user20639 | inviato il 01 Dicembre 2015 ore 10:08
Avevo già cercato di sfatare la questione della cultura gratis. La cultura gratis è solo quella di stato...o pubblicitaria. La si paga con l'inculcamento delle nozioni. La cultura libera si paga sempre. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 10:14
Manovra elettorale che nulla ha a che fare con la cultura. Se invece questi soldi fossero stati destinati a corsi, musei, teatri, facilitandone l'utilizzo a tutti gli studenti, per esempio under 25 sarebbe stata una manovra saggia. Ma avrebbe portato meno voti. Vedrete che i ragazzi riceveranno 500 euro un mese prima delle elezioni.... Che tristezza... PS Gabriele, questi possono essere tutto quello che vuoi, ma certo non comunisti. I comunisti a banchieri e capitani di industria tiravano le uova. Questi con loro ci mangiano le uova con ricche grattate di tartufo bianco sopra... |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 10:20
Leggo tanto parlare di libri.... Vorrei ricordare (ma lo dico piano, prima che questi governanti mi sentano) che abbiamo belle e ricche biblioteche, dove si può trovare tutto, o quasi. E gratuitamente. Chi ha voglia di leggere e studiare non ha bisogno di comprarli, i libri. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 10:21
Leggo tanto parlare di libri.... Vorrei ricordare (ma lo dico piano, prima che questi governanti mi sentano) che abbiamo belle e ricche biblioteche, dove si può trovare tutto, o quasi. E gratuitamente. Chi ha voglia di leggere e studiare non ha bisogno di comprarli, i libri. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:18
“ La cultura gratis è solo quella di stato...o pubicitaria. La si paga con l'inculcamento delle nozioni. La cultura libera si paga sempre. „ Tolto il fatto che "pubblicitaria" si scrive con due B e che probabilmente hai confuso il termine con "pubblicistico" o "pubblico" (perchè pubblicitaria significa di pubblica visione o relativo ad informazioni commerciali). Tolto tutto questo dire che la "cultura libera si paga" è un ossimoro. E sempre riferendosi alla cultura è stato già spiegato da gente più esperta di me come in realtà la storia del condizionamento da parte dell' istruzione pubblica sia una idiozia: l'indottrinamento c'è solo quando lo stato rende l'istruzione un mezzo di propaganda ed il governo censura l'istruzione libera. |
user20639 | inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:22
Quando i costi del biglietto dei musei erano bassi, non andava nessuno....Erano dei pesi morti per lo stato, molto costosi. Ora ci sono degli amministratori commerciali che fanno vivere il museo con le loro entrate, almeno i più importanti. La questione della cultura in questo momento è forte, ma non è solo forte, è vitale. Se non ci inventiamo nuovi stili di vita e nuove filosofie del fare, l'umanità soccomberà. Dobbiamo inventarci un nuovo umanesimo, con finalità diverse di quelle di adesso. Dobbiamo assolutamente fermare l'impatto della natura sull'uomo. "Dio perdona sempre, l'uomo qualche volta, la natura non perdona nessuno, presenta sempre il conto." (La nostra mancanza di rispetto, la pagheremo salata). La terra sa rigenerarsi con il tempo. La natura si modifica, si trasforma e la storia geologica del pianeta ha dimostrato che la vita ha superato molte catastrofi naturali, ma l'uomo apparso recentemente su questa terra potrebbe finire molto presto, sostituito da altre forme di vita. Se la nostra cultura non ci fa capire questo eventuale pericolo, avete ragione, la cultura non serve a nulla. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:25
“ non voglio fare quello che si lamenta del suo paese ma qui la cultura costa e anche tanto, capisco che non sempre ci sono finanziamenti ma sono certo che se a certi parlamentari gli riducessero lo stipendio oltre che a spendere meno per la cultura la crisi sarebbe inesistente o infima „ E' stato dimostrato che economicamente le spese in cultura sono un ottimo investimento per lo stato con ritorni (non solo sociali ma anche economici in termini di crescita del PIL) elevati. Inoltre la cultura genera indotto: l'esempio classico è il turismo ma non solo. Ti faccio un esempio: lavorando in un famoso studio legale cinese sentivo spesso clienti cinesi che facevano ragionamenti del tipo "ho studiato al MIT quindi a Boston ho contatti e conosco gente, quindi la filiale per il mercato americano la apro a Boston". Certo che sono ragionamenti a lungo termine: ma un politico ragiona in termini più brevi. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:26
PARLATE DI FOTOGRAFIA |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:29
“ Quando i costi del biglietto dei musei erano bassi, non andava nessuno....Erano dei pesi morti per lo stato, molto costosi. Ora ci sono degli amministratori commerciali che fanno vivere il museo con le loro entrate, almeno i più importanti. „ Falso, gli esperimenti delle giornate con musei gratis o ridotti oppure le aperture straordinarie registrano elevati flussi di visitatori. Falsa anche la parte privatistica: il sito che ha registrato le crescite più elevate in termini di visite è stato realizzato solo grazie all' intervento pubblico. Inoltre le premesse sono mendaci perchè i siti culturali generano indotto anche per attività commerciali connesse e grazie al flusso di visitatori. |
user20639 | inviato il 01 Dicembre 2015 ore 11:37
Marcogion@ Non sono d'accordo, ma ognuno è libero di tirare le sue conclusioni. Grazie per l'errore. ciao |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 12:38
“ Non sono d'accordo, ma ognuno è libero di tirare le sue conclusioni. „ Sui fatti non esistono le opinioni. Buona parte della premesse da te elencate sono false. E dalla logica aristotelica apprendiamo che da premesse false si giunge a conclusioni errate. Sull' indotto di cultura ed istruzione basta aprire un libro di politica economica, c'è poco da avere opinioni se non sui fatti. |
user20639 | inviato il 01 Dicembre 2015 ore 12:59
Marcogion@ “ Sui fatti non esistono le opinioni. „ Socrate che era il maestro di Aristotele, ci ha insegnato a dire : "so di non sapere". Ma tu presenti le tue verità, come fossero matematica. Pecchi di presunzione... Qui siamo in ambiente fotografico, sappiamo bene che le immagini sono interpretabili, figuriamoci i fatti... |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 19:34
Finale della favola,con dieci libri di fotografia in piu' in anno,non si colma il divario con l'altro piu' capace,che è tutto da dimostrare tecnicamente e artisticamente,perchè si continua beatamente con i commenti del tipo "bella foto" e rimanendo sempre nel campo delle ipotesi ,sa discernere e forse ha acquistato il libro giusto...uno o piu',oppure è passato,forse in biblioteca...perchè non conviene investire nei libri o ...ma ci sono altre virtu' ben ipotizzabili. Commentatore e fotografo hanno ruoli ben diversi e distinti,ma ipotizzando che il loro campo di azione sia la rappresentazione del visivo,senza la capacita' di vedere e percepire ,risulterebbe difficile ammettere, che siano mancanti nell'una o nell'altra abilita',o presenti in via del tutto casuale. Non potrebbe essere il libro di fotografia un semplice divertimento,con la possibilita' di osservare scatti degni di nota,con annotazioni adeguate?E' triste che il riferimento sia solo il libro.Non solo la massificazione dell'informazione ne sminuisce il valore,sottilineando la pluralita' delle fonti,scivolando anche nella diffusione del "tutorial". Sembra quasi che sia necessaria una corrispondenza pratica e remunerativa ,con un arricchimento eventuale non materiale dell'individuo, e poichè non genera nessun profitto dimostrabile,nell'immediato,si tende anche ad escluderne l' utilita' formativa,perchè il processo non puo' essere finalizzato alla brevita' del momento.Il fotografo racchiude spesso il suo progetto il suo lavoro nel libro. |
| inviato il 01 Dicembre 2015 ore 19:54
@Leoconte “ Marcogion@ " Sui fatti non esistono le opinioni. " Socrate che era il maestro di Aristotele, ci ha insegnato a dire : "so di non sapere". „ A parte che Socrate era il maestro di Platone................. “ Ma tu presenti le tue verità, come fossero matematica. Pecchi di presunzione... Qui siamo in ambiente fotografico, sappiamo bene che le immagini sono interpretabili, figuriamoci i fatti...Eeeek!!! „ Lui non ha presentato sue verità. Ha presentato dati di fatto, che in quanto tali sono oggettivi e indiscutibili. Non confondiamo le cose. Ciò su cui si discute sono le interpretazioni di questi dati. E perdonami Leoconte se te lo dico, ma io vedo che il primo a non ricredersi mai su quello che dice sei proprio tu qui dentro. La gente ti porta argomentazioni e persino dati di fatto ma tu ne sei sordo, e continui a riaffermare quello che vuoi. Quindi prima di dare agli altri del presuntuosi... Ti lascio con un bell'aforisma di Eraclito: "Morte è quanto vediamo da svegli, quanto vediamo dormendo, sogno" Spero che tu ne comprenda il significato. |
user20639 | inviato il 01 Dicembre 2015 ore 21:20
Caputo, quello che hai detto è vero, non c'è riscontro immediato nell'assorbimento di un libro, ne è sicuro il suo vantaggio. Però, per secoli, anzi millenni, la scrittura era esclusiva di pochi. Sembrava che solo pochi eletti potessero essere degni di interpretare le scritture di un libro. Questi privilegiati all'istruzione si tramandavano le filosofie e tutti i vantaggi della conoscenza. Dalla invenzione del libro e ancora di più, dall'invenzione della stampa, le cose sono cambiate, la diffusione del sapere è diventato un fenomeno di grande ambizione fra le persone che vogliono effettivamente migliorare le loro capacità e arti. In definitiva, il libro e la cultura in genere può far vivere meglio e più in pace le persone, se ne hanno capito l'importanza. La prima base dell'insegnamento della cultura è il rispetto dell'altro. Solo mettendosi nello stesso piano abbiamo lo scambio di esperienze che porta al successo nella risoluzione dei problemi. Nell'arte, la conoscenza è importante, se non altro per non copiare o rischiare di ripetere le stesse cose che già si sono fatte. Nell'arte è anche necessario confrontarsi con il silenzio dello spirito, decontaminarsi, non essere influenzati, ma lasciare che la creatività raggiunga lo stato infantile, il sogno e l'ignoto. |
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