| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:06
@Edo10, sono perfettamente convinto che i reportage di guerra, per quanto corredati da immagini non ritoccate, siano indiscutibilmente di parte. Una foto di documentazione non è mai una documentazione completa, anche solo per il fatto di non essere a 360°, ma un ritaglio, e questo la espone ad un possibile utilizzo "pilotato". Se però quel ritaglio è sufficientemente "fedele" a ciò che inquadra (cioè se rimane comunque nei limiti del "documento"), potrà sempre venire messo in contraddittorio con i ritagli registrati dalla fazione opposta; non accadrà subito e nemmeno nel giro di pochi anni, ma in chiave storica permetterà comunque una rilettura dei fatti. Se però quei ritagli fossero in realtà dei fotomontaggi, che rilettura storica permetterebbero? Se mettiamo sul medesimo piano il ritaglio e il fotoritocco spinto (o addirittura il fotomontaggio) possiamo eliminare direttamente i generi come il reportage, e forse la facilità con cui oggi si possono raggiungere gli eccessi porterà proprio a questo |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:06
Certo, la pp non si deve vedere, lasciando perdere fotomodelle deformate ci sono foto di paesaggi hdr con colori che neanche sotto lsd riusciresti a vedere in natura. Salvo problemi di natura oculistica. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:07
Ciao @Angus, precisiamola così: il "mio" imprinting fotografico era effettivamente quello: Scattare. Usare il mezzo meccanico (oggi digitale) senza troppe considerazioni tecniche per fare un ritratto della mia coscienza al cospetto di una certa scena reale. Per me, ripeto: per me, la fotografia è soprattutto un gesto introspettivo, con cui esplorare sensibilità mie. Non farei mai il fotografo di mestiere, per dire. Parlo per me. In analogico non stampavo nemmeno io ma facevo stampare da un lab di fiducia. Per cui si io la vedo in modo un po' filosofico o "purista". Detto questo mi piace anche moltissimo tutto il mondo dell'elaborazione grafica, il disegno, il fotoritocco, ho adorato (anche per lavoro) usare Paint Shop Pro. Ma continuo a pensare che con la fotografia non c'entri quasi nulla. Il fotoritocco ha più a che vedere con la pittura e il fumetto o i cartoni animati, secondo me. C'è lo stesso rapporto che c'è tra il cinema e la computer graphics. Concorrono entrambi al prodotto finale: il film. Ma sono due abilità diverse. Ciao. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:08
L'ho scritto anche in un altro 3d, e mi rivolgo ai paesaggisti: la neve limitatevi a fotografarla, non sniffatela, perché altrimenti previsualizzerete cose che nemmeno Photoshop riuscirà a tirare fuori da quel RAW |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:23
“ Il fotoritocco ha più a che vedere con la pittura e il fumetto „ dipende. Parlando di fotoritocco in senso lato stiamo buttando troppe cose in un unico calderone... |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:29
Stante il fatto che non solo l'HDR, ma anche una lunga esposizione o uno star trail sono fotocomposte ma non si vedono ad occhio nudo. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:40
e il bianco e nero ? quando guardate una persona la vedete in BN ? questo non è mistificare la realtà ? |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:47
Pete Turner, uno dei più grandi interpreti del colore in fotografia 1964 peteturner.com/Classics/images/01.jpg Questo per dire che niente è sbagliato a prescindere, non che oggi tutto ciò che esce da PS è arte sia chiaro. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:54
La p.p va vista in modo diverso secondo me. Quella che si usa nella pubblicità (buona parte) è lecito manomettere per diversi motivi. Spesso le agenzie usano immagini stock che poi vengono manomesse in base al progetto del copywriter. In tutto questo non c'è nulla strano. In altri campi fotografici la cosa cambia. Street è Reportage ad esempio necessitano di p.p ridotte all'osso ma non per questo non curate. Il taglio è lecito come anche raddrizzare l'immagine. Le cose non consentite sono eliminare o aggiungere particolari. Riguardo le cromie super elaborate rendono l'immagine non reale e non è questo il loro scopo. Se invece parliamo di foto artistica li sei libero di fare quel che ti pare perchè lo scopo è ben altro...ma saperlo fare è arte. Secondo me non bisogna confondere dove è lecito e quando è fuori luogo. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 12:56
Proviamo ad essere molto pragmatici. Ammettiamo di accettare la visione fondamentalista: una foto, anche solo minimamente ritoccata, non è più una foto. Le "foto" sono solo i "JPG in camera" e le polaroid. Neanche quella su pellicola è "fotografia" perchè diventa grafia solo quando viene stampata e in fase di stampa chissà quali trucchi potrebbero essere applicati. Tutto il resto è grafica e gli autori sono "grafici". Ohhh bene: finalmente la linea di demarcazione è tracciata! E adesso che si fa? Quale è la proposta? Facciamo due aree: una per i bianchi e l'altra per i negri? Stampiamo delle magliette con scritto davanti " io sono un vero fotografo " e dietro " ...e tu sei un grafico! " ? Introduciamo un certificato di qualità da allegare alle foto, con conseguente organismo di controllo, albo di iscritti,ecc...? Quale è lo scopo della discussione? |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 13:00
“ JPG in camera „ Nemmeno i Jpg in camera, perché qualcun altro ha deciso per te. Ogni marca sforna un JPG diverso dall'altra, quindi è una "rappresentazione" della realtà scelta da qualcun altro! |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 13:04
Ok. Talebani fino in fondo: solo le polaroid. Però la domanda resta: e adesso che si fa? Voglio dire, ora che in questo scenario ipotetico abbiamo distinto le persone e i loro metodi, ma siamo incapaci di distinguere i risultati, che facciamo? Proponiamo a Juza un JuzaPhoto separato da JuzaGraphics /JuzaImage? |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 13:13
No hai capito male, io sono pro Photoshop, è che se cominciamo a vedere oggettivamente cos'è la fotografia o fotoritocco, non ne usciamo più. Il fotoritocco è nato con la fotografia e quindi vanno di pari passo!
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| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 13:15
E' proprio lì che vorrei spostare il ragionamento. Importa veramente se uno è pro o contro, infastidito o felice. Dal punto di vista pratico, cambia qualcosa? |
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