| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:03
Se il soffitto di un'aula di conservatorio è pericolante, lo schiacciamento dei piani è assicurato. |
user4758 | inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:03
“ Nell'atto pratico, si. Nella mera teoria però non è l'ottica il problema del nasone su un grandangolare, ma appunto la distanza di ripresa che cambia la prospettiva di osservazione, anche ad occhio se ci mettiamo a 20 cm dalla faccia di una persona il suo naso ci sembrerà enorme. Il problema è che per riempire il fotogramma con un viso su un 12mm dobbiamo stare così vicini che se alita ci appanna le lenti, con un 135 saremo ben distanti e le proporzioni torneranno "più umane" „ Appunto Talisman, una focale come il 135 si può definire ideale per un primo piano, ma non per un ritratto ambientato Quindi ogni tipologia di ritratto, avrà il suo binomio ideale tra distanza-lente; tutto il resto introduce distorsioni |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:06
Esatto.Se io uso un 50mm. per fare un ritratto e sto a 3 metri di distanza, il viso non sarà certo deformato. Ma......quello non sarà un primo piano. Allora cropperò l'immagine ed ecco che d'incanto anche il 50 diventa quello che non è.....un ottica da ritratto.......croppando è come zoomare e quel 50 lì croppato diventa un 135 o un 200. |
user4758 | inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:10
Si Giuliano, mi è chiaro il discorso del crop e sono d'accordo con te che per un primo piano utilizzerò un 135/200, non un 50 croppato! :) Ma allo stesso modo utilizzare un 200 per un ritratto ambientato non sarebbe corretto a causa dello schiacciamento dei piani che va ad introdurre... |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:22
Zeppo dixit: “ Ma allo stesso modo utilizzare un 200 per un ritratto ambientato non sarebbe corretto a causa dello schiacciamento dei piani che va ad introdurre... „ oggi faccio il maestrino :-) Zeppo scusami, ma "rivisito" la tua frase :-) Ma allo stesso modo, utilizzare un 200 per un ritratto ambientato, non sarebbe corretto perche' a quella distanza a cui devi scattare con un 200mm, si avrebbe uno schiacciamento dei piani... Qui si va sul "soggettivo"... e subentrano gusti personali riguardanti la "distorsione prospettica" sui volti, sulle persone... non ne usciamo :-) |
user4758 | inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:24
Luca, tutto il (mio) discorso era nato in un'altro topic dove si parlava di ritratti rispondenti alla realtà e quindi sto facendo un discorso oggettivo... Così come non è corretto avere volti con il nasone, non lo è neanche averli schiacciati come un coreano! :D |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:29
io sono d'accordo con te... avevo aperto un discussione tempo fa... il rispondente alla realta', e' un concetto complicato... e molto soggettivo... dipende da che distanza guardi una persona... in teoria quello che il tuo occhio vede (la distorsione prospettica che vedi), la "simuli" stando alla stessa distanza utilizzando la focale normale per il tuo sensore... (a mirino non e' cosi', perche' il mirino ha un ingrandimento 0.qualche cosa...)... una persona la vedi diversa da 2m di distanza o da 30cm di distanza... :-) |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:34
il fatto e' che la distorsione prospettica la percepiamo "piacevole" o "fastidiosa" in modo diverso e cambiando le distanze e il punto di ripresa le cose possono essere ribaltate... |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:37
Quelle rare volte che uso i grandangoli, mi diverto a fare questo: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2094561&l=it Diciamo che l'uso dei grandangoli nel ritratto sfugge alle regole classiche ma se ne può fare un utilizzo decisamente creativo. Alcuni (pochi) qui sopra tirano fuori dei capolavori col 24 fisso su ff. Spesso li invidio. |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:45
Lucadita, non ho ben capito quale sia la foto vera e quali tarocchi. Ad ogni modo, il "mio" ragionamento (in realtà' non e' solo mio, ma di dominio comune: basta andare sul web, ad esempio al sito che avevo indicato in precedenza), e' che i teleobiettivi ed i grandangoli, danno una rappresentazione distorta delle immagini che inquadrano: i grandangoli ingrandiscono gli oggetti più' vicini (e quindi "allontanano" quelli più' lontani); i tele, al contrario, ingrandiscono di più gli oggetti lontani, con l'effetto di farli apparire più' vicini. Ovvio che se anziché utilizzare un teleobiettivo vero, "croppo" un'immagine, e' come se avessi un teleobiettivo senza queste sue distorsioni naturali e questo e' quanto dovrebbe accadere in teoria, ma che NON accade in pratica. Chi ha rudimenti di studi ingegneristici, sa bene infatti che la differenza (a volte grande) tra la teoria e la pratica, la fanno i parametri parassiti, le approssimazioni dei modelli teorici, etc. etc.: senza di questi, il mondo in cui viviamo sarebbe completamente diverso (ed i tele si comporterebbero come alcuni qui vorrebbero). Altro concetto che ho visto che non e' ben chiaro, e' quello di cosa si intenda per "vicino" e "lontano": la Luna e' relativamente "lontana" dal capannone. Il Rosa e' relativamente "vicino", per cui servirebbe un tele molto lungo, per dare l'effetto schiacciamento, che altrimenti rimane relativamente piccolo. Quindi, tornando a bomba sull'argomento: e' una realtà' facilmente verificabile (ed arcinota) che i teleobiettivi comprimano i piani. E' un po' meno noto il motivo per cui cio' accade, poiché legato alle distorsioni e non spiegabile con i modelli ottici semplificati della vulgata. Il fraintendimento penso sia tutto qui. Detto questo, mi ritiro veramente da una discussione che sta prendendo una deriva....tolemaica, non avendo le mie considerazioni, ahimè, lo spessore di quelle galileiane (anche se entrambi abbiamo usato il "volgare"), ma solo la stessa capacita' di (non) convincere e temendo io, più di lui, le "sante inquisizioni" del web. Ovviamente tutto con un sorriso e per amor di retorica :-) |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:56
“ Così come non è corretto avere volti con il nasone, non lo è neanche averli schiacciati come un coreano! :D „ D'accordissimo “ il rispondente alla realta', e' un concetto complicato... e molto soggettivo... dipende da che distanza guardi una persona... in teoria quello che il tuo occhio vede (la distorsione prospettica che vedi), la "simuli" stando alla stessa distanza utilizzando la focale normale per il tuo sensore... (a mirino non e' cosi', perche' il mirino ha un ingrandimento 0.qualche cosa...)... una persona la vedi diversa da 2m di distanza o da 30cm di distanza... :-) „ Anche qui sono d'accordo ma guardare con gli occhi o attraverso l'obiettivo non sono comunque la stessa cosa, inevitabilmente l'obiettivo avendo un "occhio" solo tende ad enfatizzare la distorsione prospettica. Alla fine rimane tutto molto soggettivo e soprattutto il ritratto non è solo ambientato così come non è solo fototessera. Quale obiettivo vuoi usare? quello che più ti aggrada e risponde alle tue esigenze. Quale diaframma usare? in funzione di cosa vuoi rendere al meglio. |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:59
karl8, io sinceramente non capisco questa tua NON voglia di confronto... nessuno ha chiamato la Santa inquisizione e nessuno sta usando toni dittatoriali... Si sta cercando di discutere insieme... nell'esempio sopra, la prima immagine e' vera, le altre due sono state ricostruite incollando l'immagine originale rimpicciolita e aggiungendo alberi e cielo inesistenti nella prima foto... Forse ho capito dove "non ci capiamo"... non e' che tu parli delle "distorsioni proprie" di un obiettivo? e noi invece parliamo della distorsione prospettica e basta? noi si ragiona con la "luna" al centro del fotogramma... Karl8 dixit: “ Quindi, tornando a bomba sull'argomento: e' una realtà' facilmente verificabile (ed arcinota) che i teleobiettivi comprimano i piani. E' un po' meno noto il motivo per cui cio' accade, poiché legato alle distorsioni e non spiegabile con i modelli ottici semplificati della vulgata. „ mi dai qualche riferimento scientifico magari pieno zeppo di formule che spiega e dimostra quello che stai asserendo? (sinceramente mi sono perso il link che hai indicato prima, me lo riposti?) |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 11:40
“ Quindi, tornando a bomba sull'argomento: e' una realtà' facilmente verificabile (ed arcinota) che i teleobiettivi comprimano i piani. E' un po' meno noto il motivo per cui cio' accade, poiché legato alle distorsioni e non spiegabile con i modelli ottici semplificati della vulgata. Il fraintendimento penso sia tutto qui. „ Karl, qualche pagina fa ho scritto un post rivolto a te in cui ho descritto un fenomeno (l'eclissi) che dovrebbe dipanare ogni dubbio per quanto riguarda l'impossibilità che la luce venga curvata dai teleobbiettivi, manco fossero dei buchi neri. Adesso, glissando allegramente sul merito, insisti nella tua idea strampalata sostenendo che non possa essere compresa e discussa dal "volgo" perché questi non avrebbe la capacità di sviluppare pensieri complessi, capacità che sarebbe invece di tuo esclusivo appannaggio. Liberissimo di utilizzare qualsiasi strategia comunicativa per affermare le tue ragioni, anche se indifendibili a rigor di logica. La questione è: perché? |
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