni singolo sensel. Se abbiamo come ADC un righello lungo 1 metro con intervalli da 1mm (quindi 1000 possibili valori registrabili, 9.97stop), di quel segnale di 10cm possiamo registrare solamente 100 valori diversi, ovvero quelli tra 0-1mm, tra 1-2mm, tra 2-3mm e così via fino all'intervallo 99-100mm (10cm), condensando tutte le linee che ricadono nello stesso intervallo ad un solo valore.
Se tiriamo l'elastico raddoppiandone la lunghezza fino a 20 cm, ecco allora che abbiamo raddoppiato la precisione con cui possiamo misurare l'altezza di ogni singola linea, perchè il segnale ricade ora all'interno di 200 intervalli del nostro righello e potremo quindi registrare 200 valori diversi anzichè 100. Raddoppiando ancora la lunghezza del segnale portiamo gli intervalli registrabili a 400, poi a 800, finchè a 1600 si verifica un problema: il nostro elastico (segnale che vogliamo registrare) è più lungo del righello che abbiamo a disposizione, il quale è in grado di misurare solamente linee fino ad un altezza di 1000mm, tutte le linee che si trovano ad un'altezza compresa tra 1000-1600mm sono fuori scala e vengono registrate tutte al massimo valore possibile: 1000mm. Abbiamo sfondato l'istogramma tagliando il segnale, ovvero bruciato le alte luci.

Il segnale originale poteva avere una gamma dinamica infinita, ma fintanto che era lungo 10cm potevamo registrarne solo 6.64 stop. Una volta allungato a 20cm, la gamma dinamica registrabile (sempre potenzialmente...) era diventata 7.64 stop, poi 8.64 (40cm), 9.64 (80cm) fino a fermarsi a 9.97 stop una volta raggiunti (e superati) i 1000mm del nostro righello, in grado di registrare un massimo di 1000 intervalli.
Ora, non abbiamo considerato il rumore... perchè se quelle linee parallele sull'elastico fossero state riportate con un pennarello, avrebbero uno spessore variabile una dall'altra (non è un esempio che corrisponde perfettamente, ma rende l'idea). Allungando l'elastico si aumenta anche lo spessore di tali linee, e quando le linee più spesse inizieranno ad avere uno spessore di 1mm, si inizierà ad introdurre un errore nella registrazione del valore dell'altezza della linea. Da quel momento in poi, continuare ad allungare il segnale non apporta più un amento della precisione nella registrazione di quella linea, perchè il suo spessore si confonde tra il (seppur superiore) numero di intervalli con i quali la si può registrare, ovvero quelli coperti dalla linea.
Alla base dell'elastico poi, tutte quelle linee più basse dello spessore del pennarello sono sovrapposte una sull'altra, anche per esse amplificare non ne permette comunque una ulteriore distinzione.
Ecco quindi che se si parte da un segnale mal catturato o sporcato, la gamma dinamica realmente registrabile dal nostro righello è inferiore a quella teorica.
Se poi questo segnale catturato, avente gamma dinamica registrabile limitata, lo amplifico oltre i valori massimi ottenibili in uscita dall'ADC (vedi l'elastico lungo 1600mm), la gamma dinamica si riduce ulteriormente, perchè sto di fatto tagliando il segnale, sfondo l'istogramma perdendo informazione.

Questa è la differenza tra la gamma dinamica del segnale originale, del segnale analogico e di quello registrabile, e ciò che succede amplificando il segnale.
L'esempio di ieri dello sgabello mi sembra assurdo oppure semplicemente indice del fatto che tu non abbia capito come funziona la registrazione del segnale (non dico che sia così, ma inizo ad avere dei sospetti).

Ieri sostenevi che la S1H utilizzerebbe amplificazione 640 anche alle esposizioni a ISO 100
Una iso invariant con uno step a 320 e uno a 4000, lavora a 320 per ottenere iso 200 e iso 100 e a 4000 per ottenere iso 3200, 1600, 800 e 400.
... Si tratta di utilizzare iso 640 per ottenere i valori iso 100, 200 e anche 400.


e senza perdere informazione
la gd non aumenta e non diminuisce in funzione dell' amplificazione.
Se amplifichi il segnale la gd non aumenta, nè diminuisce. È un gain.
Ciò che ti risulta difficile capire è come questa mossa non possa far perdere informazioni.
nonostante i 640 iso analogici che apparentemente bruciano le luci, ma vengono recuperati.


Ora, te lo chiedo ancora una volta, per cortesia giungi ad una risposta. Se con la S1H esponi il sensore per ISO 100, e hai delle luci vicine alla saturazione (per l'ADC), ma poi anzichè amplificare il segnale per ISO 100 (cosa che ti permetterebbe di avere la foto esposta correttamente) lo amplifichi per ISO 640 con l'intenzione di ridurre l'esposizione a valle dell'ADC, quelle luci che erano vicine alla saturazione, dove vanno a finire? Da dove le tiri fuori?
Per poterle registrare, e poter mantenere una gamma (potenziale) di 14 bit di un file esposto correttamente, dovresti avere un ADC che lavora a 17 bit e ammettente in ingresso un range di tensioni 8 volte più amplio (verso l'alto), riducendo poi il segnale digitale di 17 bit in uno a 14 bit (il file RAW). È di questo che stai parlando?

Tra ieri e oggi hai scritto

la gd non aumenta e non diminuisce in funzione dell' amplificazione
In realtà la sola amplificazione cambia l' snr e cambia la gd.

L'amplificazione incide sulla gamma dinamica oppure no? Quale prendiamo per buona?

Ma se non faccio vedere test estremi e schifezze, poi arrivano i mì, mò, in fondo non c' è tanta differenza...

Esattamente, pertinentemente ai discorsi fatti fino a ieri, cos'è che avresti fatto vedere con questo test?

Ora Leonardo, una cosa così come l' introduzione dell' iso-invarianza che viene definita un iso basso utilizzato per ottenere valori più alti, come può non farmi ridere?

Se ti va' di ridere puoi anche farlo, ma è definita "così", e anche se ad oggi non è stata perfettamente raggiunta (non è nemmeno scontato che lo sarà in futuro) può già permettere di effettuare scatti salvaguardando le alte luci con un degrado dell'SNR da basso a insignificante.
È semplicemente banale che una 100D sul recupero di 5 stop faccia schifo (persino i sensori FF Sony mostrano i propri limiti a recuperi di 5 stop, è nota a tutti l'esistenza del read noise), ma il fatto che tu abbia voglia di ridere non capisco cosa c'entri con la questione in corso.

E infatti. Secondo me ti sei convinto che quella foto è il frutto di iso 50 schiariti e non che gli iso 100 sono gli iso 8000 (se non più) diventati scuri...

Un attimo, non so se ho capito. Stai dicendo che secondo te quel metodo di funzionamento che citavi per la S1H (amplificare a gain superiori anche di diversi stop e poi ridurre i valori in digitale), sarebbe il reale funzionamento delle fotocamere attuali?

Prego, come ho introdotto, di dare risposte coerenti, altrimenti non arriviamo da nessuna parte.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:12

"Quel che succede amplificando a gain superiori al valore ISO per il quale si espone"
Veramente è quello che succede variando la quantità di luce. Gli iso li vedi cambiare mentre invece NON cambiano, mentre i tempi di esposizione sono diversi.

Non esiste altro metodo che bloccare la coppia F/t per capire cosa accade SOLO cambiando gli iso.
Altrimenti qualsiasi considerazione è da riferirsi a un tempo più lungo e NON a un iso più basso.

Vediamo se ce la facciamo...
Nel 2019.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:16

"Stai dicendo che secondo te quel metodo di funzionamento che citavi per la S1H (amplificare a gain superiori anche di diversi stop e poi ridurre i valori in digitale), sarebbe il reale funzionamento delle fotocamere attuali?"

Attuali? Da più di qualche anno.

avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:28

Veramente è quello che succede variando la quantità di luce. Gli iso li vedi cambiare mentre invece NON cambiano, mentre i tempi di esposizione sono diversi.

Se le fotocamere funzionano come sostieni, modificando l'impostazione ISO (a prescindere da quale sia il reale guadagno applicato) i valori di tempi e diaframmi cambiano oppure no? Varia la quantità di luce raccolta dal sensore oppure no?
Alessandro, mi stai veramente facendo salire il sospetto...

Non esiste altro metodo che bloccare la coppia F/t per capire cosa accade SOLO cambiando gli iso.

Quella è una cosa che hai voluto fare tu in un test di cui non capisco quale sia la pertinenza, stiamo parlando di come lavorano le fotocamere e tu hai suggerito un sistema che sarebbe analogo a quello utilizzato nel link.
Che le fotocamere modifichino l'esposizione fisica al variare della sensibilità è semplicemente alla base del funzionamento di tutte le fotocamere dalla nascita del digitale.

Abbassi l'impostazione ISO --> entra più luce nel sensore.
Poi tu sostieni che l'amplificazione non cambi, allora ci devi spiegare come fai a mantenere le alte luci e come mai con i settaggi ISO "Low" (fake), che parrebbero essere un funzionamento analogo a quello che suggerisci, risulta un taglio di uno stop alle alte luci.

user14103
avatar
inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:29

Confusione totale MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:56

Nel primo esempio ho mostrato come esponendo a iso 100 per le luci e alzando SOLO gli iso da 100 a 6400 in MANUALE è vero che bruci le luci, ma è vero che mandi in gamma le ombre.
L' effetto della traslazione della gd (non aumento, non diminuzione, ciò che viene perso sopra viene recuperato sotto) è un effetto indesiderato per chi ha esposto per le luci.
Per cui non mi basta alzare gli iso a 400 (a 6400 è una prova estrema per rendere meglio visibile la differenza e chi non la vede che si metta gli occhiali) per simulare il funzionamento di una iso invariant.
Se espongo a iso 400 +2ev sulla 100d ho una traslazione del segnale registrato dal convertitore (oltre ad avere un miglioramento sul read-noise).
Il punto è che una fotocamera che funziona al gain degli iso 400 (e mai sotto) NON ha bisogno dello stesso convertitore di una che funziona al gain (inferiore) degli iso 100.
Se espongo per le luci voglio le luci che non sono bruciate, non le ombre in gamma.
E quindi?
Quindi il convertitore di una iso invariant ha bisogno dello stesso numero di bit di una iso variant (che sono in funzione della gd, della luce e non del gain) per migliorare ulteriormente il read-noise (sempre esponendo per le luci a iso base) MA deve leggere LA STESSA porzione di segnale che la mia registra a iao 100 (DEVE SALVARE LE LUCI E TAGLIARE I SEGNALI PIÙ BASSI).
Come si fa?
Il convertitore che deve registrare la gd di un segnale privo di gain, mettiamo che faccia corrispondere al segnale 1 (numero casuale per identificare il segnale più basso che viene prodotto da un sensel e che viene realmente registrato nel file, è qualcosa dalla tensione ridicola) il minimo valore registrabile digitalmente (il primo bit, quello destinato alle ombre) mentre fa corrispondere al valore 1000 il valore massimo registrabile (l' ultimo bit, quello destinato alle alte luci).
E se nasce per lavorare a tensioni maggiori a parità di segnale nativo (luce, sensore, privo di amplificazione) ?
Niente. Accade che il valore in ingresso 1 diventa 4 e quello massimo 1000 diventa 4000. Esprimono i due limiti della stessa gd. Digitalmente 1 è uguale a 4 e 1000 è uguale a 4000.


avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 19:55

"i valori di tempi e diaframmi cambiano oppure no? Varia la quantità di luce raccolta dal sensore oppure no?"

Fai tu. Il sensore è una vasca e può contenere al massimo 100 litri.
Posso aprire il rubinetto (diaframma) quanto mi pare senza far traboccare la vasca, per il tempo che mi pare (senza far traboccare la vasca).
L' amplificazione mi raddoppia il valore in litri.
Se ho 2 litri mi dice 4 se ne ho 10 mi dice 20, se ne ho 100 mi dice 200.
L' amplificazione riduce la capienza della vasca (limite di saturazione massima del sensore)?
Limita l' apertura del rubinetto per non far traboccare la vasca se tenuto aperto per lo stesso tempo?
Limita il tempo a parità di apertura del rubinetto?

No, no e ancora no.

Come dicevi tu, il problema nasce nelle informazioni.
Se il convertitore nasce per registrare valori tra 1 e 100 litri e l' amplificatore gli dice 200, il convertitore e il file continuano a reputarlo 100, perchè oltre 100 non registrano nulla.
Hai perso 1 ev in alto.
Hai bruciato le luci (digitalmente, hai perso l' informazione, se e solo se hai un numero di bit di deatinazione che coincide con la massima gd).
Questo è vero.
Come eviti di bruciare le luci? Riempiendo la vasca a metà. Così a 50 litri l' amplificatore dice 100.

Ma se io riempio la vasca per la metà del tempo quando prima avevo due litri ora ne avrò 1.
Ancora una volta ho perso 1 ev, quello minimo, in basso, le ombre più scure.

Motivo per cui si dice che alzando gli iso si perde 1 ev di gd.

Il limite è nella conversione. Per ovviare alle alte luci si abbassa l' esposizione (chiudi il rubinetto o dimezzi il tempo). Dimezzi la quantità di luce, riducendo la gd di 1ev e perdendo 3 db di snr (cioè per migliorare il read-noise hai dimezzato l' snr. Peggio del peggio)

Ora usiamo una conversione intelligente.
So che amplificando il segnale miglioro l' snr in funzione del read-noise.
Però non devo bruciare le luci.
E, ancora peggio non devo usare la vasca per metà.
So che la vasca può continuare a usare 100 litri senza traboccare.
Come prendo 2 piccioni con una fava?
Amplifico il segnale sempre e miglioro il read-noise.
Mi interessava sapere quanti litri ci sono di volta in volta nella vasca.
Quando l' amplificatore mi dice 200 io divido per 2 e so che sono 100.
Quando l' amplificatore mi dice 2, divido per 2 e so che c' è un litro.
Ho recuperato l' informazione "200 litri" che mi diceva l' amplificatore quando ce n' erano 100 nella vasca.
Ho perso l' informazione "1 litro"?
No. Al minimo mi dice 2 che io divido per 2 e so quando c' è un litro.
Non ho perso assolutamente niente.

La domanda sciocca è "ma non perdo l' informazione 1 litro"? No, perchè l' informazione 2 litri è quella che indica 1 litro.
Mi serve un ulteriore bit per registrare il valore 1 litro?
No, il valore 1 litro suggerito dall' amplificatore equivale a quando senza amplificatore mi arrivava l' informazione mezzo litro.
Me ne fregavo prima e me ne fregherò anche ora. È un segnale troppo basso e inutile.

La vasca conteneva 100 litri e continua a farlo.
Prima il segnale elettrico mi dava numeri tra 1 e 100 che prendevo per buoni. Ogni numero decimale corrispondeva ai litri.
Ora mi da numeri tra 2 e 200 a passi di 2.
2,4,6.
Però so che devo dividerli per 2 e quindi 2=1 litro, 6=3 litri... 200=100 litri.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 20:05

Una cosa non mi è ben chiara, lo scappellamento è a destra o a sinistra?

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 20:20

"allora ci devi spiegare come fai a mantenere le alte luci e come mai con i settaggi ISO "Low" (fake), che parrebbero essere un funzionamento analogo a quello che suggerisci, risulta un taglio di uno stop alle alte luci."

Perchè l' esposimetro è stupido e chi lo usa male anche. Bruci le luci perchè l' esposimetro e il semiautomatico in Av raddoppiano il tempo di esposizione.
Scatta i manuale, stessi tempi e diaframmi e che tu imposti iso 100 o iso 50 non cambia niente.

Percbè lo fanno? Per persone che no fanno esotr all' occorrenza, per cui l' ultimo scemo che non sa quand' è il caso di esporre +1 a iso 100 può farlo passando a iso 50.
In entrambi i casi o hai un guadagno, se per la scena inquadrata e l' esposizione calcolata (e djoenfe anche dalla modalità di valutazione dell' esposimetro) non vengono bruciate le luci o vengo o bruciate luci.

La tecnologia migliora i risultati e a volte non serve neanche capire, basta spendere e stare al passo.

Gli strumenti li fanno sempre più a prova di scemo.
Anche uno scemo fa foto di qualità (QI). Il problema è quando parla nell' abbraccio di cose di cui non capisce...



avatarjunior
inviato il 30 Agosto 2019 ore 23:07

L' effetto della traslazione della gd (non aumento, non diminuzione, ciò che viene perso sopra viene recuperato sotto)

Questo nella teoria, perchè mentre per i segnali alti mettere a disposizione uno "stop in più di scala" del convertitore corrisponde abbastanza fedelmente al registrare uno stop di toni in più nell'estremo alto, lo stesso non è vero ai segnali inferiori, dove quello stesso stop di scala messo a disposizione non corrisponde ad uno stop intero di toni registrabili, il perchè l'ho spiegato
Alla base dell'elastico poi, tutte quelle linee più basse dello spessore del pennarello sono sovrapposte una sull'altra, anche per esse amplificare non ne permette comunque una ulteriore distinzione.

Ad ogni modo questo è un punto marginale, arriviamo al tuo sistema:

Quindi il convertitore di una iso invariant ha bisogno dello stesso numero di bit di una iso variant (che sono in funzione della gd, della luce e non del gain) per migliorare ulteriormente il read-noise (sempre esponendo per le luci a iso base) MA deve leggere LA STESSA porzione di segnale che la mia registra a iao 100 (DEVE SALVARE LE LUCI E TAGLIARE I SEGNALI PIÙ BASSI).
Come si fa?
Il convertitore che deve registrare la gd di un segnale privo di gain, mettiamo che faccia corrispondere al segnale 1 ... ... il minimo valore registrabile digitalmente (il primo bit, quello destinato alle ombre) mentre fa corrispondere al valore 1000 il valore massimo registrabile (l' ultimo bit, quello destinato alle alte luci).
E se nasce per lavorare a tensioni maggiori a parità di segnale nativo (luce, sensore, privo di amplificazione) ?
Niente. Accade che il valore in ingresso 1 diventa 4 e quello massimo 1000 diventa 4000. Esprimono i due limiti della stessa gd. Digitalmente 1 è uguale a 4 e 1000 è uguale a 4000.


Stiamo arrivando al punto. In questo discorso c'è un forte errore concettuale:
il convertitore di una iso invariant ... ... deve leggere LA STESSA porzione di segnale che la mia registra a iao 100

In pratica, quel che tu stai dicendo è:
utilizzo un gain corrispondente a ISO 400 anche se sono a ISO 100, e così facendo il segnale in uscita dall'amplificatore è il quadruplo rispetto a quanto sarebbe se avessi amplificato "solo per ISO 100" (come nelle camere "ISO varianti"). Ma, per poter leggere la stessa porzione di segnale che una normale camera iso variante leggerebbe a ISO 100 (così da non perdere le alte luci), il convertitore che utilizzi è tarato per accettare in ingresso un range di tensioni che è esattamente il quadruplo rispetto a quello di una ISO variante.
Cioè, semplificando al massimo con ISO100 = gain 1 e segnale 1-100 corrispondente al range 1mV-100mV:

la camera ISO variante prende il segnale 1-100, lo amplifica x1 ottenendo 1mV-100mV, e lo manda in ingresso ad un convertitore che distribuisce 14bit tra 1mV e 100mV;

la camera ISO invariante prende il segnale 1-100, lo amplifica x4 ottenendo 4mV-400mV, e lo manda in ingresso ad un convertitore sempre da 14bit ma che li distribuisce tra 4mV e 400mV.

Ecco l'errore concettuale: stai amplificando in entrambi i casi per ISO 100, perchè nella ISO invariante hai moltiplicato sia il segnale che l'ampiezza in ingresso dell'ADC, il quale però ha a disposizione lo stesso numero di bit.
Quel gain che nella ISO invariante è il quadruplo del gain nella ISO variante, è il gain che corrisponde a ISO 100 nel sistema che hai dimensionato per la ISO invariante, non il gain per ISO 400.
Hai modificato tutto in scala, hai dimensionato la parte analogica del sensore per lavorare a tensioni più elevate.
Lo puoi fare? Non sono un ingegnere Sony, se loro dimensionano il sistema per funzionare in un determinato range di tensione avranno le loro ragioni, il punto è che il tuo sistema sta esponendo per ISO 100 ed amplificando per ISO 100.
Ora arriviamo al secondo errore concettuale, che è una diretta conseguenza.
Un'alternativa del dire che stai in realtà amplificando ad ISO 100 è il principio seguente: ampliando il range di tensioni in ingresso al convertitore e mantenendo lo stesso numero di bit hai di fatto allargato ogni step del convertitore, quindi, ogni valore del segnale originale da 1 a 100 (prima di essere amplificato), verrà convertito post amplificazione nello stesso identico numero binario sia dalla camera ISO variante che da quella ISO invariante.
Dicevi che con questo sistema si rendeva necessario abbassare digitalmente l'esposizione
Dai 640 ottieni, esattamente come da te spiegato i valori iso inferiori, digitalmente come quando abbassi l' esposizione in raw, per intenderci.
il che significa correggere i valori digitali in uscita dal convertitore dividendoli per il rapporto tra il valore ISO del gain e il valore ISO selezionato (in questo caso 4). È ora chiaro che se il sistema è così fatto questo non ha senso, avendo esposto a ISO 100 hai già tutti i valori digitali corretti.
Quando esporrai a ISO 200, ma utilizzando sempre lo stesso gain (che nella camera ISO invariante corrisponde ancora a ISO 100), per mantenere corretta l'esposizione della foto dovrai moltiplicare tutti i valori binari per 2, non dividerli. Ovvero dovrai alzare l'esposizione del raw, non diminuirla.

Qui hai espresso la correzione digitale ma in modo più confusionato
Ora usiamo una conversione intelligente.
... ...
Amplifico il segnale sempre e miglioro il read-noise.
Mi interessava sapere quanti litri ci sono di volta in volta nella vasca.
Quando l' amplificatore mi dice 200 io divido per 2 e so che sono 100.
Quando l' amplificatore mi dice 2, divido per 2 e so che c' è un litro.
Ho recuperato l' informazione "200 litri" che mi diceva l' amplificatore quando ce n' erano 100 nella vasca.
Ho perso l' informazione "1 litro"?
No. Al minimo mi dice 2 che io divido per 2 e so quando c' è un litro.
Non ho perso assolutamente niente.
oppure qui
Prima il segnale elettrico mi dava numeri tra 1 e 100 che prendevo per buoni. Ogni numero decimale corrispondeva ai litri.
Ora mi da numeri tra 2 e 200 a passi di 2.
2,4,6.
Però so che devo dividerli per 2 e quindi 2=1 litro, 6=3 litri... 200=100 litri.
Non devi dividere per due perchè hai già raddoppiato l'ampiezza degli intervalli del convertitore raddoppiandone il range di funzionamento, quindi il valore (amplificato) 2 viene già convertito nel numero 1, il valore 4 nel numero 2 e così via.


Perchè l' esposimetro è stupido e chi lo usa male anche. Bruci le luci perchè l' esposimetro e il semiautomatico in Av raddoppiano il tempo di esposizione.
Scatta i manuale, stessi tempi e diaframmi e che tu imposti iso 100 o iso 50 non cambia niente.

Se fai così non stai più esponendo per iso 50... Sei fuori tema. Sarebbe come dire che nel tuo sistema, a ISO 100 oltre ad amplificare per ISO 640 esponi anche per ISO 640, e allora stai semplicemente scattando a ISO 640, che discorso è, non hai risposto a nulla.

Comunque direi che il punto lo abbiamo raggiunto, solo non capisco come e perchè tu abbia elaborato tutto questo sistema, a questo punto è evidente che fosse puramente un'elaborazione tua fondata su un paio di errori concettuali, mirata al voler ridurre l'influenza del read noise amplificando il segnale analogico il più possibile, ma il sistema di amplificazione e conversione è dimensionato dagli ingegneri da fotocamera a fotocamera in base alle specifiche e vincoli in gioco. In base a tale dimensionamento ad ogni gain corrisponde un valore ISO, noi possiamo solo prenderli così come ci vengono dati.

Chiarito che fosse solo un'elaborazione, quindi non fondata, mi fa innervosire l'atteggiamento, perchè abbiamo (ho) perso un sacco di tempo per qualcuno che ha fatto un sacco di confusione talvolta prendendo anche in giro.

"Stai dicendo che secondo te quel metodo di funzionamento che citavi per la S1H (amplificare a gain superiori anche di diversi stop e poi ridurre i valori in digitale), sarebbe il reale funzionamento delle fotocamere attuali?"

Attuali? Da più di qualche anno.

E a questo punto mi chiedo: ma sulla base di cosa??

È surreale.




avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2019 ore 6:32

"è il gain che corrisponde a ISO 100 nel sistema che hai dimensionato per la ISO invariante, non il gain per ISO 400."
È un gain 3,2x per gli step sotto iso 320 (320 compreso). Un gain x3,2 puoi chiamarlo iso 320.
Oppure iso 100. O come ti pare. È sempre lo stesso gain da iso 100 a iso 320.
Sono i valori bassi ad avere gain maggiori (0er cui migliora l' snr) e non in valori alti ad avere un gain inferiore (motivo per cui perderesti snr).
Hai capito praticamente tutto finalmente.

Ritenerlo iso 100 o 320, dipende, come scritto già nel primo imtervento, dal punto di vista. Il gain è quello classico di una iso variante a iso 320. Il convertitore funziona in maniera diversa.

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2019 ore 6:39

Puoi chiamarlo anche "il gain a iso 200". Che ti importa? A livello di amplificaziome hardware è a tutti gli effetti iso 320...
Con lo stesso gain lavori a iso 100, 200 e 320.

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2019 ore 8:10

Esporre per iso 100 è tutto un dire MrGreen
Esporre implica una quantità di luce. Si espone per qualcosa in relazione al grigio medio. Si espone per la gd della fotocamera. Si espone per necessità (diaframma in funzione della pdc, che è in funzione del formato), tempi per il mosso e/o il micromosso.
Si espone per non bruciare le luci. Si espone per mandare in gamma le ombre.
Si espone in funzione della scena. Si espone per avere un jpeg pronto. Si espone per come conviene farlo in raw.

Si espone (e lo si fa con la luce: diaframma e tempi) per fotografare.

Esporre PER iso 100 mi rimanda all' idea di usare P co iso impostati manualmente con lettura esposimetrica BOH fatta su BOH.

Cosa vuol dire esporre PER iso 100?
Priorità ISO? MrGreen
A cosa serve?

user14103
avatar
inviato il 31 Agosto 2019 ore 10:00

Alessandro .. C'è un mondo la fuori vai a fare due foto va.. sembri un disco rottoMrGreen

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2019 ore 11:08

Ciao



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