| inviato il 01 Aprile 2017 ore 20:03
“ Non ho fatto praticamente nulla „ La mia era una battuta per dire che non le hai elaborate tu ma la fotocamera. Effettivamente quell'obiettivo ha i diaframmi uno diverso dall'altro. Oh, è così romantico che mi fai venire voglia di sposarmi! |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 20:43
La cosa che mi chiedevo pero' e' questa. Con una lente normale, se metti a fuoco e poi cambi il diaframma, la messa fuoco resta valida. Ma per lenti come ueste che variano il grado di "sfocatura" (non e' esattamente quello) al variare del diaframma, e' ancora vero? Forse no, per cui dovrei prima scegliere il diaframma e poi mettere a fuoco, quindi il mio modo di operare non sarebbe corretto. Il problema e' che, a diaframmi molto aperti, si perde contrasto e il focus peaking non va. L'ingrandimento aiuta ma vi e' il dubbio di non aver messo a fuoco al centro. Il dubbio mi viene perché sul sito Yasuhara, per lente analoga da 28mm, il MoMo 100, si chiarisce bene che occorre PRIMA fissare il diaframa e POI mettere a fuoco. Se si cambia diaframma, occorre rifocheggiare: www.yasuhara.co.jp/momo/focus-e.html A) In mirrorless cameras 1) Set the MOMO aperture before focusing. 2) Focus on the view screen. If your camera has focus assist function(enlarging the picture on the screen), it is helpful. 3) If you change the aperture settings, you need to focus again. Questo forse spiega i pessimi risultati che hanno portato alla bocciatura del MoMo 100: www.yasuhara.co.jp/momo/use-e.html Pero' col Velvet i risultati sono ottimi e forse e' il MoMo che e' una schifezza, buio lo e' senz'altro (f6.4 vs. il Velvet che e' un f1.6). |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 21:01
Che nelle lenti normali la messa a fuoco al variare del diaframma rimanga sempre tale non credo sia corretto. Non sempre almeno, pare che alcune lenti, o la maggior parte, non so, soffrano di un non mi ricordo come si chiama. Tecnicamente con il Velvet può essere la stessa cosa. Ho letto anch'io che a diaframmi aperti è più complicata la messa a fuoco, è evidente. Ho pensato anch'io al Focus Peaking chiedendomi come potesse reagire. Farai le tue prove, su treppiede, metterai a fuoco a tutta apertura e poi farai anche uno scatto a 5,6 e tutto chiuso. Poi puoi fare anche il contrario, mettere a fuoco a 5,6 e vedere se a tutta apertura il tipo di messa a fuoco può combaciare con il test precedente. Di sicuro con il macro può essere ancora più complicato, anche li può valere la pena vedere come lavora ai tre diaframmi intermedi. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 21:44
“ Che nelle lenti normali la messa a fuoco al variare del diaframma rimanga sempre tale non credo sia corretto. Non sempre almeno, pare che alcune lenti, o la maggior parte, non so, soffrano di un non mi ricordo come si chiama. „ Non ricordo nemmeno io il nome esatto, ma credo che abbia ragione Roberto, mi risulta la stessa cosa. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 21:49
... allora se metto in manual focus, metto a fuoco, e per motivi miei faccio un bracketing variando il diaframma (anziché i tempi o l'ISO) mi vengono scatti differentemente esposti ma pure... FUORI FUOCO? Pensavo mi variasse solo la profondità di campo, come estensione avanti e dietro riispetto al medesimo punto di mesa a fuoco. Mi crolla un punto fermo. Ditemi di no, vi prego! |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 22:03
In teoria è come dici tu, ma in pratica pare che si verifichino dei piccolissimi spostamenti. In certe situazioni sono ininfluenti, in altre, tipo distanze ravvicinate e diaframmi aperti, possono spostare il piano di messa a fuoco quanto basta per fare danno. ps. hai la recensione in home page. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 22:06
Cmq sia su alcuni obiettivi il variare della messa a fuoco con il variare del diaframma è minimo, non certo di mezzo metro oserei dire, il punto è che non è più preciso, quindi diventa difficile questo metodo per fare dei test. Magari su un paesaggio.. Poi magari il tuo obiettivo non ha questa caratteristica e le foto ti vengono bene ugualmente. Non sono sicuro ma non credo che sia una legge dell'ottica, e quindi di tutti gli obiettivi. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 22:18
Si infatti ho fatto un accostamento con una lente di un altro produttore. Pero' voglio approfondire. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 22:38
Ai tempi della pellicola, nello specifico con Leica M, si diceva questa cosa di mettere a fuoco a tutta apertura e poi chiudere il diaframma, questo per essere impeccabili. Non mi ricordo, qualche volta l'avrò anche fatto. Ma se quel che si diceva era vero, le ottiche Leica ad esempio non dovrebbero avere questo problema. E con la Fujifilm non ho mai appurato. In ogni caso potrebbe essere una pignoleria, una verità certo, ma spesso ininfluente. Un problema appunto come dice Stefano a distanze ravvicinate. Certo che con la macro. Maaaa, foto di nudo con questo Velvet? |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 23:04
“ Ai tempi della pellicola, nello specifico con Leica M, si diceva questa cosa di mettere a fuoco a tutta apertura e poi chiudere il diaframma, questo per essere impeccabili. „ Questo lo so, se metti a fuoco a TA poi chiudendo grazie alla pdc non puoi che avere più tolleranza. Inoltre hai più luminosità. E' la tecnica stop down, che si adotta(va) in macro ad esempio. Ma qui purtroppo il guaio e' che a TA sfoca di più e quindi metti a fuoco male. Cioè la faccenda funziona al contrario! “ In ogni caso potrebbe essere una pignoleria, una verità certo, ma spesso ininfluente. Un problema appunto come dice Stefano a distanze ravvicinate. Certo che con la macro. „ Se rileggi una delle review postate, riporta come contro proprio la questione macro in cui l'effetto velvet rema contro: www.ephotozine.com/article/lensbaby-velvet-56mm-f-1-6-macro-review-272 Lensbaby Velvet 56mm f/1.6 1:2 Macro Cons Hazy effect may limit the usefulness of this lens in some circumstances “ Maaaa, foto di nudo con questo Velvet? „ Per i miei gusti, ottimo. Ma per la moda del supernitido no. Non dimentichiamo che l'alta definizione 2K prima e 4K ora e presto 8K, e' stata adottata per prima dall'industria del porno. Già me lo vedo il tizio che noleggia il film girato col velvet, subito lo riporta indietro come difettato... "eh ma qui non si vede un caSSo"  |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 23:20
La messa a fuoco manuale con Focus Peaking risulta difficile per evidenti motivi ma oltre alla spia compare anche unnn, diciamo un effetto che sembra che l'immagine frigge, non so proprio come chiamartelo Si vede questa sorta di vibrazione, quando la si vede il soggetto è a fuoco. “ la questione macro in cui l'effetto velvet rema contro. „ Cioè nel senso che è assai complicato mettere a fuoco nella macro? Sicuramente! Ma in giro c'è anche un sacco di fotografia macro fatta con Velvet. E poi sai con quella resa può andare bene anche un po' tutto. Gli effetti che vedo sono emozionanti e creativi anche quando ti rendi conto che la messa a fuoco non è impeccabile, tanto a diaframmi aperti non cambia molto. E' anche vero che di nitidezza ce ne già poca, almeno quella poca che sia giusta. Ma sarà anche questione di farci la mano e poi per non sbagliare il colpo si può fare anche un po' di bracketing con il fuoco, millimetrico. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 23:25
“ Già me lo vedo il tizio che noleggia il film girato col velvet „ Ahahah tu subito al porno! Io intendo nudo artistico, e col Velvet che vuoi fare!?!? Dove vai col Velvet!?!? Puoi provare a fare il contrario come dici, metti a fuoco a 5,6 e poi apri tutto. Considerando anche il fatto che si può decentrare la messa a fuoco rischi cmq di essere più preciso che mettendo a fuoco a tutta apertura. |
| inviato il 01 Aprile 2017 ore 23:56
Esattamente. MAF a f5.6 e poi apro. Soggetto sempre al centro perché lo sweet spot e' sempre centrale. Non lacsi puo' decentrare, soprattutto a distanza ravvicinata (metto a fuoco e poi rifaccio l'inquadratura non va bene). Penso di essere certo che il velvet 56 funziona come il MoMo 100. Aprendo, i raggi periferici passano e vanno fuori fuoco. Questo normalmente viene corretto (aberrazione sferica), in queste ottiche no, anzi esaltato pure. Comunque la lente mi piace come va e cercherò solo di usarla al meglio quando c'è l'occasione giusta. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 0:05
Si può decentrare anche di un solo cm per non avere sempre e solo la solita inquadratura che poi diventa noiosa. Anche di un solo cm la foto cambia di molto ed in linea di massima riesci a conservare l'effetto sweet spot. Vedrai che ti divertirà un sacco. Buona notte! |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 1:05
Beh l'unica è provare anche perche in certe situazioni non puoi permettersi di chiudere, mettere a fuoco e aprire tipo in un ritratto, hai già perso il fuoco 10 volte mentre fai quel giochino... Domanda, ma a 1.6 una foto un po' fuori fuoco si distingue da una a posto? |
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