| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 19:25
“ È dalla prima elementare che mi sento dire di parlare con uno psicologo, ma boh, fin'ora non ho trovato, tra i miei amici che sono stati in analisi, persone che siano riuscite a trovare il bandolo della matassa (pure spendendo cifre moooolto importanti). „ Mi sembri una persona equilibrata, che sta esprimendo alcune personali considerazioni, sollecitando alcune interessanti risposte in chi è intervenuto... non credo proprio che tu abbia bisogno di psicologi. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 19:39
“ non credo proprio che tu abbia bisogno di psicologi. „ Non lo credo nemmeno io, ma sai com'è: il pazzo è il primo a dire che non lo è affatto. Ma ti ringrazio del tuo giudizio. Oggi ripensavo al primo post, e alle risposte ricevute, che son riuscite a darmi svariati spunti di riflessione (e per cui ringrazio chi è intervenuto). Più che altro tentavo di dare corpo a quella sensazione di malessere da cui tutto è scaturito. Cercando così non dico di neutralizzarla, quanto di conviverci, di darle un senso. Guardandola così, dopo qualche giorno, direi fosse una sorta di senso di impotenza nei confronti della vita, per come è strutturata, e nei confronti del tempo che passa. La percezione di quest'ultimo è qualcosa di veramente strano. Anni fa lessi un brano della scrittrice Ingeborg Bachmann, intitolato "Il trentesimo anno". In quel testo la poetessa descrive questa sensazione di impotenza, collegandola al compimento dei 30 anni, età in cui si dovrebbe avere, a suo pensare, la coscienza di questa ineluttabilità. Ognuno di noi credo abbia la propria personale "linea d'ombra", quel momento in cui ti rendi conto che la vita ha preso la sua direzione e che difficilmente potrai mettere in atto dei comportamenti capaci di farle cambiare direzione. Ecco, la mia sensazione è stata proprio quella: la piena consapevolezza che la vita è trascorsa, e tu nemmeno te ne sei accorto, impegnato a fare altro. Aggiungiamoci un pizzico di ansia, legato alla situazione mondiale, con il timore che tutto stia andando a gambe all'aria (dovrebbero concederli a piccole gocce, i TG, ultimamente...), sia socialmente che dal punto di vista ambientale. E tu che non puoi farci assolutamente nulla. Mimmo Jodice sfogò nella fotografia la sua frustrazione nel vedere che non avrebbe potuto contribuire a creare un mondo migliore. Fu intelligente: trovò il suo punto d'appoggio e ascoltò sè stesso. C'è chi sfoga in altri modi: nella lettura, nelle serie tv, anestetizzandosi il cervello davanti un pannello luminoso, nell'uso di sostanze più o meno lecite, oppure acquistando in maniera compulsiva. O anche dedicandosi anima e corpo a qualcosa, spesso legato alla realizzazione professionale. Se il mondo non mi piace, beh, vedo di costruirmene uno più o meno a mia misura, dove io tento di esserne l'artefice, compatibilmente con chi mi sta attorno. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 19:45
“ Di uno che entra nel suo trentesimo anno non si smetterà di dire che è giovane. Ma lui, benché non riesca a scoprire in se stesso alcun mutamento, non ne è più così sicuro: gli sembra di non avere più diritto di farsi passare per giovane. E la mattina di un giorno che poi scorderà si sveglia e, tutt'a un tratto, rimane lì steso senza riuscire ad alzarsi, colpito dai raggi di una luce crudele e sprovvisto di ogni arma e di ogni coraggio per affrontare il nuovo giorno. „ “ Perché prima di allora aveva semplicemente vissuto alla giornata, ogni giorno tentato qualcosa di nuovo, senza ombra di malizia. S'immaginava, per esempio, di poter diventare qualsiasi cosa „ “ Mai, neanche per un attimo, aveva temuto che il sipario potesse alzarsi come ora sul suo trentesimo anno, che toccasse a lui pronunciare la battuta, che un giorno avrebbe dovuto dimostrare ciò che realmente era capace di pensare e di fare, e confessare di che cosa gli importasse davvero. Non aveva mai pensato che di mille e una possibilità forse già mille erano ormai sfumate e perdute - oppure che sarebbe stato costretto a perderle perché una sola era la sua. „ Queste le citazioni dal romanzo di Ingeborg Bachmann, che penso riescano a descrivere parte di quella sensazione. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:08
“ È dalla prima elementare che mi sento dire di parlare con uno psicologo, ma boh, fin'ora non ho trovato, tra i miei amici che sono stati in analisi, persone che siano riuscite a trovare il bandolo della matassa (pure spendendo cifre moooolto importanti). Si, ma poi arriva l'analista di turno a dirti che bisogna uscire dalle comfort zone! E dalle sicurezze che ci siamo imposti! MrGreen Però si, anche trovarsi un buon punto d'appoggio non è una idea da scartare, anzi! „ Se un "analista" suggerisce cosa fare al paziente sta facendo qualcosa che non va fatto in psicoterapia. Non è quello il suo ruolo. Per il resto non commento. saluti |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:08
Lo psicologo non ti darà mai delle risposte, tanto meno sulla "vera essenza" della tua natura/identità. Al massimo, qualora si instaurasse feeling/fiducia/empatia tra terapeuta e paziente, ti può portare (sempre con le tue forze e possibilità) a riflettere sulla condizione/dimensione verso cui tu senti di essere più portato/convinto. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:26
“ Lo psicologo non ti darà mai delle risposte, tanto meno sulla "vera essenza" della tua natura/identità. „ Quindi non ti darà mai quella mitica informazione, del tipo: "Voi siete qui". Messa in questa maniera mi intrigherebbe riuscire a capire cosa possa venir fuori da una discussione di questo genere con uno specialista. “ Se un "analista" suggerisce cosa fare al paziente sta facendo qualcosa che non va fatto in psicoterapia. Non è quello il suo ruolo. „ Boulderista: c'era la faccina verde, alla fine della frase, per cui non era un concetto serio. Era un commento sarcastico per descrivere la mia diffidenza verso un estraneo. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:34
Beh, potresti anche provare...tieni anche conto che non è raro che quando si inizia un percorso psicoterapeutico si possa inizialmente stare peggio. Perché magari si vanno a toccare nervi scoperti che non immaginavamo o che siamo abituati a tenere nascosti per qualche motivo. Il cervello è seriamente un subdolo strònzo |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:37
“ Il cervello è seriamente un subdolo strònzo „ Beh, lui lo fa magari per non farti star troppo male, e tu vai proprio a pestare quei nervi mica tanto scoperti, messi da parte proprio per autodifesa. “ potresti anche provare... „ Il pensiero dei soldi da investire mi spaventa. Sto cercando di metter da parte qualcosa per la vecchiaia, se mai c'arriverò. L'idea di bruciare tutto o quasi annullerebbe i benefici effetti della terapia. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:41
“ lui lo fa magari per non farti star troppo male, e tu vai proprio a pestare quei nervi mica tanto scoperti, messi da parte proprio per autodifesa „ Esatto. Per la questione economica ti comprendo più che bene...ma è anche vero che se hai delle entrate fisse e non arrivi a fine mese arrancando, ci sono anche associazioni low-cost che hanno tariffe accessibili proprio per chi non può permettersi quei 100-120€ (se non di più) a botta da specialisti privati. Però, a giudicare da quello che scrivi, secondo me non ne hai bisogno. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:47
Domanda interessante. Credo però di non aver mai pensato di cambiare vita, almeno non seriamente. Lavoro da quando ero giovanissimo, non ho mai avuto voglia di studiare ma ultimamente mi capita di pensare "se avessi studiato un po'". Sono dipendente di una grossa azienda metalmeccanica ed è, tra i tre posti fissi che ho avuto, sicuramente il lavoro migliore dal punto di vista del prodotto che si costruisce, il resto sono più che altro incaxxature. Forse un lavoro che vorrei fare, da qualche anno a sta parte, è di lavorare nell'ambiente. Non saprei come definirlo, forse una specie di "guardia ambientale", cioè avere a che fare con la protezione dell'ambiente, flora e fauna. Ma non saprei proprio da dove cominciare e lasciare un posto fisso a pochi anni dai 50 sarebbe un 'incognita. Anni fa pensavo di tentare con la fotografia ma ho capito subito che non fa per me, perché detesto stare troppo tempo davanti al PC a fare postproduzione, infatti resta solo un hobby a tempo perso. Un sogno sarebbe quello di prendermi una baita in mezzo al verde e staccarmi completamente da tutto e tutti, ma mi manca l'input per tentare questa strada. Sarebbe più uno sfizio che cambiare totalmente vita. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:59
dipende dal ramo psicoterapeutico che un determinato psicologo segue. IMHO i rami cognitivi comportamentali o cognitivo costruttivisti sono più efficaci oltre che in linea generale breve. Come ha detto Rombro ti può dare gli strumenti per affrontare la vita e le varie situazioni, portandoti alle risposte da solo e rendendoti più consapevole di te stesso. Btw non avendo tu una patologia seria non è necessario che tu vada per forza di cose tutte le settimane. Da me stanno sulle 60-70€ seduta. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:08
La cognitivo comportamentale, però, di solito è più usata/indicata per disturbi patologici che vanno a gravare sulla normale quotidianità (ansia, attacchi di panico, fobia sociale ecc). Non credo sia il caso di Gianluca :) |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:08
“ per chi non può permettersi quei 100-120€ (se non di più) a botta da specialisti privati. „ Decisamente troppi, per uno che si occupa di modellazione 3d in proprio. “ Forse un lavoro che vorrei fare, da qualche anno a sta parte, è di lavorare nell'ambiente. „ Anche a me è capitato spesso di pensare a qualcosa del genere: trovare un lavoro che abbia a che fare con la salvaguardia dell'ambiente, facendo qualcosa che reputo importante. Non saprei da che parte iniziare, però. Le persone che ho conosciuto che han fatto studi in materia, beh, son spesso finiti a lavorare in qualche azienda occupandosi di tutt'altro. Non sembra esserci tutta sta richiesta, e la tutela ambientale sembra un genere considerato se non fuori moda, quanto meno scomodo. “ Anni fa pensavo di tentare con la fotografia „ Io l'ho fatto. Fotografo di eventi e matrimonialista, per un periodo di più o meno 5 anni. Hai fatto bene a lasciar stare: quando lavori su commissione non puoi permetterti il lusso di uno stile personale, a meno che tu non faccia Toscani di cognome. Quello del fotografo credo sia il classico esempio di lavoro idealizzato da molti, ma dalla prosaicissima realtà. “ Un sogno sarebbe quello di prendermi una baita in mezzo al verde e staccarmi completamente da tutto e tutti, ma mi manca l'input per tentare questa strada. Sarebbe più uno sfizio che cambiare totalmente vita. „ Henry David Thoreau scrive di questo suo esperimento nel romanzo "Walden ovvero vita nei boschi". Per 2 anni, 2 mesi e 2 giorni ha vissuto in una capanna ai bordi di un lago. Oppure Sylvain Tesson, nel suo "Nelle foreste siberiane". Il primo contatto con questa letteratura di "evasione" in tutti i sensi, l'ho avuto ancora alle elementari, con il libro "Vita con gli orsi", di Beth Day. Narrava le avventure di una coppia che, abbandonata la vita cittadina, andavano a vivere nella Columbia Britannica. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:11
“ Non credo sia il caso di Gianluca :) „ Grazie Rombro! Oddio, devo ammettere che, ogni tanto, tipo quando mi ha chiamato l'ultima volta il commercialista, paventando pensioni che mai avrei riscosso, un salto al cuore l'ho avuto. Per il resto no, non mi sembra di soffrire di nulla di quanto elencato. “ Come ha detto Rombro ti può dare gli strumenti per affrontare la vita e le varie situazioni, portandoti alle risposte da solo e rendendoti più consapevole di te stesso. „ Sarebbe un percorso interessante, non lo nego. Grazie per le info. |
| inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:16
“ non mi sembra di soffrire di nulla di quanto elencato „ Beato te :) Pensa che Walden, neanche a farlo apposta, lo lessi quando mi ricoverarono in una clinica psichiatrica circa 10 anni fa. |
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