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La tecnologia, il valore del brand, i testimonial, quanto incidono sul prezzo di una fotocamera ?


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avatarjunior
inviato il 22 Luglio 2024 ore 15:16

@Cavolo 1,

si ho lavorato fino a qualche mese fa nel marketing/innovation e product management in una multinazionale di prodotti industriali B2B, con fatturati di qualche miliardo.

Il mondo è diverso perchè sono vendite a professionisti, quindi la componente irrazionale (quella che ci fa spendere il doppio "solo" per essere felici e appagati) manca. Non un parametro banale per i fotoamatori, che hanno (me compreso) gioelli della tecnologia per passare il loro tempo libero...

Mediamente però i processi sono quelli declinati nella realtà aziendale.


Un dettaglio assolutamente rilvante che mi piacerebbe sapere è come Nikon, Canon e Sony hanno lo split delle vendite del loro portfolio e qual'è la percentuale di guadagno per prodotto. Ovviamente non lo sapremo mai... ma avere questi dati ci farebbe capire molto meglio le scelte che le case fanno e che dal nostro punto di vista del fotoamatore, sembrano incomprensibili.

(adesso mi spengo perchè sto diventando noioso.... Sorriso)

avatarjunior
inviato il 22 Luglio 2024 ore 15:21

Come sono diversi i numeri in Giappone!
www.sonyalpharumors.com/2023-market-share-in-japan-sony-increases-the-

1. Sony
2. Canon
3. OM System

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2024 ore 15:28

Gia il B2B e un mercato differente e scevro da alcuni condizionamenti, ma pure questi il più delle volte sono condizionati dal cosumatore finale, va beh tu mi capisci, stiamo a vedere qui cosa cu dicono.

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2024 ore 15:37

@Salomon vero, però quelli sono la metà del mercato giapponese che nel 1° quadrimestre 2024 ha totalizzato il 9,3% del mercato, poi ci sono altri 3 importanti attori:
Cina 23,8%
Europa 23,0%
U.S. 24,8 %
Segue il resto dell'Asia con il 14,9%.
Vedi come ogni azienda gioca sui dati che più gli fanno comodo.

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2024 ore 18:30

Quando si parla di valore del brand, ci si addentra in un argomento complesso e diversificato. Il Brand Value, in sintesi, è il valore che un'altra azienda sarebbe disposta a investire per acquisire un marchio. Questo concetto si applica sia ai brand di prodotti di largo consumo che ai prodotti di nicchia, con una variabilità significativa nella percentuale di incidenza sul prezzo.

In termini generali, la storia di un'azienda, la sua reputazione e tutti quei valori immateriali che la rendono unica e riconoscibile sono aspetti che non si possono creare a tavolino. Questi elementi richiedono un tempo considerevole per essere percepiti dai consumatori e non possono essere inclusi nelle strategie di marketing quotidiano. Tuttavia, nel caso di tecnologie uniche o innovative, la Brand Equity può svilupparsi rapidamente. Un esempio emblematico sono i telefoni BlackBerry, che hanno visto crescere esponenzialmente la loro Brand Equity in 10-15 anni per poi sparire dal mercato.

Consideriamo ora Nikon, Canon e, in modo leggermente diverso, Fujifilm. Questi brand hanno una storia fortemente legata all'evoluzione della fotografia, mentre Sony meno. Sony, che ha acquisito il marchio Minolta, ha puntato sulla sua forte Brand Equity tecnologica e innovativa, scegliendo di competere sul fronte della tecnologia piuttosto che sulla tradizione fotografica.

Probabilmente la Brand Equity di questi brand è comparabile e potrebbe avere un'incidenza minore nella determinazione del prezzo.

Diversamente, Leica possiede una Brand Equity molto più elevata, con una storia unica che nessun altro marchio, eccetto forse Hasselblad, potrebbe eguagliare. Altri marchi storici hanno cessato da tempo la produzione e un loro ritorno sul mercato sarebbe percepito troppo chiaramente come un progetto di marketing.

avatarsupporter
inviato il 22 Luglio 2024 ore 23:43

Sony, che ha acquisito il marchio Minolta, ha puntato sulla sua forte Brand Equity tecnologica e innovativa, scegliendo di competere sul fronte della tecnologia piuttosto che sulla tradizione fotografica.

Beh questa si chiama evoluzione tecnologica legata alla fotografia visto che produce fotocamere x tutte le esigenze un parco ottiche di tutto rispetto e vende sensori ad altri brand.. e attualmente ha una A9 iii che è il simbolo lampante di dove virerà la fotografia ..daltronde e dal 2017 che insegna con un sensore stacked

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 7:23

Intendevo dire che, a livello di scelta di brand equity, ha preferito utilizzare la sua piuttosto che quella dell'azienda che ha acquisito.

Una scelta importante, visto che Sony non era un produttore di fotocamere.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 7:27

Chiedevi della percentuale di guadagno per le varie case.
Secondo quello che vedo in altre aziende che fanno elettronica, se guardiamo quindi solo le mirrorless, il puro costo di produzione avrà un 5-10% di differenza tra entry level e ammiraglia.
Include chip, royalties, materiali, etc…
A questo aggiungi un 10% (a stare molto larghi) di innovazione software, ma principalmente perché una volta fatto l'investimento sulle ammiraglie poi l'adozione è cascata sui modelli più “economici”.
Se spalmiamo l'investimento su tutta la lineup, direi che si scende al 4-5% max, teniamo questo valore.
Anche il quality assurance è paragonabile, dai, diamo un 2% in più per le ammiraglie: sono una scheda e un pezzo di plastica/carbonio/metallo, una volta fatto uno scatto è fatta.
Il marketing lo spalmerei equamente su tutta la lineup: sponsorizzi Z8 e Z9 e la gente compra Z5 e Z50.
Se hai lavorato bene, anche la garanzia non ha differenza tra i due estremi, anzi, forse per quella costa qualcosa di più l'entry level.

La differenza al cliente è invece enorme, 5-8 volte (a fronte di un 10-20% di costo) tra una entry level e un'ammiraglia.

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2024 ore 9:52

Una scelta importante, visto che Sony non era un produttore di fotocamere.


Il primo prototipo di fotocamera digitale è del 1975 e venne ideato da Steven Sasson, un ingegnere della Kodak, sfruttando un sensore CCD che però converte la luce in un segnale elettrico di tipo analogico. Successivamente Sony nel 1981 decreta la nascita ufficiale della fotografia digitale, con la Sony Mavica (Magnetic videocamera, o videocamera magnetica), che registra le immagini su un floppy-disk. ...
Non era certamente un produttore di fotocamere prima del 1981 ma ha rivoluzionato la fotografia sucessivamente.con l'immissione del digitale

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:00

La differenza al cliente è invece enorme, 5-8 volte (a fronte di un 10-20% di costo) tra una entry level e un'ammiraglia.


ovviamente chi rimpingua il conto corrente dei vari brand, non sono certo i professionisti del settore.
Quelli affittano le attrezzature. Gli schei arrivano dagli amatori più o meno evoluti ... Quelli dell'upgrade + o - compulsivo.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:05

Secondo quello che vedo in altre aziende che fanno elettronica, se guardiamo quindi solo le mirrorless, il puro costo di produzione avrà un 5-10% di differenza tra entry level e ammiraglia.


La Canon R100 viene venduta a 500 euro in kit, IVA compresa, quindi il venditore incassa 410 euro al netto dell'IVA.
Tenendo conto che i 410 euro devono remunerare il venditore e il vettore che ha portato il prodotto dalla fabbrica allo scaffale, ipotizziamo che Canon abbia incassato circa 350 euro (lente kit compresa) per una R100. Ma dimentichiamoci la lente, immaginiamo che piova dal cielo..

Grazie a questo forum ho imparato che il costo dei soli componenti (sensore stacked, mirino gigantesco, doppio processore, memoria del buffer, corpo in metalli robusti ecc.) e della manodopera (personale giapponese) di una Canon R1 è inferiore a 400 euro.

E discorsi analoghi si possono fare per Nikon e Sony, immagino.


Quanto ero ignorante! Quasi me ne vergogno.

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:15

In una fotocamera non paghi solo il costo dei componenti ma il lavoro per realizzarla e piu e complessa e piu costa le ore di lavoro gli ingegnieri e tutto il resto hanno un costo e non da poco. Progettare e far funzionare una r100 non e come progettare e far funzionare una R1

avatarjunior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:28

ciao a tutti, vedo che questa è una discussione davvero di alto livello e con il linguaggio degli esperti di economia e finanza e ho dovuto cercare su google cos'è la brand equity ed altre diavolerie in inglese che ok, a scuola ero una rapa, ma l'inglese è stata la mia materia preferita ed ora in officina i manuali dei macchinari li fanno tutti studiare a me. però il linguaggio dell'economia e io sono solo un perito indistriale, è come il latinorum dell'avvocato dei promessi sposi cioè una lingua per non fare capire agli altri (la gente normale) le cose. il mio padrone è incazzatissimo perchè dice che l'industria non è più in mano agli imprenditori ma ai finanzieri e lui preferisce retstare piccolo per non cadere in bocca a quei pescicani ai quali interessano solo targets, equity, brand etc etc etc.
detto questo io per fare le foto normali uso lo smart e poi mi sono comprato uan macchinetta reflex Nikon che non pensavo alla marca ma me la ha consigliata il tipo del negozio. a casa dei miei genitori ho scoperto che mio papà ha una digitale Olimpus che dimenticavo che ci ha fatto lefoto quando ero bambino e lui dice che è bella ma ora che siamo grandi e lui tende i terreni del nonno non ha più tempo da usarla. li chiedo che modello è, ma è nera e molto masiccia e dice che in quel momento era per lui la migliore in vendita.
io credo che in quest tempi dove limmagine e i social e i testimonials sono importantissimi se una macchina fotografica è pubblicizzata da un calciatore che manco sa come la usa, vende di più di una uguale o miliore che la pubblicità la fa un ingegnere elettronico da premio nobel.
questo è solo il mio parere, ho 22 anni e non sono nessuno eh.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:46

Non era certamente un produttore di fotocamere prima del 1981 ma ha rivoluzionato la fotografia sucessivamente.con l'immissione del digitale
@Karmal il mio discorso non era certo sul valore tecnologico della fotocamera ma sulla logica della Brand Equity.

Infatti, Sony che ha una potente immagine di Azienda innovatrice, quando ha deciso di entrare in modo più importante e deciso nella "fotografia” ha puntato sul proprio Brand piuttosto che usarne un altro. Ma questo non altera i valori propri di quanto prodotto infatti, ci vogliono decenni per costruirsi una reputazione e un attimo per bruciarsela.

La Canon R100 viene venduta a 500 euro in kit, IVA compresa, quindi il venditore incassa 410 euro al netto dell'IVA.
Tenendo conto che i 410 euro devono remunerare il venditore e il vettore che ha portato il prodotto dalla fabbrica allo scaffale, ipotizziamo che Canon abbia incassato circa 350 euro (lente kit compresa) per una R100. Ma dimentichiamoci la lente, immaginiamo che piova dal cielo..
per sostenere i propri costi e il proprio futuro, ogni attività ha necessità di considerare un numero elevato di variabili.

Nel settore abbigliamento, per esempio, ogni passaggio viene moltiplicato per un 2.5. Dalla materia prima alla produzione, 2.5. Dal luogo di produzione alla logistica generale, 2.5. Dalla logistica ai rivenditori, 2.5. Dai rivenditori al consumatore, 2.5.
Ovviamente parliamo di listino perché, dalla logistica in poi ci sono le politiche di scontistica.

Comunque, nonostante tutti questi moltiplicatori, ci sono aziende che vanno a gambe all'aria, non per problematiche o errori ma semplicemente perché la risposta di mercato ha iniziato a modificarsi anche rispetto a tutte le indagini di mercato e strategie marketing... altrimenti saremmo tutti ricchi!

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2024 ore 10:54

io credo che in quest tempi dove limmagine e i social e i testimonials sono importantissimi se una macchina fotografica è pubblicizzata da un calciatore che manco sa come la usa, vende di più di una uguale o miliore che la pubblicità la fa un ingegnere elettronico da premio nobel.
in realtà è sempre stato così.

Dagli urlatori nei mercati rionali sino ad arrivare a contare le persone in fila davanti ad un negozio, è la reputazione che conta.

Tu stesso ti sei fatto consigliare dal commerciante che, in quel momento, era il migliore testimonial tecnico per il tuo acquisto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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