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Club dei fotografi 17


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avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 17:41

Non avete mai nominato il sottoscritto, pezzatoni!
Vi aspettavo al varco..
Addio.
Rumore di porta sbattuta.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 17:51

Però trovo sempre curioso che si possa arrivare ad un terreno comune pur arrivando da background differenti che non sono necessariamente legati alla sola fotografia.

Io questa attitudine "critica&contraria" l'ho sviluppata molto prima di approdare attivamente al mondo fotografico.

È anche per questo che trovo un po' limitante quando si danno consigli in merito ai libri fotografici e alle mostre.
Questo può al massimo servire per capire cosa esiste, chi c'è stato prima, la sua evoluzione, ecc.

Però credo che ci sia anche bisogno di studiare materie umanistiche per esplorare e ragionare su determinate dinamiche.

Faccio fatica ad immaginare uno che ne sappia di Fotografia interessandosi unicamente ad inglobare nomi e foto senza preoccuparsi di coltivare uno sguardo critico...che magari dipende anche da una propria predisposizione caratteriale.

avatarjunior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 17:56

Non avete mai nominato il sottoscritto, pezzatoni!
Vi aspettavo al varco..
Addio.
Rumore di porta sbattuta.


: ed è subito sera. MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 19:39

Comunque... le infilate di link, lasciano il tempo che trovano.

Ti ingozzi di immagini ed alla fine fai indigestione senza aver capito granche'.

Sarebbe doveroso (io pero' non l'ho mai fatto) che chi posta un link spiegasse perche' ama quella/e immagini.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 20:32

La cosa bella quater, ed è la cosa piu' importante, che magari non sapete bene (come me )cosa sia la Fotografia, ma la riconoscete quando la vedete.


avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 23:44

Ho una proposta:

Se mettessimo le nostre ossessioni?

Vorrei provare a comprendere cosa ci accomuna.
Se c'è un minimo comune multiplo, un centro di gravità, una tara mentale, un tarlo, che ci rende simili ma diversi.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2025 ore 23:52

Auguri MrGreen

avatarjunior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 9:49

io la Storia della Fotografia me la immagino come una foresta, quando ci entri dentro ti accorgi che qualcuno ha già tracciato dei sentieri, altri sono inesplorati ed impervi, rimani stordito dalla magnificenza degli alberi secolari e ti trastulli col rumore delle foglie al vento, accarezzi il muschio e senti i fili d'erba respirare magari dopo aver assaggiato un funghetto.
mi piace questa metafora... @Obi7, cosa ti han dato da bere al Korova Milkbar ? MrGreen

Però trovo sempre curioso che si possa arrivare ad un terreno comune pur arrivando da background differenti che non sono necessariamente legati alla sola fotografia.

[...]

Però credo che ci sia anche bisogno di studiare materie umanistiche per esplorare e ragionare su determinate dinamiche.

Faccio fatica ad immaginare uno che ne sappia di Fotografia interessandosi unicamente ad inglobare nomi e foto senza preoccuparsi di coltivare uno sguardo critico...che magari dipende anche da una propria predisposizione caratteriale.
condivido Rombro, io da mezzo analfabeta per non saper né leggere e scrivere ho notato che la maggior parte dei fotografi che mi hanno lasciato un "segno" indelebile possiedono una solida base culturale ed un intelligenza fluida capace di ragionare su credenze, valori, idee o modi di pensare spesso contrastanti.
Non è di certo un requisito necessario ma piuttosto una variabile che trovo costantemente.

Ho una proposta:

Se mettessimo le nostre ossessioni?

Vorrei provare a comprendere cosa ci accomuna.
Se c'è un minimo comune multiplo, un centro di gravità, una tara mentale, un tarlo, che ci rende simili ma diversi.
@Juan Luca, comincia con le tue ossessioni e poi come dice... " l' appetito vien mangiando " ...
Comunque per me una componente di sana ossessione è presente nei fotografi che hanno sviluppato uno stile personale o una caratterizzazione del proprio lavoro con un tema specifico.




avatarjunior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 10:46

Ilias Georgiadis

www.iliasgeorgiadis.com

autore Greco sulla falsa riga di autori con la A maiuscola (anche se gioca in un campionato diverso) come Antoine d'Agata, Michael Ackerman, Daid? Moriyama, Petersen Anders e molti altri che presentano queste foto "sporche" dense di vita, proiettate verso un racconto emotivo e spirituale con un approccio più narrativo che documentale.
Forse uno stile un po' abusato da molti autori che hanno una carenza di contenuto, ma qui ci vedo un'esplorazione emotiva della condizione umana, uno sforzo per capire come esprimiamo libertà, intimità, vicinanza e come cerchiamo la vera connessione con il sé interiore e l'altro.


segnalo il lavoro che ritengo più significativo, OVER.STATE
"Per me, la fotografia è il punto mancante che collega ciò che è profondo dentro di noi e non possiamo capire o descrivere, con il mondo. Una connessione che trascende e si muove attraverso lo spaziotempo, in modi imprevedibili, misteriosi e non lineari. Un legame tra la realtà e l'amore. Credo che scattiamo foto perché il nostro sé interiore vuole riconnettersi con il cosmo. Vogliamo sentirci vicini alle persone, ai luoghi, agli oggetti e con il passare del tempo riconosciamo in loro una parte di noi stessi. Con la fotografia ci sveliamo all'ignoto, preservando un legame con il reale."








































cosa ne pensate ?








avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 11:30

@Nove
Credo che sia senza la immediata ruvidezza degli autori citati. Es. D'agata o Moriyama.
Li sento troppo meditati, scuri d'effetto e non per circostanze.
In Raven, a proposito di volatili, si palpa l'ossessione, la morte, la solitudine del Corvo.
Perché è ossessiva.
Qui no. È palesata, non intima, ma estetica.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 12:11

Comunque, inizio, Rombro fattene una ragione, e specifico che una ossessione, o una passione per me, non sono le piccole collezioni di chessó, una decina di stilografiche Montblanc e Cartier, o gli incensi orientali della famiglia imperiale Sennyuji e aggiungo Obi in seta Giapponese.
No no intendo centinaia di esemplari o decine di migliaia di euros spesi.

Dunque, di films e musica già sapete, da altri posts e da discussioni con Lastprince sulle versioni di Blade Runner etc.

Inizio dalla Via del tè, in particolare in due direzioni:

La sostanza Tè
Oggetti della preparazione e cerimonia del Tè.

Mi sono letteralmente bevuto, goduto meglio, centinaia di varietà, dalle coltivazioni Cinesi, Giapponesi, Taiwanesi, e altri paesi.
Per coltivazioni intendo produttori medi e piccoli, che fanno lavorazioni di decine di chili, a mano, che spediscono ad una serie di maniaci in giro per il mondo, selezionati non dal potere d'acquisto ma dalla conoscenza diretta.
Per capirci, parlo di 50 o 100 grammi che arrivano da montagne di oltre 2500 metri, punte da insetti che danno origine ad una reazione sulle foglie della Camelia Sinensis, generando una reazione apprezzata dal palato che si mischia a fiori o infiorescenze locali.

Strumenti, in particolare Ciotole, bollitori e teiere.
Produzioni artigianali dal 1600 in avanti, di maestri ceramisti, con le proprie argille e formule segrete di smaltature.
Alcune di queste opere, sono prodotte da generazioni di maestri, sino alla famiglia Raku, o di alcuni altre scuole, sono elevati al rango di Tesori Nazionali Viventi, e godono di sussidi e status riconosciuti.
Le teiere ovviamente sono in ceramica e porcellana, poche, e anche in ghisa smaltata.
Invece i bollitori, rigorosamente in ghisa, ferro, grezzo, a stampo perso, una copia unica.

Libri, Libri, LIBRI e illustrazioni per Adulti.
I soliti, Manara, Toppi, Serpieri, Magnus...sino alla Casotto. Stampe numerate e firmate, singole.

LIBRI li dividerei per importanza economica, o di aura epica, tipo una edizione dei Les Fleurs du Mal del 1861 vicino al In the American West o il Baby Sumo di Helmut.
Anche qui, mmmm vabbè David Foster Wallace, e Storie dell'arcobaleno.
Le Civiltà ed i Musei, e dei tomi con illustrazioni che mi hanno procurato incrinazioni allo sterno.
Psicologa, magia, religione, narrativa,storia, archeologia..
Commedie, chi possiede il libretto de la Dodicesima notte di William?
Poi, in breve, 3 librerie in 3 posti diversi. Che avvilizione, sono da cura, non ho più posto.

Fragranze.
Ahahahah eh sì, ho vaporizzato altre serie di zeri, puff, svaniti, evaporati, il senso più sottovalutato.
Per chi volesse conoscere, cerchi un Luca Turin, ed entri nella composizione molecolare oppure nella classifica delle fragranze. Dalle commerciali alle nicchie.
Se avete dimestichezza con i vini, e la tavola Aromi, funziona così anche per gli alimenti e le essenze.
Che dire? Centinaia di boccette, dal 1870 in poi, per perdersi in mondi diversi, viaggiare, o sognare.
She walks in beauty, like the night Of cloudless climes and starry skies;


avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 13:12

Con l'incipit del celeberrimo componimento poetico di Lord Byron hai vinto tutto.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 13:25

Grazie troppo gentile.

É troppo se conosco le circostanze e i protagonisti?

avatarsupporter
inviato il 06 Luglio 2025 ore 13:56

tipo una edizione dei Les Fleurs du Mal del 1861


È una seconda edizione
fr.wikisource.org/wiki/Les_Fleurs_du_mal_(1861)/Texte_entier

da un collezionista del tuo rango mi sarei aspettato una prima edizione del 1857.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2025 ore 14:02

Ottima dedizione ma sbagliata.
Non sono quel genere di archivista.
Io uso e vivo gli oggetti. A dispetto del costo.
E ho preferito una edizione con tutte le poesie, incluse quelle proibite dalla prima censura.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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