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AI, nuove abitudini e piattaforme preferite


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avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 12:27

inquietante...anche se io intendevo proprio l'uso della AI in quanto tale...ad esempio, appunto, per classificare persone o per condizionarne risposte o stati d'animo. Oppure ancora per trovare debolezze che possano essere sfruttate da umani. Intendo quindi non una AI per comandare o azionare un'arma, ma proprio la AI usata come arma.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 12:36

anche se io intendevo proprio l'uso della AI in quanto tale...ad esempio, appunto, per classificare persone o per condizionarne risposte o stati d'animo. Oppure ancora per trovare debolezze che possano essere sfruttate da umani. Intendo quindi non una AI per comandare o azionare un'arma, ma proprio la AI usata come arma.


Sono cose che si fanno da decenni anche senza l'IA: senza scomodare il Casellario fascista o le schedature maccartiste o marxiste, sul profiling Google e Amazon ci hanno costruito degli imperi

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 14:03

"Esatto, una AI non è semplicemente una supercalcolatrice, perché il suo comportamento non è sempre deterministico né perfettamente prevedibile."

Bhe, insomma, facciamo precisazioni perché altrimenti, come al solito, si vaga nel vuoto.

Le reti neurali o neuronali che dir si voglia sono "UN ALGORITMO". Una calcolatrice è un CALCOLATORE, ovvero HARDWARE, con un software (strutturato sempre su almeno 2 livelli, di complessità arbitraria) in grado di eseguire alcuni calcoli, più o meno complessi a seconda della complessità dei due sistemi (HW e SW) che lo compongono.

Un algoritmo di per sé non è né un software né tantomeno un hardware. E' un modello logico/matematico col quale si vuole fare l'analisi e/o giungere alla soluzione di un problema qualsivoglia.

Un diagramma, un flusso di operazioni, insomma. Si redige con carta e penna, serve null'altro.

Un SW traduce un diagramma, che ripeto altro non è che un schema a blocchi con frecce che determinano la sequenza e l'ordine con cui alcuni passaggi (ovvero istruzioni, operazioni, controlli) devono essere compiuti, in un linguaggio di programmazione.

Ripeto un algoritmo è uno schema logico (matematico) di passaggi per arrivare ad ottenere un risultato.

Va poi implementato nel SW che traduce quello schema in linguaggio di programmazione (generalmente di livello alto prima e basso poi dai compilatori) in sequenze di uni e zeri, praticamente attivando e spegnando porte logiche che costituiscono l'HW della calcolatrice, il vero e proprio calcolatore o processore (essenzialmente composto dal (o dalle) ALU ed i relativi registri).

Ora, l'algoritmo alla base delle reti neurali non è solo deterministico, ma di una semplicità disarmante. Cerca di scimmiottare l'idea che un bambino di 3 anni può avere della fisiologia del SNC umano.

Ma anche attraverso un'idea così semplice si possono ottenere, implementando il concetto di per se semplice su un numero molto elevato di livelli e/o strati (ed addirittura su più dimensioni), complessità tali da rendere non CALCOLABILE, e per questo non prevedibile, la soluzione finale.
L'analisi di tutti i possibili stati intermedi di una rete neurale con un numero elevato di parametri ed iperstrutturata è praticamente impensabile. Da qui l'imprevedibilità del risultato a fronte di uno stesso input.
Quello che difatti si può fare e si fa è avere una stima del gradiente di errore e della sua propagazione all'interno della rete stessa che difatti utilizza metodi probabilistici vista l'impossibilità di conoscere esattezze tutti gli stati della rete e/o la sua evoluzione nel tempo.

Sto pippone è per dire che la sua imprevedibilità non è data da chissà quale magia o super capacità esoterica che hanno queste reti, ma molto più semplicemente dall'enorme complessità di calcolo, per l'appunto, che richiederebbe risorse inimmaginabili in taluni casi e comunque neppure indispensabili visto che si riesce attraverso metodi matematici a stabilire con certezza quali siano i margini di errore (intervalli d'incertezza).

Come dire, in linea teorica si potrebbe conoscere esattamente il risultato di ogni test; non è possibile farlo per le risorse a disposizione comunque limitate.

Diverso è il caso del mancato determinismo insito in un sistema (fisica quantistica).




avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 14:11

no, non ci siamo....anche solo una rete neurale di 3x3 (3 neuroni input e 3 neuroni output) diventa ben presto imprevedibile perchè è imprevedibile come vada a pesare ogni nuovo input in relazione a come ha già pesato i precedenti.

non confondiamo il funzionamento del programma su cui è realizzata la rete neurale, con i risultati che essa da.

una rete neurale non cerca di "scimmittorare", funziona esattamente uguale ad una rete biologica: determina il risultato in base ad un processo noto (come noto è quello del cervello), ma non sono prevedibili i dati da cui lo determina.


avatarjunior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 14:18

no, non ci siamo....anche solo una rete neurale di 3x3 (3 neuroni input e 3 neuroni output) diventa ben presto imprevedibile perchè è imprevedibile come vada a pesare ogni nuovo input in relazione a come ha già pesato i precedenti.

non confondiamo il funzionamento del programma su cui è realizzata la rete neurale, con i risultati che essa da.

una rete neurale non cerca di "scimmittorare", funziona esattamente uguale ad una rete biologica: determina il risultato in base ad un processo noto (come noto è quello del cervello), ma non sono prevedibili i dati da cui lo determina.



No, penso tu stia sbagliando. Per quanto complessi, elaborati, incredibili possano essere i ragionamenti di una IA, saranno sempre e comunque ricostruibili e frutto di una computazione. Una ia non può elaborare un concetto da zero, non ha "immaginazione".
La mente umana può elaborare un'ia e capire quello che fa, una ia non può elaborare un cervello umano e comunque non è coscia dell'elaborato.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 14:19

Prometeo fiato sprecato...lui è convinto sia cosi e basta

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 14:20

"una rete neurale non cerca di "scimmittorare", funziona esattamente uguale ad una rete biologica: determina il risultato in base ad un processo noto (come noto è quello del cervello), ma non sono prevedibili i dati da cui lo determina."

Lo scambio d'informazioni tra neuroni biologici non avviene solo attraverso sinapsi elettriche ma, in particolare nell'uomo, per il 70% e oltre attraverso sinapsi chimiche che comportano stati intermedi (tramite modulazioni estremamente sofisticate dal punto di vista biochimico) non pervenuti nelle reti neurali. E per lo più le sinapsi chimiche sono mediate da meccanismi che coinvolgono l'intero organismo.

"no, non ci siamo....anche solo una rete neurale di 3x3 (3 neuroni input e 3 neuroni output) diventa ben presto imprevedibile perchè è imprevedibile come vada a pesare ogni nuovo input in relazione a come ha già pesato i precedenti."

Questo non c'entra nulla con quello che ho scritto sopra io.

"funziona esattamente uguale ad una rete biologica"

E' una battuta vero? bon spero per te lo sia :-P

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 15:52

Per me vediamo solo un minima parte di quello che sta succedendo. Altro che scrivere prompt per sapere che giro fare la domenica.

www.instagram.com/reel/DK7KSMVJHA-/?igsh=OWZta3RndW11ZW12

www.instagram.com/reel/DLAFpKCPsyp/?igsh=NnljNnk4ZDM5a2p3

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 17:05

Recentemente ho usato ChatGPT per la traduzione di un intero libro dal tedesco all'italiano, a livello di traduzioni è il miglioree dei tre.

Ho recentemente avuto modo di verificare che i traduttori e le agenzie che si occupano di quest'ambito, avranno vita dura nel prossimo futuro. Con le AI (pare ce ne siano di specializzate) si possono già ottenere traduzioni tecniche e settoriali di ottimo livello, anche migliori di quelle fatte da traduttori in persona, che talvolta possono non conoscere alla perfezione il linguaggio specializzato di un determinato settore. Ovviamente l'AI traduce anche a costi estremamente inferiori.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2025 ore 17:52

Sono un valido ausilio all'uomo, per svolgere compiti che ad esso richiederebbero tempi biblici, costi maggiori, maggiori risorse.
Esattamemte come lo sono stati i primi calcolatori elettronici, le prime macchine a controllo numerico ed i primi DSP.
Molto semplice. Inutile conferirli potenzialita' che non hanno e non avranno mai (almeno per come sono concepite adesso), nel bene e nel male.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2025 ore 14:33

Per quanto complessi, elaborati, incredibili possano essere i ragionamenti di una IA, saranno sempre e comunque ricostruibili e frutto di una computazione

no, assolutamente no.
Ma va bene lo stesso.

avatarjunior
inviato il 19 Giugno 2025 ore 15:26

Io uso i vecchi sistemi, a meno che non mi vengano propinate risposte AI che comunque considero con sospetto.

avatarjunior
inviato il 19 Giugno 2025 ore 15:31

no, assolutamente no.
Ma va bene lo stesso.


Ma come no? E' fattuale, mica un'opinione. Purtroppo siamo in un momento storico in cui tutto è considerato opinabile, no ragazzi! Ci sono delle oggettività, dei fatti che non sono confutabili.

avatarjunior
inviato il 19 Giugno 2025 ore 15:32

a meno che non mi vengano propinate risposte AI che comunque considero con sospetto.


Io considero con sospetto la quasi totalità delle risposte umane

avatarjunior
inviato il 19 Giugno 2025 ore 18:05

Però intanto sei qui a discutere e scambiare opinioni con persone. Forse una ragione c'è.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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