| inviato il 12 Luglio 2018 ore 21:05
L'ho già in carrello da Amazon 22 + 10 di spedizione. Un po' tanto la spedizione. Il Lagavulin 16 in offerta mi costò 44 e sped gratis. Adesso però non è tanto la spedizione, ma il caldo. Preferisco avere banali birre, ma ghiacciate... |
| inviato il 12 Luglio 2018 ore 23:06
“ Comunque hai indirettamente risposto, poiché considerata la scaturigine economica di quello prodotto in loco, quindi la necessità di invecchiamenti brevi, arguisco che fosse di qualità ordinaria. Una sorta di 6 euro la bottiglia al LIDL, invecchiamento quattro o sei mesi... „ Per i Bourbon ed i Rye, quindi buona parte del made in USA, i pochi mesi di invecchiamento sono normalissimi ancora adesso. Se non trovi la scritta "Straight" in etichetta , il contenuto ha una maturazione SEMPRE inferiore ai 2 anni. Possono essere anche pochi mesi. Temperature, dimensioni delle botti, posizioni in magazzino permettono maturazioni molto brevi, rispetto a quelle scozzesi. Aggiungo inoltre che negli States non è ammesso l'uso di colorante, quindi il colore è sempre dato dalla maturazione, decisamente scuro anche per brevi maturazioni. |
| inviato il 13 Luglio 2018 ore 19:21
Interessante. Quindi per ottenere un liquore di qualità e possibilmente pure costoso, non è indispensabile un invecchiamento decennale! |
| inviato il 13 Luglio 2018 ore 20:00
Come scritto, dipende da vari fattori. E la temperatura è uno dei principali. Temperature maggiori, maggiore evaporazione e minor tempo per le maturazioni. Succede col whisky sia in India che negli states che a taiwan. Succede col rhum anche se li con le età ci si icarta facile perchè quello che scrivono in etichetta... diciamo che non sempre corrisponde al vero (alcune etichette sono sate cambiate con il cambio di proprietà di alcune distillerie ad esempio). Allo stesso tempo, mica è detto che un prodotto più invecchiato corrisponda a qualcosa di più buono. I costi delle bottiglie dipendono da vari fattori e un costo molto alto, indica spesso rarità del prodotto.. e rarità e costo non sempre coincidono con bontà. |
| inviato il 18 Luglio 2018 ore 12:22
Ciao ninni, ad una recente degustazione di distillati ,parlando di grappa e rhum, dicevano che molto spesso per conferire il colore ambrato ,che molti associano erroneamente all'invecchiamento, viene aggiunto caramello.E' da escludere questa pratica sul whisky? |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 14:12
@Ulisse, io la trovo una piacevolissima bevuta @Morg4n, il molto spesso nel rum sicuramente, nel whisky non è pratica diffusa allo stesso modo, ma non è escluso l'utilizzo del colorante. Il disciplinare dello scotch lo consente ad esempio. Cosa invece vietata negli States. Sicuramente un acquirente poco attento e superficiale cade spesso nel tranello, anche se si crede un esperto. Su uno stesso scaffale un whisky chiaro, anche se ha 10/12 anni, attrae meno di uno NAS di colore ambra o mogano. Parlo di attrazione pura e semplice e non di qualità effettiva, non entro nel merito di quella che andrebbe analizzata da prodotto a prodotto. Anche Laphroig per alcuni imbottigliamenti utilizza colorante, e non solo. Adesso si vede sempre con maggiore frequenza la dicitura sulla bottiglia "natural color" o "uncolored" Solitamente vicino alla dicitura " unchill filtered ", pratica che secondo me snatura il whisky molto più che un pò di colorante. @Nino98 Il the Balvenie 12 lo trovo un valido entry level, ma non credo che troveresti tutte quelle note o comunque non con la stessa intensità. Per trovare quelle note ti indirizzerei su qualcosa di diverso. Il Knockando 25 in limited release è maturato totalmente in botti che avevano contenuto Sherry, che poi da le note che hai ritrovato, quindi ti serve qualcosa che ha avuto una maturazione simile anche se per meno tempo, per risparmiare . Ti indirizzerei su Glenfarclas 15, Glendronach 12 Original, Aberlour A'Bunadh, ma anche un Bunnahabhain 12 potrebbe piacerti. Ovviamente c'è anche altro, ma questi mi son venuti a mente tra quelli che ho bevuto e che gradisco parecchio. Il tutto senza torba. |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 15:04
“ @Ulisse, io la trovo una piacevolissima bevuta ;-) „ Grazie, me lo segno... Mi sta arrivando una roba da 48 sempre da nomi strani "Auchentoshan" (scusa la dialettica irriverente...), speriamo che non sia la solita fregatura della scarsa durata... |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 15:22
Non rientra tra le distillerie che mi fanno impazzire, ma i gusti son gusti e per fortuna siamo tutti diversi. Credo l'unica in Scozia che utilizza una tripla distillazione (2 per le altre), ed una delle poche presenti nelle Lowlands. |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 15:37
“ Non rientra tra le distillerie che mi fanno impazzire, ma i gusti son gusti e per fortuna siamo tutti diversi. Credo l'unica in Scozia che utilizza una tripla distillazione (2 per le altre), ed una delle poche presenti nelle Lowlands. „ Non l'ho mai assaggiato, ma mi ha ispirato la dicitura e le procedure. Comunque i whisky (entro costi ragiovoli) li voglio assaggiare "tutti". Bevo vino soltanto negli incontri di famiglia e quindi un "fiasco" ogni tanto neppure pesa. |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 16:02
“ Non l'ho mai assaggiato, ma mi ha ispirato la dicitura e le procedure. Comunque i whisky (entro costi ragiovoli) li voglio assaggiare "tutti". Bevo vino soltanto negli incontri di famiglia e quindi un "fiasco" ogni tanto neppure pesa. „ E del resto bisogna provare. Anche se alcune aziende con i whisky entry level rischiano di far allontanare le persone. Ad esempio io non gradisco gli entri level di bowmore, ma generalmente mi piacciono gli hand filled che si acquistano in distilleria. Se non conosci, e non ricordo se ne abbiamo già parlato, ti consiglio di provare il Bunnahabhain 12 e l'Aberlour A'Bunadh |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 16:21
“ Solitamente vicino alla dicitura " unchill filtered ", pratica che secondo me snatura il whisky molto più che un pò di colorante. „ Sono andato a studiare perchè da bravo ignorante cerco di documentarmi Non avevo mai approfondito questa caratteristica ma immagino tu intendessi che la "filtrazione a freddo" snatura il whisky, ho capito bene? |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 17:12
Intendevo che l'utilizzo della filtrazione a freddo, influisce più del colorante sulle caratteristiche organolettiche del prodotto finito, rispetto a quello di partenza. E secondo me in negativo. Chi non la usa se ne vanta e lo inserisce in etichetta. Maledetti 'merricani! |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 18:05
Grazie Ninni! Mi informerò meglio Che mi dici invece del dalmore 15? Anche questo è maturato solo gli ultimi 3 anni in sherry cask |
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