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“ tendo, anche a costo di essere tacciato di integralismo, a circoscrivere tutto questo fenomeno nell'ambito ristretto di sola una parola: semplice MODA, questo nella migliore delle ipotesi, se non addirittura, nella peggiore, a relegare il tutto nel puro ESIBIZIONISMO... ma voi altri invece, che opinione ve ne siete fatta? „
Ciao Paolo come già detto in altre discussioni trovo fastidioso quando si giudicano gli altri. Non più giovanissimo (ma più di voi ) ho imparato ad essere molto più tollerante verso chi la pensa diversamente (ovviamente nel rispetto delle persone e della legge). Se dei giovani o giovanissimi vogliono provare la pellicola, qual'è il fastidio che provate? Non vi sentite più élite?
“ far parte di quei pochissimi che non hanno mai ceduto ad adottare la nuova tecnologia e' un qualcosa di veramente onorevole „
. Onestamente non capisco cosa sia di disonorevole nello scattare in digitale... La mia personalissima impressione è che l'utilizzare la pellicola vi faccia sentire su un piedistallo da cui guardate gli altri (chi usa il digitale, chi usa tecnica mista, chi non usa la dia) dall'alto in basso. Se non ci fosse la "moda" - come la chiamate voi - della pellicola non trovereste neppure più i rullini che vi fanno sentire tanto fighi. Quindi ben venga chi vuole provare, chi ha trovato un nuovo mezzo di espressione, chi vuole farsi solo notare o andare controcorrente.
Io utilizzo sia pellicola che digitale, mi diverto e mi basta.
Carlo
PS. Si può non essere d'accordo con Paolo, ma insultare vi qualifica molto chiaramente su chi siete. Che usiate il digitale, la pellicola o la diapositiva...
“ possiedo una Fuji che ha una ventina di simulazioni compresa l'ultima Reala (pellicola che ho amato negli anni '90. ********** **********
Una pellicola splendida in effetti. „
avuta Fuji per tre anni, ma ritengo che le simulazioni pellicola digitali, per i miei modesti gusti, hanno poco a che vedere con la resa reale della pellicola.
“ A me non pare. L'istantanea è l'alter ego del cellulare, la prima ti da una stampa, abbastanza limitata, il secondo te la fa condividere. Ergo: tanto vale adoperare esclusivamente il secondo. „
Infatti Paolo, è questo che sto cercando di far capire, che il fenomeno pellicola NON è scoppiato per la "filosofia" della pellicola, ma perchè è un "modo" diverso di mostrarsi al mondo, che sia social o altro. Mi spiego, avete giustamente scritto, che la filosofia della pellicola sta, nell' essere meditati, comporre con criterio, valutare bene la scena, l' esposizione, sviluppare correttamente con il giusto rivelatore, fare i provini, stampare........... Il fenomeno pellicola oggi non è questo se non che per pochi casi, oggi è moda, punto, un marchio come Pentax che se ne esce con una half frame e che giustifica la scelta del formato con il fatto che il "verticale" è "imposto/piace" dai giovani/social, che così risparmiano sul costo pellicola (72 fotogrammi invece di 36), e per questo presenta una "macchinetta" con focale fissa, maf a stima, tutta automatica........insomma, vi sembra un prodotto pensato per un appassionato di fotografia "argentica",che applica la "filosofia" della pellicola o un prodotto fatto per le "esigenze" di mercato del momento? Da appassionato e fruitore attualmente della pellicola, avrei gradito, e sicuramente comprato, una 24x36 con lenti intercambiabili e mount "K", piuttosto che questa "scelta commerciale" fatta per un mondo "consumistico"
"per un "sano" tuffo nel passato non basta riprendere a pellicola e fare tutto il resto in digitale. Se passaggio deve essere che sia totale, non serve, secondo me, o almeno serve a poco, portarsi dietro sempre e comunque il paracadute digitale."
*************************** Capisco il tuo punto di vista, avvalorato dal fatto che sei coerente nel vivere il tuo hobby. Tuttavia, trattandosi di hobby anche per la stragrande maggioranza, penso che il discorso razionale (catena tutta analogica) abbia un senso relativo: che ciascuno si diverta come vuole!
Quella che invece trovo una furbata squisitamente commerciale è invece la proposta della pellicola nei servizi professionali (matrimoni), se poi si fa il fotolibro stampato in digitale.
Ho 67 anni, ho iniziato a fotografare negli anni 80 con una Minolta X300, ho avuto il periodo analogico, poi quello digitale con MFT Olympus, ora le alterno perché quando sono da solo e ho più tempo e voglio fare qualcosa di particolare il dover regolare manualmente tutti i parametri su una macchina a pellicola mi dà ancora quel gusto di fare qualcosa di artigianale, di metterci qualcosa di mio, specie in combinazione con pellicole sperimentali. Considero il MFT un sistema eccezionale, una vera manna dal cielo per dimensioni, pesi, costi degli obiettivi, ma lo uso quando vado di fretta, magari sto in gita in comitiva e non ci perdo tanto tempo a impostare una foto, scatto in program, tanto non sbaglia quasi mai, queste sono un po' per me ultrasessantenne le differenze ed ecco perché ho ripreso in mano anche l'analogico dopo qualche decennio
Perché da un lato si cerca di differenziarsi dalla massa, da sempre, è un fatto culturale insito nell'indole umane quello di affermare il proprio "status" piuttosto che modo di agire. E' un fatto riconducibile alla moda in questo senso, ma questo tocca tutto, auto, case, arredamenti, cani, gatti, alimentazione, non dovresti stupirti se tocca anche la fotografia.
Da un'altro ipotizzo per evitare di smanettare a PC ottenendo quel Film Look, che anch'esso di moda sui social, e non è proprio così semplice partendo da una file digitale ottenere un lavoro BEN fatto.
I tradizionalisti spesso attirano categorie di persone che invece non erano interessate inizialmente alla cosa, ma che grazie ad attrezzature "apparascienti in quanto differenti da quelle viste su base quotidiana" stimolano la curiosità di persone che poi ci si mettono..
Sono tanti i punti che fanno la risposta, ma al giorno d'oggi, con tutte le assurde tendenze, che te ne fai di una risposta anche a volerla appurare? Vivi e lascia vivere, fai quello che ti piace.. ci sarà sempre chi lo fa per visibilità ma a te che cambia.. non è polemica, ma non saprei a quali altri conclusioni potrebbe portare il post..
@Eradacquario: senza minima polemica ( oltretutto siamo più o meno coetanei): io non comprendo mai la differenza cosi esposta: "quando sono solo, ho più tempo, dover regolare manualmente i parametri". Io in digitale mi comporto esattamente come facevo con la pellicola: faccio molti paesaggi e scatto sempre in manuale, non uso MAI autoiso, tolgo, se sono su cavalletto, la stabilizzazione e l'autofocus. Perche ci dovrebbe essere differenza tra pellicola e sensore? Si ragiona SEMPRE nello stesso modo, mica cambiano le regole della composizione, della terna tempi/diaframmi/iso, dell'accostamento colori? Cambia SOLO quello che VIENE DOPO, cioè il trattamento della pellicola, lo sviluppo con chimici diversi e poi la stampa con ingranditore, il piacere ( per me importante) della manualità in camera oscura. Se uno porta un rullino a sviluppare e stampare, nello scatto solo io non faccio differenze tra l'avere dentro un rullino o un sensore, ragiono sempre allo stesso modo. Ripeto, quello che viene DOPO lo scatto è profondamente diverso. Gli automatusmi nessuno ci obbliga ad usarli. E gli automatismi esistevano anche nelle refkex a pellicola: anche allora potevi mettere in program, usare il matrix e, negli ultimi anni, usare l'AF.
Faccio una considerazione diversa, non è che questa saturazione di informatizzazione su tutti i campi compresa la fotografia dove è entrata a gamba tesa rivoluzionando quel mondo, ai nativi digitali tolga il fiato in quello che è un'aspetto ludico della vita?Tutto troppo in velocità, troppo informatizzato anche per loro.Hanno Smartphone, portatili, ecc ecc tutto subito e tutto online…. Magari qualcuno con la camera si mette tranquillo.
Recentemente ho letto un articolo in cui veniva presentato uno studio fotografico e un laboratorio per la lavorazione delle pellicole e la produzione di ingrandimenti e scansioni. È stato fondato quattro o cinque anni fa. 4 persone, tutte sotto i 30 anni, tre delle quali sotto i 25, una delle quali ha detto che tra i clienti c'era qualche vecchio bacucco, ma l'85% era sotto i 30 anni.
Sia chiaro non rispondo alla persona, ma al pensiero. Ho 66 anni ma non mi sento vecchio di pensiero, per indole e formazione sono un "tecnologico" che si aggiorna costantemente, sicuramente però non sono un "modaiolo", è un concetto che attualmente credo sia un pò troppo "estremizzato" e sfruttato commercialmente.
Io scattavo a pellicola, non mi esprimo sulle Dia perché non le ho mai usate ma trovo il digitale più pratico ( pensiamo solo alla praticità di vedere il risultato subito ed eventualmente ritoccare diaframma, esposizione e composizione o anche il poter cambiare gli iso tra uno scatto e un' altro senza dover per forza finire un rullino ), economico, migliore nei risultati e nella PP. Non tornerei mai alla pellicola per nessuna ragione, trovo nell' usare la pellicola ormai qualcosa di obsoleto, e tutte le menate della grana, la magia e la resa per me sono solo menate e basta. Con questo non voglio dire che chi scatta a pellicola faccia male, a chi gli piace farlo, fa bene. A me non piace più e lascio che a parlare per me siano i miei scatti.
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