| inviato il 16 Giugno 2018 ore 19:42
Cesarecallisto Parliamo di queste clamorose differenze tra ff ed apac di ultima generazione (ci metto io un po di differenza di profondità di campo... Poi? |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 21:32
Le differenze tra un formato ridotto e un ff ci sono e come. Però entro certi limiti di utilizzo possono essere accorciare dalle ottiche che si utilizzano. Basta un qualsiasi serie L per comprendere. |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 21:44
Fai un ritratto o un paesaggio e le vedi da te :) Prima avevo fuji 24 mpx, un sensore ormai datato come quello della 6D mi tira fuori foto che sono semplicemente meravigliose. Poi è anche fisica eh... |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 21:53
@cesarecallisto Boh non faccio ritratto ma faccio paesaggio e macro da un decennio e queste differenze tra ff e apsc non le vedo, a meno delle cose che ti ho elencato.... Dato che "è fisica"...potresti scendere nel dettaglio ed elencarmi quali sono gli aspetti/parametri in cui una ff surclassa SEMPRE una apsc? (oltre a quelli che ho elencato io, ovviamente) Ribadisco.. L'unica vera differenzs eclatante sono gli altri iso....il resto...nulla che un sapiente uso della post e le lenti giuste non possano annullare... |
| inviato il 17 Giugno 2018 ore 10:49
Con un budget limitato prenderei anch'io in considerazione la 5 d III. Mi sono espresso male indicando la 6d come macchina semiprofessionale; le caratteristiche del corpo macchina non sono tali. Mi correggo e ringrazio per l'osservazione pertinente. |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 20:03
@Max56, ho cominciato anche io ad usare la tecnica del “centrale ricomposto” e devo dire che la mia operatività è molto migliorata, effettivamente col 24-105 F4 ad una certa distanza non si notano errori di messa a fuoco, grazie del consiglio! |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 23:45
Fino ad f2. 8 cambia nulla |
| inviato il 28 Giugno 2018 ore 20:31
Grazie della dritta Crsare |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 10:25
come ha scritto giustamente Cesare ,iproblemi di "ricomporre" si potrebbero avere ad aperture superiori a f 2,8 , io direi da f 1, 8 in giù..., e a distanza ravvicinate o con riprese laterali dal soggetto ..per il resto ricomporre è ancora la soluzione più veloce e pratica. |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 13:46
Mettere a fuoco e ricomporre è raramente indispensabile, con le fotocamere odierne, se non in casi estremi. Inoltre, porta ad una serie di problemi. Oltre agli errori di messa a fuoco (ulteriormente esacerbati dai problemi di curvatura di campo di certe ottiche), vi sono anche problemi a livello di esposizione. Infatti: - se si blocca l'esposizione e si "ricompone", la vignettatura dell'ottica causerà una sottoesposizione nelle zone che all'atto della messa a fuoco si trovavano al centro. - se non si blocca l'esposizione, e si utilizza ad esempio la modalità valutativa, il sistema ricalcolerà il tutto, ma tenendo conto di ciò che la fotocamera sta inquadrando all'atto della ricomposizione, e del punto af selezionato. Per cui, se ad esempio il punto af centrale inquadrasse una zona con tonalità molto chiare o scure, le variazioni nel calcolo dell'esposizione potrebbero essere significative. Da qui, molti dei problemi lamentati sui sistemi di esposizione di certe fotocamere, sul fatto che sottoespongano o siano poco consistenti nelle misurazioni. Poi, comprendo che per alcuni sia una questione di abitudine, ma di fatto conviene sfruttare lo strumento di cui si è in possesso al meglio delle proprie potenzialità. Altrimenti, non ha molto senso discutere delle prestazioni dei sistemi di messa a fuoco di 6d mark II e 5d mark IV, se poi le si utilizza come le prime reflex autofocus di 30 anni fa: a questo punto anche una 6d sarebbe più che adeguata per un utilizzo simile (lato sistema di messa a fuoco). |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 14:54
Io utilizzo blocco esposizione e blocco af con i pulsanti separati, decidendo io la luce nella scena Ricompongo perché (guarda caso) ho una 6D e ho scelto di investire davvero sulle lenti. Ma anche quando avevo una ml con 325 punti AF se volevo velocità ricomponevo, solo che arrivavo al singolo punto la scena era persa. Quando ho tempo di pensare la scena a F1. 4 e non posso inquadrare in nessuno dei punti... Uso il lv, nei ritratti ambientati aiuta molto. Ricomporre fino a F1. 8 si fa, ben sapendo però a come reagisce la fotocamera e anticipando dove andrà a cadere la MAF |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 15:04
@Hbd , punto 1---si può essere vero //// punto 2----si è vero risoluzione dei problemi : o si scatta in manuale o nel caso di priorità di diaframma ( di solito io uso o manuale o priorità di diaframma ) la mia esperienza mi porta a starare l'esposizione con la rotellina ..molto veloce e comodo, senza contare poi che scattando sempre in Raw un minimo di errore di esposizione è sempre correggibile. i sistemi di maf delle varie 5dmk3 o 6dmk2 o 5dmk4 sono validissimi ma non sono veloci ed immediati come ricomporre la maf "almeno per certi generi fotografici" , io sono un "cerimonialista" e per esperienza se dovessi con rotelline varie o joystick spostare "quasi ad ogni scatto" a maf nel punto giusto invece di ricomporre ....avrei perso chissà quante foto. "anche perchè cosa molto importante" io il punto di maf "so sempre dove si trova" ( il centrale) ma se comincio a spostare con rotelline o altro il punto di maf ogni tot foto , devo sempre andare a cercare il precedente punto dov'era e magari la prossima foto mi serve da tut'altra parte ....quindi diventa il tutto molto più complicato e meno veloce. Ps : uso 2 canon 6D , e se anche qualcuno griderà allo scandalo : ho avuto per due anni una 5DMK3 ( quindi so cos'è) , ma la piccola 6D è molto più reattiva, meno complicata ma fa le stesse cose, e i file che ne escono per prove fatte sono un pochino migliori.......se poi uno dice il corpo è meno pro gli dico ok, o se l'esposimetro sbaglia di più gli dico ok ....ma alla fine ho venduto la 5dmk3 per prendere la seconda 6D proprio per le ragioni positive e migliori che ha. |
| inviato il 04 Febbraio 2019 ore 14:31
Come premessa, il mio contesto d'uso e fonte di esperienza con la 6d MkII: ci ho scattato primariamente surf, vela, paesaggi marini e motori vintage, secondariamente concerti, ritratti e street, macro. Non vivo di fotografia. Cerco di usare solo lenti L perché rapidità e affidabilità della mAF è incomparabile con Tamron e Sigma. Con la 6d MkII e ho realizzato il 90% delle foto che vedete su adnexart.it. Il restante % l'ho scattato con 5d MkIV, MkIII e Sony A7S. Queste ultime due le tralascio, per non andare OT. Facendo un bilancio complessivo, per il mio uso, rispetto alla 5d MkIV, sento la mancanza del Joystick e della doppia scheda. Non mi trovo altrettanto bene con i comandi della 6d MkII. Inoltre la tropicalizzazione delle 5d è indubitabilmente migliore, cosa per me importante. Purtroppo mi sarei atteso differenze più grandi, sul campo, nella mAF tra 6d MkII e 5d MkIV, a mio avviso la maggiore affidabilità della 5d MkIV c'è, ma è poca roba, specie usando modalità di tracking del soggetto non mi pare di trovarci differenze più di tanto apprezzabili. Non ho ravvisato differenze sensibili nella qualità di immagine, però a fare i "pixel-peeper" mi pare che la 5d MkIV abbia un rumore "più gradevole" nel senso di più pastoso. La 6d MkII resta al momento l'unica macchina in mio possesso perché l'upgrade alla 5d MkIV, a mio avviso e in questo specifico momento storico, non vale la spesa. Tuttavia capisco benissimo che un Pro preferisca la seconda. Certo sulla macro e in alcuni landscape, il display orientabile è una manna. Passerò a MkIV? No, se non ci mette troppo ad uscire, preferisco attendere una Mirrorless seria da Canon. Non che la EOS R non lo sia, ma non acquisterei mai il primo modello di una serie, e la tropicalizzazione dela EOS R è uguale a Sony alpha e 6d mkII, niente di speciale. |
| inviato il 04 Febbraio 2019 ore 14:43
Lato tropicalizzazione, è bene non crearsi illusioni. Nessun costruttore fornisce e garantisce una concreta protezione dagli agenti atmosferici, per le reflex, e si guardano bene dal fare riferimento a standard consolidati, come IP o quelli militari. Anche perché, se dovessero certificare la resistenza agli agenti atmosferici con tali standard, i costi diverrebbero improponibili. Pertanto, Canon si limita a citare una "protezione acqua e polvere", ma poi non garantisce assolutamente nulla in caso di malfunzionamenti dovuti a infiltrazioni di acqua e polvere. In altri termini: basta qualche goccia d'acqua nella zona sbagliata per rendere inservibile qualsiasi reflex Canon, incluse le eos 1. Il tutto non sarebbe coperto da garanzia. La stessa Canon ha a listino una gamma di custodie impermeabili, studiate anche per i superteleobiettivi. store.canon.it/canon-custodia-impermeabile-canon-erc-e5s-small/1758C00 store.canon.it/canon-custodia-impermeabile-canon-erc-e5m-medium/1759C0 store.canon.it/canon-custodia-impermeabile-canon-erc-e5l-large/1760C00 |
| inviato il 04 Febbraio 2019 ore 14:44
La 6D II è un'ottima macchina, soprattutto adesso che sta vertiginosamente calando di prezzo, dopo l'uscita della RP scenderà ancora un po'! L'AF è sempre stato eccellente e nel resto è una 6D...Affidabile e di qualità |
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