| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:12
Lo spazio fisico varrà pure qualcosa.. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:18
L'accavallamento ha fatto un po di caos... Raamiel, perché si valuta la frequenza più bassa negli Mtf? Saresti disponibile a documentarti, se già non lo sai su due piedi, e farcelo capire? |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:29
Gli MTF (Modulation Transfer Function) esistono di diversa entità 50, 30, 20 il numero si riferisce al calo di contrasto. L'MTF50 è calcolato sul calo di contrasto del 50% ed è quello più usato. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:34
In realtà si valutano più frequenze, ma di solito l'MTF più usato è solo il 50, è una convenzione. Nulla ti vieta di modificare i parametri e costruire un MTF 60 per esempio, però non è standard. Tra i vari MTF il 50 è quello più restrittivo (metà del contrasto), un MTF20 si riferisce al 20% di contrasto rimanente. I formalismi matematici necessari sono un po lunghi... e Paco mi ammazza. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:36
Interessante... Non ho capito tutto e mi è venuto mal di testa per cercare di starvi dietro..però una domanda vorrei provare a farla.. Guardando un mtf di un ottica cambierebbe se fosse testata su due FF diverse? |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:43
Sì.. cambierebbe. Il concetto di MTF deve essere esteso a tutta la catena; lente+sensore, lente+pellicola. Anche la stampa ha il suo MTF; quindi se lo scopo è stampare andrebbe valutato il tutto : lente+sensore+stampa. |
user10190 | inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:44
L'Mtf è sempre lo stesso ma cambia il modo e l'efficacia con cui quel segnale viene letto |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:50
Non proprio Odisseus, la funzione di trasferimento della modulazione varia a seconda del sensore; quindi è proprio diversa. Va fatta distinzione tra gli MTF teorici e gli MTF rilevati; i primi sono ricavati matematicamente dai dati di progetto dell'ottica, e sono quelli che propinano Nikon e Canon; non valgono nulla e sono indipendenti dal sensore proprio perché virtuali. Gli MTF calcolati sono per forza relativi a una pellicola o a un sensore. Per questo i tester come Photozone o DxO devono ripetere i test con le varie combinazioni di lente/fotocamera. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:54
Raamiel Io parlavo di frequenze. Un grafico è a 10 lpmm ed uno a 30 lpmm. Che informazione da quello a 10 lpmm in realtà in più o invece di quello a 30 lpmm? |
user10190 | inviato il 23 Maggio 2014 ore 18:56
Si però questo lo ravviso nel modo del supporto sensibile, di trasformare la capacità trasfenziale dell'ottica nell'insieme necessario a comporre l'immagine. D'altra parte una caratteristica X deve essere fissa altrimenti l'intera questione diventa oltremodo complicata. Comunque seguo... |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 19:03
ti riferisci a grafici tipo questi giusto?
 Sono valutazioni a diverse frequenze, come è logico aspettarsi 30 linee sono più critiche e come vedi nel grafico l'andamento delle 30 linee/millimetro è sensibilmente inferiore, sia per le sagittali che le meridionali. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 19:20
Perché mai? non è chiaro? Una ottica ti da tot linee/millimetro al massimo (semplificando ovviamente), questa sua capacità non varia al variare del sensore che ci metti dietro, sia per formato che per densità. Quindi quando metti un ottica FF su APS-C perdi tutte le informazioni che eccedono i limiti di estensione del sensore più piccolo. I sensori però sono diversi anche come densità; può determinarsi la situazione che a parità di Mp totali tra un FF e un APS-C l'ottica riesca comunque a saturare la capacità. In tal caso la frequenza massima a cui la lente può lavorare pareggia o eccede quella di campionamento del sensore più denso. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 19:24
Si Nando, la grande differenza la fa il formato del sensore. Questo perchè, fino a quando le luce colpisce il sensore, valgono ancora le regole dell'ottica. Ovviamente c'è da considerare il collo di bottiglia della risoluzione del sensore. Il sensore della 5D viene saturato praticamente da tutte le ottiche in commercio ma teniamo presente che per risolvere quello che vede un'occhio umano a distanza di 25cm su un foglio A4, bastano 6megapixel su un sensore FF Il problema però è che la risoluzione del sensore diventa inutile se l'obbiettivo non riesce a trasferire il dettaglio su di esso. |
| inviato il 23 Maggio 2014 ore 19:30
Paco non è mai inutile un sovraccampionamento. separa più nettamente i dettagli. purtroppo i latori di conoscenza indiretta sui forum stanno facendo un casino assurdo spargendo ai 4 venti teorie assurde - o quasi... se non circoscritte - sul fatto che quando il sensore ha più pixel del necessario per campionare l'immagine di una tal ottica allora peggiora le cose... è vero si e no, più no che si ma ... anche si :D da casa leggerò meglio tutta la discussione. per adesso non aggiungo altro |
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