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“ Tuttavia, la mia prima impressione nel vedere i risultati non è stata molto positiva: la qualità del dettaglio non mi ha particolarmente colpito, nonostante le foto non presentassero problemi di messa a fuoco o mosso e fossero state realizzate con ottiche di qualità „
Ribadisco, le scansioni dei lab in genere fanno pena... e anche se fatte a risoluzioni più alte rimangono un compromesso. Le scansioni da pellicola per potersi avvicinare al dettaglio del digitale vanno fatte con scanner da 15.000€ (Hasselblad Flextight X1) Il migliore dettaglio da un negativo lo si tira fuori solo con la stampa da ingranditore e le diapositive vanno proiettate. Punto.
Morale : le scansioni prevedono compromessi... importanti. Massimo dettaglio? Usate una macchina digitale.
“ @Lorenzo1910 il tuo risultato di scansione anche se per come è stato fatto è un buon risultato, ha la presenza di artefatti dovuti al software ed una profondità di lettura della trasparenza che nelle ombre in zona 1 presenta la mancanza di sfumature non dovuta alla gamma dinamica ma alla mancanza di lettura della trasparenza (Dmax). Questo è inevitabile in tutti gli scanner piani ed anche in alcuni scanner a tamburo. „
Ah, beh... lo so bene... Ma forse non ci siamo capiti... io non dico che le scansioni siano perfette... dico che sono utilizzabili anche per farsi stampare le foto senza perdere troppo di qualità. Come ho detto nel mio post precedente, le scansioni sono un compromesso.
“ Secondo me , se non l'hai ancora fatto, dovresti guardare i lavori di chi scatta in analogico per capire se quello che vedi ti piace o se invece ti appaga esclusivamente il digitale. „
@Sela69 Il consiglio migliore di tutto il 3D. Lo so che tu ormai ci sei dentro a questo modo di vedere le cose e hai anche bei risultati. Anche il tornare ai sensori CCD ha un suo bel perchè se lo si guarda dal punto di vista prettamente dello studio del digitale e dell'analogico.
“ Ah, beh... lo so bene... Ma forse non ci siamo capiti... io non dico che le scansioni siano perfette... dico che sono utilizzabili anche per farsi stampare le foto senza perdere troppo di qualità. Come ho detto nel mio post precedente, le scansioni sono un compromesso. „
@Lorenzo1910
Il commento era riferito al sistema tu hai fatto quello che hai potuto, era per far capire appunto come dici che è un compromesso ed anche pesante.
Dipende... secondo me non lo è abbastanza dal giustificare la dismissione del sistema "ibrido" (pellicola>scansione>stampa) Se poi uno è abituato ai files delle macchine digitali e va a fare un paragone con una scansione è normale che ne esca deluso... ma è un paragone che non si può fare e che non va fatto.
“ on mi è chiaro però per quale motivo tu abbia deciso di farlo, se , come sembra , hai come aspettative quelle di una resa (a valle della scansione ) simile a quella di una macchina digitale „
Sela69, come detto in precedenza, mi sono spiegato male nel messaggio iniziale ed in tanti hanno frainteso il mio discorso. Lo rispiego qui, dopodichè modifico il post in modo che sia più chiaro.
Quello che mi interessava capire (e il dubbio è già stato chiarito in alcuni interventi precedenti di Claudio Santoro,Tone09, PaoloMcmlx, Gsabbio) è se il risultato di questa scansione di prova dei miei primi negativi scattati fosse accettabile in termini di qualità, tenendo presente che le foto sono state scattate con un'ottica decente (canon 24-70 f2.8 II) e che la scansione è di media qualità, una via di mezzo tra la scansione economica e quella più costosa a massima risoluzione. Non ho assolutamente detto di voler paragonare le scansioni dei negativi alle foto che sforna la mia mirrorless. Piuttosto, avendo questa come unico metro di paragone, ho notato una grande differenza in termini di qualità del dettaglio. Di conseguenza il dubbio: il laboratorio a cui mi sono affidato ha lavorato bene? La risposta al momento è affermativa. Dubbio risolto. Ps: grazie per i link!
Grazie Ivo, al di là dei consigli di coloro che hanno una grandissima esperienza anche professionale, penso che ognuno poi debba essere soddisfatto di quello che ottiene o di quello che potrebbe ottenere.
Ma, se penso allo sforzo che fanno oggi i produttori di software per rimuovere il rumore / grana e quello che fanno altri produttori di software (es. Dehancer, Fuji recipes, ecc. ecc.) per creare tutti i difetti (presunti tali) dell'analogico (grana, halation , bloom , ecc. ecc.) un pò da ridere mi viene.
Pertanto, la mia sintesi è proprio semplice, se ti piace la resa imperfetta dell'analogico anche digitalizzato (parlo ovviamente solo del negativo) , meglio scattare in analogico e poi scansionare , invece di scattare in digitale e poi cercare di post-produrlo per renderlo analogico-digitalizzato (i puristi mi scuseranno del neologismo pessimo).
“ Sela69, come detto in precedenza, mi sono spiegato male nel messaggio iniziale ed in tanti hanno frainteso il mio discorso. Lo rispiego qui, dopodichè modifico il post in modo che sia più chiaro. „
Sela69 si, mi affascina l'imperfezione dell'analogico, le diverse rese cromatiche delle pellicole e quel tocco di vintage che trasmettono. Certo c'è di mezzo la scansione che snatura tutto il processo che però, tutto sommato, al momento non mi disturba. Ho appena iniziato e vorrei procedere per gradi, valuterò la stampa quando e se avrò del materiale interessante da stampare.
(Le foto perfette, tutte uguali, fatte da chiunque e tirate a lucido dai vari TopazDenoise e compagnia mi hanno rotto i c0ll10n1 )
Beh pure gli esempi linkati prima, mi sembra che spesso questi nuovi analogisti tendano a riproporre stilemi da New topographics, dopo un po' stanca. Parere personale
L'analogico riesce sicuramente a sfornare risultati di qualità eccelsa se si usano medi e/o grandi formati e pellicole, scansioni e/o stampe professionali . Economicamente poco sostenibile per un hobbista. ********** **********
Siamo alle solite. Anche la pellicola 35 mm offre degli eccellenti risultati anzi, visto che la qualità di una emulsione si misura sempre a parità di unità di grandezza, nello specifico il mm², è evidente che una Velvia 50 ha le stesse IDENTICHE PRESTAZIONI tanto nel formato Leica quanto nell'8x10". Che poi un 10X da Leica sia un misero 24x36 cm, mentre un 10X da 8x10" sia un lenzuolo da 200x250 cm significa solo che col firmato più grande SI STAMPA PIÙ GRANDE... NON CHE SI STAMPA MEGLIO!
“ Dipende... secondo me non lo è abbastanza dal giustificare la dismissione del sistema "ibrido" (pellicola>scansione>stampa) Se poi uno è abituato ai files delle macchine digitali e va a fare un paragone con una scansione è normale che ne esca deluso... ma è un paragone che non si può fare e che non va fatto. „
Se hai letto bene i miei post, non faccio paragoni coi file digitali provenienti dalle fotocamere, ma solamente faccio presente le difficoltà nell'avere una scansione considerata buona con quello che dovrebbe essere e a causa degli scanner usati e la loro relativa qualità di lettura in trasparenza di una pellicola. Poi ogni uno è libero di fare quello che crede. E comunque se devo fare un paragone tra le scansioni messe qui come esempio, quelle messe all'inizio da @Steuzz sono di certo le migliori.
Beh, diciamo che scattare in analogico ti limita, senza autofocus, raffica, pre-raffica, stabilizzazione corpo in abbinamento con stabilizzazione lente, difficile vedere fotografia naturalistica o sportiva, anche se qualche fotografo sportivo c'è :
“ Che poi un 10X da Leica sia un misero 24x36 cm, mentre un 10X da 8x10" sia un lenzuolo da 200x250 cm significa solo che col firmato più grande SI STAMPA PIÙ GRANDE... NON CHE SI STAMPA MEGLIO! „
Si, anche se il maiuscolo equivale ad urlare ed è poco carino, per il mio gusto è nelle stampe più grandi , soprattutto se osservate da vicino, che trovo più gradevole la resa della grana rispetto al digitale stampato. Questo nelle poche occasioni in cui ci sono esposti entrambi i mondi e con stampe grandi.
@PaoloMcmlx Certe convinzioni son trasmesse più velocemente che un virus Il più delle volte son prese per vere in buna fede, mai accettare caramelle dagli sconosciuti metto qui un filmato della fabbrica ferrania che fa vedere come viene fatta una pellicola. Così diventa chiaro il concetto che viene realizzato un rullo da più di un metro per l'intera bobina del supporto trasparente che poi viene tagliato a seconda dei formati. Quindi la densità della gelatina e il suo spessore resta costante su tutto il rullo prodotto avendo le stesse caratteristiche a seconda della gelatina usata che poi corrisponde al tipo di pellicola ed alla sua sensibilità. Il formato è solo questione di taglio e non di stesura della gelatina. Questa falsa verità della qualità rispetto al formato della pellicola ha radici profonde fin dei tempi della pellicola stessa.
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