| inviato il 09 Novembre 2024 ore 16:40
“ Fra l'altro io non vedo scritto high-gloss baryta da nessuna parte: scheda della tua carta „ Devi aprire il PDF della scheda tecnica, non guardare quanto c'è scritto nel sito. Lo trovi in fondo alla pagina da te indicata, trovi il link per aprire il PDF. poi io con l'inglese sono scrauso ma leggo appunto:high-gloss baryta |
| inviato il 09 Novembre 2024 ore 16:57
“ Ecco... in queste carte l'effetto che ho descritto è una tra le loro caratteristiche. Niente di più e niente di meno „ ok mi ero perso nei discorsi |
| inviato il 10 Novembre 2024 ore 19:25
“ non mi pare abbiano fatto delle correzioni particolari... „ Eh, infatti, il discorso di Gabriele era all'inverso: cioè che di correzioni ne vanno fatte apposite per la stampa sull'altra carta, la baritata. Se lì ci vuoi più dettaglio di quello che uscito dalla prova va "esacerbato" in post il dettaglio per stampare su quella baryta. Al limite di un risultato che - a monitor - sarà orrendo, ma che poi sulla carta porterà ad un risultato simile all'altro in termini di microcontrasto. Le prove, con questi laboratori, sono proprio finalizzate a trovare una quadra per queste situazioni. In conclusione quindi secondo me, se il tuo intento è post produrre il file senza modifiche alla nitidezza e poi vedere, sulla carta su cui stampi, esattamente quel dettaglio lì, senza ulteriore lavoro in fase di preparazione alla stampa del file, ovviamente la risposta è che quella carta baritata di Saal non fa per te, semplicemente! Più che legittima, come conclusione personale, direi. Ad altri magari quei passaggi morbidi sembreranno normali, oppure ad altri andranno bene per alcune immagini - sto pensando al ritratto - e non per altre - paesaggio? - insomma l'indice di gradimento per una data carta stampata da un dato stampatore può essere variegata, non penso che possa essere universale. |
| inviato il 10 Novembre 2024 ore 19:46
ok, capito; posso provare anche a esagerare di brutto con la nitidezza e rifare qualche prova. Ma quindi la versione "matte" da provare sarebbe la Hahnemühle PhotoRag? Ma andando oltre: cosa dovrei vedere nella stampa FineArt per giustificarne il prezzo? Forse non ho stampato foto con gialli o rossi forti (che anche a vedere dal soft proofing la Fuji non "regge")... |
| inviato il 10 Novembre 2024 ore 21:14
in generale per avere sulla stampa la stessa nitidezza che vedi a monitor si deve intervenire sul file con un output sharpen calibrato per quella carta e quelle dimensioni di stampa. La stampa fine art dovrebbe avere un gamut più ampio, ma non sempre si apprezza, e poi la carta stessa con il suo peso e la finitura. |
| inviato il 10 Novembre 2024 ore 21:37
“ ok, capito; posso provare anche a esagerare di brutto con la nitidezza e rifare qualche prova. „ Rischi di fare più danni che altro. Dev'essere lo stampatore a sapere cosa fare. “ Ma quindi la versione "matte" da provare sarebbe la Hahnemühle PhotoRag? „ Le carte Matte in generale mostrano dettaglio fine molto più incisivo. Le Hahnemühle Natural Line sono tra le migliori sotto questo punto di vista. “ Ma andando oltre: cosa dovrei vedere nella stampa FineArt per giustificarne il prezzo? „ Il prezzo elevato di una stampa fine art è solo ed esclusivamente conseguenza delle specifiche che devono avere gli inchiostri e le carte certificate per garantirne la longevità (che si traduce in elevati costi di fornitura). Oltre a questo, la differenza di una stampa fine art rispetto ad una stampa low-cost la noterai: - Al tatto: a causa dello spessore, della morbidezza e del tipo di fibra naturale della carta. - Visivamente: grazie alle tipiche ed uniche strutture superficiali pregiate delle carte e al loro tipo di pressatura, dalla resa dei dettagli, dall'ampiezza del gamut di stampa (ma solo in caso di particolari fotografie ricche di colore, tipicamente paesaggi), dalla corrispondenza colore e dalla linearizzazione della risposta (ma solo se calibrazione e profilazione sono molto ben fatte). |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 9:46
"Purtroppo le riproduzioni di prodotti diversi non possono essere confrontate tra loro, poiché utilizzano macchine diverse, metodi di produzione diversi e materiali diversi. Inoltre, non si possono escludere lievi deviazioni dovute alla produzione. Saremo lieti di inviarti un buono sconto per un nuovo ordine. Lo riceverai in un'e-mail separata." |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 11:31
Seguo con molto interesse. Sulla baritata, psso solo dire che la mia esperienza con una baritata Ilford fu pessima: stampai un B/N e ottenni un cast magenta molto forte. Mia ignoranza sul prodotto (che avevo in test e ricordavo ben altro effetto in un evento Canon dove stampavano con le loro stampanti vari tipi di carta per evidenziarne pregi e difetti). Io ormai cerco di stamparmi tutto da solo. Se hai una stampante Canon di (pen)ultima generazione il mio consiglio è quello di cercare i kit di carte (Hahnemuhle li ha di sicuro ma ricordo anche altri produttori) e provare da solo a stampare utilizzando i profili della carta. Nella mia esperienza i profili funzionano benissimo ed il soft-proofing in Canon professional print&layout funziona altrettanto bene (con monitor calibrato, si intende... ma quello vale anche per spedire a laboratori esterni). Quel che stampo è al 99.9% quel che vedo a monitor (cosa che 20 anni fa era MOLTO difficile da raggiungere senza andare personalmente in laboratorio). E' vero che la stampante è un investimento (peraltro relativo... sto vendendo per upgrade la mia IPF PRO-1000 a 500euro, 700 con 10 inchiostri di backup) ma il piacere di poter stampare quel che vuoi quando vuoi senza tempi d'attesa è per me impagabile. poi dopo poco con un kit di prova trovi la carta che fa per te....(gusto), sia per il colore sia per il BN, e sei a posto! Non dico sia conveniente rispetto al laboratorio, ma di laboratori che stampano bene (con cura) i tuoi file ce ne sono pochi. E quando la suocera va a far incorniciare una foto che le hai regalato ed il laboratorio ti chiede chi diavolo l'ha stampata e come ha fatto .... è una soddisfazione. |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 14:08
“ ma il piacere di poter stampare quel che vuoi quando vuoi senza tempi d'attesa è per me impagabile. „ e su questo siamo tutti d'accordo, ma al di fuori del piacere personale non è per nulla consigliabile stampare in casa, che poi: per i tempi di attesa cosa significa? fine art me la stampano in qualche ora, quelle da ricordo nel clissico formato da album me le stampano subito. O sei una persona che stampa ALMENO 4 stampe a settimana altrimenti non ci vedo il peso del tempo/attesa/il quando. Poi oviamente il mio discorso potrebbe valere per chi come me ha lo stampatore vicino, già uno che abita a 1 ora potrebbe scocciare, ma poi e poi. Infine o sei un manico tu, o lo stampatore era un incapace, sarebbe come se io andassi a fare una motogp e arrivassi primo, uno stampatore serio e professionale non può permettersi di darti ciofeche, ne ho conosciuti 4 e tutti attenti al minimo dettaglio. |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 14:53
@Miky00 ognuno ha le sue sensibilità e voglia di investire nella questione. l'economicità pura di uno stampatore non la raggiungerà mai nessuno a casa e che quindi dal punto di vista strettamente economico conviene sempre far stampare fuori. Il tema è che o si ha un soggetto di fiducia di fianco a casa o alla fine ci si affida a servizi distanti. Io usavo Photogem e mi son trovato benissimo, son molto bravi. Nulla da dire. Li consiglio ancora oggi. Altri (buona parte) stampano per vivere, non per passione: ergo la qualità non è altissima (e ce ne sono di servizi internet pessimi!). Per me prendere un file che vedi a monitor, schiacciare print e dopo 30 secondi avere la stessa immagine su carta da una certa soddisfazione (m'è capitato di aver gente a cena e potergli regalare una foto stampata al volo...cosa impossibile con servizi in remoto). Inoltre un conto è andare "fisicamente" dallo stampatore, parlarci, vedere che carta usa, poter fare test in piccolo ecc. In quel caso lato qualità condivido il tuo pensiero. Molto diverso (come sensazione, ma spesso anche nei fatti) è stampare in remoto. Per me è la differenza che passa tra far la spesa personalmente e affidarsi a servizi a domicilio (che, peraltro, talvolta uso pure io, ma conoscendone i limiti). Infine, sul tuo ultimo punto, avere tutto il workflow Canon (acquisizione immagine+stampa+plugin photoshop) garantisce una qualità e consistenza dei risultati del tutto paragonabile ad un laboratorio (forse anche meglio nel senso che il laboratorio puo sempre cambiare macchinari e prodotti senza avvisarti, mentre quando stampi sai cosa usi e accorci la catena dei passaggi in digitale). Ovvio che ci vuole un minimo di investimento iniziale, ma non mi reputo affatto un manico e i risultati che ottengo mi sembrano del tutto in linea con un laboratorio (quantomeno quelli che ho provato io). PS: L'unica cosa che vidi tempo fa in un laboratorio e non ho ancora studiato come riprodurre fu una stampa su hahnemuhle ultrasmooth dove su un nero opaco molto profondo si stagliava una donna africana con vestiti molto colorati che sembravano stampati su glossy. Non chiesi purtroppo come era realizzata e dovrei chiedere ad uno stampatore (ma di quelli bravi). In realtà credo abbiano sovrapposto manualmente un optimizer....prima o poi ci studierò... |
| inviato il 11 Novembre 2024 ore 15:57
“ Inoltre un conto è andare "fisicamente" dallo stampatore, parlarci, vedere che carta usa, poter fare test in piccolo ecc. In quel caso lato qualità condivido il tuo pensiero. „ hai descritto il mio caso, per il resto condivido appieno |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 19:25
Non è necessario andare dallo stampatore, se lo stampatore sa fare il proprio lavoro, ma Saal e Fine-art nella stessa frase non si può sentire. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 19:27
“ Non è necessario andare dallo stampatore, se lo stampatore sa fare il proprio lavoro „ Se lo dici tu. |
| inviato il 13 Novembre 2024 ore 19:33
“ma Saal e Fine-art nella stessa frase non si può sentire” Perché? Se producono rispondendo alle specifiche … |
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