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Dieci minuti con Berengo Gardin







avatarsupporter
inviato il 09 Agosto 2015 ore 19:48

Alcune considerazioni.
Credo che l'avversione di Gardin verso il digitale vada ben oltre il banale utilizzo del mezzo in se, la facilità di taroccamento delle immagini-documento in questo sicuramente ha una grande importanza, nella mostra che fatta lo scorso anno al Ducale di Genova ha curato personalmente l'audioguida e di fronte a questa immagine
www.artribune.com/wp-content/uploads/2013/02/4.Gianni-Berengo-Gardin_N
si ci sentiva raccontare di come fosse autentica mentre oggi sarebbe facile realizzarla incollando un cielo finto.
Altro aspetto che potrebbe influire è quanto denunciato da Smargiassi qui smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2015/05/25/e-poi-scoppio-l
Insomma non è solo non volersi aggiornare...
Sul bella e buona il concetto espresso da Mulas e Gardin mi sembra chiaro, inutile far confusione giocando con le parole;-)
Enrico, per me no, Gardin dice che lui fa documentazione e non arte, punto. Almeno in questo la questione digitale non c'entra nulla. Poi come di come vede i taroccamenti ne ho parlato sopra, ma questo non c'entra con cosa sia arte cosa sia fotografia e cosa sia entrambe le cose, se ti può confortare personalmente penso che la stragrande maggioranza di ciò che esce oggi dai Pc avendo perso l'identità di documento non sia neppure diventato arte...e a quel punto è abbastanza inutile chiedersi se sia ancora fotografia o meno...ma non è questa la discussione adatta per questo tema, se ne è già parlato fin troppo...perdonami ma qui lo eviterei volentieri.
direi che le conseguenze sono state più che positive.

Assolutamente si!!
Ps Luca, siamo sempre meno a parlare di certi argomenti, non defilarti;-)

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2015 ore 20:10

Penso anch'io che certe prese di posizione di GBG siano influenzate dal fattore età, abitudini di una vita, perfino affezione per i mezzi fotografici usati. Concordo anche con le considerazioni fatte da Preben, Roberto P. e Caterina.
La sua avversione, ma sarebbe meglio dire chiusura, nei confronti del digitale lo differenzia comunque da molti autori che anche oggi, come lui, scelgono la pellicola. Infatti, sono pochissimi nel mondo i fotografi, anche della sua generazione, che hanno una posizione così radicale. Fontana e Scianna, solo per restare in Italia, non la pensano così. Per lui invece il digitale, semplicemente, non è fotografia, stop. Da indiscrezioni delle quali non rivelerò la fonte nemmeno sotto tortura, sembra però che dopo aver ricevuto in omaggio dalla Leitz una Leica Monochrome abbia iniziato ad usarla.....;-)
Per certi versi ancora più radicale, se possibile, il suo pensiero sulla fotografia d'arte: non solo non si ritiene un artista ma sostiene che tutti quelli che fanno arte con la fotografia, digitale o analogica che sia, non fanno che imitare quello che hanno fatto i pittori cento anni fa. In pratica la fotografia d'arte, per GBG, non esiste. Mi tornano in mente le parole di Man Ray (certamente un'artista!): "dipingo quello che non riesco a fotografare, fotografo quello che non riesco a dipingere".
Non sarebbe male ricordargli che il suo mentore Mulas non aveva dubbi sulla fotografia come forma d'arte.
Forse bisognerebbe discutere sulle caratteristiche dello specifico fotografico ma, in epoca di contaminazioni sempre più spinte, credo che, con tutto il rispetto, la posizione di GBG sia del tutto anacronistica. Ci mette comunque in guardia, e questo è un bene, contro l'impostura e la povertà espressiva di certa produzione che di artistico ha spesso solo l'autoproclamazione. Molto interessante, sotto questo aspetto e pur con i limiti di una visione sociale-documentaristica, la provocazione di Smargiassi (il fotografo ×) linkata in questa discussione.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2015 ore 20:41

io sono dell'idea
con tutto il massimo rispetto per i grandi MAESTRI che non si può raccontare un arcobaleno in bianco e nero
poi se uno siè formato con il B-N ovviamente il colore e il digitale non lo digerisce

user62173
avatar
inviato il 09 Agosto 2015 ore 20:56

E siccome la realtà è a colori......

avatarsupporter
inviato il 09 Agosto 2015 ore 21:03

Sto vedendo in questo momento un documentario su Aurelio Amendola in prima visione su Sky Arte.
Anche lui ci tiene a definirsi "un artigiano".

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2015 ore 21:47

Ho appena visualizzato l'intervista..e letto gli interventi... Mi rifaccio ad un affermazione letta che riporto non in modo polemico ma perchè è la frase che mi ha dato spunto, mi ha fatto rinascere un sentimento provato, nulla a che vedere con l'immagine: "Leo, credo che oggi, nell'epoca della condivisione immediata e continua, pubblicare qualcosa di inedito sia abbastanza difficile, potrebbe avere un suo fascino ma credo che la pubblicità mediatica data dal mostrare le foto in rete paghi di più.".. ecco credo che Gardin intendesse proprio il contrario.. credo che il concetto di "inedito" sia stato confuso, generalmente, col "mai visto, o mai pubblicato".. Sarà, forse, per il mio riavvicinamento al mondo dell'immagine dopo molti anni, immerso nell'era sconosciuta del digitale, ma credo che così come nella pittura, inedito sia riferito non a ciò che si mostra ma " alla capacità" di cogliere il momento in cui accade. Scattare un immagine di una piazza o di un monumento secolare non ha nulla di inedito se non nell'attimo, nel momento in cui viene congelato con la capacità di rendere una visione o un linguaggio nuovo. Ogni movimento,, ogni secondo di luce è inedito. Riguardo all'essere riconosciuto artista..io credo che Gardin dica l'unica cosa possibile a chi svolge onestamente, intellettualmente intendo, il proprio mestiere. Egli non si può definire tale perchè ciò che fa è nella sua normalità... Sta agli occhi di chi osserva inventarsi un termine per colui che riesce, pittore o fotografo o scultore che sia, ad esprimere emozioni con la banalità della vita...interpretata per scuotere chi osserva. Scusate la lungaggine..ma ho scritto di getto ciò che è un pensiero antico, sedimentato e quindi con l'emozione del momento.

avatarsupporter
inviato il 09 Agosto 2015 ore 22:45

Ciao Ros1, bella anche la tua interpretazione, da quello che ho trovato direi che ci abbiamo preso entrambi;-)

"Dopo il successo dell'incontro con Ferdinando Scianna, IKONA GALLERY è lieta di presentare GIANNI BERENGO GARDIN, con l'anteprima del suo libro "INEDITI (O QUASI)" edito da CONTRASTO, 87 foto selezionate tra i molteplici scatti del prolifico autore: immagini rimaste sepolte, inedite o meno note, oscurate dall'ombra delle più celebrate.
Con il consueto sguardo attento e vivace sulle persone, sulla società e sulle sue architetture, in connubio con l'immortale poesia del bianco e nero.
La cornice racconta aneddoti della sua vita, gli incontri lungo la strada con i colleghi, amici, un sentito ricordo di Cesare Zavattini e un contributo di Ferdinando Scianna.

«Per un fotografo come Gianni, fotografie inedite significa la proposta di altre variazioni, alcune precoci, altre ribadite e affinate nel tempo, nel grande, gigantesco arazzo narrativo che lui ha messo insieme in decenni di onesto e geniale progetto di narrazione del mondo» [F. Scianna] "


avatarjunior
inviato il 10 Agosto 2015 ore 0:54

L'arcobaleno è un fenomeno naturale..Rifrazione. Chi ha studiato ottica in fotografia ne conosce la sua elementare costruzione.. Ma esiste un arcobaleno in bianco e nero? Si...perchè la realtà nell'arte, non ha regole fisiche.. non si nutre di esse, anzi lo diventa, arte, proprio quando riesce e destrutturare le regole rendendo un messaggio comunque interpretabile e chiaro. L'arte sta negli occhi di chi osserva... l'artista non fa altro che usare un linguaggio, usa la sua lingua sperando di portare il suo messaggio oltre le cose e le regole, direttamente agli occhi di chi osserva. Fotografare ciò che si può già vedere..cercando di simulare nella (e con) tecnica fotografica l'arte, non restituisce un messaggio ma semplicemente una realtà diversa. Qui sta la differenza tra una "buona" immagine ed una "bella" foto. Non che il bw sia l'unico strumento, assolutamente, ma è l'unico, nell'immagine di "documento" che mette tutto al "pari".. lasciando intendere il solo messaggio.

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2015 ore 6:24

Molto romantico, affascinante e stimolante. A me piace sia l'analogico che il digitale per cui, niente da dire. Personalmente sono ancora alla ricerca della buona foto! Grazie Caterina della segnalazione, Gianfranco

avatarjunior
inviato il 10 Agosto 2015 ore 15:44

Leggo sempre con avidità i post di questo gruppo, anche se non mi sento all'altezza per intervenire.
La presenza di alcuni nomi è sempre garanzia per lettura di "cose interessanti" e che hanno a che fare con la Fotografia.
Ringrazio tutti per gli interventi e vi prego di continuare...
p.s. concordo con Jeronim sulla interpretazione che da dell'avversione di Gardin al digitale, anche perchè mi sembra di "pasta" un po' diversa rispetto ad un Franco Fontana...

user46920
avatar
inviato il 15 Agosto 2015 ore 9:34

Sul bella e buona il concetto espresso da Mulas e Gardin mi sembra chiaro, inutile far confusione giocando con le parole;-)

Caterina, non so se è riferito al mio post, ma non era certo un gioco di parole e/o non intendevo fare confusione ;-)
Con questo: la fotografia prima di tutto !!! ... bella o buona, ma fotografia !!!
... sottolineavo il fatto che con Gardin si parla di fotografia e non di pittura, al di là della diatriba analogico-digitale. Dove che anche tu lo sottolinei:
...lui fa documentazione e non arte, punto.

... mi è sembrato anche a me che Gianni avesse detto così, però, magari, per qualcuno è considerabile anche come arte ...

... vorrei precisare che non sono in contrapposizione con le arti visive o con qualsiasi altra forma "immaginifica", nemmeno contro la fotografia che vuole essere arte o che è già arte o che lo sarà ...
...se ti può confortare personalmente penso che la stragrande maggioranza di ciò che esce oggi dai Pc avendo perso l'identità di documento non sia neppure diventato arte...e a quel punto è abbastanza inutile chiedersi se sia ancora fotografia o meno.

ecco, appunto ... mi faceva piacere provare a comprendere o almeno ad ipotizzare i significati del pensiero e delle parole di Berengo, come penso stiamo provando a fare un po' tutti, a cominciare da Franco (Jeronim):
In pratica la fotografia d'arte, per GBG, non esiste. Mi tornano in mente le parole di Man Ray (certamente un'artista!): "dipingo quello che non riesco a fotografare, fotografo quello che non riesco a dipingere".
Non sarebbe male ricordargli che il suo mentore Mulas non aveva dubbi sulla fotografia come forma d'arte.

Quello che dice Man Ray secondo me è una cosa piuttosto semplice, anche se non capisco a cosa possa servire ... forse solo ad esprimere che lui usa sia il pennello che la fotocamera, indifferentemente per quello che gli servono: ad esempio, dipingo i miei sogni e fotografo la cruda realtà

Ma io lascerei perdere ;-) ... secondo me non è obbligatorio che GBG debba essere un esponente della fotografia d'artista a tutti i costi Cool
Però mi piacerebbe molto conoscere il perché dovrebbe, secondo te Sorriso

avatarsupporter
inviato il 15 Agosto 2015 ore 10:03

Ciao EnricoSorriso
Non mi riferivo a te;-)
Perchè secondo me le sue immagini e i suoi lavori hanno spesso una forza comunicativa ed esprimono idee che vanno oltre a quanto viene documentato, un esempio



Credo che vada ben oltre alla pura documentazione di un paziente in un manicomio.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2015 ore 10:23

Ros1
concordo con quello che dici
tieni presente che il bicchiere pieno a metà , è , mezzo pieno o mezzo vuoto;-)

user46920
avatar
inviato il 15 Agosto 2015 ore 23:22

Credo che vada ben oltre alla pura documentazione di un paziente in un manicomio.

Sorriso certo ... lo credo anch'io ;-) (ottimo esempio).



PS: ... beh, difficilmente questo "ritratto" potrebbe essere usato in un passaporto Cool ... nel quale il documento fotografico deve seguire delle precise caratteristiche tecniche MrGreen


avatarsupporter
inviato il 16 Agosto 2015 ore 11:35

;-)MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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