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35mm f1.4 L I o II ?


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avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:26

la resa di un obiettivo non si livella chiudendo il diaframma.


Questo si zen, ma come dire anche a TA devono essere ottimi, oppure avere carattere!

avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:26

forse ho esagerato ma tra f1.2 f1.4 f1.8 f2 il discorso regge

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:28

a mio avviso non avete compreso le caratterialità/funzionalità/narrativa/espressione delle lenti.

un superluminoso non si prende per il numerino f stampato sul barilotto e nemmeno (soprattutto) per usarlo a quell'apertura.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:32

ho avuto (come voi suppongo) 24, 35, 50, 85, 100, 135, 200 luminosi e non.
gold ring e L per intenderci.

e la differenza non è quello stop di differenza e nemmeno la resa qualitativa con cui lo definiscono. ma come lo esprimono.

scusate, allora sarei scemo che ho scelto deliberatamente il 35L1 che a ta impasta da far schifo.
avevo il 35L2 (pagato uguale) eppure ho scelto quello che a ta è meno nitido.

una lente (per me) non è la resa a ta !

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:36

A mio avviso molte delle critiche a ottiche come l'ef 35 1.4 L usm, 50 1.2 L usm, 85 1.2 L (prima e seconda versione) sono proprio dovuti a piccoli errori di messa a fuoco che, sui sensori odierni, si traducono talvolta in un'immagine che è meno nitida rispetto al dovuto, e alcuni confondono la cosa con limiti dello schema ottico.

Se si investe molto lato fotocamera, ad esempio acquistando una 5d mark IV o 1dx mark II, allora certi problemi si riducono, ma sempre entro i limiti di tolleranze di funzionamento dell'ottica (e fotocamera).

Canon dichiara quanto segue, sulle faq relative alle fotocamere eos attualmente in commercio.

tinyurl.com/y7k3g89g

"[...] L'accuratezza della messa a fuoco automatica delle fotocamere digitali Canon SLR (Single-Lens Reflex) e CSC (Compact System Camera) con obiettivo intercambiabile si basa sul principio per cui, quando un'immagine acquisita viene stampata completamente e visualizzata a una distanza appropriata alle dimensioni di stampa, l'effetto risulterà analogo a quello di una fotografia scattata da una fotocamera a pellicola.

Tuttavia, quando si utilizza una fotocamera digitale, è facile ingrandire o stampare solo una parte dell'immagine una volta scaricata sul computer. Se non si stampa l'immagine scattata completa, è possibile che nella messa a fuoco automatica vengano ingranditi piccoli errori che non sarebbero visibili nella visualizzazione in un formato di stampa tradizionale."

In sostanza, se ingrandendo al 100% i file si notano leggere variazioni della messa a fuoco (che rendono alcune foto lievemente meno nitide rispetto ad altre), in una sequenza di scatti, è inutile rivolgersi all'assistenza per chiedere una taratura della messa a fuoco. Si è ampiamente al di sopra dei limiti di accuratezza e precisione ottenibili con il sistema ottica-reflex, per cui il problema non è certo relativo ad una regolazione non corretta.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:42

Faccio uno stupido e f.....o esempio di cio che vuole dire zen.

Nel mondo m43 da poco grazie a Pana e Leica e oly poi, e' iniziata anche la la MALATTIA per le grandi aperture.. f1.2 a iosa per poter finalmente usare quei sensorini e avere allo stesso tempo la pdc di un 1.8 su ff..
Quindi MICA MALE.. certo.. finisce il vantaggio ingombri e pesi e si ritorna a impugnare mostri piu' grossi di una 6d+50stm..ma non e' la che voglio arrivare..

provo un paio di quei vetri su quella omd em1 che provavo in quel mesetto che l ho avuta e NON MI CADE mai la mascella perche' non e' la poca pdc quella che amo nei vetri per ff che amo.. ma la qualita' del burro, dello sfocato, i passaggi tonali...
Poi mi ricordo cosa mi sciocco di un semplice elmarit 2.8 Leica montato su 6d, che mi colpi' anche piu' del 85L... e nello stesso momento entra in gioco una piccola fotocamera m43 che per quanto scatti massimo a 2.8 (la lx100 con lente Leica), mi colpisce allo steso modo del vetro vintage elmarit.. e cosa scopro? che questa piccola lx100 e' l'unica con le 9 lame arrotondate delle lenti montate su TUTTO il sistema m43 insieme alla costosissima noctictron sempre di Leica 1.2...

Voi direte.. ecchevvoidi??

E io vi rispondo... IL CARATTERE di una lente e' quello che si porta dietro anche a f2.8 partendo da 1.2 1.4.. ed e' il motivo per cui spenderei mille mila euro..
Quelle lenti Leica hanno una impronta sia che le usi a 2.8 su m43 sia che le usi a f2 su ff...
il motivo per cui fra un noctilux 1.2 e 0.95 preferiro' sempre il primo... il motivo per cui fra il 35 1.4 old e il nuovo supernitido eccellente con af allucinante e resa a ta spaventosa preferiro' sempre il secondo e il motivo per cui ODIO il 50L per la sua incostanza nell'essere caratteristico o merdoso..

Ecco perche' NON amo i vetri ART e ADORO i vetri LEICA e alcuni Canon L...

io un 35L a 2.8 lo riconosco da chilometri, un art sfido chiunque a riconoscerlo e entrambi a 2.8 sono lame..

avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:45

è vero quello che dici zen però è anche vero che il carattere esce fuori sopratutto a TA , certo che ne conserva un po anche ad aperture inferiori, il 50L per esempio conserva uno stacco dei piani superiore agli altri per caratteristiche costruttive proprie ma indubbiamente si apprezza maggiormente via via che che il diaframma si apre.

Fondamentale anche il discorso di Hdb circa l'accoppiamento perfetto con il copro macchina, qualsiasi piccolo difetto di accoppiamento si traduce in una impressione di scarsa nitidezza e questo accoppiamento sarà tanto più difficile quanto maggiore sarà l'apertura.

I Sigma, se li usi a 1.8-2, vanno bene anche sulla 6d.
La difficoltà ed il successo/insuccesso della microtaratura è quindi discriminante.


avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 16:53

" una lente (per me) non è la resa a ta! "

sottoscrivo

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 17:43

Da notare che la maggiore aberrazione sferica del 35 1.4 L usm, rispetto agli altri due modelli citati, crea anche maggiori difficoltà di messa a fuoco, in certe condizioni.


Il 35 no, questo discorso vale per il 50, ma il 35L è un cecchino, non sbaglia un colpo di AF, avrà anche l'elettronica meno tarabile del mark 2 ma questo vuol dire solo un minor intervallo di regolazione, la precisione è assoluta durante l'uso, più precisa dell'85L e infinitamente più precisa del 50L, guardate che il 35L e l'85L di aberrazione sferica residua, quella sul piano di fuoco per intenderci, ne hanno davvero poca, infatti non mi risulta nemmeno siano particolarmente afflitti da focus shift, quello che ha una pesante aberrazione sferica è il 50L, o il 24-70 f/4L a 70mm e alla minima distanza di messa a fuoco.

Inoltre non concordo sul discorso che facevi dell'imputare la scarsa resa di un'ottica ad errori di messa a fuoco, questo è un'errore che può essere commesso da un occhio poco allenato, da un principiante, ma quando conosci l'ottica anche se questa sbaglia di un valore pari ad un +/- 1 sulla microregolazione, bisognerebbe essere in grado di accorgersene. Tutti i miei giudizi sul 50L sono a fronte di una corretta messa a fuoco, altrimenti anche gli art sarebbero considerati fondi di bottiglia visto che a fuoco ci vanno con una percentuale minore.

Questo è un crop a f/1.4 della mia copia di 35L, vedi aberrazione sferica sul piano di fuoco? In questa ero a 0.5 metri forse meno, il fuoco è sull'orecchio:






A questa distanza il 50L ha un velo di aberrazione sferica da far paura, l'aberrazione sferica del 35 e dell'85 non sono niente in confronto e nemmeno impediscono una precisa messa a fuoco.
Tanto per postare anche un esempio di aberrazione sferica, così capiamo di cosa stiamo parlando, eccola qui, soggetto diverso purtroppo ma si tratta della stessa distanza di messa a fuoco.



avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 18:00

Tuttavia, quando si utilizza una fotocamera digitale, è facile ingrandire o stampare solo una parte dell'immagine una volta scaricata sul computer. Se non si stampa l'immagine scattata completa, è possibile che nella messa a fuoco automatica vengano ingranditi piccoli errori che non sarebbero visibili nella visualizzazione in un formato di stampa tradizionale."


Immagino che questa cosa unita al micromosso sia una concausa di alcune immagini imperfette di sport motoristici se ingrandite al 100%.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 18:19

Per quanto concerne la messa a fuoco, i problemi non sono tanto al centro, quanto nelle zone periferiche delle lenti, in cui le difficoltà di lettura aumentano, per i sensori af. Il 50 1.2 L usm va mediamente meglio, comunque, almeno alle distanze di lavoro tipiche di tale ottica (qualche metro), rispetto al 35 1.4 L usm (mi riferisco alla messa a fuoco).

A questo punto dipende dalla fotocamera: ad esempio, in accoppiata al 35 1.4 L usm una 1d mark IV fornisce risultati migliori di una 6d (con i punti af periferici), ma comunque mediamente peggiori rispetto al punto af centrale. Dovrei provare con una 1dx mark II per valutare quanto migliori la situazione, ma non mi aspetto miracoli.

Il fatto che la resa del 50 1.2 L usm crolli, sotto il metro di distanza, è qualcosa che avevo notato anche io. Sospetto che il 35 1.4 sia superiore, in tal contesto, anche per il fatto di avere quello che Canon definisce "floating system", ovvero un gruppo di lenti che si muove, durante la messa a fuoco, per contenere le aberrazioni al variare della distanza. Anche il 50 1.0 L era dotato di tale tecnologia, peraltro: non so perché sul 50 1.2 L usm non ne abbiano fatto uso, forse il problema era relativo ai costi.

Rimane il fatto che se si scattano foto ad eventi ed è necessaria affidabilità per la messa a fuoco, anche per soggetti in movimento, non mi sentirei di consigliare il 35 1.4 L usm.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 18:28


Immagino che questa cosa unita al micromosso sia una concausa di alcune immagini imperfette di sport motoristici se ingrandite al 100%.

Quando ebbi l'occasione di provare un 200-400, in accoppiata alla mia 1d mark IV non fui molto soddisfatto per la nitidezza delle immagini: poi, dopo aver ridotto i tempi di scatto da 1/1000 s a 1/2000s mi resi conto di quale fosse la causa del problema. Assumevo che per attività ciclistiche acrobatiche i tempi di scatto che avevo impostato fossero sufficienti, ma non era così.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2017 ore 18:34

I "floating elements" erano un fatto assodato già sul 55/1.2 AL "breachlock" agli inizi degli anni '70, e dopo di esso tutti i superluminosi, e non solo loro, di casa Canon li hanno avuti ... TUTTI ... tutti tranne il ... come dire ... "poco brillante" 50/1.2 L EF, chiaramente!

avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 19:08

Quando ebbi l'occasione di provare un 200-400, in accoppiata alla mia 1d mark IV non fui molto soddisfatto per la nitidezza delle immagini: poi, dopo aver ridotto i tempi di scatto da 1/1000 s a 1/2000s mi resi conto di quale fosse la causa del problema. Assumevo che per attività ciclistiche acrobatiche i tempi di scatto che avevo impostato fossero sufficienti, ma non era così.

Chiedendo scusa per l'OT (non è certo il 35LII)...
Mi sembra che rispetto all'analogico servano tempi più veloci. Forse è anche l'età, ma quello che facevo una volta a 1/500 - 1/1000 adesso mi riesce a 1/2000...

avatarsupporter
inviato il 30 Agosto 2017 ore 19:14

anche io penso che, rispetto all'analogico, servano tempi più veloci, personalmente cerco di non scendere sotto al doppio rispetto all'analogico: se serviva 1/1000 cerco di usare 1/2000

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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