| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:37
Io credo che abbiamo, oggi, tutti una grande opportunità. Scegliere consapevolmente e felicemente di voler diventare nicchia. ********** ********** Onestamente questa è una scelta che si è sempre potuta fare... non è una scelta che si può fare solo al giorno d'oggi! |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:39
“ Ho un solo dubbio enorme come una casa sul più grave effetto collaterale di tutto questo progresso: il cambiamento climatico! „ se tu pensi che l'uomo sia "riuscito" portando la CO2 dallo 0.03% allo 0.043% a cambiare il clima della terra non c'è ragionamente scientifico e filosofico che si possa fare. So che tutti i media principali - che prendono notizie da 4 agenzie mondiali tutte in mano alle stesse persone - spingono teorie grottesche di questo tipo mentendo persino su dati facilmente trovabili autonomamente e contano sul fatto che una percezione scientifica sistemica di che cosa implichi questa teoria - porta a degli assurdi - è difficile averla se non si ha qualche studio universitario utile allo scopo... quindi una minchiata come il climate change antropogenico per molti è credibile. Ti informo però che non lo chiamano più climate warming proprio perché le temperature globali NON stanno salendo e abbiamo avuto per es qui la primavera scorsa mesi di brutto tempo e temperature più basse della media. Il clima non è una costante, è l'uscita di un sistema dinamico che è impossibile rappresentare con un modello matematico e infatti per farlo l'ipcc commette degli abominii che se fossero studenti università di teoria dei sistemi gli causerebbero pedate nel sedere. Ma tra i tantissimi fenomeni che contribuiscono al clima c'è quello principale che si chiama Sole ovvero una delle due forzanti termiche del sistema - una è interna -. Ora se hai fatto caso l'anno scorso a fine novembre o forse dicembre ci sono state giornate con 15 gradi che tuttavia di notte avevano temperature normali. Ecco questo già ti prova che NON è effetto serra. Di più: se guardavi il meteo comparivano valori anomali di UV..di nuovo : quella è la nostra stella che emette di più. Non c'è effetto serra che possa fare arrivare più uv. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:40
Oggi i produttori di materiale fotografico, chi più chi meno, hanno capito che conviene sfruttare l'elettronica a discapito della meccanica e dell'ottica, ovvero della componente costosa del materiale fotografico. Conviene progettare obiettivi non corretti otticamente e sfruttare il software per correggerli, vendendoli al doppio degli omologhi reflex, ad esempio. Stessa cosa sta accadendo nel mercato delle auto, elettronica a gogo e prezzi fuori da ogni logica, per poi avere prestazioni discutibili. Il problema è che quello che oggi viene venduto a peso d'oro, nel giro di 2 anni non vale più nulla. Obsolescenza programmata e marketing, questa è la ricetta dei produttori per vendere il nuovo, e sarà così finché i consumatori non si stancheranno di essere munti come mucche da latte. ********** ********** Come non quotare... |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:45
“ Ok, ma l'avere o il non avere tempo è solo una questione mentale. „ Per me sono semplicemente punti di vista diversi, io vado a fare foto quando i turni di lavoro e la normale vita di tutti i giorni me lo permettono, se è l'orario, il giorno e magari pure il posto sbagliato (e mi è capitato pure questo) pazienza, mi devo divertire e rilassare, stop, non deve essere un ulteriore lavoro dove devo portare a casa dei risultati. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:50
@Andy hai la mia totale comprensione..È logico quel che dici. Poi ovviamente c'è chi ha meno impegni e può farla diventare una priorità ma non è così per tutti |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:55
“ Ma infatti il modello attuale, e per attuale intendo quello di oggi, senza andare indietro nel passato, non è sostenibile. I produttori di beni di consumo, ed ormai apparecchi fotografici ed auto rientrano anche loro in questa categoria, tentano di rifilare al consumatore la qualunque, ed è molto difficile per una persona non informata distinguere tra un prodotto valido (ce ne sono sempre meno), ed una ciofeca. „ Non sono d'accordo con chi considera il marketing o le aziende come fonti di inganni. La sostenibilità, pur essendo un argomento cruciale e innegabile, a volte viene distorta da ragionamenti che diventano insostenibili. Quanti di noi lavorano nel settore dei beni o servizi di prima necessità? A partire dalla finanza, passando per l'amministrazione, fino a tutto ciò che ci circonda, quanto è veramente indispensabile per la sopravvivenza? Pochissimo! Il resto serve a mantenere in vita miliardi di persone. E a meno che non ci si ponga al di sopra della società umana, giudicando chi può vivere e chi no, chi può procreare e chi no, il problema principale è mantenere l'equilibrio in un sistema complesso e articolato. Nel futuro, la priorità assoluta sarà la creazione di energia a basso impatto ambientale. Se l'energia nucleare dovesse essere parte della soluzione, dovremo accettare i costi di manutenzione di una tecnologia pericolosa. Ma non solo per l'energia nucleare: per tutto ciò che riguarda il nostro pianeta, la manutenzione e il controllo dei cicli sono fondamentali. Anche la plastica, senza la quale la sanità tornerebbe al Medioevo, è un problema se dispersa nell'ambiente. La dispersione è una scelta, non una necessità. Tornando al ragionamento di Paco, dal mio punto di vista non c'è molto da aggiungere. Nel campo fotografico, l'evoluzione tecnologica degli ultimi anni è stata incrementale: aumento della risoluzione dei sensori e utilizzo dell'intelligenza artificiale nel software per riconoscere gli occhi degli animali o selezionare chi mettere a fuoco. Se tutto questo non serve, è inutile negarne l'utilità per qualcuno. Non so se le condizioni per un cambiamento radicale siano mature, ma potrebbero verificarsi a livello di sensore. Il nostro occhio è mille volte migliore di qualsiasi sensore. E in secondo luogo, ma non meno importante, l'interfaccia utente (UI) potrebbe essere il fattore di design che cambierà le sorti del settore. Per essere chiari, l'innovazione incrementale ci offre più velocità, memoria e prestazioni. L'innovazione radicale, invece, cambia i paradigmi d'uso di una tecnologia. Quando avevamo i nostri Nokia e BlackBerry, non avremmo mai immaginato un'evoluzione così radicale come lo smartphone a partire dal primo iPhone. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 10:59
“ Tralasciando che "momento giusto" è un concetto soggettivo, se tu vuoi fare la foto al paesino illuminato dalle luci non è detto che la voglia fare pure io, magari io la voglio fare con il paese bello illuminato dal sole, meno suggestiva per carità, ma se la voglio fare così il mio "momento giusto" è diverso dal tuo, comunque filosofia a parte avete solo più tempo da dedicare al vostro hobby senza che nessuno vi rompa le scatole, io con il mio lavoro ho poche occasioni di potermi dedicare alla fotografia, quindi faccio foto sempre nel giorno, nell'ora e nel momento sbagliato...magari il ragazzo era con un viaggio organizzato e dopo la visita al paesino aveva altre tappe, o semplicemente era prevista la cena, quindi non poteva stare fermo lì ad aspettare il "giusto momento" di scatto, ha fatto un video da postare online per documentare il suo viaggio, una foto per ricordo e via...escudendo i video che solitamente non faccio mai, né più né meno di quello che avrei fatto io se fossi stato in vacanza con la mia ragazza, che fa foto pure lei, ma il tempo che abbiamo è limitato, quindi meglio una foto scattata nel momento "sbagliato" che sottrarre tempo, o proprio non fare, qualche altra attività. „ “ Per me sono semplicemente punti di vista diversi, io vado a fare foto quando i turni di lavoro e la normale vita di tutti i giorni me lo permettono, se è l'orario, il giorno e magari pure il posto sbagliato (e mi è capitato pure questo) pazienza, mi devo divertire e rilassare, stop, non deve essere un ulteriore lavoro dove devo portare a casa dei risultati. „ Grande! Per me la fotografia è estemporanea, se sono al posto giusto al momento giusto meglio, altrimenti scatto lo stesso e chissenefrega, per me è un passatempo ludico, mi diverto a scattare quello che reputo per me interessante, mi diverto a post produrre le foto che per me meritano di esserlo. Non farò capolavori? Non è il mio scopo, non sono interessato a premi o a riconoscimenti, a parte alcune foto postate qui su Juza (la maggior parte delle quali a scopo documentaristico) per il resto non pubblico sui social, non partecipo a mostre e concorsi, la fotografia per me è un atto intimo e personale, un gioco ma anche una sfida con me stesso che mi appaga e mi rilassa, non ho bisogno di consensi e riconoscimenti altrui. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 11:09
@Andy, si concordo anch'io con il tuo ragionamento, ognuno ha le proprie esigenze, i propri impegni, e non sempre si può essere nel posto giusto al momento giusto. Purtroppo la fotografia è un hobby nel quale la luce è una componente essenziale, quindi le strade sono due, o ci si accontenta, o si scatta meno e solo quando ne vale la pena, magari (dipende ovviamente dal genere), aiutandosi con luce artificiale o rilettori, penso ad esempio al ritratto a mezzogiorno. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 11:32
“ Non sono d'accordo con chi considera il marketing o le aziende come fonti di inganni. La sostenibilità, pur essendo un argomento cruciale e innegabile, a volte viene distorta da ragionamenti che diventano insostenibili. „ Guarda ti faccio un esempio concreto, l'auto elettrica, uno dei più grandi inganni della nostra epoca. In nome della sostenibilità si sta distruggendo il settore dell'automotive in Europa, facendo saltar migliaia di posti di lavoro. Proprio il gruppo Volkswagen sta per chiudere tre stabilimenti. Macchine vendute a peso d'oro, che non hanno mercato. Il nuovo vende solo se incentivato dallo stato e l'usato non lo vuole nessuno, a partire dalle concessionarie. Questo per te è il modo per creare ricchezza diffusa e posti di lavoro? A me sembra esattamente il contrario. Tornado al mercato fotografico, il paradigma dei produttori per me è molto semplice e facilmente decodificabile. Il mercato è in crisi? Bene produciamo corpi ed obiettivi più economici e vendiamoli al triplo del loro reale valore. Arriverà un giorno in cui il consumatore aprirà gli occhi o per cambio di mentalità o per esigenza economica e farà saltare il banco. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 11:45
“ @Andy hai la mia totale comprensione..È logico quel che dici. Poi ovviamente c'è chi ha meno impegni e può farla diventare una priorità ma non è così per tutti „ “ Grande! Per me la fotografia è estemporanea, se sono al posto giusto al momento giusto meglio, altrimenti scatto lo stesso e chissenefrega, per me è un passatempo ludico, mi diverto a scattare quello che reputo per me interessante, mi diverto a post produrre le foto che per me meritano di esserlo. Non farò capolavori? Non è il mio scopo, non sono interessato a premi o a riconoscimenti, a parte alcune foto postate qui su Juza (la maggior parte delle quali a scopo documentaristico) per il resto non pubblico sui social, non partecipo a mostre e concorsi, la fotografia per me è un atto intimo e personale, un gioco ma anche una sfida con me stesso che mi appaga e mi rilassa, non ho bisogno di consensi e riconoscimenti altrui. „ “ @Andy, si concordo anch'io con il tuo ragionamento, ognuno ha le proprie esigenze, i propri impegni, e non sempre si può essere nel posto giusto al momento giusto. Purtroppo la fotografia è un hobby nel quale la luce è una componente essenziale, quindi le strade sono due, o ci si accontenta, o si scatta meno e solo quando ne vale la pena, magari (dipende ovviamente dal genere), aiutandosi con luce artificiale o rilettori, penso ad esempio al ritratto a mezzogiorno. „ Ma infatti io mi accontento di quello che riesco a fare nel poco tempo libero che ho e che posso dedicare alla fotografia...domenica scorsa pur di fare qualche scatto mi sono portato la macchina fotografica anche sapendo di essere in zona stadio Olimpico, quindi c'era la partita e c'era un casino assurdo, sono venuti fuori dei capolavori? No, ma qualche scatto carino c'è e mi sono divertito, mi basta e mi avanza. |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 11:46
Il mercato... boh? Per me fare acquisti ha senso: 1) quando la roba vecchia defunge; 2) se si vogliono fare cose nuove che non si riescono a fare con la roba vecchia ma con quella nuova sì; 3) per stare più comodi e più leggeri; Una volta sentivo parlare due venditori, uno esperto e l'altro novellino. A proposito di un certo cliente a un certo punto il novellino ingenuamente chiese "Cosa ha comprato?". A seguire cazziatone del vecchio venditore al giovincello, incentrato sul concetto che non è il cliente che compra ma il venditore che vende. In effetti, ascoltando i discorsi di venditori esperti la domanda di cui sopra l'ho sempre sentita formulare in questo modo: "Ah, il cliente X... cosa gli hai dato? " |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 11:56
bhe dopo un po bisogna cambiare macchina , almeno per stare piu comodi anche se il motore è lo stesso però come gestione della luce le ultime tecnologie fanno qualcosa di fantastico manfrotto presto andrà in crisi |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 12:01
@paco68: comunque se sei del 68 tecnicamente non sei un boomer...non so se questo ti piaccia oppure no a me del mercato frega il giusto.. se escono ottiche che mi interessano sulle macchine che ho, seguo, altrimenti... ad esempio, ho la Zfc e adesso esce la Z50II, che pare farà schifo come la precedente, nel senso che non ci saranno miglioramenti di sorta...lascio perdere. La fc non sarà un fulmine di guerra ma se voglio andare in giro con una macchina che mi piace e fa le foto che io riesco a fare (non vado in costa rica a fotografare i colibrì), io sono a posto. Sui tizi che fanno i video mordi e fuggi, caro Paco, il mondo cambia...noi andremo e rimaranno questi e dopo di loro arriveranno dei robot che le foto manco le faranno più, rimpiazzate da qualche diavoleria in AI...sic transit gloria mundi |
| inviato il 02 Novembre 2024 ore 12:06
“ Macchine vendute a peso d'oro, che non hanno mercato. Il nuovo vende solo se incentivato dallo stato e l'usato non lo vuole nessuno, a partire dalle concessionarie. Questo per te è il modo per creare ricchezza diffusa e posti di lavoro? A me sembra esattamente il contrario. „ Dal mio punto di vista è un esempio di grande incapacità organizzativa di una importante fetta del mondo politico-amministrativo che pretende che gli altri accelerino e poi le infrastrutture rimangono al palo. Di per se l'auto elettrica o soluzioni analoghe non sono negative perché spostano l'inquinamento fuori dalle città dove, con una progettualità consapevole e i giusti strumenti, si possono abbattere meglio gli "elementi” inquinanti. “ Arriverà un giorno in cui il consumatore aprirà gli occhi o per cambio di mentalità o per esigenza economica e farà saltare il banco. „ Se il 'banco salta', il problema sociale diventerebbe più grave, con una crisi economica più profonda. Non bisogna confondere l'iperbole del marketing con un inganno. L'iperbole è la lingua del marketing, ma è una figura retorica che usiamo tutti noi quando raccontiamo del pesce pescato, della foto fatta, dell'attimo perso o dell'ora giusta per lo scatto della vita. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |