| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 20:39
Effettivamente le riprese a persone di spalle non è granché per mi da un senso di isolamento e paura... Poi la post dark fa il resto. |
user39791 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 20:55
Con le moderne attrezzature è quasi impossibile fare errori tecnici se si hanno solo un minimo di basi fotografiche. La differenza la fanno le capacità individuali e la cultura fotografica. Bisogna allenarsi per capire cosa si vuole comunicare e come farlo. Sperimentare è molto importante è ma altresì importante avere un buon bagaglio culturale. Una volta questo ruolo lo avevano i foto club che ora purtroppo si sono persi. |
user170782 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 21:54
Con tutta la passione che ho per la fotografia, scrivere è molto più complicato. È un linguaggio difficile la fotografia, ma non per la difficoltà tecnica quanto per quella contenutistica. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 22:51
Scusa "il Moralizzatore", non c'ho capito niente, |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 23:03
Andrea "Non sono d'accordo: parlare e scrivere, male, è altrettanto facile che fotografare pure male; farlo bene, per tutte e tre le manifestazioni ed esternazioni del pensiero, è ugualmente difficile. L'importante è essere coscienti dei propri limiti, perché questi, tranne che in caso di genialità, ci sono sempre" Per la prima parte ok ma a cosa serve in fotografia avere coscienza dei propri limiti? A cristallizzarsi nella propria mediocrita' forse? Per me la fotografia e' avventura e passione, a volte sono soddisfatto di qualche mia foto, ma spero sempre di far qualcosa di meglio in futuro. La foto che amo di piu' e'sempre la prossima e temo il giorno in cui non sara' piu' cosi'... |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 23:54
“ ...a cosa serve in fotografia avere coscienza dei propri limiti? A cristallizzarsi nella propria mediocrita' forse? Per me la fotografia e' avventura e passione, a volte sono soddisfatto di qualche mia foto, ma spero sempre di far qualcosa di meglio in futuro. La foto che amo di piu' e'sempre la prossima e temo il giorno in cui non sara' piu' cosi'... „ In realtà sono perfettamente d'accordo su quel che dici dell'"avventura e passione" in ambito fotografico, che qualche volta vengono sacrificate sull'altare della tecnica (che, per carità, è importante ma non può essere preponderante: e credo che su questo siamo tutti d'accordo). La fotografia è pure - non solo, ma anche - emozione, altrimenti diverrebbe molto concettuale, come ottima parte dell'arte contemporanea; e invece ha un suo contenuto e dignità estetici, una forma gradevole (o sgradevole, intendendo adesso il termine come: problematica), tali comunque da veicolare sentimenti, che ci fanno dire: ho scattato una bella foto. E siamo soddisfatti noi siamo comunque a metà dell'opera. Pronti per migliorarci ancora, assolutamente non per mummificarci. La coscienza dei limiti, per come la vedo io, serve proprio a questo. |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 8:20
Allora la pensiamo pressoché uguale, solo che non la chiamerei coscienza dei propri limiti, un limite non è superabile e se si è razionali nel momento in cui te lo poni non ci provi neppure, sarebbe sciocco...coscienza critica delle proprie attuali capacità o qualcosa di smile mi suona meglio... |
user117231 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 9:23
Qui dentro solo pochi fanno Fotografia.. ma semplice feticismo da possesso. Quindi..di che si parla.. |
user39791 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 9:38
Forse cerchiamo di parlare proprio per questo di Fotografia, che non ha nulla a che vedere con il feticismo e il possesso di roba costosa. E non c'è nulla di male nel possedere una attrezzatura costosa se va a favore di quanto vogliamo ottenere. Ma alla base della Fotografia ci deve essere la consapevolezza e non il possesso fine a se stesso. |
user117231 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 9:47
Ma non c'è Fili.. e lo sai. Sai benissimo che il 90% di quelli in giro.. non hanno nulla da dire e soldi da spendere. Se ci pensi.. potrebbero comprare riviste, orologi, francobolli, invece che attrezzature fotografiche.. e soddisferebbero ugualmente il loro bisogno fisiologico. .. Lo sai.. che avendo qualcosa da esprimere agli altri, puoi farlo benissimo in mille modi diversi. Non serve certo una macchina fotografica... Il problema è che non si ha nulla da dire.. ma bisogni personali da soddisfare. |
user39791 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 10:01
Però siamo su un sito di fotografia e non di orologi di lusso per cui non lo vedo impossibile fare un tentativo di parlare di Fotografia. Se non altro con quel 10% che hanno qualcosa da dire, e non sono pochi. Io non possiedo più nulla di fotografico per cui i miei bisogni li ho soddisfatti in passato e ora li ho abbandonati, ma mi è rimasta una gran voglia di parlare di Fotografia se qualcuno ovviamente ne ha voglia di parlarne con me. |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 10:14
E' vero: anche le attrezzature hanno il loro fascino a prescindere; così succede che si finisca per parlare molto di tecnologia, di prestazioni, di rating...e la Fotografia rimane sullo sfondo. Per parlare di Fotografia: mi ronza spesso in testa una frase di Garry Winogrand, che dice " Io fotografo per vedere che aspetto avrà una cosa una volta fotografata ". La citazione è riportata da Susan Sontag nel suo saggio 'Sulla Fotografia'. La frase di Winogrand può suonare come una provocazione? Una sparata? O, secondo voi, può avere un senso? Capita anche a voi questo tipo di rapporto con al Fotografia o, meglio, con lo scatto? |
user117231 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 10:15
E allora parliamo di vita. Non mascheriamola alla categoria Fotografia. .. Io ho sempre cercato di parlare di vita qua dentro.. ma è come chiedere ad un gallo a che ora canta. |
user39791 | inviato il 23 Febbraio 2019 ore 10:32
Chiudo qua l'argomento. Siamo su un sito di fotografia e io cerco di parlare di fotografia. Se a uno non interessa può fare altre mille cose. |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 10:35
Scusa, noi non ci conosciamo, perciò è saggio 'maneggiarci' con cautela Detto questo e tenendo conto del fatto che qui esistono già dei rapporti di conoscenza, mi inserisco e suggerisco: ma parlare di Fotografia e anche di attrezzature, in qualche modo, non è parlare di vita? di noi? di appetiti feticisti? di mediocri risultati? Parlare di vita, secondo me, significa parlare di piccole cose quotidiane e triviali, nelle quali si nascondono quelle grandi. Più ti concentri su un oggetto e meno lo vedi ( detto in metafora ). |
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