| inviato il 28 Maggio 2019 ore 22:43
“ Ma di esempi ne potrei fare a decine „ Comincio a segnare  |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 12:19
“ Ragazzi, vi invito ad essere più pragmatici. No Age o distillato con indicato chiaramente gli anni di invecchiamento, come dice Ninni, non è sinonimo di qualità. „ Josh hai perfettamente ragione, io cerco (nel limite delle mie possibilità) di assaggiare quello che posso, ma le bottiglie sono tantissime e una scrematura a monte bisogna farla e agli inizi ci si fida di quello che dice l'etichetta o dei consigli di qualcuno più esperto e pian piano ci si comincia a farsi indirizzare dai propri gusti. Grazie a questi 3D su Juza ed ai consigli tuoi e di Ninni ho potuto assaggiare scotch di cui non sapevo l'esistenza e che oggi apprezzo tantissimo come ad esempio il Glenfarclas 105, l'Ardbeg Uigeadail, il fantastico The Balvenie Single Cask, e potrei continuare...o provare i monodose di vari scotch (cosa utilissima). Tutti i 3D dei Distillati sono con segnalibro, soprattutto i primi con gli elenchi dei consigli suddivisi tra le fasce di prezzo!! Un saluto e sempre grazie. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 12:48
Peppe, è proprio questo, secondo me, l'atteggiamento più corretto. Affidarsi ai consigli di qualcuno che ha già assaggiato un distillato che personalmente non si conosce ancora e arricchire la propria esperienza anche con qualcosa che non arriva dal passaparola. Io posso consigliare un Ardbeg o un Bruichladdick Octomore buonissimi per me ma, essendo notoriamente entrambi molto torbati, alcuni potrebbero giudicare nevativa questa prerogativa. Il pragmatismo al quale faccio riferimento e di non farsi condizionare dall'etichetta. Mi rifaccio alla famosa metafora del libro che non si giudica dalla copertina, anche un whisky deve essere giudicato dal contenuto. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 15:23
@peppe, sui sample, un consiglio... prendi sample provenienti da bottiglie poi acquistabili in genere, ovviamente qualche cosa di raro o ormai introvabile ci sta. Te lo dico perchè spesso, trovi sample di imbottigliamenti non del core range delle distillerie, o di IB, e poi ammesso che ti piacciano fai fatica a trovare la relativa bottiglia da acquistare. L'ideale sarebbe prenderli da MoM o da the Whisky exchange |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 15:44
C'è un corso da seguire per imparare a distinguere i vari aromi e sentori? Magari a Napoli dove abito. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 16:28
@Mosaico, per esperienza ti posso dire che i corsi non ti insegnano a distinguere gli aromi, solo con l'esperienza e le prove riuscirai. Un corso ti da le tecniche di base per la degustazione... ma aromi e sentori li hai dentro di te, devi solo imparare ad associarli e a "sezionare" l'enorme mole di note olfattive che ti arrivano dal distillato, magari coperte dall'alcol. Unico corso che conosco a Napoli, mi sento di sconsigliartelo. Ma se vuoi ne parliamo in privato. A Roma organizzano dei corsi da Whisky&Co se non erro, cmq sono gli stessi organizzatori del Roma whisky festival. In generale, se dovessi trovare dei corsi, informati bene su chi organizza, se ha alle spalle qualcosa di serio o se fa finta di averlo e se ci specula. Cmq molto meglio delle serate di degustazione dove puoi avere modo di provare cose diverse, che magari non conosci, anche se capisco che a Napoli non è così semplice, già Roma o Milano sarebbe diverso. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 16:53
Per cominciare prendi bottiglia , bichciere e cominci .. un dram a sera fatto per capire, se le trovi leggiti le note del whisky che degusterai leggitele, così da capire la provenienza , non tanto come zona, ma come botte. Prendi una delle tante ruote aromatiche che trovi in rete e mettitela davanti, e cominci col valutare le note olfattive, avvicina il bicchiere al naso tenendolo inclinato a circa 45, annussi e allontani, annusi e allontani alternando le due narici.... prendi la ruota e comincia a segnare cosa pensi di sentire, partendo dalle macrocategorie. Ad esempio Frutta , passi poi a discriminare se bianca gialla o rossa, poi se quella frutta e acerba matura o se si può parlare di composta e/o marmellata. Spezie >> spezie dolci, spezie piccanti? >> cannella/coriandolo/chidi di garofano/vaniglia/ ecc Fiori >> bianchi , gialli o rossi? Frutta secca e/o cereali e così via Poi in bocca, qualche secondo, fallo roteare o fai il movimento della masticazione, passalo sulle gengive anche e li discriminerai dolce/salato/amaro/acido (il salato lo avvertirai maggiormente su labbra e gengive, ma se forte anche nel resto della bocca.). Il tenerlo in bocca facendo involontariamente riscaldare attiverà le sensazioni olfattive retronasali , che sono quelle più importanti in bocca... (che poi non è bocca come si capisce dal termine). e li cerca di fare le stesse associazioni che hai fatto portando il bicchiere al naso. Aiutati deglutendo e poi ispirando.. l'aria che farai risalire passerà dalla parte posteriore della bocca portando al naso i sentori del whisky. Ultima analisi... la lunghezza ed il finale. La lunghezza è l'espressione di quanto tempo di dura in bocca l'intero whisky, non ad esempio la sola torba che magari la senti per due giorni e mica il whisky lo descriverai lughissimo o infinito . Il finale è anche quella una espressione del gusto, cosa ti rimane del whisky , fumo/cenere/sigaretta spenta/mandorle/agrumi/pepe/peperoncino.. ecc  |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 16:54
Da ripetere ogni sera per un mese, possibilmente lontano da pasti e caffè e soprattutto lontano da lozioni e profumi... Ovviamente è una estrema semplificazione, ma comunque efficace |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 18:07
Danpa, mi permetto tre segnalazioni. Springbank, uno qualsiasi. Ha in listino 10,12,15,18, 25, 30 e 40. Scegli in base alle tue disponibilità e non sbagli di sicuro. Longrow Peated Highland Park Valkyrie. Highland Park è la distilleria più a nord del pianeta. Situata a Kirkwall, isola di Orkney, insieme a Scapa, ma Highland Park è circa 1km più a nord. Valkyrie è un No Age. Springbank è della zona di Campbeltown. Tanti anni fa Campbeltown contava una trentina di distillerie attive. La crisi degli anni 80 e 90 le ha colpite praticamente tutte tranne proprio Springbank che è stata costretta ad investire pesantemente comprando Longrow e Glengile (situate nei pressi) perché la Campbeltown continuasse a detenere la denominazione di zona autonoma per la distillazione di scotch. A parte Campbeltown le altre zone sono: Speyside Lowlands Highlands Islands Islay Quindi Springbank e Longrow sono della stessa famiglia. Per gli Springbank trovi in etichetta gli anni di invecchiamento, il Longrow Peated è un No Age. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 18:14
“ Per cominciare prendi bottiglia , bichciere e cominci .. un dram a sera fatto per capire, se le trovi leggiti le note del whisky che degusterai leggitele, così da capire la provenienza , non tanto come zona, ma come botte. Prendi una delle tante ruote aromatiche che trovi in rete e mettitela davanti, e cominci col valutare le note olfattive, avvicina il bicchiere al naso tenendolo inclinato a circa 45, annussi e allontani, annusi e allontani alternando le due narici.... prendi la ruota e comincia a segnare cosa pensi di sentire, partendo dalle macrocategorie. Ad esempio Frutta , passi poi a discriminare se bianca gialla o rossa, poi se quella frutta e acerba matura o se si può parlare di composta e/o marmellata. Spezie >> spezie dolci, spezie piccanti? >> cannella/coriandolo/chidi di garofano/vaniglia/ ecc Fiori >> bianchi , gialli o rossi? Frutta secca e/o cereali e così via Poi in bocca, qualche secondo, fallo roteare o fai il movimento della masticazione, passalo sulle gengive anche e li discriminerai dolce/salato/amaro/acido (il salato lo avvertirai maggiormente su labbra e gengive, ma se forte anche nel resto della bocca.). Il tenerlo in bocca facendo involontariamente riscaldare attiverà le sensazioni olfattive retronasali , che sono quelle più importanti in bocca... (che poi non è bocca come si capisce dal termine). e li cerca di fare le stesse associazioni che hai fatto portando il bicchiere al naso. Aiutati deglutendo e poi ispirando.. l'aria che farai risalire passerà dalla parte posteriore della bocca portando al naso i sentori del whisky. Ultima analisi... la lunghezza ed il finale. La lunghezza è l'espressione di quanto tempo di dura in bocca l'intero whisky, non ad esempio la sola torba che magari la senti per due giorni e mica il whisky lo descriverai lughissimo o infinito MrGreen. Il finale è anche quella una espressione del gusto, cosa ti rimane del whisky , fumo/cenere/sigaretta spenta/mandorle/agrumi/pepe/peperoncino.. ecc „ Grazie, mi hai fatto un corso accelerato ma chiarissimo. Proverò sicuramente anche se dovrò applicarmi tutte le sere per un mese, magari due, o tre, quattro ... |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 18:22
Mosaico, studia approfonditamente e se non capisci un argomento non aver paura di approfondire ancora. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 18:58
“ Danpa, mi permetto tre segnalazioni. „ Grazie mille Josh! Anche per le curiosità sulle distillerie...sempre interessanti! :) Aggiorno la lista :) |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 20:34
Prego, non c'è di che. A me piace allargare il discorso a quelle curiosità di contorno sperando che interessino. Altrimenti tutto si ridurrebbe a un elenco tipo rubrica telefonica, mi sembrerebbe squallido. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 23:21
Primo tentativo The Balvenie 12 y.o. doublewood:al naso miele e vino liquoroso, al palato ancora miele, sherry e vaniglia. Alcol poco persistente. |
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