| inviato il 26 Luglio 2017 ore 11:34
Domenico io eviterei anche di scriverle certe cose... Sarò io paranoico ma non sono il tipo che posta lo spacchetto su facebook. | 
user72463 | inviato il 26 Luglio 2017 ore 13:52
Sinceramente dubito che una polizza possa risarcirti del valore affettivo e della passione che avete messo per creare quello che avete creato.. | 
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 14:15
Premetto che non ho letto tutte le pagine ma solo la prima... magari qualcuno l'ha già detto. Nell'ultimo anno a 2 amici hanno rotto il finestrino per rubare MacBook, iPad, pc ecc, uno addirittura nel vano sotto il baule e non poteva esser stato seguito perché ce l'aveva messo il giorno prima ed era a 100km da casa. Parlo di colli bolognesi (e un'altro a Reggio Emilia) quindi non proprio nel bronx. Pare che i ladri usino dei rilevatori di batterie al litio quindi si aggirano in posti con molte auto e il resto si sa purtroppo. Io tenevo sempre una mirrorless "di sicurezza" nel baule ma da quando ho saputo di queste cose ho ovviamente smesso. Okkio | 
user120016 | inviato il 26 Luglio 2017 ore 15:17
“ Domenico io eviterei anche di scriverle certe cose... Sarò io paranoico ma non sono il tipo che posta lo spacchetto su facebook „ Infatti mi son permesso di scriverlo perché nel frattempo tutta la collezione, la sala pose e la camera oscura sono state spostate in una sede istituzionale, luogo molto più sicuro di un'abitazione privata. | 
user120016 | inviato il 26 Luglio 2017 ore 15:46
“ Sinceramente dubito che una polizza possa risarcirti del valore affettivo e della passione che avete messo per creare quello che avete creato.. „ Hai perfettamente ragione. Dovessero mai portarmi via la mia collezione il valore affettivo non sarebbe quantificabile. Tuttavia, chiedi a chiunque abbia subito un furto se un risarcimento economico non faccia comodo per ripristinare la propria attrezzatura... | 
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 15:51
Hai perfettamente ragione. Dovessero mai portarmi via la mia collezione il valore affettivo non sarebbe quantificabile. Tuttavia, chiedi a chiunque abbia subito un furto se un risarcimento economico non faccia comodo per ripristinare la propria attrezzatura... +1 | 
user72463 | inviato il 26 Luglio 2017 ore 15:55
chiaro Domenico,se parliamo di attrezzatura contemporanea è evidente che il risarcimento fa comodo,ma io pensavo più al valore affettivo e storico delle macchine d'epoca e tutto il resto..quello non è risarcibile in alcun modo,bene hai fatto a spostare tutto | 
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 16:22
“ Premetto che non ho letto tutte le pagine ma solo la prima... magari qualcuno l'ha già detto. Nell'ultimo anno a 2 amici hanno rotto il finestrino per rubare MacBook, iPad, pc ecc, uno addirittura nel vano sotto il baule e non poteva esser stato seguito perché ce l'aveva messo il giorno prima ed era a 100km da casa. Parlo di colli bolognesi (e un'altro a Reggio Emilia) quindi non proprio nel bronx. Pare che i ladri usino dei rilevatori di batterie al litio quindi si aggirano in posti con molte auto e il resto si sa purtroppo. Io tenevo sempre una mirrorless "di sicurezza" nel baule ma da quando ho saputo di queste cose ho ovviamente smesso. Okkio „ Il mio pc era senza batteria che ho ancora quà con me....no no quà mi hanno seguito dall'autodromo....le uniche batterieche c'erano erano quelledella 1dx....in ogni caso era tutto nel baule....NON in vista, l'alternativa era portare tuttocon me in un centro commerciale con 5000 persone in giro e farsi vedere da tutti con questo enorme zaino, che pesava una ventina di kg abbondanti......non esattamente l'ideale. | 
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 17:00
Nel tuo caso mi sembra più plausibile la tua ipotesi allora... Però mi interesserebbe capire anche se quei rilevatori di batterie al litio rilevano pure quelle delle fotocamere, più piccole di quelle del portatile insomma. | 
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 17:58
non sono rilevatori di batterie al litio ma di circuiti elettronici. si chiamano NLJD ( Non Linear Junction Detector ), esistono da anni e tramite emissione di onde a bassa potenza possono rilevare la presenza di qualsiasi semiconduttore artificiale (circuito elettronico, anche spento), che produce un eco di ritorno diverso dai semplici materiali metallici e semiconduttori naturali. Ci vuole un certo addestramento per imparare ad usarli e sono molto costosi, a partire da 6-8 mila euro per i modelli più semplici, portatili e meno sensibili (tanto per intendersi, quelli che nei film di spionaggio passano lungo il corpo per trovare microregistratori e simili) Nella pratica riuscire a capire che cosa c'è all'interno di un auto (che di per se è in parte schermante e comunque già piena di elettronica) non è nè semplice nè a buon mercato, quindi quasi sempre usano metodi più tradizionali, come appunto seguire la vittima designata |  
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 20:52
@Regolus GRAZIE!!!! veramente! mi dico sempre di documentarmi o chiedere a una mia collega che ha il marito poliziotto ma mi dimentico. quindi dici che una fotocamera nel baule la rilevano? Nel caso del Mio amico è veramente strano pensare che l'abbiano seguito: partito da reggio, andato da clienti a Milano e messo via il Macbook nel sottobaule e andato da Milano a Bologna sui colli per una cena/convegno... e nella sua auto di elettronica ce n'è veramente tanta (Bmw serie 5). Boh non so... io non me la sento più di tenere la fotocamera di emergenza nel baule. Comunque servono pene più severe e dissuasive, c'è poco da dire. | 
| inviato il 27 Luglio 2017 ore 10:16
Non è che rilevano la fotocamera, ma arrivano a capire che nel baule potresti avere un apparecchiatura elettronica complessa, e forse, con strumentazione di buon livello e adeguate capacità, capirne le dimensioni, quindi diciamo "immaginare" se si tratta di un computer portatile o di una reflex. Ma ci sono ancora i "professionisti" che scelgono le vittime in base all'aspetto (auto costosa, abbigliamento...), d'altra parte oggigiorno è abbastanza facile immaginare che chiunque viaggi con una certa dose di costosa elettronica al seguito |
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