| inviato il 02 Aprile 2025 ore 6:12
“ Scattare in manual focus con una ML che permette ingrandimenti e vari altri ausilii, è un piacere, ma provate a scattare con figucia con una Hasselblad 6x6 facendo affidamento solo al vetrino acutematte. A meno che non prevediate un più o meno 40 cm, Tramite una discreta profondità di campo, un soggetto a 3 mt non lo mettete a fuoco. Esperienza insegna „ vero, con le 6x6 analogiche (ho avuto Hasselblad 500C, Rolleiflex 3,5 f e Pentacon six) era piuttosto difficile focheggiare con precisione, aiutava il lentino però... | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:12
Ebbene, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla facilita' di lettura/funzionamento e precisione del telemetro digitale. ******************************************** Appunto Kaveri... il TELEMETRO DIGITALE, in altre parole le facilitazioni DIGITALI di cui ho parlato io prima, facilitazioni che però, in origine, non esistevano. In altre parole prendi un comune 24 mm f 2,8 Ai/Ai-s, montalo sulla sua brava Nikon F, F2, F3, poni il tuo soggetto a tre metri e poi, con quello splendido vetrino OSCURO, prova la MaF di precisione... a TA. Poi voglio vedere quanti di quelli che ORA tessono lodi sperticate della MaF manuale continueranno a farle anche DOPO | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:20
assolutamente quello che scrivevo! d700 e telemetro digitale sono utilizzabilissimi anche con gli AIS .. basta impostare gli obiettivi nella memoria e la macchina fornisce anche il diaframma, confermo. stessi obiettivi su A7R hanno una resa un pò più "digitale" per me ma, riconosco, con il peaking diventa ancora più semplice mettere a fuoco. ******************************************** Vale la stessa risposta che ho appena dato a Kaveri, quegli obiettivi adoperali in quello che è il CONTESTO ORIGINARIO, così poi vediamo quanto ti diverti | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:24
Bhe, un tempo c'era la messa a fuoco e si andava a "spanne", ora c'è quella di precisione e serve il calibro. La cosa brutta è che tutto sembra ruotare attorno ad una serie di "precisismi" che tendono a rendere la fotografia sempre più assimilabile ad un freddo prodotto della tecnologia. | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:25
Evidentemente, per dire che con una reflex digitale tipo D700 (ma anche D800) si focheggia bene, non avete mai usato una reflex analogica a maf manuale tipo Nikkormat FT2 od Olympus OM1 ******************************************** Che poi è quello che sto cercando di far comprendere dall'inizio di questo thread un po', come dire, surreale ecco! | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:29
concordo sul pensiero di Ettore.. precisismi un pò ossessivi.. adoro il "leggermente fuori fuoco" | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 10:42
Scattare in manual focus con una ML che permette ingrandimenti e vari altri ausilii, è un piacere, ma provate a scattare con figucia con una Hasselblad 6x6 facendo affidamento solo al vetrino acutematte. A ******************************************** Vetrino AcuteMatte? Casomai pure col lentino di ingrandimento? Ma anche NO! Come ho già detto almeno quindici volte bisogna provare la MaF manuale con una Nikon F3 assistiti dal suo vetrino di MaF OSCURO... quella si che è una esperienza indimenticabile! | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 14:24
Paolo, mi sa che diciamo la stessa cosa senza capirci. Non ho mai detto che "prima" era piu' facile. Anzi. Certo, la corona di micriprismi e l'immagine spezzata aiutavano, sempre che avevo montato un obbiettivo luminoso, previo oscuramento di una mezza lunetta. Oltretutto, digitalizzato l'archivio e ingrandendo a monitor, mi sono reso conto che tutta sta precisione chirurgica non c'era mica(almeno cosi spesso come avrei voluto) e pure un sacco di micromosso. Insomma, io non tornerei indietro, neanche pagato. Il digitale e' tutto quello che desideravo al tempo della pellicola (soprattutto niente graffi, polvere e infinite possibilita' di elaborazione pure a colori). All'af invece, costretto col coltello alla gola, potrei rinunciare, giusto che ho tanta di quella esperienza che me la caverei lo stesso. Certamente abbandonerei Canon e mi affiderei, Nikon o Pentax, comunque ad un sistema che mi assicuri la piena compatibilita' coi vecchi obbiettivi manuali ed un importante aiuto come il telemetro digitale. Le ml non le prendo neanche in considerazione, perche' appena metto l'occhio nel mirino, mi viene un forte malessere tipo maldimare( sono serio). Riguardo la domanda iniziale, secondo me, maf manuale o af, non cambia il pensiero. La foto me la studio ancora prima dello scatto. Il diaframma lo imposto sulla finestrella superiore prima ancora di inquadrare. In questo devo ringraziare le scale di pdc presenti in tutti gli obbiettivi ai miei tempi. Alla fine impari, come andare in bicicletta, e ti viene naturale senza usare il bottoncino pdc ( oltretutto il mirino scurisce cosi' tanto che non serve quasi a niente). | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 15:31
Considerazioni dell'ultima ora. Uno scatto a fuoco ottenuto con una manuale anni 80 non è diverso da uno dell'ultimo ritrovato tecnologico. Certamente ora si fatica e sbaglia meno, c'è da dire però che la terra ha sempre girato e continuerà a farlo malgrado i nostri vari ed eventuali fuori fuoco. | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 15:34
Confermo Kaveri, ho frainteso, perdonami. | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 16:20
boh ... io tutti sti problemi con le messe a fuoco manuali non le ho ... neppure con la F3 col vetrino originale (NON HP) Ritengo comunque che è una questione di abitudine | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 16:44
io avevo una HP (T) e il ricordo (ormai lontano) è di una grande facilità, all'epoca gli AF non esistevano proprio | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 19:01
Io ho avuto la F3 e devo dire che non era male con la maf, la Nikkormat e la Olympus OM1 però erano migliori. La ragione direi che la F3 aveva il sistema di misurazione della esposizione dietro lo specchio (che era micro-forato quindi rifletteva sul vetro smerigliato meno luce), mentre Nikkormat ed OM1 avevano i sensori nel pentaprisma. La F3 però esponeva più correttamente perchè la possibile luce che entrava dall'oculare non influenzava la misurazione. Poi nelle successive reflex autofocus (comprese le digitali) ci hanno messo anche il modulo AF che sottraeva altra luce.... ecco spiegato l'arcano.... | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 20:05
“ Dico una cosa banale o qualcuno di noi si ritrova in questo pensiero? „ dici una cosa triste e banale. | 
| inviato il 02 Aprile 2025 ore 21:57
Se la foto fa cagare, non è con la messa a fuoco e il diaframma ragionato che la foto assume valore. |
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