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la religione a partenza animale


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avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 0:18

ci tengo al tuo sonno.
Buona notte Maila.
Domani sarai ancora più forte di oggi.
Buona notte a tutti.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:08

Gli animali come anche gli scienziati sanno, non hanno coscienza di se e quindi non possono desiderare di vivere oltre la morte perchè non conoscono i concetti ne di vita ne di morte

Allora come la mettiamo con l'elaborazione del lutto osservata negli scimpanzè (negli elefanti, delfini ecc.)?
A proposito, quali scienziati saprebbero che gli animali non hanno coscienza di sé? E' almeno dai tempi di Konrad Lorenz che gli scienziati scoprono sempre più analogie tra il pensiero umano e quello animale proprio a livello di "coscienza"; da alcuni anni ci stiamo accorgendo che persino nel regno vegetale sono presenti queste analogie (vedi il lavoro di centri di ricerca internazionali come quello guidato da Stefano Mancuso)

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:24

la coscenza di sè



avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:44

State entrando nelle affabulazioni della religione, come se fosse verità assoluta. La religione anche la più evoluta è frutto di credenze e tradizioni. Si puo' credere al big bang all'entanglemente quantistico, ma non ai dettami della religione

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:57

non è questo il punto Bergat.
Qui non è in discussione se la religione dice cose vere o false.
Dato come certo, che la religione è un fenomeno diffuso in molte popolazioni umane, e che essa nell'uomo si riscontra fin da tempi antichi come forma di spiegazione di fenomeni non capiti scientificamente come il fulmine, si prova a comprendere quando questa getti le sue radici lontane nel passato.
L'ipotesi nel topic è che tali radici, tali bozze e primordi religiosi non siano esclusivo appannaggio umano ma possano già esistere in altre forme animali.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:17

Ma certo che esiste in altre forme animali. Del resto nessuno sa se alcune specie animali siano venute prime dell'esistenza dell'uomo e che avessero una loro civiltà e intelligenza anche superiore all'uomo, oggi involuta fino a perdere qualsiasi capacità di parola. Chi siamo noi infatti? una specie portata da altri esseri o una specie evoluta come gli altri animali da un brodo primordiale? non siamo forse degli dei, noi, per i nostri animali domestici?

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:22

Anche io credo che i primordi della religione esistano negli animali, per lo meno in quelli gregari.
Ma l'aspetto più avvincente dovrebbe essere, non limitarsi a dire " ma certo che è così! ", piuttosto cercare di trovarne eventi che si approssimano a questa teoria, e più se ne trovano e meglio è, e inoltre cercare di snocciolare i passaggi, e io ci ho provato così:

1. gregarietà come vantaggio
2. costituzione del leader
3. riconoscimento del ruolo di leader da parte dei gregari
4. regole, gerarchie, comportamenti sociali
5. favori, punizioni e gestione, sulla disciplina del leader divino.
6. divinizzazione del leader come fatto culturale nel gruppo sociale
_______________________

7. aspettative che la società ha nei confronti del leader, di fronte a rischi e calamità. (es. un branco di 9 ominidi attende il comportamento del leader di fronte alla siccità).
8. ansia da prestazione da parte del leader. (il leader deve dare risposte).
9. intercessione. (riti propiziatori gestiti dal leader e conferma del suo contatto divino).
10. successo del leader e aumento del potere e della divinizzazione.
11. interscambio tra potenza da gestire e gestore. (il leader diventa egli stesso la potenza da gestire, es. faraone).
12. monoteismo. (estromissione dell'umano dalla deità).
13. scetticismo religioso. (rivalutazione della religiosità e delle sue funzioni)
14. ateismo. (abbandono della divinità come fonte di risposte)

si tratta come si vede di un processo evolutivo che ha i suoi stadi, le sue parabole, il suo compimento ed estinzione.
A me ovviamente interessano solo i primi 6 punti.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 10:15

A me solo i punti 13 e il 14

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 10:19

rispondi come se avessi necessità di ribadire quanto la religione sia da cestinare, ma non sembri interessato a conoscere il cammino che ti ha portato come umano ad arrivare alle tue attuali conclusioni.

è molto probabile che, se non i tuoi genitori, almeno i tuoi nonni fossero religiosi, e ancora prima di loro e tuoi avi.

che tu lo voglia o no, la tua idea attuale è buccia fresca di un percorso che include millenni di religione, se non milioni di anni.

conoscere l'uomo non significa dire: "è così"
ma occorre capire il percorso che ci fa dire oggi "è così".

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 10:47

Si puo' credere al big bang all'entanglemente quantistico, ma non ai dettami della religione

I dettami delle religioni sono come le Leggi, hanno valore nel "loro" tempo, ma poi tendono ad evolversi (o ad essere abbandonati) assieme al popolo che li aveva stabiliti. Ammesso che le religioni siano effettivamente una risposta ad una chiamata divina, sono comunque frutto della mente umana (la teologia è pur sempre una branca della filosofia), e come tali non infallibili nei loro risvolti pratici e sociali. Da parecchi anni cerco di tenere separato il concetto di Dio dalle sue rappresentazioni in chiave antropologica (le religioni), perciò anch'io, benché creda nell'esistenza di un Dio che non so esattamente come possa essere e che intenti abbia, ritengo che la religione faccia parte di un percorso intellettivo che sicuramente ha delle basi ancestrali, in parte già presenti nel comportamento animale. La cosa interessante sarebbe, appunto, riuscire a capire che cosa contraddistingue un comportamento puramente sociale-istintivo dall'elaborazione di un primordiale pensiero religioso.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 11:03

I dettami delle religioni sono come le Leggi, hanno valore nel "loro" tempo, ma poi tendono ad evolversi (o ad essere abbandonati)

sarebbe interessante capire se sono destinati ad evolversi per molto tempo ancora oppure se hanno una naturale tendenza all'estinzione.

La cosa interessante sarebbe, appunto, riuscire a capire che cosa contraddistingue un comportamento puramente sociale-istintivo dall'elaborazione di un primordiale pensiero religioso.

senza coinvolgere la religione, la disamina tra atto sociale-istintivo e atto sociale-arbitrario o culturale non è sempre semplice.
il fatto è che in ambito sociale c'è l'altro che al tuo comportamento reagisce con il suo. Ecco perchè la gregarietà è così importante.

un castoro se sente scrosci d'acqua nel perimetro della sua diga aggiunge materiale per tappare la falla. Ma lo fa anche se si mette un altoparlante che fa quel rumore.

se invece un animale attua un comportamento che coinvolge un suo simile, non è detto che ci sia costanza di causa-effetto, e lì forse l'atto istintivo va incontro alla modifica e c'è la partenza della cultura o per lo meno delle sue premesse.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2019 ore 18:52

siamo stati minerale, siamo stati piante/vegetali e siamo stati animali, poi uomini di vario livello, il processo evolutivo è lento ma inarrestabile. Il cavallo che ha 50/60 milioni di anni di permanenza sulla terra ed è una preda, è sopravissuto a quasi tutti i suoi predatori... Pensate che non abbia nessun potere nel suo archetipo?
Le religioni sono l'esercizio di potere di uomini su altri uomini....;-)

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