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user39791
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inviato il 20 Gennaio 2016 ore 21:08

La casualità è il cuore della street. Un paesaggio sai dov'è è lo fotografi, casomai aspetti la luce giusta ma parti per fotografarlo proprio li. Un ritratto posato idem, basta avere un/una modello/a e la foto è fatta. Se vai a fotografare un evento sportivo se non sbagli giorno te lo ritrovi davanti al momento programmato, ecc.. La street è improvvisazione, il che non vuol dire che non c'è progettualità, anzi non c'è street che tenga senza progettualità. L'abilità sta proprio nel progettare la casualità, per questo è un genere tosto. O da svitati............MrGreen

user61069
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inviato il 20 Gennaio 2016 ore 21:11

su mccurry ho già dato e già litigato, quindi non mi pronuncio.... però cerca un fotoreporter professionista e chiedigli come si fa un reportage, NESSUNO DI ESSI TI DIRà VAI E SCATTA A CASACCIO..... a patto di non essere drogati o in malafede... per l'intervista di mccurry, l'ho vista anche io e secondo me fa il fenomeno, o per lo meno oggi, visto che è il promoter di se stesso e campa ancora con la profuga afgana... forse fa così... ma se lo avesse fatto anche all'inizio il NG così come la magnum li vedeva col binocolo...

avatarsupporter
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 21:51

da svitati...
in fondo pero' sai che la casualita' alla fine accade sempre, il problema e' che non sempre sei pronto a coglierne la potenzialita' e allora magari presti piu attenzione a cose banali e quelle interessanti ti scappano via e quando te ne rendi conto e' troppo tardi.
Il tempo per riflettere e' sempre troppo poco o quasi zero.
da svitati....

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 22:16

anche Ernesto Bazan non è un fotografo ?








avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 22:26

"Il colore distrae..(B.Gardin..!)" Potrei comporre una scena bellissima,piena di dettagli..,poi magari la persona ripresa ha le scarpe fucsia..,o i pantaloni rosa..Per istinto l'occhio va subito a guardare i colori dominanti,dando "meno" drammaticita'alla scena composta.Se i colori non sono invasivi puo'venir fuori una buona street,ma col b/n a mio avviso gli si da'la giusta collocazione.

si, ma come ho già scritto nel topic che lo riguarda, poi si contraddice quando parla della sua volontà documentativa, omettere il colore non è un atto documentale ma creativo.

L'errore è voler imbrigliare la realtà in un genere.

ecco, meno male che non sono l'unico che fa questa considerazione.


avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 22:57

" L'errore è voler imbrigliare la realtà in un genere."
ecco, meno male che non sono l'unico che fa questa considerazione.


credo di averla fatta anche io

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 23:02

Mi dispiace, ma è così.

Saper scattare fotografie, non rende fotografi. Rende esecutori.
I fotografi sono quelli che con le fotografie raccontano, trattano temi, li sviluppano, li completano.
Sono quelli che progettano il loro lavoro, anche nel fare "street" .

Comunque lascio che vi divertiate a prendermi alla lettera, visto che vi piace,
non devo convincere nessuno e la mia l'ho detta.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2016 ore 23:04

" Chi non sa cosa sta facendo e gira senza meta e senza sviluppare un progetto, non è un fotografo.
E' uno che sa scattare fotografie." ....un capolavoro della linguistica contorta! Eeeek!!!MrGreen


Se pensi che non sia vero, buon per te.

Credi che la differenza fra uno come Alex Webb e altri come te oppure me (che Alex Webb non siamo) stia nella tecnica o nella fotocamera usata?

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2016 ore 3:02

Neanche McCurry non è più libero di dire e far scrivere come la pensa perché c'è sempre lo scienziato di turno che dirà che parla solo per farsi pubblicità! Vabbè, viva la libertà di pensiero e del complottismo!
Spesso, quando si va in giro vi sono momenti o accadimenti che possono essere colti solo da chi ha una macchina fotografica e sa essere pronto e intuitivo a raccogliere questi momenti e a saperli rappresentare. Ormai si "raccoglie" qualsiasi cosa, ma solo una percentuale infinitesimale di scatti attrae e stimola i sensi di chi non c'era. Questa piccola percentuale di scatti può iniziare a chiamarsi fotografia! La selezione diventa più stringente per quelli che vorranno fare la Fotografia!
Certamente le uscite possono essere programmate anche all'interno di un progetto tematico, ma questo non autorizza nessuno di questi fotografi a sentirsi superiori agli altri. I fotografi di professione oltre a fare foto, ci campano.

avatarsupporter
inviato il 21 Gennaio 2016 ore 6:56

siamo nell'era di internet e della comunicazione globale, tutti giustamente possono dire la loro e la dicono, ma tutti altrettanto giustamente ne possono tener conto, se ritengono le cose dette sensate, o possono fregarsene se le ritengono buttate la tanto per dire.
Detto questo, rispetto al reportage, sono parzialnente daccordo con Pironman a meno che per progetto non si intenda il senso che si vorra' dare al discorso che si costruira' con le immagini, ma anche questo potra' cambiare strada facendo.
Per la storia del colore, quindi della pp, qualunque sia stata l'intenzione "prima" ti ritroverai delle sorprese piacevoli o spiacevoli che ti faranno decidere "dopo" come trattare quel particolare scatto. Neanche dopo mille anni di esperienza un fotografo riuscira' a prevedere tutto.

user46920
avatar
inviato il 21 Gennaio 2016 ore 8:08

La street è improvvisazione, il che non vuol dire che non c'è progettualità, anzi non c'è street che tenga senza progettualità. L'abilità sta proprio nel progettare la casualità, per questo è un genere tosto. O da svitati............MrGreen

Fil, a me piace molto il jazz, sia ascoltarlo che suonarlo (fin dove arrivo) e quello che dici sulla "street-photography" mi ricorda molto questa spiritualità che lo caratterizza ... cmq anche il jazz (quello buono) ha una progettualità, non solo di struttura metrica e armonica, per cui sono d'accordo anche con Pier su questo. Se allargando il ventaglio s'incontrano vari tipi di jazz con progettualità differenti, il filo conduttore che comunque resta (o dovrebbe restare) nella "fotografia di strada", penso sia quello della società umana e/o della umanità ... per cui un panorama totalmente naturale, non può giustamente essere definito street: deve essere prsente almeno una traccia della nostra società.

Detto questo, la disquisizione sul colore potrebbe affinarsi per quanto riguarda la capacità di aiutare il messaggio o meno ... fermo restando che non vedo nessun obbligo a produrre fotografie in BN per dover rientrare in una categoria: i panorami e gli scorci di A.Adams sono quasi tutti in BN, ma da un po' di anni nessuno si sognerebbe mai di farli senza colore!

user61069
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inviato il 21 Gennaio 2016 ore 9:09

per me, fotografo è chiunque viva di fotografia,

no, fotografo è chi vive delle sue fotografie... se non vendi le tue foto, e vivi grazie alla pubblicità del tuo blog, anche se è di fotografia, non sei fotografo.
joe bastianic vive di cucina e di cibo, ma non è ne cuoco, ne chef....

e poi, anche nel caso di fotoreporter, se il servizio dev'essere "la guerra in afghanistan", cosa ti prepari? Vai li, vedi com'è la situazione e scatti!

ma anche no... confondi il reportage con le breaking news. sono entrambi nella categoria fotogiornalismo ma sono due cose di verse... uno campa con 3-4 dollari per ogni foto che fa e pubblica, l'altro fa un lavoro più riflessivo, di lungo termine e per altri "clienti".

Neanche McCurry non è più libero di dire e far scrivere come la pensa perché c'è sempre lo scienziato di turno che dirà che parla solo per farsi pubblicità! Vabbè, viva la libertà di pensiero e del complottismo!

innanzittutto non ho scritto questo, rileggi meglio quello che ho scritto prima di pontificare, e soprattutto di prenderti certe confidenze nel dare dello scienziato sarcasticamente a chi non conosci senza motivo e senza cognizione di causa... detto ciò, puoi anche non replicare in quanto io con la gente come te non interagisco... i maleducati li biasimo e generalmente qui li blocco...

sull'improvvisazione ragionate in maniera troppo assolutistica.
l'improvvisazione c'è e vale ma solo in un certo specifico range. il fotografo vero, esce di casa già con un idea, con un progetto, sa già prima di uscire quale messaggio deve avere la sua foto e al 90% ha già un idea di che foto scattare, poi c'è l'imprevisto e il genio che fa si che cambi qualcosa in corso d'opera, ma sempre in quel 10%... può essere un bambino rispetto alla foto pensata con un adulto, o una determinata inquadratura rispetto ad un altra, ma il soggetto, il messaggio, lo scopo del progetto rimane quello. una cosa che molti fotoamatori non considerano è che il fotografo professionista si rapporta prima che con il suo progetto con il committente che se è di un tipo vuole certe foto, se è di un altro ne vorrà altre, quindi sa già che fine faranno le sue foto e gli confeziona un prodotto ad hoc.

mccurry che sa già che anche se dovesse sbagliare una foto e fotografare col tappo davanti all'obbiettivo orde di collezionisti si scannano per avere le sue foto e gliele pagano oro, forse non lo fa... ma per i comuni mortali non è così...

nell'ultima mostra di gardin a venezia, in tutte le foto c'è un filo conduttore molto evidente e palese, voi quelle foto le chiamate street, sono un reportage sulle grandi navi da crociera e l'impatto che hanno su venezia.. un reportage molto bello e ben fatto... no a caso gardin è un professionista... non ci sono foto di maschere, di vetro di murano, e altro... in quel reportage si parla di venezia, le navi e l'impatto sulla città.... e non ha scattato una sola foto sull'argomento ma tutto il reportage è su questo... evidentemente non è uscito di casa con l'occhio nel mirino della sua fotocamera sperando che accadesse qualcosa nella sua inquadratura...

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2016 ore 10:38

Faccio fatica a credere che tutti quelli che facciano street abbiano un progetto..Per essere certo di questo dovrei stare accanto al fotografo e controllarlo..Ma se poi lo vedo fotografare improvvisamente una scena che non era nel nel suo progetto ..dovrei dargli di buffone e ×..Facciamo un esempio stupido..,come progetto ho in mente di riprendere "la depressione"..,sguardi di persone apatiche,persone isolate,anziani soli,ecc..Poi pero'mentre sto aspettando uno sguardo a tema..,alzo gli occhi verso una finestra di un hotel e vedo un omicidio in diretta..,oppure vedo 2 trombare dietro un cassonetto,vedo una rissa davanti a un bar..In teoria non essendo situazioni a tema,nel famoso progetto "iniziale"non dovrei scattare..Invece il 90% di noi scatta..e magari inserisce quel tipo di scatti,in una cartella..aspettando di averne altri a tema..e poi fare il fenomeno.Se ti trovi in mezzo a una guerra,non puoi che riprendere,morti e disperazione.In una citta puoi trovare tantissime situazioni,ma uscire di casa per avere per forza un progetto,come idea la trovo un po'forzata.;-)

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2016 ore 10:48

Ovviamente @Ievenska75 è così.

Tantopiù che i libri che trovi dei grandi fotografi spesso raccolgono immagini scattate in luoghi ed epoche completamente diversi. Magari un'intera vita!

Il progetto in questo caso è successivo, ovvero "voglio raccogliere in una gallery su juza / esporre al moma /stampare un libro fine art con le mie foto street di gente che tromba dietro ai cassonetti", perchè mi rendo conto che in vent'anni ne ho raccolte 50 mentre facevo reportage di guerra.

(non è altrettanto vero il contrario, Salgado pubblica progetti che durano 10 anni ma che sono esattamente pensati in un determinato modo in anticipo ad esempio)


Si può però uscire di casa con un progetto, perchè volendo raccontare la depressione delle periferie italiane nel 2016, come minimo andrò nelle periferie e andrò a cercare situazioni di disagio. Il fatto che queste immagini singolarmente possano essere dichiarate "street" è un di cui rispetto al motivo per cui sono uscito di casa. Poi in mezzo magari trovo i due che trombano e poi magari tra vent'anni esporrò al moma, ma per ora avevo un altro progetto e "a gratis" ho portato a casa anche due che trombano.

Lo "street" è casuale, è vero, ma il fato lo agevoli anche mettendoti nelle condizioni per cui si possa verificare quel che vorresti.

user61069
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inviato il 21 Gennaio 2016 ore 10:49

no, ma non le metti nel progetto iniziale, sei tu che stai facendo una forzatura dall'altra parte... un conto è uscire senza idee, un altro è realizzare più progetti contemporaneamente, cosa che fanno tutti... detto questo però, vedo che sembra che la discussione sia diventata una cosa da ultras, dove chi vince si prende la gloria e chi perde deve morire, che volete che vi dica?... avete ragione!... la street è andare in giro e fare foto alla pene di cane... senza idee e sperando nel colpo di fortuna... stupidi tutti quei fotografi professionisti che passano mesi a studiare e progettare su carta le loro foto... che poi vendono però!

gardin progetta e una sua foto vale in media 10mila euro... quanto è quotato eric kim? steve huff? e quell'altro svizzero che non ricordo il nome?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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