RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Bianco e nero digitale: sì/no -grazie-


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Bianco e nero digitale: sì/no -grazie-





avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:52

Sembra l'equivalente del vinile contro CD


sarebbe una contrapposizione sterile, mentre lo scopo di questa discussione va ben oltre.

in principio la foto era in BN
poi venne l'autochrome
poi venne il Kodachrome
poi venne il digitale -la livella-

Arrivare ad un preciso dimorfismo tra foto in BN e colori è stato sempre uno degli obiettivi principali del mondo della fotografia, e nei secoli si è arrivati a risultati di successo.
La fotografia è nata in BN per difficoltà tecnologiche, costi, semplicità di gestione... ma... il mondo è a colori e come è giusto, si è puntato alla riproduzione dei colori come li vediamo. Ed è stato così che si sono venuti a creare due generi: la fotografia in BN e quella a colori.
E... direi che se mai ci sono state discussioni su quale sia la 'vera' fotografia (colori o BN?), queste sono sotterrate e dimenticate da tempo.

Ecco... la risposta alla contrapposizione tra vinile ed analogico sta in questo fatto. Dobbiamo dimenticare tutto.

Venendo ad oggi... Ora è arrivato il digitale (la livella... tanto cara al de Curtis) ed ha riportato tutto il mondo della fotografia alla linea di partenza.

Ora i due mondi: analogico e digitale, convivono -felicemente-

Ma è indiscutibile che, non fosse che per retaggio culturale, siamo portati sempre a confrontarci con la fotografia come l'abbiamo conosciuta -analogica- ed il BN da pellicola e stampa su carta, ancora oggi costituisce il modello al quale confrontarsi se vogliamo fare foto digitale in BN.

Ora... siamo al punto che il BN digitale si sviluppa su 256 toni di grigio (mi piacerebbe che questo punto venisse un po' meglio analizzato), ed in teoria sarebbe lo stesso per quello analogico non fosse altro che per la capacità percettiva dell'occhio.

Personalmente, non sono d'accordo su questo: un supporto analogico (qualunque esso sia), proprio in quanto tale è in grado di riprodurre miliardi di informazioni in più rispetto ad uno digitale che -giocoforza- viene confinato e limitato dai suoi algoritmi.

Possiamo discutere all'infinito se l'occhio sia in grado di distinguere 256 toni di grigio piuttosto che... 300 o cosa...
Io sono del parere che, come per la musica, un orecchio è in grado di percepire e trasmettere all'inconscio note armoniche che vanno ben oltre le capacità uditive del soggetto, allo stesso modo l'occhio sia in grado di 'vedere' molte più tonalità di grigi presenti su una stampa -totalmente- analogica, rispetto ai canonici 256, senza che, per questo, l'individuo se ne renda conto.

Queste iper-percezioni (mi si conceda il termine), portano ad una migliore e più appagante fruizione del prodotto.
Fatto che, tra l'altro, rende più piacevoli, secondo me, delle stampe ottenute da pellicole di grande formato piuttosto che dal 24x36.

Ma è inutile soffermarsi anche su questo aspetto marginale e, se vogliamo, molto influenzato dalle sensibilità dello specifico individuo.

Nel concreto, un obiettivo al quale mirare in digitale è ottenere immagini in BN che, pur con i limiti imposti dagli algoritmi, siano pari -per quanto possibile- a dei BN analogici.

I puristi della pellicola 'non si strappino le vesti', io cercherei in queste pagine di trovare una via condivisa e semplice per arrivare al migliore BN digitale.



edit: sono logorroico... lo soMrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 14:20

Sarò super sintetico: Non amo particolarmente il BN, fotografare col colore è molto più difficile.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 14:24

Per cui... se voglio il massimo della resa tonale in BN, NON devo produrre il jpg in macchina ma convertire il raw

se vuoi il massimo dopo la post del raw lo salvi in tiff 16 bit e stampi dal tiff
Ultimamente le fotocamere salvano anche in "heif" (10 bit)-
Ma come è stato detto in precedenza, vorrei proprio vedere chi è capace di distinguere due toni di grigio adiacenti, 0 e 1 per esempio.
L' impressione che ho ricavato nell' uso del b&n in digitale è che preferisco il sensore FF, specialmente se risoluto (maggiore gradazione tonale), ci sono anche alcune lenti che preferisco rispetto ad altre nel b&n, per esempio l' Helios 44 su FF in b&n mi piace molto

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 15:45

Queste iper-percezioni (mi si conceda il termine), portano ad una migliore e più appagante fruizione del prodotto.
Fatto che, tra l'altro, rende più piacevoli, secondo me, delle stampe ottenute da pellicole di grande formato piuttosto che dal 24x36.
si, esatto . . le stampe finali migliorano all'aumentare della superficie di cattura sia che l'informazione provenga da un sensore digitale o da una pellicola analogica, più mm2 catturano l'immagine e più abbiamo la possibilità di aumentare la percezione delle sfumature se il procedimento di cattura, PP e stampa sono corretti. poi dal lato pratico sappiamo che le pellicole piane arrivano a formati ragguardevoli, costi e gestione permettendo, mentre con il digitale i sensori immagine arriviamo a 44x33 mm 100 Mpx e 53.7x40.4 mm 150 Mpx. buono per chi se li puo' permettere. Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 15:51

In fotografia come in amore le dimensioni non dovrebbero contare, però c'è chi la pensa diversamente.MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 16:42

La fotografia nella sua parte tecnica non ragiona come in amore, nella sua parte artistica/creativa si ! Sorriso li le dimensioni non dovrebbero discriminare. Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 18:29

Personalmente, non sono d'accordo su questo: un supporto analogico (qualunque esso sia), proprio in quanto tale è in grado di riprodurre miliardi di informazioni in più rispetto ad uno digitale che -giocoforza- viene confinato e limitato dai suoi algoritmi.


Io credo che togliendo il concetto di 'miliardi' si sia centrato il problema:

" un supporto analogico (qualunque esso sia), proprio in quanto tale è in grado di riprodurre informazioni diverse rispetto ad uno digitale che -giocoforza- viene confinato e limitato dai suoi algoritmi."

Quali che siano questi algoritmi, e includerei anche gli invisibili come i driver di stampa, hanno tutti in comune una logica concepita dall'uomo, ovvero sono tutti derivati da una sua rappresentazione mentale della realtà.

Nell'analogico, a differenza, l'uomo si limita unicamente a far passare la luce (di cui ignora persino la natura) attraverso un sistema ottico. Insomma, fa meno danni.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 19:12


Sarò super sintetico: Non amo particolarmente il BN, fotografare col colore è molto più difficile.


chi non ha nulla da dire non lo dirà in nessun modo, con nessuna tecnica e/o tecnologia.

potremmo fare un film "le 254 sfumature di grigio" ;-)

secondo me basta molto meno di quello che la tecnologia di oggi e del passato ha messo a disposizione. Moltissime opere che hanno fatto la storia della fotografia se ne sono fregate sia dei 256 gradini che di tutto il resto colore compreso.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2025 ore 21:22

+1 RobBot

un supporto analogico (qualunque esso sia), proprio in quanto tale è in grado di riprodurre informazioni diverse rispetto ad uno digitale che -giocoforza- viene confinato e limitato dai suoi algoritmi.

Quando riprendo con una FF + lente macro una pellicola b&n 24x36, vedo i granuli della chimica, più grossi dei singoli pixel del sensore, direi che il sensore più è risoluto e più è capace di "sfumare" i toni.
Mie personalissime impressioni

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2025 ore 7:49

direi che il sensore più è risoluto e più è capace di "sfumare" i toni


Senza alcun dubbio, i due esempi del confronto Tri X vs. Leica monocrome lo dimostrano.

Tuttavia, la pellicola mostra una maggiore gamma tonale e questa è una cosa della quale mi sono reso conto duplicando le dia con una FF su raw 14 bit.

Detto questo, con CS6 sono andato ad analizzare i punti di grigio di un jpg prodotto in camera (D80) e lo stesso ottenuto con la PP in DxO photolab 8:

Valgrassi scrive:

Il B/N digitale è (per definizione) 256 toni di grigio (al massimo), che sono una enormità.
Irfan conta il numero dei colori di un B/N. Se sono più di 256 l'immagine è a colori, non B/N propriamente detta.


Secondo il color picker di CS6 anche l'immagine BN da DxO con circa 900 colori -toni- (in base al contatore di Irfanview) in realtà è composta solo da toni di grigio (es: RGB 162 162 162)

Ecco le due comparazioni prese circa nello stesso punto (l'immagine da DxO appare più omogenea e meglio sfumata nei toni, perché i preset che impiego ottimizzano l'immagine, ma sempre di un BN si tratta)







Allora il dubbio che nasce: è possibile che il raw possa registrare una ricchezza tonale -di grigi- superiore alla conversione in jpg? (un po' come può fare la pellicola)



avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2025 ore 14:17

Nell'analogico, a differenza, l'uomo si limita unicamente a far passare la luce (di cui ignora persino la natura) attraverso un sistema ottico. Insomma, fa meno danni.
********************************************

MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 21 Novembre 2025 ore 16:06

Gsabbio
è possibile che il raw possa registrare una ricchezza tonale -di grigi- superiore alla conversione in jpg? (un po' come può fare la pellicola)

E' normale che il .raw registri più dati, il .jpg è 8bit, punto, non ha scelta, anche se gli fai le coccole il .jpg è un formato a 256 posti disponibili... togli anche 2 o 3 punti per lato (bianco bruciato e nero piallato) va a finire che il .jpg ne ha anche meno di 256!

Il .raw ha 10, 12, 14 o 16 bit, che non è solo il doppio, ma è una potenza (quindi il doppio del doppio del doppio del doppio del doppio ecc.),

L'analogico di tutto ciò se ne strabatte i maroni, non conta: ce ne sono 2? ne vendono impressi 2! Ce ne sono 10mila? Ne vengono impressi 10mila, poi con la grandezza ogni sfumatura ha più spazio per mettersi in mostra.

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2025 ore 16:17

Comunque, per come l'ho capita io, la differenza sostanziale fra la pellicola e il sensore è che con la prima i passaggi tonali, fra un punto e l'altro, seguono una curva nella quale ogni punto è adiacente all'altro in un insieme senza fine, mentre nel digitale questi passaggi avvengono per il tramite di una scala, di una gradinata più che una scala, che è si continua e infinita anch'essa ma, a differenza della curva, in essa i singoli punti non procedono fluidamente ma si strozzano in corrispondenza del piede, basso o alto, di ogni singolo gradino della scalinata stessa.
Di conseguenza i grigi del B&W digitale sono di un nunero FINITO al contrario di quelli della pellicola che sono INFINITI.

Ovviamente l'occhio umano così come non è in grado di discernere la singola sfumatura del grigio chimico neppure è in grado di farlo con le "sole" 256 tonalità del grigio digitale... il cervello però, soprattutto all'inizio, percepisce d'istinto questa differenza, soprattutto in chi ha avuto esperienza con la pellicola, allo stesso modo in cui, col tempo, si abitua al nuovo e si dimentica del vecchio... questo finché qualcuno non gli riproporrà una proiezione di diapositive che è, appunto, il FESTIVAL delle SFUMATURE ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2025 ore 16:54

Di conseguenza i grigi del B&W digitale sono di un nunero FINITO al contrario di quelli della pellicola che sono INFINITI.


Concordo

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2025 ore 7:52

Ho sentito dire che esistono anche pellicole a colori.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 256000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





Amazon

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me