| inviato il 26 Marzo 2015 ore 23:24
Io più che prestazione occasionale proverei con i voucher. In questo modo non hai nemmeno la rottura della dichiarazione dei redditi perché non fanno cumulo. |
| inviato il 26 Marzo 2015 ore 23:26
“ consegno solo i RAW? „ Attenzione: è molto sconsigliato consegnare direttamente i RAW ad un qualsiasi cliente! Il RAW ha la stessa validità, anche dal punto di vista legale, di un negativo, per cui, in caso di problemi, è l'unica vera via per dimostrare che tu sei il proprietario (nonchè autore) di una fotografia. Volendo si potrebbero anche consegnare i RAW, ma a tal punto, per una maggiore sicurezza, si dovrebbe fare in modo di essere in possesso di ulteriori dati che una seconda persona non ha (ad esempio, rimuovendo una riga alta anche solo 10 pixel). Per cui, secondo me, è molto meglio consegnare file Jpeg in piena risoluzione, che sono comunque stampabilissimi anche in medio-grande formato, nel caso in cui il cliente finale volesse farlo autonomamente senza particolari pretese di qualità: poi, in casi particolari, si può sempre rivolgere ancora al fotografo, che nel proprio archivio avrà i RAW originali |
| inviato il 26 Marzo 2015 ore 23:47
Massimiliano scusami, come funziona per i voucher? Dovrei chiedere al datore di lavoro di farmi un voucher di tot euro? |
| inviato il 26 Marzo 2015 ore 23:58
Seguo con attenzione questa discussione, soprattutto la questione della valorizzazione delle foto. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 10:29
“ Ma secondo me il prezzo dipende da moltissime cose: -tipo di soggetto -destinazione delle foto -livello di accuratezza richiesto -potrebbero essere delle foto descrittive per uso interno all'azienda. -potrebbero essere delle foto di campagna pubblicitaria o un catalogo da stampare e consegnare ai clienti. -post produzione? -consegno solo i RAW? „ +1 E' una cosa simile a quella che ho detto io all'inizio della discussione. Tutti che si spaccano in due a dare prezzi ( dallo sfruttato cinese che lavora 12 ore al giorno tramite agenzia internazionale al disperato che chiede 200€ per un matrimonio) ma senza entrare nel merito della specificità del caso presentato. Quanto bravo è il fotografo ? Quanto devono essere curate le foto ? Quale attrezzatura di base viene impiegata ( non solo sola camera ma le luci e il limbo per le foto) ? Qual'è il target della azienda? La azienda ha mai fatto foto prima da professionisti e nel caso ha un riferimento? quindi, rispetto alla qualità media necessaria per una azienda come quella quali solo i livelli di competenze e qualità della attrezzatura richiesti? Se questo fattori sono coperti dal fotografo allora sei può parlare di soldi e lavoro; prima di questo parliamo solo di passione e favori per fare esperienza; almeno io la vedo così. Diamoci un limite logico e non morale nelle valutazioni altrimenti il forum resta un luogo di teoria. Io ho fatto lavori "gratis" per imparare e dopo il secondo lavoro ( con lo stesso soggetto) ho cominciato a prendere soldi ( reinvestendoli subito in attrezzatura) e solo dopo tempo ho cominciato ad elaborare tutte le dinamiche professionali; prima non avevo tempo di farlo perché ero un cane a fare le foto. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 11:56
Michelangelo..nei miei commenti ci metto sempre un po'di polemica,ma al fine di far aprir gli occhi alla gente,non per sentito dire.Condivido in pieno cio'che dici,sei stato il piu'diplomatico nelle tue affermazioni,se uno vale prima o poi dev'essere riconosciuto!Ma non diamo per scontato che sia sempre cosi'..Ho fatto l'esempio del matrimonio a 200 euro,perche'il tizio che conosco bene e ha accettato quella cifra quando inizialmente ne aveva chiesti 3 volte tante..si e'sentito dire dalla famiglia dello sposo che loro 600 euro li prendono lavorando 8 ore nei campi per 2 settimane..Vaglielo tu a spiegare a quest'ignoranti che la professionalita'va pagata..IN tempo di crisi lui ha accettato..con evidenti incazzature,ma tanti di questi tempi devo accettare tali ingiustizie.Se ti svendi a lungo andare non vieni riconosciuto,se alzi troppo i prezzi non lavori..Sono dell'idea che nella vita ci voglia anche molto fattore C,saper trovare e conoscere persone che veramente siano oneste nel valutare il valore del tuo operato.Quando apprezzeranno i tuo lavori,puoi chiedere soldi..sempre di piu'..ti sarai fatto una posizione! |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 12:27
“ Massimiliano scusami, come funziona per i voucher? Dovrei chiedere al datore di lavoro di farmi un voucher di tot euro „ ? I voucher devono sono dei foglietti che vengono acquistati dal datore di lavoro. Ogni 10 € di valore 7,5 rimangono a te che incasserai in una tabaccheria, e 2,5 rimangono allo Stato. Hai un limite di 5000 € annui, quindi non credo sussista il problema. Il bello che è che non fanno cumulo con nessun'altro reddito, nemmeno se sei in regime di disoccupazione, mobilità o altro. Io li utilizzo per la signora delle pulizie che viene a pulire lo studio. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 12:32
Iavenska, quanto dici non fa una piega ma 200 Euro per un matrimonio li faccio se sono alla fame e devo decidere se andare a pulire le vetrine dei negozi o altro. Uno che, anche in momenti di crisi, lavora per così poco è giusto che chiuda. Piuttosto spendo quel tempo a riorganizzarmi il sito, FB, contattare clienti, crearmi un portfolio con i lavori vecchi, ecc.. Se accetti quelle cifre vuol dire che non sai come ottimizzare le relazioni (che è il tempo più prezioso) e quindi non ce la farai mai a risalire la china. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 12:54
Non e'facile come dici tu ,con l'orgoglio si muore di fame!Se uno nella vita come questo signore ha fatto solo il fotografo,e vuole continuare a farlo si deve adeguare.Non dico che e'gusto,ma che deve fare??Avra'piu'di 50 anni e il lavoro non lo trovano i giovani,immaginiamo i piu'"grandi"....Ogni storia e'un caso a se',non mi permetto di giudicare.200 euro un dipendente li prende in una settimana con spesso il padrone che gli soffia sul collo..In tempo di crisi se non vuoi farti schiavizzare dal padrone li accetti pure tu,non ci prendiamo per le natiche.. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 13:05
Siamo alla frutta. Per di più, rubata dall'orto del vicino perchè a comprarla costa troppo. |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 13:09
Un mio amico, fotografo di professione da sempre, qualche anno fa perse tutti i clienti o quasi. Lo conobbi proprio in quei giorni. Il punto è che chiedeva davvero cifre precrisi e spropositate, esponendo alla maniera della pellicola, non conoscendo nulla o quasi di post e via discorrendo. Gli consigliai di togliere almeno uno zero alle parcelle, altrimenti non era giustificabile l'importo richiesto. Mi guardò sconvolto, come a dire: io non posso svendermi. Alla fine ha dovuto farlo. D'altra parte: che poteva fare? Reinventarsi a 60 anni? Per quella generazione è una cosa impensabile. Noi invece dovremo imparare a farlo. Poco male, mi dico... eviterò di mandare il cervello in stand by! Cerchiamo il lato positivo!  |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 14:40
“ Non e'facile come dici tu ,con l'orgoglio si muore di fame!Se uno nella vita come questo signore ha fatto solo il fotografo,e vuole continuare a farlo si deve adeguare.Non dico che e'gusto,ma che deve fare??Avra'piu'di 50 anni e il lavoro non lo trovano i giovani,immaginiamo i piu'"grandi"....Ogni storia e'un caso a se',non mi permetto di giudicare.200 euro un dipendente li prende in una settimana con spesso il padrone che gli soffia sul collo..In tempo di crisi se non vuoi farti schiavizzare dal padrone li accetti pure tu,non ci prendiamo per le natiche.. „ Io non lavoro così, e ad oggi ho avuto ragione. Hai letto il mio primo messaggio di questo post? Quando ho iniziato, dopo due anni ho rischiato di andare a mangiare dai miei genitori perché non ce la facevo, ma non ho mai, mai, mai svenduto il mio lavoro. Ma non per una questione di orgoglio, ma perché quantifico il mio tempo. Quando il lavoro scarseggia, e negli 3 anni è successo sempre più spesso, ho portato avanti lavori e progetti che erano fermi da tempo. Io ho 5 dipendenti e non ho mai dovuto lasciarne uno a casa perché erano fermi a guardare le ragnatele. Oltretutto un fotografo deve sapere che non lavorerà mai di continuo e, se non si fa pagare adeguatamente, come copre i periodi vuoti? Insomma, posso aver fatto sconti, offerte o altro, ma svendermi mai. Se devo guadagnare 30 € per un'ora di lavoro, se ci levo tasse e spese, mi rimangono i 10 Euro l'ora che guadagna la signora che viene a farmi le pulizie e non si rompe le pelotas con mille menate. E ribadisco, un fotografo su 2000 ore di lavoro annue se arriva a coprirne 4-500 di lavoro effettivo è un lusso. Tra l'altro non ne conosco uno che abbia impostato la politica del lavorare sul prezzo che abbia ancora l'attività in piedi, e parlo di fotografi molto, molto, molto più capaci del sottoscritto. |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 11:26
Mi riallaccio a questo post per fare una domanda simile nella speranza di avere una qualche idea su cosa chiedere per un servizio fotografico per un libro. Nello specifico sono stato contattato da una Fondazione per riprodurre integralmente un libro del '400 di 391 pagine. Immaginando che di post produzione non ci sia un grossissimo lavoro, o al massimo immagino che la post produzione possa essere fatta sulla prima foto e poi utilizzata in serie per il resto delle pagine, quanto chiedereste come compenso? |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 12:11
50euro e un panozzo alla mortadella !! |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 13:17
cosa ti hanno chiesto di realizzare di preciso ? |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |