| inviato il 12 Novembre 2018 ore 17:30
Allora ho riscritto la parte relativa al rumore a pagina 1 . Se qualcosa è da migliorare ricordatevi che sono uno dei pochissimi abitanti del pianeta terra NON permaloso. Avrei bisogno di ampliare questo punto : [ ISO-variant e invariant ] e magari dei riferimenti perchè ognuno capisca a quale categoria appartiene la sua macchina Bubu, adesso parliamo di foto "normali" il Dark noise lo tralasciamo e magari lo riprendiamo per astrofotografia Avanti Savoia ! |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 17:51
@Paolo non dovevi scrivere "Avanti Savoia!" a uno come me caporal maggiore (sic!) del Savoia Cavalleria |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 18:07
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| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:22
oltre a rispondere a Enzillo c'è proprio da sviscerare il punto ISO (in) variant e come reperire le info sulla propria camera |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:29
“ Non me la sento però di dire che tutti i grafici di tutti i siti sono da evitare come la peste, ma indubbiamente, come mostra il tuo esempio, potrebbero non essere sempre affidabili. „ Ma infatti non sono assolutamente da evitare come la peste i grafici, il problema è quando qualcuno si mette ad estrapolare dati da grafici che non contengono quei dati “ Non "puoi" se vuoi avere rigore scientifico, ma qui siamo soprattutto fotoamatori. Nessuno si mette a fare regressioni con i dati che rileva „ Beh il rigore scientifico (entro certi limiti) puoi averlo se misuri le cose nel modo giusto, mi ricordo ad esempio che prima dell' uscita sul mercato della 6DII c'era un tizio che già aveva messo in allarme sul fatto che il sensore avesse performance peggiori rispetto a quello della 6D basando sai su cosa? Sull' analisi dei dati di file RAW trovati online, andando a leggere il read noise nelle zone di sensore oscurate (che quindi non sono influenzate dall' esposizione), tra l'altro usando un software gratuito per linux che funziona solo tramite riga di comando. A Lonelyspeck ovviamente, altra dimostrazione che quei dati sono stati estrapolati male. Fare il test con la propria fotocamera è l'unico modo per avere la sicurezza al 100% „ |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:39
“ Fare il test con la propria fotocamera è l'unico modo per avere la sicurezza al 100% „ Concordo: se si vuole stare tranquilli, è la cosa migliore. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:39
Bubu, se non è possibile avere la "pappa pronta" allora mi devi scrivere come fare il test. Aspetto sempre una bella definizione dei sensori ISO variant e non |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:45
Questo è il test, faccio prima a linkare l'articolo che a scriverlo www.lonelyspeck.com/how-to-find-the-best-iso-for-astrophotography-dyna ISO invariant significa semplicemente che il read noise non cambia all' aumentare degli ISO. Tutte le fotocamere sono ISO Invariant oltre un certo livello (1600 ISO ad esempio nel caso della A6000, 1600ISO per la mia D90 etc), nessuna che io sappia è totalmente ISO Invariant. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:49
OK, che non fossero "assolutamente" Iso invariant lo sapevo, ma siccome mi sembra di aver capito che l'utilizzatore deve ragionare in modo un po diverso assecondo di quale tipo sta usando vorrei scrivere per tutti e due. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 20:30
In realtà ragioni allo stesso modo, semplicemente se la tua foto richiede di alzare gli ISO una volta che sei entrato nel range ISOless della tua fotocamera ti fermi per non sprecare GD. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 21:51
Forse, la nuova terna può essere riassunta così: massimizza il segnale, cioè esponi più che puoi e magari un po' a destra, poi aumenta se necessario con gli ISO, ma non troppo, tipo fino a 800. Cioè, esponi secondo il buon senso che ultimamente sta venendo a mancare, ad alcuni  |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 0:27
Il digitale l'ho imparato alle fonti, la Bibbia: Emil Martinec "Noise..." (2008). Emil è un fisico teorico ai massimi livelli, fa quello che fa Carlo Rovelli dalla parte vincente (nel senso che Rovelli ha una approccio in minoranza nel mondo della ricerca). Ovviamente Hasinoff ha fatto "chapeau!" a Martinec e nel 2010 ha pubblicato un articolo scientifico che ha piacevolmente sorpreso tutti. Inutile che faccia il modesto, per preparazione specifica avevo capito entrambi gli articoli. Provate anche voi a leggere questi articoli, se li capite almeno al 90% allora ha senso discutere di fotografia digitale qui. Tenuto conto che alcuni hanno difficoltà con l'inglese, ho caldamente consigliato il pdf gratis di Alessio Beltrame, ma mi sono dimenticato un particolare importante: quando ho scorso il suo pdf (agli inizi gli avevo fatto anche un po' di proof-reading) avevo già avuto modo di digerire e quindi capire gli articoli originali. Qui molti hanno letto Alessio. Per scrupolo sono andato a rileggermelo. Ho fatto una fatica tremenda perché ha scelto una notazione matematica poco intuitiva. Per cui mi sono reso conto che quelli che adesso scrivono qui che "questo lo dice Beltrame a pagina tale" difficilmente hanno capito Beltrame, semplicemente perché la sua esposizione è abbastanza infelice (non scorretta) per uno che deve imparare. Fortunatamente esistono due grafici chiarissimi di Hasinoff dove c'è tutto senza bisogno di formule. Li ho già pubblicati nell'altro mio 3D. Dubito fortemente che li abbiano capiti in tanti. Paolo, il 3D è tuo, se mi dai il permesso posto i grafici Hasinoff anche qui e li spiego passo a passo. ISO-Variant e ISO-Invariant si sciolgono come la neve al sole e quelli che hanno capito le cose a metà avranno modo di colmare le lacune, sempre che abbiano un minimo di coscienza critica |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 1:17
Valerio tu non hai bisogno di permessi. Unica cosa, considerando i numerosissimi iscritti a Juza vorrei dare un taglio a questo articolo, che stiamo costruendo insieme, fruibile a tutti. Ogni punto in discussione si può correlare poi con bibliografie e spiegazioni tecniche approfondite ma tenendo separate la parte didattica semplice da quella scientifica di supporto. Se vai a pagina 1 il mio primo post che modifico e integro via via vedrai che è arrivato al punto 4 da fare e poi proseguire più o meno come da scaletta. |
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