| inviato il 11 Novembre 2024 ore 22:03
Guarda che non critico nessuno. Di fatto rifletto che non ci sono regole generali scritte nelle tavole della legge e che valgono per tutti. Ci sono casi diversi, ambiti diversi, stili diversi, scopi diversi e persone diverse. C'e' chi ha bisogno fino dell'ultimo pixel e chi no, chi stampa e chi guarda foto solo a monitor, chi fotografa per professione e chi per diletto, e chi piu' ne hs piu' ne metta. Tutto qui. |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 22:15
Provo a dare il mio contributo.... immaginando che ci siano 4 combinazioni date da: - acutezza visiva (10/10 e 20/10) - distanza di visione: diagonale per una visione di insieme o la minima possibile per l'uomo (circa 20-25cm) sapendo che l'angolo di minima risoluzione è 1' per i 10/10 e 30" per i 20/20 (dati che si trovano un po' dovunque senza passare dalle linee/mm) se non sbaglio a fare i conti (cosa che può anche essere) risulta: - visione di insieme alla distanza uguale alla diagonale con 10/10 -> 5,6 Mpx - visione di insieme alla distanza uguale alla diagonale con 20/10 -> 22 Mpx - visione ravvicinata 10/10 -> 126 Mpx (con stampa a 400dpi) - visione ravvicinata 20/10 -> 500 Mpx (con stampa a 800dpi) Quindi direi che con i 13Mpx di alcuni messaggi fa si copre la visione di insieme per chi (fortunato lui) vede più di 10/10, ma se si vuole essere immuni da chi si schianta contro la fotografia il discorso è diverso... se la stampa regge si può salire con la risoluzione... |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 22:46
“ Il mondo e' bello perche' e' vario. „ solo se sai vederlo. |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 22:50
“ Il calcolo si basa su fatti e leggi fisiche e questo modo scioccamente provocatorio e supponente di stabilire se si abbia il diritto di presentarlo è proprio il male di questi forum e rivela anche una profonda ignoranza tecnico scientifica nell'approccio. Lì c'è una realtà, se è sbagliato il calcolo contesta quello altrimenti vivi felice con 8 Mpixel e sta sicuro che non sarò io a venire a dirti come devi vivere la fotografia o quanto deve importarti il piacere di vedere i dettagli. „ Non sono stato ad esaminare tutti i passaggi, però non basta citare le leggi fisiche, bisogna anche impiegarle nel modo giusto, cosa che in questo caso probabilmente non è stata fatta perché non è normale che ti salti fuori 40mpx come quantità di dettaglio che può percepire l'occhio umano ad una distanza di fruizione "normale". Sfido chiunque a distinguere i singoli pixel in uno schermo 4k guardandolo dalla distanza della diagonale, e anche qui siamo a circa 8mpx... c'è un motivo se quella cifra continua a tornare, ovvero che l'occhio più di quello non vede. Potete fare la prova in un negozio dove espongono TV 8k vicino a una 4k, non c'è modo di distinguere il dettaglio tra le due, non a distanze umane perlomeno. È una delle ragioni per cui salvo rare eccezioni praticamente nessun monitor va oltre il 4k e siamo fermi su quella risoluzione ormai da un bel po', specialmente perché in quel caso gli svantaggi sono molto più impattanti a fronte di benefici inesistenti. Detti questo, io sapevo che il limite dell'occhio ideale fosse circa di 1 arcosecondo (poi anche lì, dipende tantissimo da quanto contrasto c'è) ed empiricamente mi sembra abbastanza corretta come stima. Un monitor da 27" (68cm) ha un lato lungo di 60cm, a 68cm di distanza 1 arcosecondo sono 0.2mm, un 4k ha pixel di 600mm/3840=0,15mm. Qualche pagina fa ho letto 50 arcosecondi, in quel caso il limite diventa 0,16mm, sempre giusto a cavallo del 4k. |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 0:11
Seguo e domando: possibile che non ci siano dati ufficiali sulla acutanza visiva media umana? La C.I.E. non considera dati riferiti alla capacità del visus di un osservatore teorico medio? |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 8:49
Tornando invece all'osservazione di stampe di grossa dimensione io rivendico la possibilità di osservarle dalla distanza che si preferisce. Ho visto le grandi stampe di Gabriele Basilico e quelle di Gregory Crewdson recentemente, le ho osservate ad un metro e mezzo di distanza e le ho osservate a trenta centimetri e non capisco perché qualcuno debba venire a senteziare che le stampe si osservano nella loro interezza, come se un tipo di osservazione escludesse l'altro. Per la cronaca anche al cinema preferisco sedere nelle prime file. |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 10:03
“ Faccio un'osservazione molto grezza: a me i molti megapixel stanno bene soprattutto perché posso croppare senza troppi problemi, e così, se mi serve un tele un po' spinto invece di portarmi a spasso un 600 mm me la posso cavare anche con un 300mm. Oltretutto avere nel mirino più roba di quella che finirà nella foto è COMODO se il soggetto si muove, o potrebbe muoversi. Quindi è vero che si possono fare buone foto anche con pochi mpx, ma se ne hai di più male non fanno di sicuro. „ A parte che la qualità di immagine non è la stessa, ma non è medesima neanche la foto, mica hai loa stessa profondità di campo se scatti con un 300mm e croppi vs 600mm senza crop. |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 10:13
Nessuno nega che in casi specifici è molto importante avere la possibilità di andare vedere i dettagli con la lente di ingrandimento come in casi similili a questo: boschproject.org/#/ dove si è addirittura arrivati allo sviluppo di uno specifico visualizzatore interattivo online per consentire una facile navigazione all'interno delle immagini. Però mi preme anche ricordarVi che per ottenere certe immagini non serve ricorrere ad una "megapixellata" perchè siccomme si devono comunque utilizzare strumenti e tecniche particolari che oggi più o meno tutti conosciamo la scelta di usare una fotocamera maxi o normopixellata è l'ultimo dei problemi... |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 11:31
“ non capisco perché qualcuno debba venire a senteziare che le stampe si osservano nella loro interezza „ Alle volte può essere un modo per darsi un tono: "io e chi ama e capisce la vera fotografia guarda la foto nel suo insieme e ne coglie il messaggio, voi e chi non capisce niente di fotografia ed è schiavo dei MP le osserva ad un palmo di naso." Ho estremizzato un po'. Ma poi quante discussioni sulla nitidezza degli obiettivi con relativi crop al 100%, o peggio su differenze infinitesimali delle curve MTF fornite dai costruttori o su quanto un TC fa decadere la risoluzione; quanti non scattano ad f/8 altrimenti la diffrazione fa disastri, tarano l'AF per non avere il minimo errore e si disperano per il piccolo decadimento di nitidezza per la correzione SW della distorsione; quanti veramente non vanno sopra i 24MP; ma soprattutto, quanto raro è vedere una fotografia che trasmetta veramente qualcosa o susciti emozioni. Anche qui ho estremizzato un po'. Allora cercare un po' di nitidezza in più ed andare ad apprezzarla un po' più vicino rispetto ai due metri suggeriti per un 80x60cm, non è poi così disdicevole secondo me; io lo faccio ma non ho velleità di esternare contenuti con le mie foto, almeno sono coerente. Ma chi denigra tutto ciò, alle volte con una certa supponenza, è altrettanto coerente da produrre foto così dense di contenuti e di messaggi? |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 12:41
Onestamente una bella foto e una bella stampa possono coesistere. Voglio essere estremo: se coesistono è pure meglio… poi ovviamente la ricchezza di dettaglio, di toni, la fedeltà cromatica, ecc… sono singoli elementi che possono (ad esempio in alcune foto i dettagli non ci sono proprio nell'immagine) concorrere a fare di una stampa una buona stampa. Se una foto (ma lo stesso discorso vale per i dipinti e o affreschi di grandi dimensioni) si presta ad essere apprezzata sia da lontano nel suo complesso che da vicino per la presenza di particolari significativi, non ci vedo nulla di disdicevole. Ma nulla proprio… e se qualcuno la pensa diversamente sarei anche curioso di conoscerne i motivi… |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 12:52
La precisione, la quasi perfezione, non è solo una questione fotografica ed è antichissima, fa parte dell'uomo sapiens, altro discorso è “trovare attrezzatura buona è molto più facile che trovare un bravo fotografo, cuoco “ecc ecc |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 13:00
Mi parlo un po' addosso e faccio un esempio personale (che ovviamente vale per quello che vale trattandosi peraltro certo di scatto non particolarmente significativo). A casa ho una stampa 60x80 di Time Square. È un merge di mi pare 3 o 4 scatti orizzontati impilati. Alla distanza canonica è una foto di paesaggio urbano piacevole e colorata. Se ti avvicini puoi scorgere il brulicare di persone e diventa quasi una street. Sono due foto in una. E il dettaglio aiuta molto a godere del secondo piano di lettura. |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 14:22
Boh, che vi devo dire, questa foto qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4910899&l=it è un crop di questo scatto, fatto con un 300mm: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4926812&l=it Il crop è stato piuttosto feroce, diciamo che ho utilizzato forse un ottavo del fotogramma, l'AI ha lavorato di brutto, visto che gli ISO erano pure altini (20000ISO). Lo so anch'io che il dettaglio non è quello che si sarebbe potuto avere scattando con un 600mm e croppando di meno, ma intanto io il 600mm non ce l'avevo, avevo 42mpx di sensore e la foto l'ho portata a casa. Bruttarella? Tecnicamente insufficiente (sempre che questo voglia dire qualcosa...)? Ok, ma a me piace e sono contento di averla fatta. Chi si accontenta gode, dite voi? Giusto, almeno io godo, alla faccia di impotenti e anorgasmici... |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 14:24
Mah ... secondo me sono vere entrambe ... Qui, PER ESEMPIO, siamo su un forum tecnico. Non si discute di "arte", e/o di "messaggio artistico". Di conseguenza, il "crop", il dettaglio al 100%, la curva MTF, "ci può pure stare", e può benissimo costituire argomento di trattazione, e/o di discussione (se poi "uno" non fosse interessato, potrebbe sempre passare oltre). Diverso è, secondo me, il caso della visita ad una mostra, e/o un documentario televisivo, su un fotografo, ma ANCHE su un pittore. Lì il "discorso", il contesto, sarebbe da intendersi sotto un luce diversa (anche se nulla osta ad esaminare aspetti specifici vari ed assortiti -tipo il genere di illuminazione della sala, il tipo di cornici impiegato, l'altezza da terra delle opere esposte, e ... perchè no, il dettaglio risolto dall'obiettivo, o la finezza della pennellata del pittore-: nè la medicina, nè la giurisprudenza, nè la Religione hanno mai opposto limiti o divieti!): l'opera andrebbe apprezzata (o disprezzata) nella sua interezza, nella composizione di chi l'ha ideata, sempre SECONDO ME! Così, quando nella "sezione culturale" dei vari TGGGI', o sul Canale 23 della RAI, vengono mostrate opere iconografiche, personalmente provo "fastidio" quando esse vengono ispezionate centimetro per centimetro. "Vorrei" sempre vedere l'interezza del "discorso", e non l'estrapolazione del dettaglio DECISO dal "tele-cine-operatore" IMHO! GL |
| inviato il 12 Novembre 2024 ore 14:40
@Miopiartistica il problema non sono i 300mm, semmai quali 300mm. Qui sotto un confronto con il Tamrom che hai usato tu. www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=1 Ho sempre premesso che se si vuole usare un'ottica come ZOOM VIRTUALE questa deve essere un'ottica super risolvente altrimenti il gioco non funziona. Quindi “ Lo so anch'io che il dettaglio non è quello che si sarebbe potuto avere scattando con un 600mm „ è un bel NO. Il motivo non è che non avevi un 600mm ma che non avevi un 300 all'altezza. |
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