| inviato il 03 Luglio 2014 ore 14:59
ecco questo è uno degli argomenti che mi affascina di piu in assoluto. Essere mimetici ed essere accettati dalla fauna che ci circonda. Le cose che la fauna sente e vede è sicuramente il movimento ma anche la diversità dei luoghi. Stare sdraiati a terra o a ridosso di un palo o albero aiuta...ma la differenza la fa....Franco Borsi!!! Di sicuro il mimetismo è eccellente quando è fatto sul luogo..e per bene. Certo anche il rumore dell'otturatore lo avvertono e per quello si puo fare veramente poco. |
| inviato il 03 Luglio 2014 ore 22:05
Finalmente un topic di maggiore utilità ed interesse che non altri; intervengo soltanto per avere la discussione in notifiche, ci tornerò sopra. Il messaggio che vorrei subito dare è quello di non dare per scontato che il mezzo mimetico va cercato sul mercato; meglio costruirselo da soli per le diverse circostanze che ci si propongono. Nei prossimi o non prossimi giorni metterò le foto di un appostamento mobile-tunnel da me progettato e realizzato con l'aiuto a bassissimo costo di una tappezziera (una quarantina di euri a fronte dei 350 circa delle offerte online) e soprattutto del sacco a doppia apertura di mia invenzione. Me lo ha suggerito un insuccesso con il gallo forcello; l'anno prossimo sarà altra cosa. Il peso è di un chilogrammo circa ed è ripiegabile fino ad occupare pochissimo spazio. |
| inviato il 04 Luglio 2014 ore 14:26
dopo le ultime esperienze che ho avuto con volatili sto giungendo alla conclusione che più che i colori è importante mimetizzare la forma, Ovvero un uomo a piedi in mimetica è individuato molto più facilmente e inquieta molto di più un volatile di un un uomo dentro un'auto grigio argento senza particolari accorgimenti mimetici. Altra cosa più il volatile è grosso più è difficile da avvicinare. Qualcuno ha avuto esperienze simili? |
| inviato il 04 Luglio 2014 ore 14:58
Comunque ricordo che la migliore mimetizzazione vista era una specie di capanno formato da quattro pareti tipo specchio, in pratica quattro specchi messi a quadrato con il fotografo dentro, visto da fuori era invisibile anche all'occhio umano, rispecchiava la vegetazione di ogni luogo, ora non ricordo di che materiale era fatto , se era in vendita o se era autocostruito, lo avevo visto anni fà in qualche sito. “ Nei prossimi o non prossimi giorni metterò le foto di un appostamento mobile-tunnel da me progettato e realizzato con l'aiuto a bassissimo costo di una tappezziera (una quarantina di euri a fronte dei 350 circa delle offerte online) e soprattutto del sacco a doppia apertura di mia invenzione. Me lo ha suggerito un insuccesso con il gallo forcello; l'anno prossimo sarà altra cosa. Il peso è di un chilogrammo circa ed è ripiegabile fino ad occupare pochissimo spazio. „ sono molto curioso, attendo le foto |
| inviato il 04 Luglio 2014 ore 16:19
Qui le pellicole ve le tagliano a misura e hanno diversi gradi di oscuramento e riflessione www.thermofilm.it/index.php io le ho già prese per i vetri di casa e funzionano molto bene quelle col grado 80% sono totalmente riflettenti da un lato e si vede comunque molto bene dall'altro Il problema è che si fissano solo su superfici rigide. |
| inviato il 04 Luglio 2014 ore 16:29
ciao a tutti anche io credo che coprirsi con vegetazione del posto sia la cosa migliore anche se spesso richiede un po più di lavoro. comunque un buon capanno mobile da ottimi risultati se posizionato a modo! |
| inviato il 05 Luglio 2014 ore 14:05
“ sono molto curioso, attendo le foto:-P „
 Caro imperatore, ecco le prime. Per il tunnel ci si risente tra una settimana circa. Quello che vedi è un sacco aperto sui due lati (una grossa federa insomma ). Il cerchio rosso indica uno dei due estremi, forniti di velcro per poter essere chiusi e/o ridimensionati al bisogno; tessuto mimetico da un lato, impermeabile dall'altro per poter distendersi sull'erba bagnata della notte o del primo mattino. La foto lo mostra nella versione eretta.
 Ripiegato; peso:1159 grammi. |
| inviato il 05 Luglio 2014 ore 17:28
Ciao a tutti, io ho trovato una soluzione che mi soddisfa a pieno (ovviamente per le mie esigenze), io scatto sia in palude i sia in collina ai passeriformi sia in montagna a volatili e mammiferi. Ho acquistato da decathlon una tenda quechua 2 second da 2 posti di colore verde scuro e l'abbino con delle reti mimentiche di tonalita' diversa a seconda dell'ambiente circostante. La tenda mi permette un ottimo confort, e' completamente impermeabile si apre veramente in 2 secondi e pesa meno di 2 kg. In alcuni casi la uso sia per trascorrere la notte (specialmente in montagna) che come capanno; arrivo alla sera posiziono la tenda dove meglio credo x la realizzazione degli scatti, dentro e' comoda e ci si muove tranquillamente, l'unico neo e' che si puo' scattare solo da un lato.....totale spesa € 39,00 + le reti mimetiche che pero' gia' possedevo. Davide |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 8:03
Anch'io come Davide stavo guardando la stessa tenda, (ce n'è una anche più piccola da 22€ mod.arpenaz), ma mi ponevo appunto il problema delle feritoie... tagliarla e aggiungere delle zanzariere mi sembra pericoloso per la compromissione del telo (a qule prezzo la qualità dei materiali non è di certo resistente). Piuttosto ho visto che vendono un bel telo mimetico impermeabile www.decathlon.it/telo-3d-nt-kamo-gr-150x380-id_8282545.html ed una rete a mo' di zanzariera www.decathlon.it/rete-da-caccia-145x220-cm-id_8189170.html ....questi mi sembrano più facili da modificare con un po' di sartoria. Aggiungendo dei paletti da tenda avrei il mio capanno con ferritoie dove desidero. |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 8:43
Ciao Riccardo, ho vari teli e reti mimetiche acquistate negli anni, la tenda la vedo estremamente interessante se si fanno degli appostamenti dove il confort diventa comunque un'aspetto primario, mettendo comunque in previsione di passarci delle ore. Io arrivo dal mondo della caccia e l'avvicinamento il mimetismo e l'appostamento sono sempre stati gli elementi che influivano di piu' per risultato finale, poi tutto questo secondo me ha comunque un grande fascino.....arrivare con il buio aprire la tenda in 2 secondi e aspettare le luci dell'alba con la possibilità di poter effettuare all'interno dei piccoli movimenti è comunque un bel punto di partenza. La tenda la uso specialmente quando vado con uno dei miei bambini che si sta appassionando a questo tipo di fotografia, ci si sta comunque comodamente in 2 se non si è dei colossi, la possibiltà di utilizzare una struttura confortevole se ci si trascorrono delle ore o delle intere giornate non ha prezzo, e cosa non da sottovalutare spesso gli scatti piu' interessanti si effettuano con luci "particolari", e con il termine "particolari" intendo per esempio prima e dopo un temporale, e prendere una bella lavata sotto una semplice rete mimetica non è il massimo. |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 9:54
Nerone docet. Grazie Franco, ho avuto modo di apprezzare la tua disponibilita in passato e ora non ti smentisci, il contributo che hai portato qui sara'utile a molti, me compreso.Fai attenzione ai bottegai, potrebbero mettere una taglia sulla tua testa se continuerai a proporre soluzioni cosi a buon mercato Un caro saluto a te e complimenti a chi ha aperto questa discussione. |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 13:21
Per chi vuole iniziare dove posso documentarmi su come riconoscere i luoghi, i versi, le abitudini degli animali? Mi sto cimentando ora a questo mondo, ma tra il dire e il fare, tra le foto postate in questo sito e le foto scattate da me c'è une mare eterno!!!! |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 16:38
“ Per chi vuole iniziare dove posso documentarmi su come riconoscere i luoghi, i versi, le abitudini degli animali? „ Eh.... serve a poco documentarsi. Servono almeno tre qualita' fondamentali... Pazienza Costanza Tenacia E una quarta per la quale pero' il tempo dedicato e' la principale componente ed e' l'Esperienza... Iniziare a fare fotografia naturalistica significa doverci dedicare un sacco di tempo senza avere certezza dei risultati. Significa passare intere mattinate a temperature polari , perche' e' d'inverno che si riesce ad avvicinare meglio le nostre "prede"... E poi, anche quando sembrerebbe di aver sprecato una intera mattinata, il colpo di fortuna ( che c'entra eccome in questa branca della fotografia...) che ti fa portare a casa qualche scatto di cui essere orgogliosi... E poi, via via che si archiviano uscite, si impara dove andare a cercare i nostri scatti per ogni determinata specie e ad imparare quali periodi dell'anno sono piu' indicati per trovarle. Insomma...niente segreti ne' scorciatoie... Pazienza, costanza e tenacia |
| inviato il 22 Luglio 2014 ore 9:38
“ Insomma...niente segreti ne' scorciatoie... Pazienza, costanza e tenacia „ come non condividere queste parole molto essenziali, ma che celano il segreto di molte discipline; è così, in genere se si vuole maturare sul serio e fare esperienza (quella che ti rimane dentro!!) bisogna non saltare le tappe o pensare di avere la strada facile. Come anche andare nei luoghi e sedersi a guardare per molte ore (senza essere visti). Io ultimamente sto utilizzando la "tecnica Marchitelli" però con aggiunta di vegetazione del luogo (canne, erba, fieno etc etc). Molta immobilità, silenzio e quindi pazienza. Prediligo le zone di ombra perchè a mio avviso i ns soggetti hanno molti problemi a vedere nelle zone d'ombra, soprattutto in controluce. Ma cio a cui bado molto e che penso sia vitale per i siti che visitiamo è il modo di arrivarci senza essere visti; quindi non solo a che ora, ma anche come; c'è sempre un modo migliore ed ecco il perchè osservare dapprima da lontano con un binocolo è sempre meglio. Ho visto troppe persone arrivare sotto e fare volare tutto via; non lo trovo un metodo ortodosso questo! Ma prima o poi passerò anche io ad una tecnica di derivazione "Neroniana" magari con qualche piccola modifica. Trovo che questo modo di fotografare ci porta veramente stare a contatto diretto con la natura che ci circonda, rispettandola! Credo che sia molto bello fotografare senza disturbare e vedere i ns beniamini muoversi in ambiente, a loro agio. Buone foto a tutti. |
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