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Lezioni di fotografia di Oliviero Toscani


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avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 10:09

Corrente alternata.
Partiamo dall'assunto che ognuno di noi ha mille cose importantissime da fare. Come gestire le energie per vivere la grande performance quotidiana? Esistono centinaia di app che calcolano l'esatto consumo/fabbisogno calorico in rapporto a una bella/corretta forma fisica: ci contano i passi/i metri pecorsi, i grassi gruciati/le proteine assunte, gli aminoacidi accumulati/le tossine espulse, i minuti dormiti/le ore di veglia, le inspirazioni/le espirazioni, i gas scaricati/i liquidi dispersi, e così via. Come già detto, la letterarura pseudo-scientifica sulla forma fisica è sempre aggiornata e all'avanguardia. Quella sul fabbisogno energetico cerebrale, meno. Cervello e intestino sono, però, entrambi i maggiori consumatori energetici del corpo umano: anche il cervello ha bisogno delle sue calorie! Migliaia e migliaia di anni fa, ci stavamo più attenti. Abbiamo iniziato a usare l'energia del fuoco per cuocere i cibi proprio allo scopo di renderli più digeribili. Così, mentre le scimmie si fermavano a ciondolare sui rami per assimilare energia, noi humans potevamo sbrigare la pratica in poco tempo e dedicarci a esplorare, cacciare, creare linguaggi. Grazie al cibo digeribile, a poco a poco l'intestino si è ridotto, permettendo così al corpo di risparmiare energia per il cervello e aumentarne la massa. Oggi il cervello non cresce più, ma lo sottoponiamo a mille sollecitazioni energetiche. Studi mai effettuati dimostrano che skype mette il mal di testa. Il cellulare riscalda il nucleo cocleare dell'orecchio. Le mail collettive incrociano i neuroni. I brainstorming in ufficio offendono le sinapsi. Le serie TV intaccano la corteccia cerebrale. I dubbi ledono i lobi frontali. I giga scaricati intasano l'ippocampo. Gli adolescenti viziati intaccano la materia grigia. E così via. Che posto rimane in memoria per la cultura, la critica, la creatività? C'è poco da fare: a parità di riserva energetica, o riduciamo ancora drasticamente il cervello avvicinandolo all'intestino o rinunciamo al pensiero! Scaricate gente, scaricate.

Nulla si crea, nulla si trasforma.
L'umanità è fondamentalmente divisa in due categorie: i creativi e i non creativi, quindi gli umani e i subumani. Mentre gli uomini politici e di potere ambiscono a diventare dei, i creativi sono in competizione diretta con Dio - IL "creativo" per eccellenza. Ai creativi non interessa sapere se Dio esiste oppure no: si accontentano di essere stati creati creativi e si considerano per questo privilegiati, mentre gli uomini di potere si consumano d'invidia. La creatività ha bisogno di energia divina. Sono pochi gli individui ai quali è rimasta quest'energia, poichè tutto ciò che è alleato del potere - dall'educazione famigliare a quella scolastica, religiosa eccetera - contribuisce a frenare l'energia creatrice che è in ognuno di noi. I creativi veri, che ancora non hanno paura dell'energia della creatività, sono rimasti in pochi, una minoranza esigua, schiacciata dagli eserciti di katzoni. Che la temono e combattono perchè si rendono conto che è questa energia a produrre le idee nuove, quelle con cui anche loro dovranno prima o poi confrontarsi. L'esercito dei non creativi è enorme: uno stuolo di burocrati che usano la posizione di potere che hanno conquistato, o ereditato, per livellare verso la mediocrità qualunque idea che non sia abbastanza stupida da mettere tutti d'accordo, da piacere alla media, da essere consumata all'istante: così i giornali si scopiazzano, le automobili si rincorrono, i programmi televisivi si ripetono, le marche di vestiti si sottomettono alla moda del momento. E i fotografi si adeguano. Chi produce senza creatività, produce degrado.


Oliviero Toscani - Lezioni di fotografia n.8: L'energia

avatarjunior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 10:19

Mai banale, non c'è che dire...

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 10:21

Purtroppo essere qui si un forum evidenzia che il messaggio non è arrivato. Ma è da tempo che sto facendo marcia indietro (che poi è marcia avanti). Non è facile dato che tutto ti porta a livello social vs. certe direzioni.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 10:42

Purtroppo essere qui si un forum evidenzia che il messaggio non è arrivato. Ma è da tempo che sto facendo marcia indietro (che poi è marcia avanti). Non è facile dato che tutto ti porta a livello social vs. certe direzioni.


Calma, essere d'accordo con quello che dice Toscani, e lo sono, non vuol dire che si debba rifuggire OGNI forma di miglioramento o condivisione tecnologico.

Credo che il suo discorso, estremizzato per ovvi motivi, sia di fare attenzione a quello che si fa, come lo si fa e come ci possa influenzare. Solo perchè usiamo un mezzo "moderno" per discutere di un problema, quand'anche quel problema sia in parte imputabile all'uso o abuso dello stesso mezzo... non significa che siamo fregati in partenza.;-)

Ricordiamo il Buddha: La strada per il Nirvana è la strada di mezzo.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 10:52

Si però oggi e sempre più non potrai fare nulla senza essere connesso, neppure una scorreggia. Questo da un lato. Però dall'altro siamo messi malissimo in termini di connettività per cui il 90% dei lavori che si farebbero benissimo dietro una tastiera anche dalla profonda e bellissima Sicilia ( guadagnando in qualità della vita grazie alla tecnologia ), non si possono fare. Oggi non si sa più scrivere (recente la notizia degli esami inglesi di non ricordo dove, passati al computer perché gli insegnanti non riuscivano più a leggere la grafia degli studenti), segno che nessuno più pensa davanti a un foglio di carta ma giù subito di tastiera e mouse. Non è possibile, almeno per me, in fase "creativa" non riesco se non con carta e penna.

Bella la notizia di un hotel tedesco che ha vietato l'uso di smartphone/tablet/laptop negli spazi comuni, soprattutto a colazione/cena, ma solo in stanza. Occhio che i tedeschi sono quelli che continuano a far giocare i bimbi con i giocattoli di legno e i giochi di società di carta/cartone vecchia maniera (sono un fan di certi loro giochi di società, nonché dei bei giocattoli in legno). E loro non sono certo indietro in termini di digitalizzazione, anzi...

Visto che siamo in un forum di fotografia, confesso che sto diventando pure un anti-sviluppatore di raw (lo so che ci perdo, ma guadagno tempo vita lontano da un monitor e una tastiera).


avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 11:18

Guarda, Centauro, siamo d'accordo al 100%.

Il discorso scrittura e, ancora prima, gioco manuale "vero" è una cosa che si sta sottovalutando tantissimo in buona parte del mondo, in Italia per pigrizia stiamo diventando campioni assoluti, perchè si guarda solo la questione velocità/comodità e non si ragiona più sul cosa quel tipo di azione provoca nel nostro cervello e nei nostri modi di pensare/ragionare/connettere. Tutti quei collegementi neurali che stanno sparendo rendendoci sempre più incapaci di ingegnarci a fare qualcosa con le mani e la testa in autonomia.

I tedeschi da questo punto di vista sono avanti. Se una cosa la ritengono dannosa la vietano. Va di moda, piace alla gente, può dare fastidio... non gliene frega nulla. Rigidi sono rigidi, ma non è un caso che quando cerco vecchie analogiche su ebay il 90% delle buone offerte in buone condizioni venga dalla Germania. Quando cerco pezzi di ricambio per QUALUNQUE cosa, di nuovo Germania... hanno una cultura.. operosa.

tornando in tema fotografia ti capisco sul discorso sviluppo Raw in parte, ma in parte non concordo perchè, al di là che lo si faccia davanti ad un monitor, non è molto diverso dal tempo passato in camera oscura a fare lavoro di fino sulla stampa finale (se non proprio sullo sviluppo del negativo in sè).

Certo lo scopo sarebbe fare l'80-90% del lavoro sul campo e poi aggiustare, ma qui poi sconfiniamo anche nel gusto personale, nel tipo di progetto, nel messaggio... spinoso. ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2018 ore 11:36

Purtroppo il perché i tedeschi facciano delle cose è evidente. E si ricollega alla seconda parte.

Nulla si crea, nulla si trasforma.
L'umanità è fondamentalmente divisa in due categorie: i creativi e i non creativi, quindi gli umani e i subumani. Mentre gli uomini politici e di potere ambiscono a diventare dei, i creativi sono in competizione diretta con Dio - IL "creativo" per eccellenza. Ai creativi non interessa sapere se Dio esiste oppure no: si accontentano di essere stati creati creativi e si considerano per questo privilegiati, mentre gli uomini di potere si consumano d'invidia. La creatività ha bisogno di energia divina. Sono pochi gli individui ai quali è rimasta quest'energia, poichè tutto ciò che è alleato del potere - dall'educazione famigliare a quella scolastica, religiosa eccetera - contribuisce a frenare l'energia creatrice che è in ognuno di noi. I creativi veri, che ancora non hanno paura dell'energia della creatività, sono rimasti in pochi, una minoranza esigua, schiacciata dagli eserciti di katzoni. Che la temono e combattono perchè si rendono conto che è questa energia a produrre le idee nuove, quelle con cui anche loro dovranno prima o poi confrontarsi. L'esercito dei non creativi è enorme: uno stuolo di burocrati che usano la posizione di potere che hanno conquistato, o ereditato, per livellare verso la mediocrità qualunque idea che non sia abbastanza stupida da mettere tutti d'accordo, da piacere alla media, da essere consumata all'istante: così i giornali si scopiazzano, le automobili si rincorrono, i programmi televisivi si ripetono, le marche di vestiti si sottomettono alla moda del momento. E i fotografi si adeguano. Chi produce senza creatività, produce degrado.



Tornando in topic, al solito foto molto belle. Di tutti i generi, non solo autocelebrative.

avatarjunior
inviato il 26 Aprile 2018 ore 18:59

Sono arrivato al numero 8 ma non credo proseguiro': se qualcuno e' interessato ad acquistare i numeri 1-8, mi contatti pure.

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2018 ore 21:50

Spinge molto alla riflessione sull'approccio al soggetto, oltre la mera distanza fisica questo numero 9 sul tema vicino/lontano. Interessante tema correlato qui:
Mirrors and Windows

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2018 ore 22:35

concordo con Gpagnon....ho comprato circav5 o 6 numeri di questa collana ma ho deciso di non continuare. Interessante? poco.....utile? ancora meno....sostanzialmente non voglio sembrare saputello e arrogante ma quellonche mi aspettavo si è verificato, tanto fumo e poco arrosto. Sicuramente dopo altre analisi potrebbe uscire qualcosa di buono, ma per 44 euro al mese pretendo di più.....peccato.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 16:26

Andrebbero fatti corsi da chi poi sa realmente fotografare :)
Scherzi a parte, Toscani potrebbe forse fare dei bei corsi di come vendersi Sorriso

avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 11:30

Mah... Io li ho presi perche' mi sembrava una bella iniziativa editoriale, e il primo numero era convincente. Non ho particolari affezioni/avversioni per Toscani e Benedusi, ho trovato stimolanti alcuni loro interventi sul web e alcuni loro lavori, altri meno. Soprattutto, la cura da parte di un fotografo affermato di una collana di questo tipo, destava certo interesse.

E tuttavia, il raddoppio immediato del prezzo di copertina dei numeri successivi, la scelta delle fotografie e dei temi non sempre stringente a mio parere, e l'uso alla fine stancante dei giochi di parole in ogni testo introduttivo mi ha fatto pensare non valesse la pena di continuare. Per quanto mi riguarda, un buon test di qualita' per un libro fotografico e' se ti viene voglia di riprenderlo in mano di tanto in tanto dopo averlo guardato la prima volta, e mentre questo mi succede con i libri classici dei grandi fotografi, non ho avuto qui la stessa sensazione (inoltre, l'ispirazione fornita da tali classici mi sembra piu' poetica).

La sezione dell'intervista di Toscani a fotografi importanti era quella che mi piaceva di piu', condotta in maniera personale e non programmatica.

Spero che le uscite dei numeri successivi mi smentiscano, per chi continuera' a seguire la collana (e in ogni caso, de gustibus...)




avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 22:21

Il titolo della collana fa fuorviare. Molti pensano ai soliti consigli tecnici. Non è cosi. Meno male. Da poco ho scoperto Toscani e lo trovo geniale. Come deve essere secondo me un fotografo. A me i suoi numeri e i suoi video piacciono da morire. Lo trovo semplice, diretto e illuminante. Certo, non è il classico conformista che da ragione a tutti. Proprio per questo lo apprezzo

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2018 ore 22:17

Sono dello stesso parere Giuliano. Le foto che propone non sono prese a caso e i testi li trovo interessanti...non è una collana per tutti;-)

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2018 ore 5:37

Ho acquistato sinora tutti i numeri usciti. Illuminante e diversa, a mio avviso pura fotografia. Si impara di più da una uscita di questo testo che da 100 uscite sulla tecnica fotografica. L'unica cosa che avrei cambiato sono i testi stampati in maiuscolo, di difficile lettura per la grafica non azzeccata, secondo me. Consiglio a tutti l'acquisto.



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