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“ Noto con piacere che l'ultimo commento è del 22 Dicembre „
io ho avuto un momento semidepressivo in cui pensando di prepararmi questi benedetti 5 litri di xtol ho immaginato di dover scattare una marea di foto in bianco e nero e mi è venuta letteralmente l'ansia. Una cosa molto positiva del digitale è che mi ha permesso di scattare molto di più a colori e imparare quindi a valorizzarli. Il bianco e nero è meraviglioso, una vera goduria quando ci sono le condizioni giuste e non come pretesto per rendere interessante una foto che non lo è ma una buona parte della mia rinascita degli ultimi anni consiste proprio nel non indulgere a compiacimenti ossessivo depressivi sia nella musica che nelle immagini. Ho pensato a quali immagini ho scattato negli ultimi anni che mi hanno reso davvero felice e ho subito visualizzato in mente gli scatti con il cellulare in montagna ad ottobre, a 2700 metri dove la roccia chiara del parco dell'Adamello era disseminata tra ciuffi d'erba ingiallita e rossiccia con il cielo azzurro e poche nubi bianche. Obbligarmi a scattare 50 rullini senza colori, in pochi mesi, per valorizzare una soluzione chimica mi è sembrato un incubo soprattutto pensando ai tipici soggetti che imperversano oggi sulle piattaforme, nella categoria bianco e nero, che sono sostanzialmente una apologia ideologicamente compiaciuta e/o ebete di fenomeni di vandalismo. di degrado civile e urbano e di squallore perché sono accattivanti con la grana e resi quasi interessanti togliendo i colori che riporterebbero alla miserabile realtà. Ecco quella roba proprio no. Ma non ho molti posti dove scappare per scattare in bianco e nero nei prossimi mesi.
Poi ci ho dormito sopra e ho visto le immagini bianco e nero che mi danno energia anziché toglierla e sono quelle con bianchi e neri profondi e soprattutto ho visto un sacco di bellissime bottigliette colorate per chimica e di vaschette colorate che posso comprare e mi è tornata voglia di scattare in bianco e nero per usarle
sto divorando un antico libro di chimica fotografica che mi ero ripromesso di studiare anni fa ma che demotivato per l'avvento del digitale avevo lasciato ammuffire su uno scaffale. E' arrivato il momento di studiarlo - è del 1979 ... qualche teoria temo sia stata superata ma gli autori hanno l'onestà e il metodo di segnalare quali teorie hanno avuto dimostrazione fino a quel momento e quali sono solo probabili... un approccio corretto in cui mi sono sentito di nuovo a casa e confortato, come quando studiavo all'università, che oggigiorno è diventato rarissimo visto che gli argomenti scientifici sono diventati oggetto di pura propaganda del sistema finanziario che è ampiamente penetrato negli atenei e nei libri di testo scolastici e accademici. Nauseante. -
Mi sono anche dedicato a smontare la mia testa Manfrotto 029 di 20 anni fa anche se non ho capito come si aprono completamente i giunti rotanti, pulita e reingrassata con grasso al PTFE - altra operazione goduriosa per cui vale la pena fotografare -. Ho ordinato due grassi per gli elicoidi degli obiettivi Nikon che aprirò prossimamente.
Mi mancano i cacciaviti JIS che mi procurerò.
Tornando ai rivelatori: purtroppo i prodotti Ilford per i dazi che mette la UE sono diventati antieconomici ed è un brand che non voglio più premiare anche se mi è sempre piaciuto. Rimangono i chimici Bellini che proverò volentieri e i Kodak. Non voglio prepapararmi soluzioni in casa perché ho enormi problemi di spazio al momento e non voglio neanche rischiare di tenere sostanze in polvere tossiche.
Ultimo task della saga degli affari miei che racconto solo perché il thread si è fermato e magari qualcuno li trova uno spunto per fare due chiacchere: devo provare meglio il Vuescan perché ho riscontrato un bug che ho prontamente segnalato ricevendo una pedante richiesta di rieffettuare la procedura indicando passo passo quello che ho fatto, cosa del tutto inutile visto che da programmatore mi è chiarissimo dove sia il problema e dove un programmatore dovrebbe andare a guardare senza aver bisogno di un demenziale elenco di passi che non aggiunge nulla. In pratica quano accendo lo scanner Nikon ls 50, se c'è inserito l'alimentatore motorizzato e ad un certo punto cambio alimentatore e metto quello per diapositive dove infilo il vassoio per 6 fotogrammi, non lo riconosce. Ugualmente se accendo lo scanner e Vuescan partendo con quest'ultimo sistema di alimentazione e passo a quello motorizzato, non lo rileva. A cosa cacchio gli serve che gli indichi tutti gli step, maledetto disadattato rompic...i cui sto facendo anche il favore di perdere tempo per potergli poi dare dei soldi con la versione in vendita?
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