| inviato il 14 Novembre 2015 ore 11:11
@Marinaio, non so se il tuo riferimento è a noi, ma Prcollins non è nuovo a certe uscite offensive, già in passato ci furono dei topic che finirono in flame e alcuni vennero pure chiusi, grazie alle sue provocazioni. Giorgio B. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 11:35
per me fotografia subaquea senza dubbi per ovvii mativi pratici |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 11:38
“ Poi tutti quegli schizzi di acidi sulla camicia e sui pantaloni che non andavano più via neppure col Dixan... „ Ellabestia... ma ci facevi il bagno con i chimici? |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 11:40
Giobol non mi riferisco a nessuno in particolare. Penso solo che il topic possa andare avanti senza attacchi diretti ;-) |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 12:28
Ragazzi, per chi è nato col digitale è tutto normale. Ma per chi ha fotografato per decenni prima con Kodachrome e poi con Velvia, il digitale è stato una vera droga. Nella fotografia naturalistica, ad esempio, potere alzare gli ISO senza avere un crollo qualitativo, anche solo a 400 nel 2001, è stato pazzesco. Per cui tutta la telefotografia, la foto a luce ambiente, la fotografia subacquea e compagnia cantante ne hanno giovato alla grande. La cosa bella, ora, è tornare alla pellicola in quei generi in cui è possibile, e fare scatti meno nervosi e sportivi. E' bello mettere la macchina su un treppiede e darsi tutto il tempo che serve. |
user80653 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 13:07
“ Ragazzi, per chi è nato col digitale è tutto normale. Ma per chi ha fotografato per decenni prima con Kodachrome e poi con Velvia, il digitale è stato una vera droga. Nella fotografia naturalistica, ad esempio, potere alzare gli ISO senza avere un crollo qualitativo, anche solo a 400 nel 2001, è stato pazzesco. Per cui tutta la telefotografia, la foto a luce ambiente, la fotografia subacquea e compagnia cantante ne hanno giovato alla grande. „ Non si può che essere d'accordo con Leone Giuliano soprattutto se, come me, si proviene dall'analogico. Bisogna però sottolineare anche un aspetto negativo. Chi fotografava con pellicola diapositiva aveva terminato il suo lavoro nel momento stesso dello scatto. Doveva solo portare la pellicola a sviluppare in laboratorio. La diapositiva spiegava da sola se il fotografo era bravo o meno. Oggi, dopo lo scatto, entra in campo Photoshop e il fotografo meno bravo riesce anche lui a fare bella figura. Questa, per un vecchio fotografo, è una ingiustizia e una umiliazione. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 13:27
Eh sì, se con la Velvia cannavi l'esposizione di mezzo stop, buttavi le dia. Quando comprai la Nikon F4, mi ritrovai in una valle che si affacciava sul mare in piena fioritura in una giornata bellissima di gennaio, con un cielo e un mare azzurri che sembrava di essere in primavera. Gasato per la presenza del sistema matrix, feci tre rulli col 28/2, il 15/3.5 e il 60 macro, utilizzando questo sistema di misurazione. Ma il matrix di allora andava bene con forti contrasti, con luci nell'inquadratura, se no sovraesponeva. Che delusione, le dia erano tutte slavate e le dovetti cestinare. Non c'erano recuperi possibili da fare. Ma va bene, meglio ora che sono possibili. Anche se, persino col digitale, quando l'esposizione è perfetta, il risultato è migliore. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 13:57
Ho l'impressione che solo noi che siamo nati "fotograficamente" nell'era dell'analogico apprezziamo di più l'evoluzione tecnologica. Chi rimane scontento del digitale e nostalgico dell'analogico, non comprendo perché insiste nell'utilizzarlo, in fondo le vecchie reflex esistono ancora, le pellicole pure, anzi, oggi quelle standard e di fascia bassa saranno probabilmente scomparse e ci sono solo più pellicole di fascia alta; l'attrezzatura per sviluppo e stampa sono più abbordabili, ecc. Ci vuole solo una dose di buona volontà per l'impegno che richiede lo sviluppo e stampa. Se manca questa voglia, si rimanga pure nel digitale, ma lamentarsi è un controsenso. Giorgio B. |
user46920 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 14:10
“ Ho l'impressione che solo noi che siamo nati "fotograficamente" nell'era dell'analogico apprezziamo di più l'evoluzione tecnologica. „ per forza ... hai mai visto uno che è nato con "il maglione" , dire che ha freddo ?? |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 14:15
concordo in pieno...ora siamo più liberi a livello espressivo. Ed è tutto dire. Sperando che sia tornata la calma. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 14:27
Be il digitale è una branca della fotografia, non la fotografia, chi ha conservato corpi macchina analogici, può usarli tranquillamente, io con la M6 una volta all'anno faccio un deja vu e sparo una pellicola in B&W ma il digitale secondo me ha dato una trasfusione indinspensabile ad un settore che sia commercialmente che tecnicamente aveva poco da dire, avvicinando alla fotografia tanta gente, poi chi è bravo è bravo nel vecchio e nel nuovo e ciò lo vediamo tutti i giorni in juza, ciao Patrizio |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 15:45
Ci sono gli eterni scontenti, e quelli hanno sempre da ridire. Uso il digitale dal 2000 con una Nikon Coolpix 950 e dal 2001 con una Eos 30D e per 10 anni non ho usato pellicola. Ora per passatempo ho ripreso col MF e la cosa è molto gratificante. Faccio dia che poi proietto 2x2m, 2x3m o 2x4m, con grande piacere. Ma ad esempio la fotografia naturalistica ha la sua massima espressione nel digitale. Usare tempi rapidissimi coi supertele, che hanno diaframmi chiusi per natura, è un plus ormai irrinunciabile. E ancora, la fotografia panoramica mi permette cose che con l'analogico non sarei stato in grado di fare. E poi la macro, il focus stacking e quant'altro ancora deve venir fuori. Con la pellicola si fotografava ugualmente alla grande, ma è chiaro che il digitale ha aperto un universo ancora da esplorare |
user80653 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 16:12
A scanso di equivoci: non ho detto di essere un critico del digitale e un nostalgico dell'analogico. Assolutamente non sono ne' l'uno ne' l'altro! Dicevo invece che il fotografo che portava a casa 36 buone diapositive aveva dei meriti superiori al fotografo che oggi ti mostra 36 foto digitali, ma solo dopo averle ritoccate. |
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 17:12
Alex, non mi riferivo a te, ma a un discorso che ogni tanto faccio con altri amici fotografi anche loro analogico-digitali. Prima c'erano meno margini di errore, è chiaro, e dunque meno, moltissimo meno foto buone in circolazione. |
user80653 | inviato il 14 Novembre 2015 ore 17:17
Sono d'accordo sul fatto che oggi la quantità di foto "venute bene" è aumentata rispetto al passato. |
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