| inviato il 15 Marzo 2018 ore 15:42
Il problema del raffreddamento non è proprio un dettaglio trascurabile, dato che già su 5d mark IV e 1dx mark II hanno dovuto studiare dei sistemi per dissipare il calore. Su una mirrorless, tuttavia, non vi è molto spazio per spostare le componenti interne, e tantomeno per inserire dissipatori come quello aggiunto alla 1dx mark II. Questo, soprattutto alla luce del fatto che una evenuale mirrorless con sensore full-frame dovrebbe offrire la registrazione di video in 4k, per essere competitiva... |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 17:58
Spero che la futura ml ff di canon sia grande come, diciamo, una 100d, abbia l'attacco ef e la possibilità di montare ottiche efs con un crop del sensore, come fa sony oggi. Tutte i discorsi sulla portabilità e sulla leggerezza sono pippe mentali. Se la futura ml sarà una macchina per i professionisti (senza nulla togliere agli appassionati) dovrà essere resistente, maneggevole ed ergonomica come le serie 5 e 1. Per non parlare delle batterie che spero rimangano un'evoluzione della versione lpe6. I veri vantaggi delle ml, in estrema sintesi, si riducono al mirino elettronico e alla maggior compattezza (che non vuol dire minore peso o ESTREMA compattezza). Canon metta questo in una 5d e siamo tutti contenti. Bhè, forse non tutti. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 18:04
“ Spero che la futura ml ff di canon sia grande come, diciamo, una 100d, abbia l'attacco ef e la possibilità di montare ottiche efs con un crop del sensore, come fa sony oggi. „ sarà quasi senz'altro così, è la via più semplice e veloce per loro... Fermerebbe "l'emorragia" di utenti canon, a patto che abbia un rapporto prezzo-prestazioni adeguato.. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 18:06
“ a patto che abbia un rapporto prezzo-prestazioni adeguato „ temo che in giappone non abbiano la stessa concezione nostra di "adeguato" |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 18:57
“ Il problema del raffreddamento non è proprio un dettaglio trascurabile, dato che già su 5d mark IV e 1dx mark II hanno dovuto studiare dei sistemi per dissipare il calore. „ Consideriamo che: - si tratta di prodotti in buona parte elettronici - negli ultimi anni, abbiamo visto la miniaturizzazione procedere (sia pure a velocità calante): per esempio, i processori Intel, in 10 anni, sono passati da 65nm a 14nm, e tra qualche mese si arriverà a 10nm - circuiti e processori di minori dimensioni non solo possono sviluppare maggiore velocità, ma anche ridurre sensibilmente le temperature e i consumi Ebbene: non so che tecnologia usino Sony, Canon ecc., ma il problema del surriscaldamento del 4K non dovrebbe risolversi "da solo" nel giro di un aggiornamento o due, anche senza azoto liquido ? Certo che poi, quando i video 4K non riscalderanno, il marketing cercherà di convincerci che senza i 6K o gli 8K non si può vivere... |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 19:20
sai la condensa! |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 19:55
Oh ma provate ad immaginare: corpo grande come la M5 aumentata in altezza per ospitare l'innesto EF Ghiera dei tempi sul pulsante di scatto A destra dell'EVF: display LCD per quando vuoi modificare velocemente i parametri basi senza consumare batteria con il display posteriore A sinistra dell'EVF: ghiera dei modi Sulla baionetta: ghiera dei diaframmi Sul retro display grandissimo, basculante così o cosã, affiancato dai classici cinque o sei tasti funzione tipici delle DSLR, niente ghiera posteriore (che sulle ML è sempre un po' una piccola pigna infilata li) <3 |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 13:28
Scusatemi, posto anche qui, la presenza di due topic gemelli contemporanei mi ha un po' disorientato. = = = = = Facciamo un po' il punto della situazione? Se ho dimenticato qualcosa aggiungetela pure. 1. L'attacco M non è compatibile con FF. L'ha detto un dirigente Canon in una intervista postata sul forum. Mi sento di credergli perché i contatti sono interni al bocchettone e quindi lo spazio utile è inferiore a quello che è il buco esterno. 2. Il tiraggio corto porta pochi vantaggi e principalmente si è parlato di ottiche vintage e riduzione ingombri di millimetri. Entrambe cose che veramente non cambiano nulla, anzi da quello che si è detto nei messaggi precedenti, ci sarebbero problemi nello schema ottico che per certe cose diventerebbe più complicato. Motivo per cui le ottiche Sony costano mediamente più della concorrenza. 3. Mantenendo l'attacco EF, tutte le ottiche attuali sono utilizzabili perfettamente mantenendo la qualità attuale che tutti riconoscono come un punto di forza di Canon. Quindi perché Canon dovrebbe darsi la zappa sui piedi cambiando tutto? 4. Concordo con quanto detto da Mauro sul futuro di Canon, ovvero: - Reflex FF con ottiche EF - ML FF con ottiche EF - ML APSC con ottiche M e (con adattatore) ottiche EF ed EF-S Io aggiungo che in un futuro più lontano la situazione sarà così: - ML FF con ottiche EF - ML APSC con ottiche M e (con adattatore) ottiche EF Le ottiche EF-S non saranno più prodotte e diventeranno roba vintage e usate da chi se le ritrova in casa perché usate con reflex apsc. Saranno sempre compatibili tramite adattatore ma andranno a morire. 5. Se il mercato lo richiederà verranno prodotti altri obiettivi di tipo pancake per soddisfare anche chi vuole ridurre ulteriormente gli ingombri. Questa mi sembrava una cosa talmente ovvia che quasi mi sono vergognato a scriverla. |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 13:31
Rispondere nell'altro é, a mio modesto avviso, inutile. È stato aperto solo per polemizzare, come al solito. |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 13:37
che palle... |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 14:28
Secondo me faranno anche la futura 7dML con attacco EF per chi fa caccia e/o sport. Ma conoscendo Canon a la loro capacità di segmentazione/diversificazione dell'offerta non escludo altri modelli così da soddisfare tutti. Del resto tolto specchio e mirino, il corpo é solo una scatola vuota che possono riempire come vogliono. |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 15:17
Non credo che riusciranno ad avere a breve un sistema af integrato nel sensore che possa sostituire quelli ttl. Il punto principale è il seguente. Sulle reflex, le unità af cmos ttl includono una parte ottica dedicata:
 www.canon.com/technology/now/input/dslr.html Come si vede dalla figura, a prescindere da quanto l'ottica sia fuori fuoco i sensori af riescono a rilevare il problema e ad effettuare le letture: questo, grazie anche al gruppo di microlenti di cui l'unità af è dotata (af secondary microlens arrays). Con il dual pixel cmos la situazione è simile, ma la parte ottica citata sopra non è presente, dato che vengono semplicemente sfruttati i due fotodiodi presenti in ogni pixel, nel sensore d'immagine. Inoltre, la distanza tra i due fotodiodi deve essere molto limitata, per evitare decadimenti lato qualità d'immagine. Il problema è quando si lavora con teleobiettivi e l'ottica è molto fuori fuoco: il sistema af ttl riesce a rilevare il livello di defocus e ad agire di conseguenza, grazie anche alla parte ottica dedicata. Il dual pixel cmos, invece, oltre un certo livello si blocca: fino a che non riusciranno a risolvere tale problema, il divario prestazionale tra dual pixel cmos e sensori af ttl dedicati sarà molto marcato, con i teleobiettivi. Ho già sperimentato la cosa con il dual pixel cmos di 6d mark II in accoppiata a un 100-400 II e un extender 1.4x III: la velocità di messa a fuoco rimane abbastanza elevata, fino a che l'ottica non è eccessivamente fuori fuoco. Quando ciò accade appare il riquadro rosso attorno all'area af, cosa che indica che il sistema non riesce ad eseguire al messa a fuoco. |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 15:55
Non riesce significa che neppure inizia a muovere la lente randomizzato per iniziare la focheggiatura? |
| inviato il 16 Marzo 2018 ore 16:17
Si blocca senza eseguire la messa a fuoco. |
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