| inviato il 30 Maggio 2018 ore 16:25
Facciamo il caso che io sia il soggetto fotografato e sono anche in ritardo al lavoro. Mi ferma un × con cartastraccia e mi chiede di firmare la liberatoria per una foto che mi ha fatto. Preso alla sprovvista posso educatamente mandarlo a quel paese perché ho il capo che sta aspettando. Se avessi tempo da perdere cercherei di capire: chi sei cosa vuoi perché mi chiedi di firmare, dove hai lo studio come faccio a controllare dove pubblichi lo scatto...ma il compenso qual'è?...Questo presunto × quanto tempo avrà perso per farsi mettere una firma (ma non è detto che succeda. Una firma ad uno sconosciuto può farti trovare nei casini!!!). Sicuramente si sarà fatto anche tardi ed è ora di rientrare. Arriva a casa e la foto fa pure schifo!!!....Non vi sembra ridicolo tutto ciò? |
user104642 | inviato il 30 Maggio 2018 ore 16:31
Ecco a voi i vari streeters fifoni di Juza alle prese con la nuova normativa sulla privacy (ma anche quella vecchie eh)
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| inviato il 30 Maggio 2018 ore 16:37
Ahahahahah |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 17:26
Delle serie: cosa non fare nella Street!!!? |
user117231 | inviato il 30 Maggio 2018 ore 18:52
Ma non era deceduta ? Brutta vecchiaccia con la pellaccia da dura. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 19:24
Tutte queste chiacchiere ci dicono che la street vera, con la normativa europea, è veramente morta. Amen. I bei tempi sono passati da un pezzo, sono morti, la nuova normativa è solo l'epitaffio ufficiale sulla lapide. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 21:09
Non penso che sia morta anzi. Da un mio punto vista ci sono autori molto bravi altri limitati forse proprio per non avere problemi legali in fase di pubblicazione. Questa limitazione purtroppo spesso porta a produrre immagini standardizzate sfruttando sempre situazioni simili e sempre più lontane dal racconto metropolitano. Anch'io cerco di non incappare in questo errore ed è per questo che cerco d'individuare soggetti ben precisi e attendere l'attimo che per me è inteso come una posa o un'azione nel contesto giusto che possa trasmettere qualcosa all'osservatore. Fare buone street non è facile come si pensa e non bisogna avere per forza una Leica o attrezzature speciali ne essere dei geni con Photoshop...devi saper osservare e capire quando è il momento di fare click. Le normative ci son sempre state e i problemi legali riguardano il fotogiornalismo nella maggior parte dei casi. Li le immagini sono accompagnate da un testo per cui la persona ripresa potrebbe trovarsi coinvolto in storie che non ha nulla a che vedere mettendo a rischio la sua immagine. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:11
“ I bei tempi sono passati da un pezzo, sono morti, la nuova normativa è solo l'epitaffio ufficiale sulla lapide. „ Forse argomentare queste affermazioni perentorie e, forse, inattendibili non sarebbe male |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:31
Io non ho photoshop installato sul PC. E ahimé si vede  Scherzi a parte, sono sempre d'accordo col mio omonimo Vincenzo |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 6:36
"Forse argomentare queste affermazioni perentorie e, forse, inattendibili non sarebbe male" Io fotografo da 50 anni, ed un tempo, diversi decenni orsono, si fotografava la gente tranquillamente senza chiedere il permesso a nessuno, inclusi i bambini che giocano, e nessuno aveva nulla da ridire: se oggi ti metti a fotografare dei bambini che giocano al pallone, o sulle giostre, i genitori non vogliono, magari passi per pedofilo, o maniaco, ti picchiano. Sempre un tempo, andavi per le strade e fotografavi chiunque tranquillamente senza chiedere il permesso, lo avevi tacitamente, andava bene così, mentre oggi non è più così, io le foto le faccio ancora, ma il permesso lo devo chiedere, altrimenti alcuni ti dicono che non vogliono essere fotografati, a me è successo a Bologna, in centro, per strada, giovedì scorso. Si fotografa ancora oggi per strada, io ho molte fotografie di street, ma ormai la gente la riprendo di spalle e spesso, il più delle volte, chiedo il permesso per evitare eventuali contestazioni da parte del soggetto. Il chiedere il permesso, etc, fa perdere spontaneità alla fotografia che scatti, magari fai anche delle belle foto di street, ma, nella grande maggioranza dei casi, non sono più foto spontanee: la street vera, reale, in pratica non la fai più qui, è morta. Tanto per fare un esempio, se vai in Asia, la gente si lascia fotografare tranquillamente per strada, il fotografo che palesemente li riprende non dà mai noia, ed è sempre il benvenuto, addirittura qualcuno si mette in posa, e ti accolgono col sorriso ovunque, tipo, sempre per esempio, ad Hong Kong, in autunno, per strada, dove, con una D4 col 24 -70, non ero certo invisibile: qui, in Europa, non solo in Italia, non lo puoi fare, nella maggioranza dei casi la gente ti guarda male e non vuole essere fotografata, magari se lo chiedi si fa fotografare, ma dopo che hai fatto la richiesta, la foto non è più spontanea, magari fai una bella foto, bellissima, ma non è più spontanea. E' la perdita di questa spontaneità che mi fa dire che la vera street, qui, non la fai più, la street classica qui è morta, e l'aver reso operativa una normativa per regolare la foto di street, altro non è che l'ufficializzazione della sua morte, l'epitaffio, appunto, sulla lapide. |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 7:29
“ robbot Per me cambia poco, neanche mia moglie vuole le mie foto appese in casa „ Il sig.Mario: “ Do per scontato che tu faccia foto solo per hobby visto che neanche tua moglie le vuole in giro „ pensavo che la differenza tra professionista ed hobbista non consistesse nel fatto di avere o no le proprie foto appese in casa. Vado spesso negli studi dei miei amici dove vedo le loro foto appese, mentre quando vado da loro a cena o a trovarli non vedo appese foto di trattori, still life, nudo ecc ecc. ma al massimo semplici foto di famiglia. buona giornata. rob |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 8:02
sto facendo un progetto su ritratti di notte. Ho chiesto a tutti se vogliono essere fotografati, che cosa è questo progetto, il futuro libro, pubblicazione ecc. Il 90% ha accettato. Di questo 90%, il 90% si è sentito coinvolto nella cosa, abbiamo chiacchierato, riso, scherzato. Non ho 1 liberatoria. Non ho foto rubate. Non ho foto denigratorie, anzi. A me, va bene così. |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 8:05
“ sto facendo un progetto su ritratti di notte. Ho chiesto a tutti se vogliono essere fotografati, che cosa è questo progetto, il futuro libro, pubblicazione ecc. Il 90% ha accettato. Di questo 90%, il 90% si è sentito coinvolto nella cosa, abbiamo chiacchierato, riso, scherzato. Non ho 1 liberatoria. Non ho foto rubate. Non ho foto denigratorie, anzi. A me, va bene così. „ Matteo : ...ma semplicemente non è street ... |
user104642 | inviato il 31 Maggio 2018 ore 8:24
“ Si fotografa ancora oggi per strada, io ho molte fotografie di street, ma ormai la gente la riprendo di spalle e spesso, il più delle volte, chiedo il permesso per evitare eventuali contestazioni da parte del soggetto „ Purtroppo vale anche per te, come per Matteo, non stai facendo street. Fai altro ma non street. Oggi la street si fa ancora eccome, ci sono molti ws fatti da bravi fotografi street, per cui sono falsi problemi. Basterebbe non fotografare in tutte quelle condizioni in cui il fotografato venga ridicolizzato, deriso, umiliato e a ledere la sua dignità. |
| inviato il 31 Maggio 2018 ore 9:24
“ Io fotografo da 50 anni, ed un tempo, diversi decenni orsono, si fotografava la gente tranquillamente senza chiedere il permesso a nessuno, inclusi i bambini che giocano, e nessuno aveva nulla da ridire: se oggi ti metti a fotografare dei bambini che giocano al pallone, o sulle giostre, i genitori non vogliono, magari passi per pedofilo, o maniaco, ti picchiano. „ Mai avuto problemi, l'unica volta che sono intervenuti i genitori è stato per chiedermi di mandargli le foto, forse dipende dal differente modo di porsi? “ Sempre un tempo, andavi per le strade e fotografavi chiunque tranquillamente senza chiedere il permesso, lo avevi tacitamente, andava bene così, mentre oggi non è più così, io le foto le faccio ancora, ma il permesso lo devo chiedere, altrimenti alcuni ti dicono che non vogliono essere fotografati, a me è successo a Bologna, in centro, per strada, giovedì scorso. „ Mi successe solo una volta, alcuni anni fa, su migliaia di scatti che ho fatto. Ma credo sia anche giusto che ci sia, in fondo se ritengo di avere il diritto di fotografarti debbo anche ammettere che tu mi chieda di non farlo. Ma anche "allora" c'era chi non amava farsi fotografare e in quei casi erano davvero molto più sospettosi. “ Si fotografa ancora oggi per strada, io ho molte fotografie di street, ma ormai la gente la riprendo di spalle e spesso, il più delle volte, chiedo il permesso per evitare eventuali contestazioni da parte del soggetto. „ A parte che non è street ma altra roba, credimi le mie foto sono sempre state fatte serenamente senza chiedere il permesso e spesso riprendendo frontalmente. Non è che sbagli qualcosa nell'approccio? “ Tanto per fare un esempio, se vai in Asia, la gente si lascia fotografare tranquillamente per strada, il fotografo che palesemente li riprende non dà mai noia, ed è sempre il benvenuto, addirittura qualcuno si mette in posa, e ti accolgono col sorriso ovunque, tipo, sempre per esempio, ad Hong Kong, in autunno, per strada, dove, con una D4 col 24 -70, non ero certo invisibile: qui, in Europa, non solo in Italia, non lo puoi fare, nella maggioranza dei casi la gente ti guarda male e non vuole essere fotografata, magari se lo chiedi si fa fotografare, ma dopo che hai fatto la richiesta, la foto non è più spontanea, magari fai una bella foto, bellissima, ma non è più spontanea. E' la perdita di questa spontaneità che mi fa dire che la vera street, qui, non la fai più, la street classica qui è morta, e l'aver reso operativa una normativa per regolare la foto di street, altro non è che l'ufficializzazione della sua morte, l'epitaffio, appunto, sulla lapide. „ A volte le paure che veicolano i forum entrano dentro e ti fanno perdere quella serenità, quella spontaneità che ti consentono di avere ottime foto di street. È ovvio che se mi approccio, impaurito, timidamente al soggetto questo sospetti qualcosa. Direi che questa sono più paure individuali che un effettivo cambiamento drastico della popolazione, forse ora la maggior diffusione delle fotografie ha portato ad una minor serenità ma credimi sono decenni che faccio street e, soprattutto, sociale, ho fotografato in ambienti circoscritti in cui scatti ad un metro dal soggetto, in piazze ampie, in strade soggetti di ogni tipo e mai, dico mai, avuto un problema. Un rifiuto, circa 6 anni fa, in decenni di fotografia non lo interpreto come un cambiamento sociale. Direi che le parole di Stefano, che riposto, siano più perfette per definire la situazione: "Oggi la street si fa ancora eccome, ci sono molti ws fatti da bravi fotografi street, per cui sono falsi problemi. Basterebbe non fotografare in tutte quelle condizioni in cui il fotografato venga ridicolizzato, deriso, umiliato e a ledere la sua dignità." |
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