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Il più magico e il meno magico che avete avuto.


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  4. » Il più magico e il meno magico che avete avuto.





avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 15:49

La gente non sa che i colori veri sono un'altra cosa fin quando non glieli fai notare .
Proietta delle Velvia e poi guarda in un monitor da 24 come il mio....ti metti a ridere!


Quanto è vero. Quando scatto su dia anch'io percepisco delle emozioni ben diverse. I colori sono da rimanere a bocca aperta. Ma ci sono troppe problematiche tecniche che mi inducono a preferire il digitale.

Ultima cosa, purtroppo il digitale richiede necessariamente una competenza almeno pari a quella di scatto nello sviluppo. Per questo, una volta con l'analogico, per lo più ci si affidava ai laboratori. Oggi si pretendono risultati top, magari affidandosi allo svipuppo in camera che fa la macchina con il Jpg e poi magari si fanno paragoni con l'analogico. Ma non è così che funziona ;-)


Con le dia il laboratorio centra poco. Le dia vengono sviluppate cosi come sono state scattate, senza modifiche. Quindi se hai cannato, anche solo di mezzo diaframma, butti la dia.

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 15:59

interessante discussione ;)
non ho molta esperienza e non ho avuto modo di provare molte lenti però
capisco perfettamente cosa si intende con "magico" riferito ad un obiettivo.
il 55 micro nikkor 3,5 per me lo è.
il mio esemplare è in condizioni estetiche pessime ma perfettamente funzionante,lo pagai una bischerata,
non mi aspettavo niente di chè
ma una volta montato,rimasi piacevolmente stupito dai risultati.
minima spesa massima resa!
lo so che c'è di meglio etc ma il feeling che mi trasmette ha qualcosa di magico;-)

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 16:29

Ultima cosa, purtroppo il digitale richiede necessariamente una competenza almeno pari a quella di scatto nello sviluppo. Per questo, una volta con l'analogico, per lo più ci si affidava ai laboratori. Oggi si pretendono risultati top, magari affidandosi allo svipuppo in camera che fa la macchina con il Jpg e poi magari si fanno paragoni con l'analogico. Ma non è così che funziona


Amen

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 18:11

Il negativo si poteva lavorare la diapositiva no!

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 21:17

Ho visto tante foto Canon lavorate in PP.Ottime!
Ma il jpg. Fuji come esce dalla macchina è sempre davanti.Io mi rifiuto di diventare io stesso un laboratorio.
Qualche ritocco ci può anche stare ma passare ore in pp. no.
Una macchina seria deve essere in grado di soddisfare già subito.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 21:30

Ciao Giuliano ,
mi piace molto la naturalezza dei tuoi ritratti e spesso
ho condiviso le tue posizioni , finche' restano personali.
Dire: Una macchina seria deve essere in grado di soddisfare già subito.
E' una affermazione che sa di "assoluto" non di personale .
Il lavoro del fotografo , da sempre , e' stato progetto .
www.google.it/search?q=pete+turner&espv=210&es_sm=122&source=lnms&tbm=
Ne ho preso uno a caso , Pete Turner. Certamente non
incontrerà il tuo gusto , ma questo e' un altro discorso .
Sta di fatto che a parte la foto di reportage ( dietro la quale, in ogni caso , c'e' progetto basti guardare
qualche documentario dei fotografi della Magnum), e' difficile
trovare casi in cui l'idea creativa del fotografo non sia passata attraverso la
strutturazione di una composizione ( la visione) , attraverso la determinazione
del momento ( lo scatto) e la lavorazione del risultato .
Anche in analogico , la semplice scelta di lavorare con una pellicola tirandola,
l'uso di una carta a maggiore contrasto , la mascheratura di zone con l'uso delle
mani sotto l'ingranditore e altri processi chimici che non sto a menzionare,
rappresentavano processi che andavano oltre quello che e' in grado
di fare una macchina seria.
Rispetto tutte le tue posizioni in merito alla scelta di non postprodurre,
ma assumere per oggettivo che una macchina e' seria se e' in grado di soddisfare
da subito , e' una affermazione che trovo vicina ai film dedicati all'intelligenza artificiale .



avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 21:32

Il negativo si poteva lavorare la diapositiva no!

La dia no , ma la stampa della dia si.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 22:26

se uno vuole un incarnato bello,naturale,morbido,
può anche acquistare un 200 2,0L ma l'effetto finale è sempre in favore di una Fuji con un banalissimo zoom.


mah .. lo pensavo anch'io, tanto che sono seriamente intenzionato ad acquistare anche una X-T1 ... MA ... mi sto un pò ricredendo da quando vedo i risultati che il biancone 2 produce sulla 6D

non direttamente 'in macchina', ma prendendo il raw ed aprendolo con photoninja .. nessuna PP, una resa dell'incarnato (e dei colori in generale) quasi perfetta

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 22:39

Giuliano, in effetti il tuo approccio che di fatto considera il jpeg come discriminante mi sembra un po' limitativo rispetto alle enormi possibilità che da il digitale. alla fine il modo in cui una reflex processa il raw è di fatto un processo totalmente software, che esula in ogni modo da quella che è la "fotografia" nuda e cruda. io non valuto l'output di una reflex da quando ho preso la 7d, che con tutti i suoi problemi di gestione del rumore e limitata gamma dinamica, mi ha imposto un approccio alla fotografia più ampio. e credo che sia un po' la cosa che mi ha aperto gli occhi sotto molti aspetti, come ad esempio il fatto che scattare in jpeg, di fatto, castri notevolmente le qualità degli obiettivi, livellandole (ovviamente lasciando perdere parametri quali af, luminosità ecc) e rendendo (quasi) inutili certi investimenti, necessari invece se si scatta in raw. ma non è che il raw mette a nudo i difetti di un obiettivo.. semplicemente permette di sfruttarne tutte le potenzialità.

ora, non so se il tuo approccio sia totalmente rivolto al jpeg o se lo è solo in parte.. se si tratta del primo caso, penso di poterti dire, visto che sei prima di tutto un appassionato, che rischi di perderti una parte importante e altrettanto creativa della fotografia ;) capisco comunque che non sia ne bello ne facile doversi reinventare e imparare qualcosa che a primo acchito esula un po' dalla fotografia tradizionale

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 23:00

Non citerò lenti come il 135L o lo Zeiss 85/1.4, ma a memoria voglio ricordare come "magico" il Rokkor 58/1.2, mentre di scadenti ne ho passati molti, dal Sigma 28-70/2.8 al Canon 28-135 USM, al Nikon 70-210/4-5.6?. e tanti altri ancora. :)

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 23:42

Con le dia il laboratorio centra poco. Le dia vengono sviluppate cosi come sono state scattate, senza modifiche

Il mio riferimento riguardava lo sviluppo in analogico in generale, per cui non riferito alle dia in particolare.

Ho visto tante foto Canon lavorate in PP.Ottime!
Ma il jpg. Fuji come esce dalla macchina è sempre davanti.Io mi rifiuto di diventare io stesso un laboratorio.
Qualche ritocco ci può anche stare ma passare ore in pp. no.
Una macchina seria deve essere in grado di soddisfare già subito.


Non vorrei disilluderti Giuliano, ma ciò che ti tira fuori la macchina è comunque sempre uno "sviluppo", frutto di impostazioni Software, che esegue (o dovrebbe eseguire) l'utente sulla macchina prima dello scatto, ma sempre di "sviluppo" si tratta, ...è così che funziona in digitale. Che poi a te possano star bene le impostazioni di default del tuo corpo macchina e ti accontenti di ciò che ti tira fuori nel Jpg, ok, ...ma ciò non significa che stai tirando fuori il meglio potresti avere dalla tua attrezzatura. Occhio però che stò parlando di "sviluppo", quindi "camera chiara", ...anche se i confini sono labili, il fotoritocco vero e proprio (non indispensabile) è un'altra cosa e si effettua, se serve, dopo lo sviluppo (che invece resta indispensabile). ;-)

Ma se vuoi ne possiamo riparlare in un topic ad'hoc, dove posso dirti anche in cosa la Fuji "è davanti" e in cosa invece non lo è. Qui siamo andati al solito molto OT. Sorriso
Fabio

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2014 ore 8:31

Sono così contento dei jpg della Fuji che non mi interessa scattare in Raw.
Con la Canon è diverso...bisogna lavorarle le foto .Comunque le differenze restano,la "pasta" dell'una è diversa dall'altra.

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2014 ore 8:53

@Giuliano1955 ma l'S5 monta un apsc bayer classico?

user4758
avatar
inviato il 28 Febbraio 2014 ore 8:53

Con la Canon è diverso...bisogna lavorarle le foto .Comunque le differenze restano,la "pasta" dell'una è diversa dall'altra.


Per quello che uso (5D Mark III) posso dirti che non è assolutamente vero; quando apro i raw in LR non correggo mai i colori, solo il bilanciamento del bianco, quando ce n'è bisogno ed esposizione...

Molto dipende dalla lente; in particolar modo ho notato che le foto scattate con il 50L e 100L le apro e le esporto direttamente, tanto sono belle che pronte!

I JPG sfornati dalla 5D sarebbero perfetti (come colori, bilanciamento, ecc...) se non fossero impastati e quasi completamente privi di micro dettaglio!

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2014 ore 9:02

La fuji S5 monta un superccd da 12mp con configurazione a nido d'ape.
Zeppo: forse mi sono espresso male riguardo alla Canon.Quello che noto è l'eccessivo contrasto,il solito problema dei bianchi bruciati,colori meno naturali rispetto a Fuji.
Lavorando un po' i files ti avvicini ma non raggiungi quella naturalezza.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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