| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:00
"Però, andiamo! Giustificare la guerra perché é "quello che l'Uomo fa da millenni..." Si. Che piaccia o no, noi, Uomo, siamo fatti così, fatti a mio avviso male, ma siamo fatti così, lo siamo da millenni e non cambieremo la nostra natura nei prossimi millenni. Detta in chiaro, per avidità materiale, solo per quello (...il potere porta soldi, non è solo sete di potere, è sempre sete di quattrini), qualcuno aggredisce un altro, per sottrargli beni materiali. Per far fronte a questa sottrazione, l'altro ovviamente reagisce e sorge la guerra. La situazione non cambierà nei prossimi millenni, resteremo uguali, qualche millennio non è sufficiente a cambiare il DNA umano. E ...sempre che piaccia o no, l'Uomo è cacciatore e lo resterà per i prossimi millenni, sempre per il DNA, magari faremo riserve di caccia, magari solo lì si potrà cacciare, chissà, ma resteremo cacciatori. Occhio poi che l'indotto economico della caccia vale diversi miliardi, perché esportiamo molto, di armi e munizioni, facciamo i migliori fucili da caccia del mondo, e poi i cacciatori spendono in trasferte, etc. l'indotto occupa decine di migliaia di persone., che andrebbero per la strada. Economicamente, abolire la caccia è come tagliarsi da sè gli attributi, per poi piangere calde lacrime perché non si scopa più, Perché creare decine di migliaia di disoccupati di un settore tecnologico serio, alta tecnologia, gente che produce molta ricchezza, e non dei coltivatori di cocomeri, cocomerai, che non produco praticamente nulla ricchezza, è proprio non scopare più. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:09
Ragionando così avremmo ancora i monarchi assoluti, la peste, la schiavitù, etc. tutte cose ormai ridotte ai minimi termini e confinate come riprovevoli a casi rari e disprezzati. C'è differenza tra l'essere idealista essere realista ed essere finto-cinico-perchè-fa-figo. L'istinto del cacciatore oggigiorno può essere sublimato in mille modi (tiro al piattello, alle sagome, paintball, softair, sport vari, etc). Chi ammazza un altro animale per puro divertimento è, a mio parere, un criminale. E non sta' a dire che "siamo tutti criminali" perché confermi solo quello che ho scritto più sopra. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:13
"Ragionando così avremmo ancora i monarchi assoluti, la peste, la schiavitù, etc. ..." E.....perchè? Io quando faccio un'asserzione la spiego sempre, vedi sopta. Fallo anche tu: perché avremmo avremmo monarchi assoluti, schiavitù, peste,etc.? Cose che oltretutto, ma tu evidentemente te lo sei scordato, abbiamo già debellato? Spiegalo, prego. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:17
Il fatto che ci siamo evoluti rispetto a certe cose non vuol dire che non ci possiamo evolvere rispetto all'idea di caccia come divertimento che comporta l'uccisione di un essere vivente. Scusa ma i tuoi sembrano solo esercizi retorici, ma pure eseguiti male. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:23
Retorici o meno, ossia quello che pensi tu, poco importa, contano solo i fatti: se ammazzi la caccia, fai un danno morale ed esistenziale ad altri che la vogliono praticare e come se non bastasse, metti per la strada migliaia di persone che producono molta, ma veramente molta, ricchezza, ossia rinunci a quella robusta ricchezza ed accetti dei debiti. Ed in questo non c'è nulla di retorico. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 7:42
Ok, credo che sia chiara la posizione di entrambi. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 9:18
“ se ammazzi la caccia , fai un danno morale ed esistenziale ad altri che la vogliono praticare e come se non bastasse, metti per la strada migliaia di persone che producono molta, ma veramente molta, ricchezza, ossia rinunci a quella robusta ricchezza ed accetti dei debiti. „ Se si sostituisce al sostantivo caccia il sostantivo mafia , si capisce meglio la fallacia del ragionamento. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 9:19
@Pollastrini Di quale danno morale ed esistenziale parli? Di quali fatti? Lo si fa da sempre? Ma le cose possono e devono cambiare in base alle mutate esigenze ed emergenze. E libertà non è mero arbitrio. |
| inviato il 01 Luglio 2025 ore 10:50
SaroGrey ritengo di precisare una questione relativa al mio considerare anacronistica la pratica della caccia. La ritengo tale poiché alcune modalità con le quali viene praticata le considero sbagliate. Liberare selvatici per poterli cacciare mi sembra superfluo e anche dannoso all'equilibrio naturale. Vedi cosa è accaduto con i cinghiali importati dall'est. La pratica della caccia in aree marginali, ma comunque in prossimità di zone antropizzate la trovo assurda e pericolosa. Monopolizzare le troppe aree faunistico venatorie, limita la libertà di chiunque di godere di quegli ambienti. Le licenze di caccia vengono rilasciate anche a persone che, a mio avviso, non dovrebbero poter detenere un'arma, non cito degli esempi, ma la mia opinione è fondata su esperienza personale. Da un punto di vista etico rilevo contraddittorio essere contro la caccia, ma non obiettare ad alcune tecniche di allevamento che fanno soffrire molto di più intere categorie di esseri viventi, anche in un numero estremamente più elevato. Avete presente che vita fanno le galline ovaiole, allevate industrialmente e costrette in microscopiche gabbie? Sapete che i maiali utilizzati per gli ottimi würstel tedeschi, vengono talvolta allevati incatenati ad un ceppo, in modo tale che non consumino energie e si ingrassino più velocemente? Non sono certo che tale pratica sia ancora permessa, ma l'anno scorso ho visto un documentario che mi ha lasciato molto perplesso. Anni fa, all'uscita da un ristorante, una tizia apostrofò violentemente come assassina mia suocera, che indossava un collo di pelliccia. La tizia in questione indossava accessori in verissima e purissima pelle animale... Provai disgusto per quella persona, lo ammetto. Il mio vicino è assolutamente contro la caccia, ma il suo gatto è uno spietatissimo killer di volatili (e mi scagazza pure nel tappeto dell'ingresso ). Il tema della caccia non è scontato da affrontare, andrebbe analizzato serenamente in tutte le sue sfaccettature, cosa affatto semplice. Ma ognuno è libero di affrontarlo come meglio ritiene. | |

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