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La fotografia digitale non può essere autentica


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avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2015 ore 15:01

In una recente intervista Maccullin è nettamente contrario alla fotografia digitale.
Sostiene che la fotografia digitale non può essere autentica e che la fotografia in generale è stata deviata dalle fotocamere digitali e dal mondo dell'arte.
E ancora, la fotografia digitale è straordinaria ma può essere una esperienza di falsità.
Sono interessato all'argomento, cosa ne pensate?

Bisognerebbe interpretare nel modo giusto cosa intendesse chi ha fatto questa affermazione che penso possa dar luogo a diverse interpretazioni.
Ad esempio se utilizzo la foto scattata con una fotocamera digitale per dimostrare che uno certa persona si trovava in un determinato posto sicuramente la prova non è attendibile. Oppure se utilizzo la foto scattata con una digitale per fare una multa per eccesso di velocità non credo si possa ritenere valido il numero di targa riportato sulla foto. Così pure un album di foto scattate ad una modella col digitale potrebbe contenere immagini modificate dove la modella può sembrare più alta, più giovane e più carina di quanto non sia in realtà.
In sintesi dipende sempre dall'uso che viene fatto con le foto scattate con una digitale

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2015 ore 15:14

Il raw da attendibilità e di multe ne fanno a go go se entri in zona traffico limitato e fotocamera è digitale

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2015 ore 18:20

In pratica tutto può essere falsificato, che sia in digitale o meno.
Quello che forse intendeva il fotografo in questione è più legato al dopo lo scatto, non al digitale in se (anche se tra le opzioni in camera e già un gran macello).
La pp è spesso sproporzionata rispetto allo scatto. Questa per molti (mi ci metto anche io) è una
una condizione che appunto "condiziona" la foto.
Dire che non è "autentica" instaura miriadi di opzioni che solo (e forse nemmeno) uno storico
della fotografia (figura che non so manco se esiste) può in parte sbrogliare.
Direi che, oggi, di base, si accende e si scatta. Non c'è uno vero studio (per la maggior parte di noi) della fotografia,
si vedono e si leggono ben pochi libri, e il fatto che si possa scattare impunemente a raffica comporta un deterioramento (non per tutti per carità, sport e fauna ne necessitano) dell'intendere la fotografia.
Avere tanta tecnologia è un mezzo che aiuta (sopratutto per professionisti e amatori evoluti) ma volentieri ci rende
pigri, anche un poco supponenti.
Probabilmente la fotografia è una miriadi di cose, testimonianza e documento, espressione di un'arte, puro piacere di scoperta, semplice svago, lavoro remunerato etc.
Possiamo dare tutti i significati possibili, nessuno avrà una autentica verità sulla fotografia.
Specie oggi con questi mezzi e tecniche di pp.
Magari sono solo sciocchezze ....MrGreen domani scatto una o due foto con la vecchia minolta x300MrGreen

user46920
avatar
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 4:39

In una recente intervista Maccullin è nettamente contrario alla fotografia digitale.

Sostiene che la fotografia digitale non può essere autentica e che la fotografia in generale è stata deviata dalle fotocamere digitali e dal mondo dell'arte.

E ancora, la fotografia digitale è straordinaria ma può essere una esperienza di falsità.

Sono interessato all'argomento, cosa ne pensate?


Discorso difficile, ma penso che possa aver ragione: in quanto la digitalizzazione tende a semplificare e spesso a "ricostruire".

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 5:41

Inoltre essendo stato un fotografo di guerra la questione dell'autenticità la sente particolarmente.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 11:13

...anche se molti fotografi di guerra.......

user46920
avatar
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 11:49

... la fiction è sempre stato un espediente per un alto share! .. che sia televisivo, cinematografico o fotografico, alla fine l'era dell'apparenza e dell'illusione c'è sempre stata: dalle soap-opera alle guerre, è sempre buisness

ma il discorso sarebbe molto ma molto più tecnico, che etico.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 11:50

Effettivamente non ho ben capito se il suo è un punto di vista relativo alla fotografia giornalistica o in generale.

Se il fine di una fotografia è quello di documentare guerre o fatti di cronaca mi trovo pienamente d'accordo con Mccullin.
Ricordo una fotografia pluripremiata di un bambino morto in braccio al padre dilaniato dal dolore elaborata con un preset in stile "300". Ci fu un grosso dibattito a riguardo e se non ricordo male fu ritirato un prestigioso premio.

Diversamente può essere la fotografia pubblicitaria dove il fine ultimo è presentare un prodotto o servizio. In quel caso non vedo nulla di sbagliato nell'arte soggettiva applicata alla fotografia.

user46920
avatar
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 13:33

Questo Carlo, è sicuro. Il fotogiornalismo pretende la verità del documento originale e non avrebbe molto senso altrimenti.

Ma siccome la digitalizzazione offre una enorme pericolo legato alla facilità di taroccamento, sull'informazione la fotografia digitale può essere vista come perennemente falsificante. Del resto la "pubblicità" ha ormai raggiuto livelli assurdi, molto presenti già nella televisione analogica e quindi almeno 30-40 anni prima della fotografia digitale.

Oggi si ripresenta il problema in misura disarmante, per il fatto che è disponibile a tutti la possibilità di manipolazione (al tempo era una strada per pochi produttori).

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 16:39

Ma quante seghe mentali.MrGreen Io preferisco uscire, fotografare e se necessario dare ai miei scatti la carica di cui abbisognano (con la postproduzione, ovviamente ma non sempre) per soddisfare me in primis, che ne sono l'autore, e poi il resto del mondo. Non c'è alcun bisogno di scomodare verità e falsità, pure perchè nell'ambito dell'espressione attraverso il mezzo fotografico si va molto sul personale e soggettivo. Non c'è bisogno di appesantire e filosofeggiare così tanto il discorso sulla Fotografia, si rischia di rendere tutto arido, sterile e fine a se stesso. Chi è sensibile, ed è bravo, farà sempre un buon lavoro, e la "sua", personale ed intima realtà e verità usciranno fuori, il mezzo digitale o analogico non ha alcuna importanza.

O magari la verità è che i "grandi pro" rosicano perchè ormai anche dei perfetti nessuno sono in grado di scattare ottime foto, potenziali capolavori.

Dov'è la verità?

Risposta (mia): chissenefrega, io scatto, e godo di questo, fine della storia. Cool

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 17:36

Pezzella, ma diamine, hai letto e contestualizzato l'articolo e l'autore di riferimento? (Questo vale per ogni post. Almeno la briga di leggere, prima di intervenire stupidamente).

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 20:19

Raffaele.Pezzella il tuo è un punto di vista poco applicabile in questo contesto.
Un professionista come McCulling antepone un'etica deontologica al puro piacere personale.
Naturalmente Io posso farmi seghe mentali e scattare come mi pare e per mio piacere, accrescendo o sminuendo
le mie capacità, ma un professionista (sopratutto nell'ambito di McCulling) questo difficilmente se lo può permettere.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2016 ore 11:58

L'aspetto deontologico non si discute, ma se già c'era chi si stracciava le vesti intorno al 1850 significa che è la fotografia NEL SUO COMPLESSO a non essere quel pozzo di verità che vorrebbe far credere di essere. Come per ogni altra cosa, anche gli aspetti legati alla fotografia andrebbero affrontati "cum grano salis", prima e dopo lo scatto!

user46920
avatar
inviato il 02 Gennaio 2016 ore 15:36

Sicuramente la fotografia è per sua natura più autentica di una pittura o di un disegno, magari fatto a memoria ... questa è fisica: una volta fissati i grani d'argento, ovvero ottenuta la fotografia, questa non è più modificabile, se non duplicandola, copiandola e taroccandola in qualche altro modo, ma appunto perdendo l'originalità del documento.

Mentre un file digitale è "perennamente in cambiamento" ed è sempre possibile trasformarlo proprio come una pittura, un disegno a carboncino, ecc, ecc ...

Da qui deriva la discussione sull'autenticità della fotografia ... semplicemente da una questione fisica.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2016 ore 18:35

Falso il raw non è modificabile

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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