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Non ci sono particolari segreti. Come ti hanno detto, o fai una doppia (o tripla...o quadrupla...) esposizione e poi "le blendi" in post o usi filtri. Personalmente, pur essendo un niubbo, mi sono già quasi rotto le balle delle doppie esposizione, e tendenzialmente mi limito ad esporre tenendo le luci al limite (faccio di solito 3 o 4 scatti della stessa scena, con valori di esposizione diversi, visto che ciò che la macchina segnala come bruciato non è detto che corrisponda perfettamente a ciò che è davvero bruciato e quindi non può più essere recuperato/lavorato in post) e poi in ACR apro le ombre un po', fermandomi appena prima che compaiano schifezze verticali (banding) e maledica di non aver un exmor dentro la mia macchina In attesa che sfornino un sensore con 18 stop di DR io faccio così. Oppure quando proprio voglio portare a casa un bel cielo ma anche le porzioni più scure ben esposte, faccio un bracketing al volo, anche senza treppiede, e poi con allinea livelli in photoshop faccio un blending.
Grazie a tutti voi per l'interessante confronto....se scegliessi di utilizzare un filtro nd abbastanza universale (scusatemi la parola)....che densità mi consigliereste...forse un nd8?
con l' nd non risolvi il problema...ti occorre un GND che solitamente, parlando di quelli a lastra, si trovano da 1 a 4 stop e possono essere soft o hard
“ con l' nd non risolvi il problema...ti occorre un GND che solitamente, parlando di quelli a lastra, si trovano da 1 a 4 stop e possono essere soft o hard „
Il metodo più economico rimane l'esposizione multipla...fai 2 o più scatti (anno uno con l'esposizione sul cielo e uno sul resto) e poi vai di Photoshop.
Sicuramente il più economico, ma farlo come si deve non è semplicissimo e comunque il risultato che si ottiene con dei buoni filtri digradanti è nettamente superiore e più naturale...
Farei un po' di ordine in questo thread, se è permesso.
Neruda984, i filtri che ti servono sono i Graduated Neutral Density (GND) non i semplici Neutral Density (ND). I primi sono, come ti hanno già spiegato, delle lastre per metà trasparenti e per metà grigie, con l'opacità che aumenta dal centro verso il bordo alto. Con questi filtri posti davanti all'obiettivo mantieni la zona in ombra (solitamente la terra) nella zona trasparente, e la zona chiara (solitamente il cielo) nella zona graduata. Così con un tempo di scatto calcolato per la zona scura non brucerai quella chiara. Ce ne sono di due tipi, quelli SOFT che hanno una transazione morbida tra la zona trasparente e quella graduata e quelli HARD che invece hanno una transizione netta. I filtri ND semplicemente sono una lastra che ha una opacità omogenea su tutta la superficie. Servono esclusivamente per aumentare i tempi di scatto in particolari casi: quando vuoi scattare a diaframmi aperti e i tempi di scatto diventano troppo brevi (e magari la macchia non ci arriva) oppure vuoi intenzionalmente dei tempi di scatto molto lunghi e non vuoi/puoi chiudere il diaframma quel che serve. Utili ad esempio per realizzare gli effetti seta per l'acqua o le nuvole.
Sono quindi filtri diversi per usi diversi.
Quanti stop di opacità? Mah, qui dipende esclusivamente dalla scena. Sicuramente 2, qualche volta 3. Raramente anche qualcosa di più.
Per i costi dei filtri. Non ti preoccupare. Qui sono tutti professionisti che scattano con macchine da migliaia di euro per fare foto perfette da vendere al National Geographic. Per noi mortali invece esistono i filtri e i supporti cinesi. Li trovi anche su eBay da qualche venditore in UK/DE anche se a prezzi superiori, sebbene abbordabili se proprio non vuoi arrischiarti in una spedizione transcontinentale. Io ho comprato spesso da là e per ora non ho avuto alcun problema. Devi solo avere molta pazienza perché la roba ti può arrivare anche un mese dopo. La qualità non sarà certo quella dei filtri Lee (ma esistono anche i Cockin, che costano meno), ma per iniziare e magari proprio decidere se vale la pena di investire in filtri di qualità superiore (sempre per foto da vendere al National Geographic) e in quale gradazione, secondo me sono più che sufficienti. Con una ventina di euro ti compri il supporto e l'anello adattatore per il diametro del tuo obiettivo e 3 lastrine da 1, 2, e 3 stop. E inizi a giocare con la cosa. Considera che i filtri se vuoi puoi sovrapporli, per cui combinandoli puoi ottenere un filtro totale da 6 stop. Se non usi un grandangolo spinto (anche fino a 10mm con APS-C) non incorri in problemi di vignettatura usando un solo filtro. Per tre filtri sovrapposti a occhio mi sa che devi partire da 15 mm o anche più.
L'uso dei suddetti filtri ha delle controindicazioni, non è la panacea di tutti i mali dovuti alla gamma dinamica troppo grande della scena. In primis i filtri non sono proprio neutri, ma tendono comunque a presentare delle dominanti di colore (solitamente magenta) nell'immagine. I filtri cinesi sono peggiori di quelli Lee in questa cosa, ma considera che costano dalle 10 alle 15 volte meno. In secondis, Lee, Cockin o cinesi che siano, i filtri GND hanno problemi quando l'orizzonte di divisione tra la zona chiara e quella scura non è piatto. In questi casi gli elementi che sforano da una zona all'altra (come potrebbero essere delle montagne parzialmente illuminate) o sono scurite o rimangono sovraesposte. Ecco perché ti consiglio prima di fare le prove e le ossa con filtri economici. Puoi valutare se la tecnica soddisfa le tue esigenze. In quel caso poi puoi decidere di investire 100 euro per una lastra Lee e altrettanto per il suo supporto.
@Bress72 Scusami se mi unisco al coro di coloro che dicono che potevi anche evitare di postare quell'aberrazione che hai tentato di descrivere in 2 righe, che effettivamente palesava la volontà di fare una battuta. La tecnica è approssimativa, sia per come l'ha descritta (chiudo il diaframma senza spiegare null'altro, dato che se la macchina non è in M non ottieni nessun vantaggio) sia per i risultati, che si possono ottenere in altra maniera (perché non riducendo i tempi di scatto per esempio?) e alla fine di tutte le tue polemiche hai dimostrato che non funziona per quello che è stato chiesto qui: comprimere la gamma dinamica della scena in quella del sensore (o tentare di farlo). Tu hai semplicemente descritto un modo per aggirare il problema. Che, scusa se mi permetto, conosce anche mio nipote di 10 anni che usa una compatta con la compensazione dell'esposizione.
Nessun marchio. Io vado su un qualsiasi store cinese eBay che possibilmente vende con spedizione gratuita (ma meglio quelli che per 2 dollari in più ti fanno la spedizione tracciata dell'intero pacco perché arriva un po' prima) e comincio a fare incetta di cineserie. Là il supporto in plastica con l'anello adattatore costa dai 5 ai 7 euro. Sono tutti uguali, in plastica, facilmente (ed economicamente) lavorabili in caso di esigenze specifiche (tipo ti vignetta perché 3 slot sono troppi, lo tagli e lasci il supporto per una sola lastrina. Pork, l'ho rotto, ho buttato 5 euro (e un mesetto per una nuova spedizione ). Le lastrine uguale. Ci sono le Fotga e le Green-L. Costano 5-8 euro ciascuna, a seconda del rivenditore. A quei prezzi non ha senso stare lì a pensare se è meglio 1,2 o 3 stop, hard. Li prendi in stock o li mixi come ti sembra la soluzione migliore e ci giochi. Poi capisci che l'hard non va bene, 3 stop sono troppi, 1 è poco etc... oppure che il loro uso non è proprio semplice (ti serve il cavalletto, portarti i filtri e il supporto appresso sempre... etc...) e quindi decidi che non serve investirci mezzo stipendio perché li usi 3 volte l'anno... Oppure decidi che per la qualità che rendono sono più che sufficienti per le tue esigenze e quindi ordini altri filtri che presumi ti manchino (più stop, hard, soft, un nuovo anello adattatore per un obiettivo diverso, anzi visti i prezzi ti prendi un intero nuovo supporto così non devi stare lì a fare monta smonta ogni volta etc...).
Come detto non siamo tutti fotografi professionisti che guadagnano dalle proprie foto. C'è anche chi si accontenta. O chi vuole capire e imparare (e andare oltre a chiudere il diaframma ). Questo mi sembra il caso giusto per evitare di consigliare sistemi e prodotti super professionali che poi magari rimangono per il resto della loro vita in un cassetto.
user1802
inviato il 24 Luglio 2013 ore 11:42
mmm... da fotoamatore sono un po scettico sui vetri cinesi. Vero che costano poco e che il loro sporco lavoro lo fanno comunque. Spesso con quei vetri però, ne basta uno solo per ridurre non di poco la qualità dell'ottica. Figuriamoci se ne montiamo 3 insieme. La qualità potrebbe diventare tale da far perdere il senso della "bella foto", personalmente cercherei piuttosto dei filtri di qualità usati.
Non ho mai usato i GND, nel digitale credo che siano diventati piuttosto obsoleti. Con il tool "filtri" di LR si possono gia simulare i GND con risultati sicuramente piu soddisfacenti che con vetri che son piu simili ad un pezzo di plexyglas che a un filtro per fotografia.
Ecco un esempio di come si usano i GND
E qui un esempio di come si usa un polarizzatore
Nel secondo video gli esempi sono proprio fatti in situazione di luce piuttosto sfavorevole e, per di piu, paragonate alla tecnica "chiudo il diaframma e stò a posto". Inoltre, l'effetto del pola non è assolutamente riproducibile in PP. Durante le ore centrali della giornata limita la luce riflessa e quindi i forti bagliori, delle foglie o delle case, che diminuiscono o addirittura spariscono. Gli occhiali da sole polarizzati sono stati inventati soprattutto per togliere i fastidiosi riflessi, e se una cosa da fastidio alla nostra vista figuriamoci ad una foto. È anche logico che gli occhiali da sole non servono per forza alla sera. Il fatto che il polarizzatore permetta di giocare con il riflesso di un lago al tramonto... o in piena giornata... è proprio una conseguenza del fatto che va a bloccare la luce riflessa. Uhm... spero di non dire l'ovvio...
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