| inviato il 08 Aprile 2016 ore 14:26
“ Il bello è che queste 2 affermazioni sono state scritte dalla stessa persona Eeeek!!! Forse non ha ancora deciso da che parte stare..... „ Un conto è essere esterofili di "default" e considerare tutto quello che esce dall'Italia come cacca. Un conto è leggere "pomodoro 100% italiano", sapendo che al 99% quel pomodoro è cresciuto nella Terra dei Fuochi in mezzo ai rifiuti nucleari. Detto in modo più chiaro, cosi capisci meglio: non tutto quello che esce dall'italia fa schifo, ma non tutto quello che esce dall'italia è migliore rispetto ad altri paesi. Erano due concetti differenti che tu, abilmente, hai unificato. |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:54
Infatti l'Italia è un posto pieno di contraddizioni. Ci sono i buonisti che vogliono accogliere tutti i migranti, però non dicono riduceteci lo stipendio del 10% perché vogliamo dare il nostro contributo, al contrario organizzano una manifestazione per avere l'aumento... Così boicottano la qualità del prodotto della loro ditta per fare un danno al padrone, senza rendersi conto che compromettendo la reputazione del marchio fanno un danno a se stessi e alla fine si ritrovano a spasso e pagati dalla collettività... Pare che negli anni settanta le Fiat arrivassero in concessionaria già arruginite! Adesso sono già tanti anni che Fiat lavora meglio, però la reputazione è fatta e i clienti persi da decenni son quelli che sparano a zero sul marchio. Comunque ho visto un'altra Tipo quattro porte e a me sembra bella. Poi che sia o no un capolavoro di design è un altro discorso, però è una bella macchina di tutto rispetto, anzi forse è fin troppo importante o grande. |
user14286 | inviato il 08 Aprile 2016 ore 20:51
“ La cura costruttiva sta tutta nel processo industriale. Se richiedi montaggi con ampie tolleranze e materiali economici per risparmiare la colpa non è certo della nazionalità degli operai „ Vallo a dire agli amministratori di quelle aziende europee (e anche italiane) che dopo aver "delocalizzato" la produzione nei soliti paesi "emergenti" (ma io li definirei molto diversamente) hanno dovuto rovinosamente ripiegare sulle maestranze di casa per arginare il crollo verticale di qualità dei loro prodotti ed evitare di perdere mercato e chiudere. Una manica di i.dioti? Del resto la stessa fiat ha "illustri" precedenti storici: penso ad esempio, al caso della mitica 126, un auto che ha motorizzato almeno una famiglia su due, ma passata alla storia per la sua difettosità, particolarmente evidente sugli esemplari progettati e assemblati in polonia, nelli stabilimenti FSM. Negli stessi anni dagli stabilimenti italiani usciva la panda, un auto che sarebbe passata alla storia per la sua leggendaria affidabilità... Non sono convinto che professionalmente tutto il mondo sia paese. |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 23:55
“ Non sono convinto che professionalmente tutto il mondo sia paese. „ Quoto |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 6:25
“ penso ad esempio, al caso della mitica 126, un auto che ha motorizzato almeno una famiglia su due, ma passata alla storia per la sua difettosità, particolarmente evidente sugli esemplari progettati e assemblati in polonia, nelli stabilimenti FSM. „ Ma infatti l'errore è stato di Fiat che ha puntato a un ulteriore ribasso. Negli stabilimenti polacchi ci sono andati per risparmiare su tutto, dando licenza a un'azienda che si è gestita da sola la produzione. Parliamo comunque di un'epoca in cui i motori venivano lavorati quasi a mano e l'artigiano aveva un ruolo importante. Oggi se parti dagli stessi materiali (cosa non scontata) puoi produrre in maniera identica qui come in Asia, basta avere lo stesso macchinario CNC. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 8:39
Vogliamo parlare delle aziende straniere, per le quali lavoriamo noi italiani...tanto migliori, noi altri, da lavorare male come loro, ma con la malizia che ci contraddistingue? Un esempio? Mahindra. Intendiamoci: sto facendo considerazioni più profonde, a monte della filiera, poiché lavoro nella progettazione auto da una quindicina d'anni, e devo dire che la propensione alla NON ricerca e sviluppo italiana è davvero notevole. (Fatta eccezione per il dipartimento Powertrain, dove ha conseguito risultati e successi di tutto rispetto). Detto questo, chiarisco che i materiali impiegati per tirare su una macchina (lamierati esterni e plastiche esterne e interne) sono gli stessi per tutti i costruttori. Nessuno impiega del palladio o dell'ittrio per forgiare la fiancata di un auto, e molti giuntano le varie lamiere tra loro con colla e chiodi (Ferrari), e nessuno sella la pelle pregiata sopra ai pannelli porta in ciliegio. A far la differenza è il COME vengono messe e tenute insieme le parti: se una finizione arco ruota la si tiene su con delle star-locks, può darsi che tenga nel tempo di più che con dei pinetti (più costosi e che prevedono stampi plastici più complicati/costosi). Io ritengo che un semplice utente, debba attenersi a quello che vede quando va dal concessionario: la macchina. Quanto costa? Quanto consuma? È spaziosa? Ci posso andare in Calabria con la famiglia? Mi piace? Queste sono le considerazioni da fare... Dire: "eh, ma, questa è fatta dai cinesi, dagli indiani, dai serbi o dai turchi!" che significa? Avete mai visto come gli americani costruiscono le nuove Camaro? |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 9:37
Inoltre ho letto che la fabbrica turca dove si produce la tipo ha avuto riconoscimenti e premi per la qualità. Se una fabbrica impone le stesse direttive per la produzione e ci sono gli stessi controlli la qualità non cambia indipendentemente dalla località in cui si trova. Io sono stato tantissimi anni concessionario ufficiale stihl che per chi non lo sa è una delle migliori e più affidabili marche di motoseghe e decespugliatori. Prima mi arrivavano i prodotti made in germany, poi made in u.s.a. e infine made in cina. Non ho mai notato differenze o avuto problemi e ho venduto migliaia di macchine nei vari anni. |
user14286 | inviato il 09 Aprile 2016 ore 10:15
“ Ma infatti l'errore è stato di Fiat che ha puntato a un ulteriore ribasso. Negli stabilimenti polacchi ci sono andati per risparmiare su tutto „ Invece oggi ci vanno per turismo... “ Oggi se parti dagli stessi materiali (cosa non scontata) puoi produrre in maniera identica qui come in Asia, basta avere lo stesso macchinario CNC. „ Non è assolutamente vero. Il macchinario bisogna anche saperlo usare e gestire, e questo può fare tutta la differenza nella qualità globale di una produzione (...e torniamo alla formazione ed alla cultura tecnica delle maestranze). “ Io ritengo che un semplice utente, debba attenersi a quello che vede quando va dal concessionario: la macchina. Quanto costa? Quanto consuma? È spaziosa? Ci posso andare in Calabria con la famiglia? Mi piace? Queste sono le considerazioni da fare... „ E' affidabile? Durerà almeno dieci anni? o sarò in officina un giorno sì e l'altro pure? anche queste sono le considerazioni da fare, e se sono io a farle, metto in conto sia la filosofia costruttiva del produttore (leggi propensione all'utilizzo di soluzioni tecniche discutibili, materiali scadenti e scarsa attenzione al dettaglio) sia l'ubicazione geografica del sito produttivo. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 12:15
Caneca: “ Io ritengo che un semplice utente, debba attenersi a quello che vede quando va dal concessionario: la macchina. Quanto costa? Quanto consuma? È spaziosa? Ci posso andare in Calabria con la famiglia? Mi piace? „ quotone |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 13:39
“ Invece oggi ci vanno per turismo „ Oggi ci costruiscono componenti per tutti i veicoli e veicoli interi, ma non solo di fascia bassa. “ Non è assolutamente vero. Il macchinario bisogna anche saperlo usare e gestire, e questo può fare tutta la differenza nella qualità globale di una produzione (...e torniamo alla formazione ed alla cultura tecnica delle maestranze). „ La differenza la fa la gestione del processo. Punto. Se a un turco o polacco o italiano gli spieghi come programmare un macchinario CNC o i procedimenti che deve fare nella sua piccola parte di assemblaggio questo lo fa secondo gli standard che gli sono dati, non c'entra la lingua, il paese o la provenienza. Non sono pezzi artigianali che necessitano di maestranze, sono auto fabbricate a livello industriale la cui qualità viene decisa da una squadra di teste che le auto non le toccano proprio, tra cui gli ingegneri di processo che devono mettere in piedi la produzione vera e propria. Diverso è nei settori di altissima gamma come la Ferrari o le piccole officine semi-artigianali in cui un tecnico segue tutta (o quasi) la costruzione dell'auto. |
user14286 | inviato il 09 Aprile 2016 ore 17:47
“ La differenza la fa la gestione del processo. Punto. „ Libero di pensarlo. Io, come responsabile di processo in un azienda di produzione, mi permetto di dissentire, e mi tengo la mia opinione, suffragata dall'esperienza. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 18:29
Se sei responsabile di processo sai bene che la responsabilità della qualità non è direttamente del singolo operaio ma di chi supervisiona la manodopera e più in alto l'intero processo produttivo. Se prendi un branco di scimmie armate di martelli e gli dai da fare una scultura non è colpa loro se non sanno fare la pietà di michelangelo ma di chi le ha scelte per quello scopo. |
user14286 | inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:51
so che se avessi delle maestranze incapaci, avrei solo due possibilità: fermare la produzione; oppure abbassare drasticamente gli standard di qualità pur di produrre. |
| inviato il 10 Aprile 2016 ore 21:33
“ ...il problema delle Fiat é che i materiali si deteriorano rapidamente. Da nuovi sembrano belli, ma ti invito a valutarli dopo 3 anni... Allora capisci dove hanno risparmiato.... „ Io mi sono fermato a leggere qui, non sono riuscito ad andare oltre... P.S.: adesso vado ad avvertire la mia 500L di tre anni e mezzo fa di iniziare a sgretolarsi, è assurdo che sembri ancora nuova dopo tutto questo tempo... |
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