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Etica nella fotografia Naturalistica. Lo mettiamo un Freno???


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avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:19

Paolo
Non sono d'accordo....
È come ho scritto e riscritto, la cultura a fare la differenza.....
La conoscenza dei soggetti e delle ripercussioni che le nostre azioni hanno sulla loro vita....
Per cui il tuo discorso de "la prima volta" in generale non posso condividerlo....
Così come non condivido il concetto che hai scritto nell'intervento precedente....
In questa società senza cultura naturalistica non è mai in bene per se un selvatico (compreso il tuo airone) diventa confidente

Quella di Mengele no la commento che è meglio....

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:33

Personalmente per una volta divergo da Paolo e considero il camuffamento accettabile. Mi sono sempre chiesto circa il foraggiamento: a pancia non lo trovo molto accettabile e sto cercando di leggere per capirci di più e definire dei limiti (in funzione della specie e del periodo) . La manipolazione del soggetto la trovo esecrabile e spererei in una legge che la sanzioni. L'avvicinamento e l'ingresso e il movimento nell'habitat li trovo il problema per me eticamente e culturalmente più difficile da gestire.



Ciao Fabrizio,
la prima volta in cui ho sentito parlare di una prassi del genere è stato una trentina di anni addietro, ne parlava Hannu Hautala, per capirci Hannu Hautala è un fotografio naturalista finlandese (a me piace/va molto) che ha un archivio iconografico di 1.000.000 dico: un milione di diapositive, e quando ne sentii parlare la cosa mi disturbò un tantino e ripeto ... si parla di 25/30 anni fa.
Di lì a poco conobbi, intendiamoci: si parla sempre di conoscenza ottenuta sfogliando i loro libri chiaramente, l'immenso Michio Hoshino che invece ha, anzi aveva, un approccio completamente diverso rispetto a quello di Hautala ... e devo dire che questo secondo approccio mi piace.
Insomma amico mio quello che voglio affermare è molto semplice: se hai voglia di portare a casa il risultato puoi sempre scegliere fra due strade: la prima è più veloce nel portarti alla meta ... ma inevitabilmente ti porta ad accettare più di qualche compromesso; la seconda ti ci porta lo stesso alla meta, ed è pure alquanto più tortuosa ... ma con essa non accetti compromessi!

Ciao, Paolo.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:37

Paolo
Non sono d'accordo....




Lo so Angus ... ma diciamo che me ne sono fatto una ragione Sorriso

avatarsupporter
inviato il 05 Maggio 2019 ore 15:41

In mancanza di leggi e regolamenti, ciascuno dovrebbe porsi le domande di Lufranco. Cioè, in mancanza di regole formali, dovrebbe essere la coscienza a stabilire cosa è lecito, non però una coscienza generica e approssimativa ma "formata". Cioè, se vado in giro a fare foto in un determinato ambiente naturale, mi informo su di esso e agisco di conseguenza. Questo vale per la fotografia e per tante altre cose.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 16:32

Io non sono e non sarei così assolutista ed estremista come Paolo.
Camuffarsi ed entrare con coscienza e conoscenza nell'habitat dei selvatici è assolutamente etico e da naturalisti. Negli stessi posti dove io fotografi gli animali camuffando la mia vista ed il mio odore, passano escursionisti rumorosi, cacciatori o tartufai con cani sciolti, passeggiatori della domenica e spesso anche motociclisti (motocross) abusivi, e il comportamento poco etico sarebbe il mio? Sono io che disturbo la fauna?
Io non vado dentro la tana degli animali, ma attendo che loro si avvicinino a me nei normali luoghi di alimentazione o abberevraggio. Se io sto fermo e nascosto e sono loro ad avvicinarsi a ne, evidentemente non hanno timore, non sono sospettosi e non sono disturbati.
Uso sempre lo scatto silenzioso e non faccio alcun rumore. In questo modo loro arrivano, fanno quello che devono fare e se ne vanno senza mutare il loro atteggiamento.
Stesso discorso per le fototrappole. Basta usare i guanti o cmq altri sistemi per non lasciare troppo odore in giro, e utilizzare fototrappole a led invisibili che non disturbano gli animali. Posso mostrarti mille filmati di qualsiasi specie animale appenninica che non si accorge nemmeno che sono ripresi. Altro che timore ed atteggiamenti poco naturali.
Per questo, per arrivare a comprendere come ci si muove in natura bisogna insegnare e diffondere, non vietare né tantomeno dare la possibilità di rendere facili gli scatti.
Ripeto: insegnare ed educare. Non VIETARE.

Per quanto riguarda le mangiatoie invernali, io credo sia giusto seguire le linee guida della LIPU e del WWf piuttosto che vietare anche questo o abusarne.
Gli eccessi non sono mai un bene.
Per le pozze di acqua anche artificiali invece non riesco a trovarne che parole positive. Aiutano tutti gli animali e non portano ad alcuna mutazione comportamentale o atteggiamento sbagliato.
Tutti gli esseri viventi approfittano da sempre di pozze artificiali per il bestiamo, di abbeveratoi, pozzanghere naturali ed artificiali, perenni o temporanee.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 16:36

Due settimane girovagando tra qualche profilo mi soffermo su uno che aveva creato una galleria su un rapace notturno.Nella descrizione di tutte le foto c'era scritto che tutte le foto erano state eseguite nel rispetto dell'animale. adesso io non so quali siano i confini del rispetto di questo Signore ma in un paio di foto riflessi negl'occhi del pennuto sparavano due fanali accesi!!
Anche se ci fosse qualcuno che sancisse cosa è giusto o non è giusto non cambierebbe nulla!!
Il mese scorso in barba a divieti e cartelli in Val d'Aosta 6 persone si son portati a pochi metri dal sito di nidificazione di una coppia di Grifoni
Avevo già un sentore dei mezzi adottati per fare certi tipi di fotografie.Di certo manca educazione e sensibilità!!

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 16:48

@giorgio le foto del signore che dici te, le conosco benissimo e so come sono fatte...
Parliamo di un allocco che torna al nido con la preda in bocca.
Quei due fanali che tu vedi riflessi sono le luci di due flash messi a 45 gradi.
L'allocco in questo caso nidifica da tre anni in un nido artificiale costruito e installato da questo signore, e nonostante il piccolo disturbo di 2 flash al minimo della potenza, è il terzo anno che nidifica lì e che invola da sempre TUTTI i pulli che nascono.
Le foto non sono fatte con la presenza umana che disturberebbe l'allocco, ma con sensore infrarossi che fa scattare 2-3 foto alla macchina al momento giusto. Tutto viene fatto da questo signore per una volta a settimana per 3 settimane circa. E le prede che vedi fotografate sono tutte cacciate naturalmente dall'allocco senza l'aiuto di nessuno.
Ora possiamo discutere mille volta dell'eventuale diaturbo delle flashate, ma sappiate che senza quel nido artificiale magari quella coppia non aveva un luogo sicuro dove riprodursi ed è stata aiutata.
Il fatto poi che da 3 anni nonostante le flashate, si riproduce in quel nido e le ogni anno invola 3-4 piccoli, mi fa pensare che quelle foto non gli danno alcun fastidio.
Quindi se nei me in questa particolare situazione possiamo parlare di bilancio positivo dell'interferenza umana tra il disturbo e l'aiuto del nido artificiale sempre caldo accogliente e pulito.

Nido tralaltro venduto dalla LIPU.
Quindi continuo a credere che in questa fase storica ed in questo mondo dove nel n avere interferenza umana nel mondo animale resta una utopia, credo che sia meglio avere tanta conoscenza e una mentalità positiva verso la natura, gli animali e la biodiversità.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 17:13

In questa discussione gli interventi di lufranco mi sembrano i più equilibrati.... Ma soprattutto è chiaro che a scriverli è chi conosce la materia....
Sul web vedo spesso foto fatte in modo palesemente non etico.... Ma altrettanto spesso leggo di accuse ed insinuazioni fatte ad cazzum.....

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 17:29

Lufranco
Se le cose sono così a questo punto mi scuso con la persona in questione
Ovviamente concordo pienamente con tutto ciò che hai scritto
Saluti
Giorgio

avatarjunior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 17:47

Argomento molto interessante
Sinceramente sono rimasto molto sorpreso nel leggere le tecniche per avere foto WOW .
Alla fine mi sento molto sollevato e mi definirei un "verginello" MrGreen, faccio solo caccia vagante e fotografo "solo quello che riesco".
Infine ho capito perché le mie foto "tecnicamente" parlando fanno ca....re.Sorriso
Almeno non inteferisco sulla vita quotidiana degli animali.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 20:40

@giorgio non ti devi scusare, ti ho semplicemente spiegato come sono fatte quelle foto (conoscendo benissimo l'autore). Ma questo non vuol dire che dal punto di vista etico sia un comportamento ineccepibile, perché cmq del disturbo anche se minimo c'è.

Dal mio punto di vista è un fastidio accettabile perché i benefici per la natura sono maggiori ai fastidi, ma è un parere MIO PERSONALE, non è detto che tutti la pensino come me. Anche per questo sto scrivendo qui.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 21:10

Certo,ma se si riproducono li stabilmente da qualche anno vuol dire che non si sentono disturbati
Personalmente fotografo con cannocchiale(Digiscoping)e anche se non sono un fotografo eccezionale mi consolo con la fortuna di poter vedere a distanze importanti.Ieri ho fotografato una nidiata di folaghe senza la ben minima intrusione.Certo non hanno il fascino di altri pennuti.Fare fotografia itinerante non è per nulla facile e scontato ma chi lo fa,in molti l'hanno scritto,si accontenta di trascorrere delle ore in tranquillità nel verde e di fare magari anche qualche foto.
Non è giusto,perche non Tutti fanno così,ma purtroppo ho cominciato già da tempo a diffidare di "certi" scatti

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 22:06

Gli interventi di Lufranco sono giusti ed equilibrati.
Se qualcuno ha dubbi può provare a contattare WWF o LIPU nazionali.
Poi siamo nella "democrazia liquida del web" quindi ognuno può scrivere e pensare ciò che vuole.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 22:26

Ma perché ... secondo te è importante?
Facciamo un ragionamento semplice semplice: se io mi avvicino a te con fare anche solo vagamente guardingo tu, ovvamente, ti metti in allarme; al contrario se io mi avvicino con un fare normale, addirittura mettendomi in mostra piuttosto che nascondendomi, tu non avverti in me un pericolo, semmai il contrario, e continui la tua vita indisturbato!
Giusto vero?
Bene, lo stesso vale pure per gli animali!
Se tu tendi a nasconderti loro, che hanno comunque sensi infinitamente più sviluppati dei tuoi, interpreteranno quel tuo atteggiamente come potenzialmente offensivo nei loro confronti ma se tu, al contrario, ti avvicinerai a loro con fare addirittura fracassone loro la prima volta scapperanno, perché sei pur sempre l'animale al vertice della catena alimentare;-), la seconda volta scapperanno ugualmente perché sei comunque invasivo, la terza pure ... solo che stavolta ci metteranno dieci secondi in più prima di decidersi e così facendo alla decima volta ti considereranno per quello che sei ... uno che se ne va a passeggio con la macchina fotografica!
E questo è successo a me, che tralaltro non ho alcun interesse a fotografare gli aironi ma che tuttavia, quando passeggiando al mattino col mio cane mi capita di incontrarli, ormai ci conoscono talmente tanto bene che non si preoccupano più ... insomma sono arrivati al punto da considerarci parte integrante del paesaggio!


Beh se parliamo di animali in centri abitati o in luoghi comunque dove sono abituati a vedere persone si sono d'accordo.... io parlo di animali selvatici veri come ci sono nella mia zona abituati ad essere cacciati da generazioni... puoi provare ad avvicinarti camminando tranquillo se ci riesciEeeek!!!.
Poi se proprio vogliamo fare gli integralisti anche abituare un'animale alla tua presenza non è una cosa eticamente corretta.... significa esporlo più facilmente ai cacciatori....

avatarsupporter
inviato il 05 Maggio 2019 ore 22:42

Ciao Paolo: ho comprato un libro stasera, grazie! ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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