| inviato il 10 Marzo 2019 ore 17:42
Qualcuno sa a che cosa si riferisce quando parla (o meglio, non parla) de "il caso delle torri gemelle"? |
| inviato il 10 Marzo 2019 ore 20:48
Penso... (tiro a indovinare), che si riferisca all'esistenza o meno di un 'disaster plan' e della relativa 'disaster recovery'. Considerato l'elevatissimo livello di informatizzazione delle società che vi risiedevano. La distruzione delle torri gemelle potrebbe aver portato al totale annichilimento di una società residente che non avesse un appropriato 'disater plan' in atto (incluso il salvataggio dei dati su un server ad almeno 300 km di distanza). |
| inviato il 14 Marzo 2019 ore 18:50
Ti capisco ?? 5 anni fa mia moglie (in pensione) ne ha digitalizzate, a 20 x volta, per un intero inverno, 45000 ... con uno scanner Nikon 4000 ? poi rivenduto, Adesso sono in varie scatole in cantina ... ancora in buone condizioni nei loro caricatori ... bei ricordi ... la stampa Cibacrome con il tubo nero, mosso a mano, in cucina ..per poi scoprirle dominanti bluuuu .. e ricominciare .... Le tengo, nessuno mai le rivedrà... pazienza .. , ho ancore 2 proiettori, per la dissolvenza, sincronizzata con la musica, mixer eccc , (non)era un secolo fa era il tra 1975/85 ( ?? ) ? |
| inviato il 14 Marzo 2019 ore 21:30
Due zeiss ikon perkeo modificati (da me ed amici) con centralina elettronica autocostruita (da me ed amici ingegneri) copiando quella Kodak e pilotandola con un tascam 4 tracce (2 audio+ una segnale ed una in mezzo a separare i canali - montaggio audio con Revox B77 e relativa taglierina per giuntare il nastro -chi sa di cosa sto parlando ha un'esperienza mica da ridere-). Era più o meno il 1986 Che.. detto tra noi... ancora adesso non c'è video-proiettore full HD che tenga rispetto ai colori delle dia. Vabbuo'... tempi che furono, però... io ho eliminato -quasi- tutti i caricatori. Ora conservo tutte le dia nelle scatole o nei plasticoni dove, senza dubbio, si conservano molto meglio rispetto ai caricatori ed occupano anche molto meno spazio |
| inviato il 14 Marzo 2019 ore 21:35
Anche io ho un Zeiss Ikon IR |
| inviato il 14 Marzo 2019 ore 22:32
Io invece ho cinque Kodak Ektapro: due 9020, un 9010, un 5020 e un 5000, un buon numero di obiettivi Leica, Kodak e Doctarlux da proiezione, cavi per dissolvenze, telecomandi ... insomma diciamo che ho un poco di roba ecco ... roba che a tutt'oggi adopero tranquillamente anche perché me ne guardo bene dal convertirmi al digitale |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 9:13
“ anche perché me ne guardo bene dal convertirmi al digitale „ E al supermercato le trovi ancora le bistecche di brontosauro? |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 11:27
In effetti è difficile ... ma qualcosa per noi cavernicoli si trova ancora! Poi adesso pare abbiano addirittura resuscitato Kodak ... |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 14:26
“ Io invece ho cinque Kodak Ektapro: due 9020, un 9010, un 5020 e un 5000... „ Tutto molto bello ma che sbattimento... molte ore... centinaia di ore... trascorse nell'immaginare, scegliere, montare, sincronizzare... Non ho mai potuto lavorare con tre proiettori o su più schermi, mi sono sempre arrangiato con due e nemmeno tanto veloci nei cambi immagine... Però avevo possibilità espressive e tecniche che oggi col digitale non sono più applicabili. Ho ancora pronta all'uso una proiezione di 20 dia, tutta giocata sulla sovrapposizione tra ombre e luci che in dissolvenza andavano a creare terze e quarte immagini che oggi, in digitale, sarebbe impossibile riprodurre (tanto per cantare ulteriormente la gloria dell'analogico) Molte grandi -piccole- soddisfazioni... un impatto visivo ed emotivo fortissimo per lo spettatore... però per me basta, ormai ci sono altre priorità. Però è un peccato, è una cultura che si va spegnendo nell'epoca dei videoclip con la musica che fa sempre un monotono tump...tump...tump (a 120 bpm) |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 17:24
“ tutta giocata sulla sovrapposizione tra ombre e luci che in dissolvenza andavano a creare terze e quarte immagini che oggi, in digitale, sarebbe impossibile riprodurre (tanto per cantare ulteriormente la gloria dell'analogico) „ mi riesce difficile immaginare un gioco/sovrapposizione di immagini impossibile da realizzare in digitale... |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 17:26
Beh in digitale le dissolvenze incrociate sono un gioco da ragazzi |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 17:41
“ mi riesce difficile immaginare un gioco/sovrapposizione di immagini impossibile da realizzare in digitale... „ Quando, in digitale, la dissolvenza è lineare, tutto sommato l'effetto è abbastanza buono, ma quando, usando due immagini la sovrapposizione è variabile, cioè, nell'ambito della stessa dissolvenza, subisce variazioni di ritmo (velocità di dissolvenza e tempo di permanenza della terza/quarta immagine che si ottiene) allora la faccenda si fa oltremodo complessa da ottenere. Faccio un esempio: prendi due immagini, una scura sopra e chiara sotto, una, all'inverso, chiara sopra e scura sotto, prova a mettere insieme una dissolvenza incrociata di queste due che segua un ritmo variabile, ad esempio si soffermi al comparire delle prime immagini sovrapposte, poi acceleri per far comparire nuove immagini, si fermi nuovamente e poi velocemente scambi le due immagini completando la dissolvenza. Detto in digitale è ben complesso, fatto in analogico è banale. Senza contare che l'effetto di penetrazione della luce attraverso la gelatina delle due pellicole dei due proiettori è ben differente e migliore della variazione di luminosità dei led-critalli -o quant'altro- di un solo proiettore digitale. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 17:58
ok, come superiorità della resa della luce e dei colori delle dia proiettate rispetto ad un proiettore "umano" digitale, sono d'accordo, al momento infatti è uno dei punti sui quali credo ci sia poco da discutere. credevo parlassi invece proprio di fattibilità tecnica dell'effetto |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:01
Gsabbio ovviamente è più che probabile che certi effetti si possano ottenere meglio in analogico, ma io ne ho visti talmente tanti in digitale , assolutamente impossibili da realizzare in analogico , che mi fanno dire che proprio non esiste confronto. Libri che si sfogliano, dissolvenze in frantumazione, effetto diaframma, e mille altri ancora.... |
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