| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 14:16
Caputo, un compagno di merenda del pennuto pluribannato, credo si riferisse a me ma poco importa il concetto è lo stesso |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 14:24
Cmq chiudiamo qui polemica e tornerei a parlare del topic Il messaggio sui Polinesiani mi fa pensare alle foto già stereotipate che arrivavano in Europa già un secolo fa |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 15:34
Temo che per un fotoamatore sia praticamente impossibile avere l'opportunità di scattare foto che non siano già state fatte in luoghi dove sono già passati in migliaia. Non rimane che il cortile di casa |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 15:47
“ Temo che per un fotoamatore sia praticamente impossibile avere l'opportunità di scattare foto che non siano già state fatte in luoghi dove sono già passati in migliaia „ Non sono daccordissimo (detto con rispetto. per chiacchierare, non per insultare o litigare). Noi popolino ci lamentiamo sempre che non possiamo fare ciò che si faceva 30 anni fa e diciamo "fossi nato 30 anni fa! Allora si che si poteva!". Tra 30 anni lo stesso diranno i nostri figli su questo forum. La questione è che ciò che è già stato fatto, è stato fatto, la sfida è guardare avanti. I grandi pensatori con macchina fotografica, tali sono, intanto vanno avanti, noi restiamo ancorati alle foto di 30 anni fa e pensiamo che quella volta era facile farlo (ma non l'abbiamo fatto). |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 15:50
Cesaregiancarlo, ho notato che i percorsi per i turisti sono molto ben delimitati, come delle autostrade virtualmente tracciate sul territorio. Basta deviare un attimo, diciamo 10Km, o a piedi 3Km, per trovarsi in un altro mondo, molto più autentico e in genere piuttosto accogliente. Se poi sia il caso di fotografare sempre e comunque, senza ritegno, questo è un altro discorso. |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 16:05
“ Non sono daccordissimo (detto con rispetto. per chiacchierare, non per insultare o litigare) „ Capisco quello che intendi ma forse io non sono stato capace di spiegarmi. Volevo solo dire che è un pio desiderio se uno spera di andare in luoghi dove nessun fotografo è passato prima. Il che naturalmente non vuol dire che non si possano fare dei buoni scatti ma ci sarà sempre qualcuno che ti ha preceduto. Ti faccio un esempio : nel 1988 , ovvero proprio 30 anni fa, io sono stato nell'arcipelago delle Bissagos. Ho passato alcuni giorni nell'isola di Canhabaque. Ho incontrato un tizio (Martino Gomes) che viveva da solo in una capanna con alcuni coltellacci appoggiati per terra e alcune galline appese in gabbia per proteggerle dagli animali . Ho visto un ragazzino che cacciava un Rat de Gambie (che è un ratto molto grande, quello era di circa 30cm + la coda) e poi l'ho visto tagliato a metà e messo a seccare al sole per poi mangiarlo . Bene, al ritorno pensavo di avere fatto delle foto uniche, irripetibili. Credo invece che qualcuno mi abbia preceduto e molti mi hanno seguito ciascuno di essi sono felici di avere fotografato qualcosa di unico. E' questo che volevo dire: rinunciamo all'idea di essere i primi ma cerchiamo di essere originali , di avere amore alla ricerca del buon fotografare . Amen |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 16:12
Hai ragione Skylab : è proprio questi che nei limiti del ragionevole ho sempre privilegiato : i viaggi non organizzati e , soprattutto, ho evitato quasi sempre quei luoghi che vengono considerati i "must" da vedere e fotografare. Eppoi diciamo le cose come stanno, io non sono un fotografo professionista, non vendo le mie foto né le mostro quindi mi considero assolutamente libero delle mie scelte. |
| inviato il 17 Febbraio 2018 ore 16:14
“ ciascuno di essi sono felici „ mi correggo : ciascuno di essi è felice |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 18:36
“ „ “ Caputo, un compagno di merenda del pennuto pluribannato, credo si riferisse a me ma poco importa il concetto è lo stesso „ Ciao Mauro,ti dico di no ,sono a dieta,ma non importa fra l'altro non ho seguito la parte precedente.. Penso che c'è differenza fra una strada asfaltata o una in terra battuta o quando manca il sentiero e la luce elettrica,rispetto alla simulazione della scena in fotografia o ricostruire le tradizioni locali svanite per via della globalizzazione e trasformate poi in una sorta di attrazione per turisti ....A volte è un peccato non aver visto i luoghi come erano. Mi sembra molto strano che questo concetto abbia a che fare con l'assolutismo e il non conoscere la fotografia... C'è una differenza anche fra il reporter che lavora, per una nota rivista in e chi non è chiamato a portare a casa la stessa foto,ma ripete un modo di agire che è l'eccezzione ma poi diventa la regola accettato ma a volte discutibile. Noto soltanto la "carineria" estrema nei termini che alcuni esprimo nei confronti di altri utenti,magari li appunto quando fatico a cercare i sinonimi giusti ,ma che sono sicuro di non aver usato mai. |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 19:52
Io invece penso che dipende sempre da quello che vuoi fare e da come lo vuoi fare, chi ha detto che tutti debbano fotografare avendo lo scopo di documentare? Non è così!!! Se lo scopo non è documentare non vedo che peso possano avere difficoltà logistiche o tecniche, quello che conta sono efficacia e originalità della comunicazione Anche restando nel reportage di documentazione, penso che oggi un buon servizio su tutto ciò che ruota attorno al turismo fotografico sul lago Inle possa essere più interessante dell'ennesimo servizio sui veri pescatori ormai visto e stravisto. “ A volte è un peccato non aver visto i luoghi come erano. „ Come erano quando? Chi decide quando era il momento giusto per renderli nella loro vera natura...e se fosse stato quando non esisteva ancora l'uomo “ Noto soltanto la "carineria" estrema nei termini che alcuni esprimo nei confronti di altri utenti „ Però come ti ho già fatto notare sei affetto da cecità selettiva in quanto non noti mai la carineria del tuo amico che passa il tempo ad augurare la morte ad utenti e familiari qui sul forum...sa tanto di perbenismo di convenienza...piuttosto squallido. |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 20:20
Ma fai sul serio?non sapevo chi fosse il pennuto,adesso ricollego le varie discussioni. Per me non c'è problema resta pure della tua opinione.Mi sembra che su questo forum ci siano utenti che la pensano diversamente.Apprezzo i tuoi complimenti La scelta deva farla anche l'editore.Secondo me parlo in generale vediamo delle brutte foto. Seguendo il filo del ragionamento allora il comune fa bene,a chiedere i diritti ,a farsi pagare ahahaahah. |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 21:02
“ Mi sembra che su questo forum ci siano utenti che la pensano diversamente. „ Si, anche da te , ma conta poco, quello che conta è il mondo della fotografia reale e li le cose mi sembrano piuttosto chiare. “ Secondo me parlo in generale vediamo delle brutte foto. „ Dipende da dove le guardi, ma un giudizio così critico andrebbe comunque argomentato seriamente altrimenti è troppo comodo. “ Seguendo il filo del ragionamento allora il comune fa bene,a chiedere i diritti ,a farsi pagare „ A definire quello che hai scritto un ragionamento già ci vuole un bel coraggio, pretendere che qualcuno ne segua il filo è inumano |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 21:36
Sono i problemi definiti "logistici" che riguardano la morfologia e del territorio e poi la fisiognomica che rendono la foto interessante:se non ci fosse l'acqua ma il cemento,la barca sarebbe appoggiata a terra, non ci sarebbero pesci da pescare, e nemmeno il pescatore e la lanterna,ma il fotografo si,che infatti non c'era finchè la foto non è stata mostrata.Se non si faceva vedere la foto, ci sarebbero meno turisti pescatori o fotografi? Il comune che avanza una richiesta,per le foto sul suo territorio, come la modella o il pescatore ,ti sfugge? |
| inviato il 18 Febbraio 2018 ore 21:47
Va bene Caputo, adesso è tutto chiarissimo, hai assolutamente ragione..la modella di cemento sulla barca con il pescatore in comune, manca l'erba ma secondo me con la lanterna la troviamo, così semplice!! Come avevo fatto a non arrivarci |
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