| inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:06
“ Francesco, cosa non ti piace del termine "messaggio" „ Anche se non rispondo al nome dell'interpellato, dò la mia versione. Si stra-abusa del termine dei messaggi presumibilmente portati nelle foto pubblicate in questo sito, quando nella maggioranza dei casi non ne hanno, o non è quello lo scopo principe per la quale sono state scattate. Se di messaggio, a ragion veduta è calzante parlarne nel presente contesto, è troppo se riguarderà il 5% (molto ottimistico) delle foto qui presenti. Per cogliere messaggi insiste nel linguaggio fotografico, occorrerebbe farlo guardando ad altri contesti. Poi Francesco dirà la sua. - P.S. a chi si ostina a parlare ogniqualvolta di "messaggi", lo inviterei a dedicarsi nel riempirne bottiglie da gettare in fiumi, laghi e mari. EDIT . ho erroneamente scritto 5%, mentre intendevo riportare lo 0.5%. |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:07
“ Poi Francesco dirà la sua. „ Ho scritto mentre scrivevi... |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:09
Non astenerti nel di dire la tua. Mai vorrei vorrei avere la responsabilità di averti zittito. |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:10
“ Non astenerti nel di dire la tua. „ C'è, nella pagina precedente però |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:41
@Remember Nessun autogol tranquillo. Se rileggi ben quello che ho scritto critico chi "giudica" il metodo, e non che utilizza un metodo (fosse anche rinunciare al crop per scelta creativa). Insomma il mio post era per esprimere che vale qualsiasi metodo. Sei tu che ne demonizzi uno. Il tuo (questo: "Informazione che mi mancava... E mi fà crollare un mito, e ancor più una foto-mito.") è stato un giudizio morale su una foto che reputavi "mitica" e ora ti sembra un imbroglio. L'hai scritto esplicitamente? No, ma... |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 23:23
Francesco.merenda: “ Quel che volevo dire è che molti parlano del "messaggio" come qualcosa di implicito alla buona fotografia, e io non credo sia così. Credo che la fotografia abbia un potenziale infinito o quasi, in termini di espressione e rappresentazione. Ma chi l'ha detto che si debba necessariamente portare un messaggio? Personalmente non ci penserei proprio. L'ambizione, semmai, è tentare di portare una dimensione estetica, un punto di vista personale (non necessariamente originale), che passa attraverso molti aspetti del nostro fotografare. „ Forse il termine "messaggio" è stato gonfiato di importanza nel corso degli anni ma se lo si legge come "contenuto di comunicazione", ogni foto ne ha uno, come ogni quadro, ogni poesia, ogni articolo di giornale. Anche una foto che ha un unico fine estetico, ha un suo messaggio, che potrebbe essere, molto semplicemente: guarda come è bello/ guarda come è brutto quello che ti sto mostrando. Poi la foto può essere bene o mal riuscita per cui il contenuto è chiaro e diretto oppure confuso, indecifrabile e contraddittorio, ma questo vale per tutte le forme di comunicazione (verbale, scritta, cinematografica, etc) |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 23:33
“ Forse il termine "messaggio" è stato gonfiato di importanza nel corso degli anni ma se lo si legge come "contenuto di comunicazione"... „ Non discuto che tutto sia sfumato. Per questo non mi riferivo a un qualche significato verosimile della parola, desumibile da un vocabolario, ma di quello che finisce per rappresentare in un immaginario che a me pare diffuso. E in questo senso, quando si parla del "messaggio", che so, di una canzone di Dylan, ci si riferisce normalmente a qualcosa che è denuncia, critica sociale e così via. Quindi il mio ragionamento era sulla parola in sè, e non sui significati possibili da vocabolario. Cosa che vale per molti altri termini, tipo "progetto", "foto bella" e "foto buona" e così via: il senso lo troviamo sui vocabolari, ma l'immagine di questi termini.... se vogliamo la conosciamo tutti. In ogni caso il mio pensiero non aveva alcuna pretesa di oggettività, sia chiaro. Per cui non voglio influenzare nessuno e certo non sarò influenzato io: a domanda ho risposto, molto semplicemente. |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 23:47
“ E mi fà crollare un mito, e ancor più una foto-mito.") è stato un giudizio morale su una foto che reputavi "mitica" e ora ti sembra un imbroglio „ Non userei il termine imbroglio, che non mi appartiene nello specifico di questo preciso aspetto. Per me è calzante piuttosto con il perdere punti, o rivedere la considerazione massima che prima avevo, o se preferisci ne parlerei come di ridimensionata. Ma non deve mica essere inteso come un suffragio universale, ma solo la mia personale visione. Imbrogliare francamente è verbo fuori luogo, verso i più o meno abituali croppatori o aggiustatori postumi, di cui infatti il codice penale non si occupa. |
| inviato il 23 Agosto 2019 ore 23:50
“ C'è, nella pagina precedente però „ Ah ok, sono rimasto fregato dal fine pagina precedente e ricarica relativa, e scritture quasi contemporanee. Nello specifico condivido il tuo post, e mi permetto solo un codicillo riguardante proprio l'ultima frase, che vede in pratica fondere le due terminologie concettuali... ovvero che il messaggio in quei casi, può essere proprio la rappresentazione del punto di vista del fotografo. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 11:18
quando si parla di postproduzione il partito taleban/vegan/purista scatena le sue truppe cammellate. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 11:20
anche se non è prettamente in argomento non dimentichiamoci il vincolo del formato e la libera espressione del taglio. uno può usare un certo formato ma avere in testa tutt'altro rapporto tra base e altezza. oppure cambiare i rapporti successivamente all'idea iniziale perchè li reputa migliori.
 www.lab.leica-camera.it/portfolio-articoli/stefano-mirabella-crop-o-no |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 11:31
“ conta solo il risultato finale per il consumatore, il resto non lo conosci, non lo devi conoscere ed è meglio non conoscerlo „ Questo è certamente vero. Va però tenuto in conto che un appassionato, cioè "da dentro", come pratica propria, è normale che voglia tendere se non all'eccellenza, perlomeno, a far bene e migliorarsi. E l'amore per il fare non è necessariamente subordinato al risultato (riferito ovviamente all'area non professionale, che qui è comunque maggioritaria). Per fare un parallelo, se ci si dedica per passione alla realizzazione della ceramica, non è che si procede a caso e poi si rimedia con la colla. Intendiamoci: lungi da me la critica al crop (mi associo assolutamente a chi lo trova del tutto normale). Ma detto questo credo che in un'attività come quella fotografica applicarsi a tutte quelle che sono "buone pratiche" sia sempre positivo. Prima di tutto come cosa intima. E, senza integralismi magari, dedicarsi a una buona qualità dell'inquadratatura ritengo resti un punto rilevante per chi fa fotografia. Perlomeno, io la vedo così... Aggiungo una cosa, come riflessione per chi ama additare la "filosofia spicciola" Questo idolatrare diffuso del "risultato", ritengo che oggi, per un appassionato, sia fonte più di frustrazione che di gioia e mi chiedo: ma per qualcosa che riguarda la sfera delle passioni... ne vale la pena? |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 11:48
Passare da 3:2 a 16:9 o 1:1, non lo considero nemmeno crop. |
| inviato il 24 Agosto 2019 ore 16:04
“ per il resto penso ai matrimonialisti che sicuramente dall'alba dei tempi ci hanno mantenuto le famiglie con il crop „ Vengo da quella "scuola" lì, ed il riferimento ai tempi della pellicola è stato il terreno appunto abituale degli inizi. Per quel che riguarda la mia esperienza, che comprende anche la conoscenza e rapporti con vari colleghi e la collaborazione anche con studi di altre città... Ebbene di "crop" negli album matrimoniali, abitualmente ti assicuro che non ve n'era traccia. Anche per l'aspetto non trascurabile, che una stampa non più realizzata in automatico, ma con preciso intervento manuale per assecondare direttive di ingrandimenti e re-inquadrature specifiche, avevano costi ben maggiori per la quale era certamente meglio evitare, praticamente sempre. Poi che in altre zone dello stivale o in altre "scuole" invece se ne facesse largo uso, non ho elementi e non sto di certo qua a contraddirlo. “ conta solo il risultato finale per il consumatore finale, il resto non lo conosci, non lo devi conoscere ed è meglio non conoscerlo „ A proposito del "resto" trovo ineccepibili la prima e la terza frase, ma non la seconda. Infatti, per quale motivo od oscuro arcano non "lo devo conoscere"? Mi suona un po' come un diktat surreale. Ciascuno è proprio arbitro e artefice... delle proprie conoscenze e delle proprie curiosità. Comunque l'inizio dell'intera frase quotata... rimanda tanto al concetto "Il fine giustifica i mezzi"... buona a volte, come altrettante risulta nefasta. Sempre e in ogni settore. |
| inviato il 01 Settembre 2019 ore 17:44
... ??? Riconnesso dopo assenza, tra le notifiche del thread pseudo esaurito, figura questo intervento. A parte il fatto che il suddetto post qui sopra, raffazzonato e confusionario nell'esposizione e nei contenuti, degno o in linea con un pluri-rimandato scolastico e dalle vedute assai limitate, e che infatti relega la "curiosità" ad accezione globalmente negativa in quanto associata bislaccamente ad Eva e alla sua mela (  ), denota un totale ignorare che tale caratteristica è proprio quella che innumerevoli grandi fotografi (e non solo ma anche per ricercatori, innovatori, scopritori, inventori, scienziati, artisti...) la annoverano infatti tra le loro proprie e fondamentali caratteristiche operative, e chiave di molti successi fotografici. Quindi non pago di cotanta dimostrazione di acume intellettivo che risiede probabilmente a livello delle suole delle sua scarpe... Il suddetto utente vede bene con un'ultima sua frase e che c'entra come la trippa a colazione... alludere paradossalmente al sottoscritto che non dovrebbe capire un casso (in maniera gratuita a fuori luogo)... Con la faccia tosta tipica del buon cervo che dà del cornuto al cavallo. Quindi il dubbio amletico di fondo resta: ma tale SIMpatiaGENeticamentemodificata, ci fai o ci sei? Francamente non so, ma tendenzialmente propenderei per la seconda. Auguri di buona Pasqua. |
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