| inviato il 10 Marzo 2018 ore 10:04
“ Gli EVF sono invero meglio di qualunque mirino ottico o non. „ Sono valutazioni del tutto soggettive e personali, secondo me, Tony. Per alcuni, il mirino ottico con la sua capacità di reggere bene ed in maniera "naturale" ogni situazione di luce (dal buio al controluce - quando è buio ci vedi ma vedi appunto nel buio, non vedi come se fosse quasi giorno) assieme alla sensazione di non avere barriere di sorta nel creare per un attimo quel contatto intimo e naturale fra il fotografo e il soggetto, può fare la differenza. Anche con la Leica M e il suo mirino ottico a telemetro (così, per dirne una) si focheggia al buio senza troppe difficoltà. Son cose soggettive, appunto. Anche i paragoni non andrebbero mai fatti. Perché uno non sposa un mirino, ma sposa un sistema; quindi paragonare i mirini lascia un po' il tempo che trova. Io però ho posseduto e usato per alcuni mesi in parallelo la Leica Q e la Sony A7II (che ha lo stesso mirino delle tue) e posso dirti che la differenza è palpabile e l'ho percepita chiaramente. Con il mirino della SL, che ho provato a lungo ed è di qualità ancora superiore a quello della Q, se possibile si percepisce ancora di più. Questa cosa può avere o meno importanza a seconda di quanto certi aspetti come la naturalezza della visione attraverso il mirino, il mantenimento della definizione ed il basso rumore anche con basse luci, la visione sempre pulita e definita anche quando si muove la camera con l'immagine che rimane perfetta e non si impasta scomparendo durante il movimento, siano in grado di mettere a proprio agio il fotografo mentre scatta. Se si bada invece solo alla efficacia del mirino ("riuscire a inquadrare e mettere a fuoco") allora mi accodo completamente al tuo pensiero. In quel caso qualsiasi mirino elettronico andrebbe bene. |
| inviato il 10 Marzo 2018 ore 14:22
ricordo la delusione quando usavo l'hasselblad 501 prima, e la rollei 6000 poi e guardavo nel loro enormi pozzetti delle cose che mi facevano gridare al miracolo, per poi scoprire sulle stampe che avevo sprecato un fotogramma. |
| inviato il 10 Marzo 2018 ore 18:51
Ho da poco la Leica Q, trovo che sia una gran macchina (anche nel 2018) se si riesce a convivere con il 28mm. Per me nessun problema da quel punto di vista. Ma da quando ho la Q, mi piace sempre di più la versione b/n rispetto a quella a colori. Magari sbaglio qualcosa su C1, ma ancora non ho trovato il giusto modo di esporre i colori dal DNG. |
| inviato il 11 Marzo 2018 ore 9:08
@Pierfranco Fornasieri Premesso che il mirino a me serve solo a comporre e mettere a fuoco (e magari vedere un pò di dati dentro tipo ISO, A, S, ecc.), mi spiace ma con le LEICA al buio non si mette a fuoco. Negli anni 60' usavo una M3 e quella volta al buio mettevo a fuoco con la LEICA, tanto che l'usavo in particolare quando con le mie reflex (MINOLTA SRT101) non riuscivo a mettere a fuoco. Oggi no. Ma non perché è cambiato qualcosa in me, ma semplicemente perché allora il buio era una foto a 800 ASA F2,0 e 1/30, oggi il buio è una foto a 80.000 ISO F,2 e 1/30 e Ti garantisco che c'è una bella differenza (sono oltre 6 EV): in quelle condizioni di luce con la LEICA non metti a fuoco. E lo so bene, perché uso ancora una M6 ... |
| inviato il 11 Marzo 2018 ore 9:48
Immagino tu stia parlando delle Leica M quando si usa il mirino ottico. Perché come l'hai scritta sembra un'affermazione generica e oggi non esiste in produzione una Leica, neppure della serie M, che non abbia almeno il mirino elettronico in dotazione. Ad ogni modo, Mi pare che sia io che te usiamo mirini elettronici...il futuro è lì. La discussione su dove può arrivare un mirino ottico a vedere nel buio profondo la trovo un po' sterile. In molti però continuano a preferirlo. |
| inviato il 11 Marzo 2018 ore 15:36
Si, sto parlando di mirino ottico (quello delle varie M2 - M7) per capirci che, da quanto ho capito, è anche di molte LEICA M digitali (salvo ovviamente la Q). Per questo dico che con il telemetro al buio (di oggi) non si mette a fuoco. Al buio degli anni 60' e seguenti era certamente la miglior soluzione! |
| inviato il 11 Marzo 2018 ore 15:42
Però, e concludo, spesso scatto con l'unica vera LEICA che ho avuto: una III°b del 39' che - mi dicono - abbia fatto lo sbarco in Normandia. Ebbene, penso che ogni fotografo che si voglia fregiare di questo nome, dovrebbe farci un giro fotografico con una LEICA come questa. Solo per capire cosa davvero voleva dire, un tempo, fare le fotografie. Solo per capire come è cambiato il tempo, come sono cambiate le cose ... Per esempio non si vedono le scritte, minuscole, della ghiera dei tempi. Io a 60 anni debbo mettere gli occhiali per vedere da vicino il manettino LEICA. Oggi con le mie SONY ML non ho bisogno di nulla ... AH! Gran virtù dei fotografi antiqui ... |
| inviato il 11 Marzo 2018 ore 21:33
“ Uso i mirini a traguardo da quasi 60 anni „ “ Io a 60 anni debbo mettere gli occhiali „ Hai 60 anni e usi mirini a traguardo da quasi 60 anni. Decisamente precoce. |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 8:37
Ho iniziato a 5-6 anni, proprio con una fotocamera con mirino a traguardo, a 8 sviluppavo e stampavo in BN, a 12 a colori. Sono figlio d'arte... |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 10:20
Io ho avuto la prima macchina a otto anni, una Polaroid in bianco e nero, la conservo ancora nel suo imballo originale. |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 15:08
Io, purtroppo, ho perso le tracce della mia primissima fotocamera: una 6X9 con il mirino a traguardo di cui non ricordo il nome e che (vista la delicatezza dell'operazione) veniva ogni volta caricata da mio padre. Mi è rimasta la seconda, molta più avanzata tecnologicamente: ZEISS SUPER IKONTA. Un'altro pianeta, aveva pure il telemetro (6X9 anche quella ...). Poi intorno al 65' la mia prima reflex: MINOLTA SRT101 e 1-2 anni dopo il secondo corpo gemello, oltre di li a breve una LEICA M3 (per emulare il grande ELIO CIOL che mio padre frequentava spesso). La vecchia ZEISS fa ancora bella mostra di se nel mio salotto dedicato al home theatre, in buona compagnia di vecchie glorie degli anni 30', 40' e 50', mentre le fedeli MINOLTA SRT101 sono una parte di me da sempre, anche se oramai sarà più di 25 anni che non scattano una foto (anche se sono state appena revisionate). AMARCORD ... |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 15:43
La mia era una Voigtlander Vito C, lasciatami da mio padre, con telemetro esterno che si inseriva sulla slitta fash, tutta manuale e senza esposimetro (vigeva rigorosamente la regola del 16!!!). |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 16:13
Anche io padre aveva una Voigtlander, ricevuta in regalo dalla fidanzata (mia madre). Stiamo diventando nostalgici... |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 16:46
Eh infatti...meglio tornare ai mirini elettronici.... |
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