| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 12:54
ottimo dato che domani mi arriva la bestiolina 5d IV |
user59759 | inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:05
OT Alessandro la vecchiaia è solo un'altra fase della vita, con i suoi pro ed i suoi contro. Sta a noi decidere come affrontarla e viverla. Anch'io sto in pensione come te, anche se con qualche anno di meno. Ho constatato che la vita "vera" come tu la definisci, molto spesso è fatta di ipocrisia e tanta, tantissima ingratitudine che è un sentimento inversamente proporzionale a quanto una persona ha ricevuto. La vecchiaia è l'età degli acciacchi, è vero ma sarebbe peggio se ce li hai da giovane, è l'età della saggezza e sai che cosa puoi o non puoi fare. Ci sono tante cose da fare ancora e, se hai la fortuna di avere ancora qualcuno accanto con cui condividerle, puoi farle senza il sentirsi in obbligo con il lavoro. Io ho trovato una mia dimensione e ti auguro di riuscire altrettanto anche tu. Fine OT. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:11
“ Sulla questione Giallo Nikon e Rosso Canon e compagnia cantante vale quanto sopra, manca sempre qualcosa nei risultati degli esperimenti in odore di "scienza" sparsi nel web, che scientifici non lo sono affatto ma piuttosto analisi a valle del processo di elaborazione del segnale. Se un fotografo o un'artista nonostante il miglior monitor calibrato, i profili a doppia illuminante, un ottimo wb etc etc continua a preferire una resa piuttosto che un'altra è giusto che segua il suo istinto senza farsi troppe menate. „ Non verrà mai negato a nessuno di fare ciò che vuole, con questo abbiamo anche scoperto l'acqua calda! |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:13
“ Non verrà mai negato a nessuno di fare ciò che vuole, con questo abbiamo anche scoperto l'acqua calda! „ Ci vuole senso pratico e mi sembra ti manchi leggendo le tue risposte. La mia esperienza dice che con sensori e ottiche diverse dovrò lavorare molto tempo sul raw per ottenere risultati comparabili in esterna e con forti gradienti. Questo nonostante abbia profilato tutte le fotocamere sia in singola che in doppia illuminante, abbia una cosa come 10 profili del monitor attivabili con un clic, tre colorimetri e 1 spettrofotometro e abbia studiato parecchio la gestione del colore, soprattutto testi in lingua inglese e faccia parte del gruppo del colore da anni. Ma prima di tutto sono un fotografo da "campo" che ama sperimentare e odia leggere le pappagallate. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:21
“ Sulla questione Giallo Nikon e Rosso Canon e compagnia cantante vale quanto sopra, manca sempre qualcosa nei risultati degli esperimenti in odore di "scienza" sparsi nel web, che scientifici non lo sono affatto ma piuttosto analisi a valle del processo di elaborazione del segnale. Se un fotografo o un'artista nonostante il miglior monitor calibrato, i profili a doppia illuminante, un ottimo wb etc etc continua a preferire una resa piuttosto che un'altra è giusto che segua il suo istinto senza farsi troppe menate perchè il tempo che perderebbe anzitutto a trovare una risposta precisa in un mare di imprecisioni è notevole, così come riuscire ad applicare tale risposta al proprio workflow. PS: La maggior parte di queste teorie da web si schianta sull'illuminante che viene utilizzata nelle prove (spesso in studio) e sull'insistenza del bilanciamento del bianco perfetto che massimizzi la distanza tonale (spesso controproducente nei tramonti). Inoltre non si tiene mai conto del tempo speso rispetto ad un buon risultato out-of-the box il cosiddetto timeconsuming. „ E' vero, sul web trovi di tutto e di più.... c'è confusione, c'è inesattezze, errori di ogni tipo, ecc... E un risultato subito piacevole è ben gradito, ovvio. Però è anche vero che il risultato out-of-the box è un arma a doppio taglio; ve bene finché ti aggrada, ma quando poi ti trovi in situazioni dove ti delude? L'accoppiata sensore/lente + profilo perfetta non c'è, quindi giocoforza bisogna introdurre nell'equazione qualcosa che cambi il risultato a nostro piacimento. La strada da percorrere la detta il nostro senso pratico e le conoscenze. Cambi lente e ci metti una vintage, ci metti un filtro sopra, ci metti più filtri sopra, stravolgi tutto in PP, oppure vai a toccare i profili. Alla fine come ci arrivi ci arrivi, il risultato è quello che conta. Pensare però che un profilo di classe Input possa darti informazioni quantitative o qualitative su di un sensore, è una illusione. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:38
“ Ci vuole senso pratico e mi sembra ti manchi leggendo le tue risposte. „ Quali??? “ Questo nonostante abbia profilato tutte le fotocamere sia in singola che in doppia illuminante, abbia una cosa come 10 profili del monitor attivabili con un clic, tre colorimetri e 1 spettrofotometro e abbia studiato parecchio la gestione del colore, soprattutto testi in lingua inglese e faccia parte del gruppo del colore da anni. Ma prima di tutto sono un fotografo da "campo" che ama sperimentare e odia leggere le pappagallate. „ Non ho nessun interesse a conoscere le cose che possiedi, le pappagallate che odi leggere non leggerle, con la tua intelligenza dovresti arrivarci subito a questa soluzione. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:43
Wazer, qual'è il problema maggiore in cui ti imbatti? Magari in due riusciamo a fare qualcosa. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:46
Raamiel in tutti questi anni non ho ancora letto di un solo esperimento fatto come si deve sui tagli in frequenza dovuti ai trattamenti delle ottiche e del filtro di bayer delle diverse case. Io non ho strumenti in grado di effettuare questo genere di misure ne tantomento possiedo i dati gelosamente custoditi dalle case madri sulla "potenza" dei filtri rgb posti sopra il sensore, ma vedendo cosa può selezionare dell'onda EM in ingresso un semplice filtro astronomico anti inquinamento luminoso, mi stupisco del vuoto pneumatico attorno all'argomento quando si parla di colorimetria applicata alla fotografia. Ora il lato pratico: l'out of the box è importante e permette di velocizzare il lavoro se hai molti raw da dare in pasto al pc ripresi in diverse condizioni di luce, ho apprezzato molto il tuo lavoro riguardo i profili e li ho anche usati per sviluppare alcuni set di scatti ma alcune volte torno sugli adobe o su quelli che ho creato in doppia illuminante per situazioni in combinazione con l'ottica soprattutto con la 5dsr e 16-35 f4. Uso anche Nikon e li confronto quotidianamente proprio con fotografie scattate dall'alba al tramonto e a volte in notturna: le differenze ci sono anche massimizzando la separazione tonale in modo maniacale con diversi metodi che vanno dal colorcheker(raro in esterna) al metodo di dan margulis etc etc. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:47
“ " Sono abituato a lavorare con gli anglosassoni da sempre" Dalla retorica ampollosa e talvolta afinalistica avrei detto invece più italo-terrone come me, davvero! ;-) Il mondo nordeuropeo e -in parte- anglosassone, gestisce il dibattito in modo del tutto diverso (e questo lo dice la mia parte finlandese). „ Alessandro, premesso che siamo in Italia e non in nord Europa (quindi mi pare lecito comportarsi da Italiani), in nord-europa non hanno per nulla il modo di fare che usi tu come ti ha fatto notare anche qualcun altro E per quanto riguarda la fedeltà cromatica delle reflex canon-sony/Nikon ti posso garantire che sui toni giallo - rosso non sono per nulla precisi rispetto alla percezione dell'occhio (che peraltro cambia da individuo a individuo) Se volete fare un esperimento semplice semplice, alla portata di tutti per verificarlo prendete un prisma scomponete la luce e proiettatela su un foglio bianco segnate con una matita i punti dove percepite i vari colori Fate una foto dalla stessa prospettiva con cui avete guardato Controllate il risultato Vedrete che i colori percepiti non corrispondono bene a quanto fotografato e la brillantezza dei colori percepiti è nettamente superiore al fotografato |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:48
Raamiel meno male che ci sei! almeno ci spieghi qualcosa (non sono ironico eh! Raamiel è veramente la persona più competente sui profili che abbia mai avuto la fortuna di ascoltare) |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 13:53
“ Non ho nessun interesse a conoscere le cose che possiedi, le pappagallate che odi leggere non leggerle, con la tua intelligenza dovresti arrivarci subito a questa soluzione. „ Mi quoti linkando un test e mi rimarchi di aver scoperto l'acqua calda, ti ho risposto che di prove ne faccio ogni giorno e se vuoi parliamo di questo. Non è una questione di elenchi di attrezzatura perchè non sono interessato a battaglie sofistiche piuttosto a far crescere la discussione che mi sembrava interessante. “ percezione dell'occhio (che peraltro cambia da individuo a individuo) „ Esatto, questo aspetto è molto sottovalutato ma penso sia cruciale. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 14:00
Confrontando Nikon e Canon con i miei profili di sviluppo, come ti sembra la resa in quelle circostanze? |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 14:07
“ Mi quoti linkando un test „ Io ho quotato Raamiel linkando un test, non ti capisco giuro. Per quanto riguarda le prove pratiche e soddisfacenti, mi profilo la stampante, possiedo con regolare licenza publish l'i1pro2, ma per i miei gusti uso un altro software per sviluppare i miei profili e altri target, non mi accontento dei pacchi preconfezionati. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 14:24
Wazer chiaramente come saprai un profilo colore non migliora la foto nei colori, semplicemente li riporta in uno stato noto e ad essere onesto ho visto che col color cheker passport spesso peggiora la situazione invece che migliorarla (sfumature non proprio piacevoli). Ho provato invece la tavola SG che mi da molta più attendibilità sul colore, ma soprattutto con sfumature migliori, passaggi + accurati. |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 14:26
“ Ho provato invece la tavola SG che mi da molta più attendibilità sul colore, ma soprattutto con sfumature migliori, passaggi + accurati. „ Eh beh... 24 tacche contro 140 vorrei vedere. Il piccolo ColorCheker va bene per il WB e la modifica e affinazione di un profilo, ma per crearli è troppo piccolo. |
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