| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 10:23
Hai già provato il mirino della A7? Se ne parla molto bene. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 10:40
Non mi è ancora capitata l'occasione, però ho molti dubbi su cosa fare rispetto alla questione ML. Già possiedo la X-E1 e, oltre alla valutazione dell'acquisto di una A7, in alternativa non disdegnerei la sua sostituzione con una X-T1, per un uso più pesante di questo sistema, limitando così la reflex a poche lenti e ben definite situazioni. Però non sono convinto che gli attuali modelli siano già maturi, magari sarebbe più opportuno attendere ancora qualche mese, per vedere le prossime uscite... diciamo che se ci fosse sul mercato una X-T1 a piano formato o una A7S con una risoluzione maggiore o un AF più performante mi sarei già convinto. Comunque, la 5N produce sempre un bel file, peccato che non abbia il mirino. |
user46920 | inviato il 10 Ottobre 2014 ore 10:42
Davide, hai le ideuzze chiare e comprendo l'utilità del mirino. Se guardi quì, puoi vedere il mirino più grande del mondo !!! www.juzaphoto.com/me.php?pg=97153&l=it |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 10:43
Ai miei tempi si elaboravano così anche le marmitte dei motorini! Hey, non male questo Zuiko 28mm! |
user46920 | inviato il 10 Ottobre 2014 ore 10:58
Davide, come si mettono a fuoco i Contax G ??? ... è semplice come quelli manual focus, più scomodo, meno precisi, o cosa ??? ... ho sempre avuto ideuzze per il 28 G |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 11:14
Altro che cinema, è un altro Mondo!   Forse non molto pratico da portare in giro. Con la Sony c'è l'ausilio del focus peacking che aiuta... il problema fondamentale dei Contax G è che non vi sia un anello adattatore decente, sia per Sony E sia per Fuji, in modo da consentirne il cambio ottica in velocità e sicurezza. Io ne ho due, ma ho sempre la sensazione che, nell'uso, la lente possa finire per staccarsi da sola. inoltre, la levetta della messa a fuoco è piccola e vicina al corpo, rendendone difficoltosa l'individuazione con l'occhio in camera. Un peccato, perchè a me manca solo il mitico Hologon 16mm e lo zoom, per il resto le ho tutte. Forse lo zuiko è solo un poco soft a 2.8, mi sembra di vedere. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 11:41
Per anni ho avuto il cruccio di non trovare un corpo cui adattare i Contax G... ora che le macchine ci sarebbero, il problema sono dei banalissimi adattatori di metallo! Vabbè, potrei sempre utilizzarli con la G2 a pellicola, ma la gestione dell'ISO variabile intervenuta con l'avvento del digitale ha modificato le abitudini di tutti. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:11
“ Ps: anticamente la conoscenza della lingua tedesca poteva essere molto utile in ambito lavorativo, adesso l'inglese è diventato la lingua unica del commercio internazionale. „ Non solo, ma una cinquantina d'anni fa l'inglese ha soppiantato il francese come lingua diplomatica internazionale. Però sembra che la conoscenza del tedesco sia sempre più diffusa in Europa orientale, non a caso dove l'influenza politica ed economica della Germania si fa sempre più sentire (non al punto da superare l'inglese, ovviamente). Da parte mia il non conoscere il tedesco è una vera lacuna: una grossa percentuale dei libri della mia biblioteca, sia narrativa che saggistica, son traduzioni da quella lingua. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:55
Sei un appassionato di letteratura tedesca? Io purtroppo mi sono fermato a Goethe e a Paul Celan, che non era nemmeno tedesco al 100%. Per motivi di lavoro ho notizie dirette dalla Romania e posso confermare quello che dici. Soprattutto a livello commerciale. |
user12181 | inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:11
“ Paul Celan „ Dici poco... Paul Celan è estremo in tedesco (in trad. italiana non è lui). Io mi sono fermato ben presto con le sue poesie, non è detto che non le riprenda però... |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:29
“ Sei un appassionato di letteratura tedesca? I „ Secondo la mia NON autorevole opinione, il meglio (diciamo gran parte del meglio - per non togliere niente a nessuno) della letteratura europea degli ultimi 250 anni è stato scritto in quella lingua. Un riferimento fondamentale per me è la "Storia della letteratura tedesca" di Ladislao Mittner, pubblicata da Einaudi. Io ho un'edizione di trent'anni fa e non so se sia stata ristampata di recente. Per gli autori contemporanei la componente ideologica è forse un po' troppo invadente; ma su Goethe, Schiller, Holderin, Novalis, Lessing, Grimmelshausen e gli altri "classici" ha scritto pagine magnifiche. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:41
Murmunto mi fa piacere che tu lo conosca, io l'ho letto in italiano, il mio tedesco arriva a "ciao come stai" e poco altro. Le mie preferenze vanno agli americani del novecento, ma senza che questo escluda altre letture, vedrò di documentarmi sui nomi citati da Roberto. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:49
“ Le mie preferenze vanno agli americani del novecento, „ Anche quella è stata una grande stagione della letteratura. A parte i soliti grandi nomi (Hemingway, Fitzgerald, Faulkner, Tennessee Wlliams ecc...), sono un "fan" (se mi è concesso usare questo termine - più adatto alla musica pop) di Kurt Wonnegut. Ps. La "Storia della letteratura tedesca" del Mittner è disponibile in una ristampa del 2002: www.ibs.it/libri/mittner+ladislao/libri+di+mittner+ladislao.html |
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