| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:44
“ Centinaia forse migliaia di euro spesi e poi decine o centinaia di Km percorsi per immortalare cose ed eventi che il più delle volte finiscono nell'oblio. Ora come ora mi assale il dubbio di come il gioco non valga veramente la candela. „ Dico di più: moltissime foto fatte a soggetti per i quali esistono foto indiscutibilmente migliori di quelle che facciamo noi. E allora? Groucho Marx nella sua autobiografia racconta di un suo parente (mi pare uno zio) che aveva un talento straordinario per la cucina, con poco e niente riusciva a mettere insieme piatti straordinariamente buoni, e che per tutta la vita si ostinò invece a fare il sarto nonostante il fatto che come sarto fosse un disastro. Beh, è una storiella illuminante. Verrebbe da pensare che costui non brillasse molto per furbizia e intelligenza, eppure, specie adesso che sto invecchiando, mi convinco sempre più che invece faceva benissimo a dedicarsi a quello che voleva: anche se i risultati erano pessimi però faceva qualcosa che aveva scelto di fare, non importa per quale motivo. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:52
Il piacere è il viaggio, il posto, l'evento. La foto consente di ricordare quel pezzo della nostra vita, quel giorno, quel po' di batticuore che accompagna lo scatto immaginando la riuscita. Tutto questo resterà indelebile. La fotografia consente poi di giocarci un altro po' in postproduzione, magari ricordando il momento. Se la foto non è perfetta o se è simile alle tante già viste di quel luogo, pazienza; non cancellerà tutto il precedente. Anche se un solo scatto dovesse salvarsi ed essere come lo voglio io, mi basterebbe. I soldi, poi, vengono e se ne vanno con grande facilità... |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:55
“ @Miopiartistica Dico di più: moltissime foto fatte a soggetti per i quali esistono foto indiscutibilmente migliori di quelle che facciamo noi. E allora? Groucho Marx nella sua autobiografia racconta di un suo parente (mi pare uno zio) che aveva un talento straordinario per la cucina, con poco e niente riusciva a mettere insieme piatti straordinariamente buoni, e che per tutta la vita si ostinò invece a fare il sarto nonostante il fatto che come sarto fosse un disastro. Beh, è una storiella illuminante. Verrebbe da pensare che costui non brillasse molto per furbizia e intelligenza, eppure, specie adesso che sto invecchiando, mi convinco sempre più che invece faceva benissimo a dedicarsi a quello che voleva: anche se i risultati erano pessimi però faceva qualcosa che aveva scelto di fare, non importa per quale motivo. „ Almeno un piatto di pasta e/o una giacchetta potevano esser utili. Un file, sperduto fra migliaia, mi regala un senso di "vuotulità". |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:10
“ @Claudio Santoro Il piacere è il viaggio, il posto, l'evento. La foto consente di ricordare quel pezzo della nostra vita, quel giorno, quel po' di batticuore che accompagna lo scatto immaginando la riuscita. Tutto questo resterà indelebile. La fotografia consente poi di giocarci un altro po' in postproduzione, magari ricordando il momento. Se la foto non è perfetta o se è simile alle tante già viste di quel luogo, pazienza; non cancellerà tutto il precedente. Anche se un solo scatto dovesse salvarsi ed essere come lo voglio io, mi basterebbe. I soldi, poi, vengono e se ne vanno con grande facilità... „ Sarò strano io, ma a volte "rovistando tra ricordi fotografici mi imbatto in qualche "pezzo di vita" e, strano a dirsi, mi accorgo di esser vissuto poter vivere anche in assenza di tale "riscoperta". I ricordi, quelli intensi, non necessitano di fotografie, fanno parte di noi. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:11
E allora stiamo sul divano a fare nulla...... La fotografia, ma come potrebbe essere altre cose, non può essere visto in modo così estremista. Vista così al di fuori del lavoro tutto è superfluo e inutile? |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:11
Non so, le mie foto le mando ai miei amici, quelli che pare le gradiscano, ogni tanto faccio un fotolibro che regalo a qualcuno di loro, sperando che piaccia, e va bene così. La settimana scorsa ho fatto delle foto a un airone, vicino a dove abito. Le foto non erano male ma so benissimo che ci sono foto di aironi più belle, ma quello lì era il MIO airone, nel tratto di torrente che vedo sempre facendo la solita passeggiata. Avete presente la volpe de Piccolo Principe? |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:22
Siamo al mondo per riprodurci (il “perché” lo ignoro). Il resto è tirar sera in attesa di tirar le cuoia. Nel tempo libero qualche foto la faccio con piacere (almeno credo). Visto che siamo in modalità minimal/essenziale. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:27
“ Siamo al mondo per riprodurci (il “perché” lo ignoro). „ siamo definiti vivi perchè si muore, di un pezzo di granito che ha 2 miliardi di anni non diciamo che è vivo. Le vite servono ad esperire, cioè a fare esperienza. e siccome una sola vita non è affatto sufficiente per completare il percorso ne facciamo molte e ogni volta togliamo tutto il superfluo e si riparte, con l'essenza. quella è la nostra continuità. il riprodursi è la necessità di volta in volta per garantirci sempre nuovi involucri dove poter avere una nuova sede. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 16:34
Ok. Visto che dovrò togliere il superfluo, credo dovrei cominciare con la riduzione del corredo fotografico |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 18:40
“ Siamo al mondo per riprodurci „ E allora come mai scopo così poco? |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 18:57
@Perazzeta: La fotografia fa parte del mostro modo di vedere il mondo e le persone ed è spesso parte integrante dei nostri ricordi, fondendosi con questi. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 19:23
“ E allora come mai scopo così poco? „ La risposta è dentro di te ........ ma, è sbagliata (Cit.) |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 20:09
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| inviato il 10 Ottobre 2024 ore 10:42
Ultimamente desidero la K1-ii (sono fermo alla K10 d del 2006), però mi serve anche una piccola combinata per lavorare il legno. Fatti i dovuti paragoni credo che la seconda ipotesi offra maggiori ritorni in termini di utilità pur lasciando spazio al "piacere della creatività". Potrei inventarmi utilità "altre" per giustficare l'acquisto della fotocamera ma, sotto sotto, so che mentirei a me stesso. |
| inviato il 10 Ottobre 2024 ore 12:34
Il bello è FARE la foto. Dopo qualche giorno chi se la ricorda più... |
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